Attenti a quei due!

Cosa significa LOW COST? Tutto e niente in verità.

Molto spesso facciamo mambassa compulsivamente di prodotti estremamente economici quando potremmo investire quella somma in un unico prodotto di migliore qualità. Altre volte il low cost ti sorprende ….ma avverrebbe lo stesso se costasse appena appena di più?

Tutto è relativo, come sempre, e non c’è una verità assoluta che ad oggi mi faccia dichiarare di preferire l’una o l’altra corrente: dipende, sempre e comunque. Penso che bisogna lasciarsi guidare dall’istinto ed acquistare quel che “ci ispira”, ma dico anche che il prodotto a basso costo, proprio in quanto tale, merita più di una chance.

E’ accaduto ormai un bel po’ di tempo fa che, in fila alla cassa dell’Eurospin, in un tempo in cui le mascherine non esistevano se non negli ospedali e il distanziamento sociale era un concetto sconosciuto (specie all’Eurospin). Vidi alcuni prodotti della linea SPA RELAX AROMATHERAPY, di quelli che si scorgono di tanto in tanto in offerta (e quando dico “offerta” intendo un prezzo che varia da €1,99 a €2,49). Data una rapida occhiata alla confezione si apprende che si tratta di prodotti made in Italy, Vegan, Nickel-Cromo-Cobalto tested, privi di oli minerali, siliconi e coloranti. L’inci mi sembra carino e, parliamoci chiaro, a quel prezzo non ci pensai due volte ad infilarli nel carrello. A casa mia, poi, i prodotti per il corpo vanno via alla velocità della luce ed ero sicura che non sarebbero andati sprecati.

Fantasia Painting(64)La CREMA CORPO RIGENERANTE RASSODANTE ACQUA TERMALE e 7 OLI ESSENZIALI effettivamente non mi ha delusa…ma non solo paragonata ad altri prodotti della stessa fascia di prezzo, ma in generale rispetto ai miei standard qualitativo/estatici (perché il momento della body care è sempre colmo di estasi ancor prima di valutarne l’efficacia). Il tubo è di quelli ideali, in plastica morbida da tagliare e ripulire fino all’ultima goccia (se non lo pulisci col dito, godi solo a metà). Inoltre è perfettamente adeguato alla consistenza della crema che, infatti, è mediamente fluida.

Si stende velocemente e con goduria e si rivela da subito piacevole per tutti i sensi coinvolti: al tatto è morbida e vellutata, dal tocco asciutto e non unto; all’olfatto è gradevolmente profumata, non invadente, fresca e rilassante. La pelle non resta “indifferente” al suo passaggio, anche se potrebbe essere WP_20200531_18_10_29_Proclassificata come tendenzialmente “leggera”: l’idratazione c’è e si sente e la crema, pur non lasciando tracce di unto, si avverte con discrezione. Per tutte queste caratteristiche si colloca felicemente tra quelle referenze primavera/estate, per chi non rinuncia alla cura del corpo neanche col caldo.

Burro di Karitè, olio di Jojoba, Vitamina E, o.e. di Litsea, Limone, Arancio Dolce, Eucalipto, Abete Bianco, Bergamotto, Basilico, Noce Moscata e Lime. Se la matematica non è un’opinione, gli o.e. sono 9 e non 7 ma forse non tutti erano ritenuti egualmente funzionali ai fini della crema oppure “7” suonava meglio di “9”, chi lo sa! La fragranza è aggiunta ma rispecchia perfettamente la commistione di questi o.e.: non spiccatamente agrumata né balsamica, ma una perfetta e riuscita via di mezzo!

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E poi c’è lui, piccolo e amatissimo OLIO MASSAGGIO DRENANTE RASSODANTE 7 OLI ESSENZIALI! Se un po’ mi conoscete, in questi anni avete capito di me che adoro gli oli, davvero, non posso farne a meno, anche se sempre con più difficoltà riesco ad introdurli in una routine veloce dove di sicuro un latte corpo si rivela più pratico (specialmente se devi rivestirti subito dopo).

