Londra, ai tempi della Grande Guerra

<<La felicità è una cosa talmente fragile di questi tempi. E’ come se non ce ne fosse abbastanza per tutti.>>

<<Come se fosse razionata.>>

Helen sorrise. <<Sì, esattamente! E perciò sai, quando ne hai ottenuta un po’, che presto si esaurirà; e questo ti impedisce di godertela, perché sei troppo occupata a chiederti come ti sentirai quando non l’avrai più. Oppure cominci a pensare alla persona che ne è rimasta priva perché tu potessi avere la tua parte.>>

***

Londra all’indomani della Grande Guerra. Sulle macerie di case e di vite si cerca di ricostruire e di tornare alla normalità: iniziamo ad intravvedere alcune presenze, in apparenza a sé stanti. Kay, ad esempio, che dalla finestra della sua stanza vede i pazienti del dott. Leonard arrancare per strada, come il sig.Mundy e Duncan. Ma anche Vivian che lavora assieme ad Helen in un’agenzia di cuori solitari e la fidanzata di quest’ultima, la scrittrice Julia. Si ricomincia a vivere, uscire, lavorare…ma come lasciarsi dietro le spalle gli anni della guerra?

<<Quelle persone non sono morte, hanno commesso soltanto il piccolo errore di crederlo, potrebbe capitare a chiunque.>>

***

Bisogna fare un passo indietro, allora. E ci ritroviamo di colpo in mezzo ai bombardamenti, con l’oscuramento e i rifugi. Vite vissute furtivamente, brevi momenti di felicità, incontri inaspettati, scelte senza ritorno, che cambiano l’esistenza. E così, flashback dopo flashback, riusciamo a ricostruire fili e connessioni di queste vite, tutt’altro che separate.

<<Dicono che se c’è il tuo nome sopra, ti becca dovunque tu sia>> disse Duncan
[…]
Fraser incollò di nuovo il viso al vetro <<Mi piacerebbe pensare di avere una possibilità di cavarmela, ecco tutto…>>

***

L.

WP_20200430_10_46_27_Pro“Turno di notte”
S.Waters
edito da Tea,
414 pag.
QUI la mia precedente lettura! Enjoy!

“E poi furono solo baci e sospiri”

Questa è la storia di Nancy Astley, ma anche di Nan King prima e Neville King poi, delle sue tante vite e delle sue tante donne.

Siamo nell’Inghilterra di fine Ottocento e la nostra storia parte da una taverna di Whitstable dove la giovane Nancy fa l’ostricara; negli anni turbolenti che seguiranno diventerà una vestiarista, una stella del Music-Hall, toccherà il fondo per le strade di Londra e sarà il pupillo di una ricca signora…

Nella sua vita ci sarà Kitty Butler, che le farà scoprire una nuova e sconcertante forma d’amore…

“Era una sensazione meravigliosa, ma anche spaventosa, poiché credi sempre di non meritarti la tua fortuna, di averla ricevuta per sbaglio, al posto di qualcun altro, e di rischiare di perderla alla prima distrazione. E non c’era nulla che non avrei fatto, pensavo, nulla che non avrei sacrificato, per non perdere ciò che avevo ottenuto. Sapevo che Kitty e io provavamo la stessa sensazione, ma naturalmente riguardo a cose diverse.

Avrei dovuto ricordarmene, in seguito”.

Fantasia Painting(91)

Diana Lethaby la salverà dalla strada, rinchiudendola in una prigione dorata…

“Era vedova, senza figli, ricca e audace, e quindi, benché a un livello notevolmente superiore, abituata come me a ricercare il proprio piacere e come me dura di cuore. Nell’estate del 1892 aveva trentotto anni, quindi era più giovane di quanto lo sia io adesso, ma io, che ne avevo ventidue, la trovavo vecchissima”.

E ancora Florence Banner, idealista e attivista politica…

“Come potrei chiudere occhio in un mondo tanto duro e crudele, quando potrebbe essere diverso? Il lavoro che faccio ha già la sua parte di soddisfazione, sia esso coronato dal successo oppure no”. Bevve il suo tè. “E’ come l’amore”.

L’amore! Arricciai il naso. “Allora credi che l’amore sia già di per sé una ricompensa?”

“Tu no?”

Fantasia Painting(90)

L’autrice ci ha già abituati a storie di amori al femminile, ad ambientazioni dure e al limite dello squallore, ma in Carezze di Velluto ho riscontrato un’insolita, lieve volgarità, del tutto sconosciuta nei libri precedenti e la storia stessa ha una trama piuttosto debole e priva di risvolti inaspettati. Dimentichiamo Affinità e i suoi misteri oppure il grande inganno di Ladra: una vicenda come tante, ma una scrittura come sempre scorrevole ed un’innegabile capacità di entrare in empatia con il lettore. Una lettura che, nonostante tutto, mi ha fatto spegnere la tv e tornare la voglia di macinar libri…

“Era una proposta piuttosto singolare, ma eravamo ragazze con storie un po’ fuori dal comune, ragazze dal passato simile a una scatola dal coperchio che non si chiude. Dovevamo portarcelo dietro con molta attenzione. Pensai che ce la saremmo cavata benissimo, quando Florence finalmente sospirò e sollevò una mano per sfiorarmi. Ce la saremmo cavata benissimo finché le scatole non avessero rovesciato il loro contenuto”.

L.

WP_20190209_12_11_40_Pro“Carezze di Velluto”
S. Waters
edito da Tea,
494 pag.
QUI la mia precedente lettura! Enjoy!

 

best of 2015!

31/12…tempo di bilanci!
 
Se mi guardo indietro vedo un anno che, in fondo, è volato, ma che è stato sufficientemente lungo per poter provare una certa quantità di cosmetici, sperimentare, studiare nuove routine…. insomma! Prendersi cura di sé è una cosa seria 😉  e se non lo fate voi, credetemi, non ci sarà nessuno a farlo al posto vostro!
Dunque, una certa quantità di prodotti dicevo, e pochi bidoni in fondo, per cui  questo bilancio parte già in positivo! Ma ora ripercorriamo insieme questo 2015 attraverso i post che hanno celebrato i miei best of delle mie categorie preferite!
CAPELLI
La cura dei capelli è fondamentale, specie per me che, purtroppo, combatto da qualche anno con un’importante caduta. Il prodotto, tra tutti, che mi ha conquistata dal primo utilizzo all’ultimo, che ho riacquistato più volte ed è sempre e comunque in wish list è stato il Balsamo al Melitolo di MaterNatura. Un prodotto in totale empatia con i miei ricci, perfetto sotto tutti i punti di vista: davvero, se mi chiedessero di pensare a migliorarne anche solo un aspetto, non saprei cosa chiedere di più ad un balsamo! E’ stato capace di scalzare dalla vetta il mio sempre molto amato Balsamo Concentrato Attivo di Biofficina Toscana, vincitore indiscusso di questa categoria per molti anni! Vorrà pur dire qualcosa, no?
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…ma….non solo! Permettetemi un ex aequo (giuro, sarà l’unico!)! Di sicuro lo shampoo alla Betulla Remedia mi ha aiutata moltissimo! Non potrò mai dimenticare lo stupore nel constatare la netta riduzione di “vittime” sin dal primo utilizzo! Ne ho usate due confezioni in successione e l’effetto, come ho già reso noto nel post specifico, è andato via via scemando. Ma la bontà di questo shampoo è indiscussa! Oggi la mia routine si compone di due diversi shampoo che alterno: entrambi buoni, per carità … tuttavia mi stanno facendo rimpiangere il Remedia, sul serio! Mi sono accorta che con loro ottengo un buon risultato in fatto di “salute” del cuoio capelluto, il solito che ho sempre ottenuto…. ma che si rivela all’improvviso appena sufficiente se paragonato a ciò cui il Betulla mi aveva abituata!
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BIO SKIN-CARE
In verità sono prodotti che ho usato troppo poco e da troppo poco tempo per poter ragionevolmente assegnar loro questa vittoria! Ma… non posso farci niente….io AMO queste creme sia dal primo tocco. Nell’attimo in cui hanno incontrato il mio viso ho subito percepito un feeling nuovo ed ho pensato: <<aaaah, ma allora esistete!>>
Di creme per il viso ne ho provate a palate, ma Ariel e Alena di Agronauti hanno qualcosa di speciale! Avrò modo di parlarne in maniera più approfondita nel post che dedicherò loro tra qualche tempo, quando saranno state ampiamente collaudate! Per il momento mi piacciono… ma davvero tanto!
 
BODY CARE
Anche su questo sono stata molto decisa! Questa crema, acquistata per errore in un formato enorme, mi ha tenuto compagnia a lungo e ne ho apprezzato a fondo i benefici; benefici che, peraltro, non ho purtroppo potuto constatare in seguito con nessun altro prodotto utilizzato…. il che mi suggerisce <<RICOMPRALA>>. La Bio Cell Stimulation di Bioearth ha realmente una marcia in più: la pelle è visivamente compatta, liscia, ….bella! Non ha una marea di estratti, ma c’è qualcosa (zampe di gallina, code di rospo,…) che la fa funzionare maledettamente bene! Se volete investire nella lotta contro la cellulite, sappiate che non vi deluderà!
 