In tempo di quarantena ho ripreso da subito una body care attenta e meticolosa, avendo tempo a disposizione e voglia. Sin da subito, lo ricorderete (QUI) ho ricominciato assiduamente i miei massaggi anticellulite con la PHYSIOCUP, pratica temuta, osannata, ridicolizzata o demonizzata a seconda dei casi e dei trend. Quel che ho già detto ma che voglio ribadire fermamente è che, data la mia esperienza, questa tipologia di massaggio è l’unica cosa a fare la differenza relativamente alla questione cellulite. Non vedevo l’ombra di risultati neanche lontanamente incoraggianti da secoli (incluso il massaggio dall’estetista) ma dopo la coppetta, signori, la musica è cambiata. Naturalmente bisogna prendere le adeguate cautele, ma ne abbiamo già parlato…

Quel che invece non abbiamo ancora detto è quanto si sia rivelato assolutamente fantastico questo olio proprio in abbinamento alla Physiocup!! L’ho aperto perché non avevo nient’altro in casa ed avevo finito l’olio Physiosal, ma devo dire che questo piccoletto in fatto di risultati e piacevolezza di utilizzo non aveva davvero nulla da invidiare al ben più costoso predecessore!!

E’ una boccetta in vetro (occhio) con il tappino forato contagocce: utile per dosarlo bene WP_20200531_18_11_28_Proma un po’ noioso star lì a farlo gocciolare, lo riconosco: una bella pipetta renderebbe tutto perfetto, ma se si devono mantenere costi bassi mi rendo conto che non è l’opzione migliore per il produttore! Il profumo, come sopra: non è agrumato, né balsamico, ma esattamente a metà strada! Adoro la sua consistenza setosa e asciutta…sì, per quanto possa sembrare ridicolo se pensiamo di parlare di un olio! Però è così, se dovessi associare un prodotto alla classica dicitura “olio secco” sarebbe lui! Mantenendomi su una quantità di circa 10 gocce per parte, si riesce tranquillamente a far scorrere la coppetta senza restare unte! E, lo ribadisco, ha sortito risultati sorprendenti e assolutamente inaspettati per quanto riguarda la cellulite: pelle ossigenata, compatta, “tonica” (devo per forza di cose virgolettare)…visibilmente bella e liscia! Voglio essere sicura di non venire fraintesa: sono perfettamente cosciente che la coppetta svolge l’80% del lavoro, se non di più, ma quest’olio ne ha esaltato i risultati come neanche l’olio Physiosal aveva fatto! Se poi possa essere altrettanto funzionale anche con un semplice massaggio manuale, non saprei! Una cosa è certa: appena l’ho rivisto in cassa all’Eurospin…non me lo sono lasciato scappare!!

Oli di Soia, Lino e Mandorle Dolci, o.e. di Eucalipto, Noce Moscata, Bergamotto, Abete Bianco, Lime, Litsea e Limone, Vitamina E. Qui i conti tornano…

Qual è la morale di questa favola a lieto fine? Che bisogna lanciarsi sul low cost?

No, semplicemente che a questo giro mi è andata bene!

L.

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AB BIO, quel che ho io!

Un bel po’ di tempo fa, parliamo addirittura di Aprile, fece capolino presso il supermercato Famila da me frequentato, un espositore tutto verde, che – lo capite – non poteva non attirare la mia attenzione. Infatti il mio intuito non mi aveva ingannata: si trattava di una nuova linea per la cura e l’igiene della persona del marchio interno AB Armonia & Benessere, ma nella versione BIO, nuova di zecca.

Nel corso dei mesi e, soprattutto, scontrino permettendo,  sono andata compricchiando qualcosa…

Fantasia Painting(45)Partiamo … e male, direi. Il primo prodotto ad essere testato fu a suo tempo lo SCRUB CORPO LEVIGANTE al BURRO DI MURU MURU e NOCCIOLI DI PESCA. Il fatto che fosse uno scrub lo rendeva di per sé allettante, lo sapete, se poi ci uniamo un nome di quelli che mi fanno scattare il famoso click! beh….l’acquisto era sicuro!

Purtroppo il prodotto-pilota è stato un fiasco e, se mi fossi basata su questa prima impressione, non sarei andata oltre con gli acquisti targati AB, potete giurarci.