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MAKE-UP NATURALE
Certo che, per una patita di rossetti come me, è assolutamente riprovevole non eleggere il proprio rossetto preferito come trionfatore dell’intera categoria! Il problema è che di rossetti ne ho troppi… e ne amo troppi in verità. Li ho guardati e riguardati, provati, indossati…. niente! Altro che ex aequo! In questo caso non riuscivo a scendere sotto la soglia dei 5!!! E comunque mi pareva di fare un torto agli altri (lo so, capitemi). Dunque il migliore della categoria sarà indiscutibilmente lui: lo smalto n.954 di LadyLya, altrimenti noto come smalto alla Kylie Jenner! Nell’ultimo periodo mi sono ritrovata a portare unghie molto più lunghe del solito e questo colore così raffinato si è prestato egregiamente! Mi piace il colore, la resa, la coprenza, la durata…mi piace tutto… lo indosso sempre con molto piacere e molto più spesso di quanto non faccia con gli altri (che devono aspettare il loro turno) 😉
 
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LETTURE
Categoria che non c’entra nulla col beauty, ma c’entra molto con me e a cui tengo molto ma non ho potuto dedicar tempo. Purtroppo quest’anno ho letto pochi libri e tutti mediocri, lo ammetto. Diciamo che non è stato un anno fortunato per un sacco di cose, libri inclusi. Se proprio devo trovare un vincitore, non ho dubbi: “Ladra” di Sarah Waters si erge nettamente sopra la media, benché non sia all’altezza delle precedenti letture della stessa autrice!
 
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Non vi ammorberò oltre parlandovi del mio detersivo preferito o dei miei amati cereali! Ma non abbiamo ancora terminato! Dopo avervi elencato le mie preferenze… beh…. ci sono le vostre! Ebbene, qual’è il post più letto dell’intero anno? Il più cliccato del 2015, sebbene relativamente recente? (rullo di tamburi)….
 
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….e questo, permettetemelo, la dice lunga sulle nostre adorabili fisse! La cellulite è ancora il nemico N.1!
 
L.
…buon anno… ❤

“Ladra”, una piccola delusione…

Dalla quarta di copertina:

<< Londra, 1862. Orfana sin dalla nascita, Sue Trinder è cresciuta in un mondo di piccoli ladri e malfattori, tra gli stenti e le durezze della strada. E quando il caso le offre l’opportunità di rifarsi alle spalle di una ricca ereditiera, Maud Lilly, un’orfana come lei che vive in un tetro palazzo, Sue non si tira indietro. Tuttavia, non appena si avvicina alla sua vittima, indossando i panni della cameriera, comincia ad essere assalita dal dubbio. A poco a poco una curiosa intimità sorge tra le due giovani, tanto diverse eppure irresistibilmente attratte l’una dall’altra…>>

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“Ladra”

1 libro, 4 parti e 2 narratrici; un farabutto chiamato “Gentleman”, una ragazza in cerca di denaro ed una che anela alla libertà; una grande casa austera da cui fuggire ed un debito di riconoscenza da restituire; un unico, grande imbroglio…ma chi trufferà chi?

Sarah Waters è sicuramente una delle mie autrici preferite, nonostante abbia letto ben poco di suo. Ho avuto modo di apprezzarla alcuni anni fa con una haunting story (“L’Ospite”, un romanzo bellissimo con 1 o 2 capitoli di puro terrore che mi fecero fare l’alba) e, qualche anno dopo, un libro di tutt’altro genere (“Affinità”). Si muove con estrema abilità in location crude e squallide, come carceri femminili e manicomi della Londra Vittoriana: una voce fuori dal coro dotata, a mio avviso, di grande talento. I suoi libri possono piacere più o meno, ma la sua scrittura è sempre scorrevole e i suoi personaggi inediti, e questo fa sì che siano comunque da leggere! Attenzione, però: bigotti astenersi!

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Purtroppo però, come spesso accade quando ci si accosta ad un libro su cui si hanno grandi aspettative, si rimane delusi. Probabilmente se fosse stato scritto da qualche esordiente l’avrei apprezzato di più, ma la Waters mi ha abituata a ben altro. Assolutamente non male, ma il finale è un po’ deludente!

(edito da Tea, pag.510, prezzo di copertina €9,00)

L.

QUI la mia precedente lettura! Enjoy!