Allora, le aziende continuano a proporci scrub corpo in tubo cosa che, ormai lo sappiamo piuttosto bene, non funziona. Diamine, lo so anch’io che è un formato estremamente più pratico, specie per chi come me cerca una soluzione per scrubbarsi in palestra SENZA dover portare un vasetto in doccia e posarlo a terra – MAI e poi MAI – piuttosto lo lascio sulla panca e faccio avanti e indietro (tanto io e la vergogna non siamo neanche lontanamente imparentate). Dunque un WP_20191215_19_07_43_Profantastico tubo da infilare nella tasca dell’accappatoio sarebbe davvero la rivoluzione. Già….ma a patto che funzioni. Stessa minestra già sperimentata: la formula prevede un gel con microgranuli, che in definitiva non esfolia un bel niente. Nada. L’effetto è troppo blando e francamente non ho riscontrato neanche l’idratazione promessa. Per concludere: perfettamente inutile. Unica nota positiva: profumazione paradisiaca. Ma non basta a salvarlo!

Fantasia Painting(48)Continuo con la CREMA FLUIDA CORPO IDRATANTE OLIO di ARGAN e MACADAMIA perché, vedete, un’incrematrice ossessivo-compulsiva non può proprio sottrarsi al dovere di provare tutti gli idratanti corpo in gamma. Essendo estate ho pensato bene d’iniziare con la versione fluida in quanto universalmente ritenuta più leggera. Effettivamente é così, si tratta di una formula che già dalla texture si presenta, appunto, “leggera” tanto dall’avere un flacone con erogatore “push”. Un fluido viene preferito ad altre consistenze specie con il caldo, poiché é di rapido assorbimento, generalmente non unto e necessita di poco impegno e di un massaggio veloce. Essenzialmente il minimo sindacale per garantire l’idratazione base anche d’estate, quando il solo guardare una crema in definitiva ti fa sudare. Ebbene, in questo caso é vero ma solo in parte: la texture é fluida, sì, ma ha un che di “bavoso”, passatemi l’infelice parallelismo. La stranezza di questa sua consistenza fa si che, volente o nolente, lo si debba comunque massaggiare ed WP_20191215_11_14_23_Proimpieghi più di un normale fluido ad assorbirsi. Produce una sorta di scia bianca, del tutto inusuale in questa tipologia di prodotto. Quindi abbastanza leggera, vero, non unta, vero, ma non di rapido assorbimento. Per il resto, che dire? La profumazione é buona ed anche persistente. Se la vostra pelle non è particolarmente secca e siete brave ad idratarla costantemente, quotidianamente anche questo fluido fa la sua particina: se, invece, siete pigre e incostanti e pensate che d’estate si possa mettere la body care in stand-by, beh….non c’è nulla che questo prodotto possa fare per voi. Non è una grande fonte di idratazione, tantomeno nutrimento, e metterlo una tantum o non metterlo affatto non farà la differenza. Su di me ammetto che, se applicato in una buona quantità e ben massaggiato, lascia la pelle liscia e vellutata ma sempre e comunque asciutta!

Fantasia Painting(50)Ad ottobre, invece, ho optato per il BURRO CORPO NUTRIENTE BURRO di KARITÉ e OLIO di JOJOBA: l’aria più fresca invoglia, giusto? Anzitutto chiariamo il concetto che il burro é un’altra cosa. Non scherziamo. Aperto il vasetto mi sono trovata di fronte ad una crema, più densa del fluido, con la classica consistenza “da vasetto” ok, ma non un burro. WP_20191215_11_14_49_ProTuttavia una differenza in fatto di performance c’è: a dispetto della sua consistenza ha comunque una ricchezza, un corpo, e questo lo si percepisce chiaramente addosso. Se applicata di sera, ad esempio, il mattino dopo la si avverte ancora, sia per profumo che per feeling: non resta unta, capiamoci, ma c’è e si sente. Di giorno, invece, vuoi perché forse tendo ad usarne meno, vuoi perché mantenere l’idratazione al calduccio del proprio letto non é poi così difficile, l’ho trovata deludente. Applicata in pausa pranzo, dopo un pugno di ore svanisce completamente. Non solo al tatto, persino alla vista! Insomma…o si abbonda, o nada!

Fantasia Painting(47)Cosa dire del BAGNODOCCIA DELICATO SUCCO di ALOE VERA ed ESTRATTO di ELICRISO? Continuiamo in bellezza perché non posso esimermi dal promuoverlo! Bocciare un detergente per il corpo é cosa ardua, ne converrete! In fin dei conti una pelle assolutamente normale, senza allergie e senza esigenze particolari non chiede poi tanto! É il mio caso, in effetti: a me basta poco per essere felice con un bagno doccia! Che faccia un pochino di schiuma, abbia un buon profumo, deterga bene e possibilmente costi poco! E ci siamo! Non m’interessa che idrati perché tanto la crema segue sempre e comunque la doccia; non mi preme che sia delicato sulle parti intime perché, anche sotto la doccia, uso un detergente a parte! Si presenta come un gel di media densità, piacevole all’uso, delicatamente profumato e con una discreta capacità di schiumare. Il profumo non resta sulla pelle, ma è cosa molto ardua per qualunque detergente naturale ad onor del WP_20191215_11_13_57_Provero. Il suo formato è generoso (300 ml) ma il pack resta maneggevole e snello! Per il prezzo che ha e per la facilità con cui lo posso reperire, non escludo che possa ricomprarlo in caso di necessità!

Ma proseguiamo pure con un’altra referenza del brand, la CREMA PIEDI EMOLLIENTE OLI ESSENZIALI di TIMO e TEA TREE. Insieme allo scrub, è stato il mio primissimo acquisto perché A) di creme per i piedi non se ne hanno mai abbastanza e B) la sua composizione mi pareva interessante. Anzitutto Timo e Tea Tree promettevano quel po’di freschezza e quel Fantasia Painting(46)seppur minimo scudo antibatterico che ai piedi tornano sempre utili; inoltre l’amido di riso mi ha fatto fantasticare su un potenziale tocco asciutto che durante l’estate non è da sottovalutare come qualità da ricercare in un prodotto del genere. Effettivamente per il periodo estivo è stata abbastanza buona, non fosse altro perché estremamente leggera. La sua texture è fluida ed è praticamente inodore: addio Timo e Tea Tree, per quanto mi riguarda non ci siamo mai incrociati. Va dosata con parsimonia e poi magari fatta una seconda passata, altrimenti con un quantitativo appena più generoso non la finirete più di spalmare. Sulle prime potrebbe sembrarvi appena un po’ appiccicosa, ma si assorbe abbastanza in fretta lasciando di fatto il piede asciutto. “Emolliente” è un parolone, per cortesia: WP_20191215_11_13_18_Prodiciamo che se usata con regolarità, mantiene la pelle idratata nella norma. Se avete i piedi screpolati oppure se fate la pedicure una-tantum solo quando la Luna è nell’ottava casa e pensate di sistemare le cose e campare di rendita con questa crema…beh, anche no.  Tutto sommato un acquisto piuttosto inutile, via!

Fantasia Painting(49)Last but not least, la MASCHERA CAPELLI SETIFICANTE con ESTRATTI di THE VERDE e ORTICA.  Pensavate che potessi esimermi dal provarla? Ok, da dove iniziare…ha l’aspetto di una crema bianca e piuttosto densa, abbastanza profumata. L’ho provata come impacco pre-shampoo senza riscontrare nessun beneficio, quindi l’esperimento è durato poco. Come maschera post-shampoo ad onor del vero non ha mai avuto spazio più di tanto per poter agire in quanto purtroppo ho perso l’abitudine a farne, soprattutto WP_20191215_11_15_45_Prod’inverno: sapete, la testa bagnata e la vecchiaia non vanno particolarmente d’accordo. E allora non restava che provarla a mo’di balsamo e pace a doverla risciacquare dopo poco. Inizio col dire che l’applicazione non è delle più felici. Che avessi i capelli grondanti o meno non cambiava: stenderla sulle lunghezze non è mai stato piacevole. Vediamo se riesco a spiegarmi: avete presente quando distribuite un (buon) balsamo? Di quelli che funzionano, intendo, districante e disciplinante? Ok, tutto il contrario. Massaggiando il prodotto il capello diventava quasi stopposo, rigido. Nessun particolare problema con i nodi ma solo perché io pettino i capelli prima di lavarli. Ebbene, tanto sgradevole é all’applicazione, tanto sorprendente è a capello asciutto, devo riconoscerlo. Il termine “setificante” é quanto mai appropriato, non potrebbe chiamarsi diversamente questa maschera!  Capelli  lucidi e, sì, setosi! Forse non è l’ideale per il mio tipo di capello che risulta un po’ “ammosciato”, ma è comunque notevole!

Fantasia Painting(43)Come concludere, allora? Nel complesso il tentativo con questa linea non mi è dispiaciuto. Qualcosa ha funzionato meglio, qualcosa peggio ed in generale nell’ambito del low cost c’è in giro molto altro che, a parità di prezzo o quasi, vale decisamente di più, non lo nego. Tuttavia é sempre comodo avere a disposizione nel supermercato abituale qualche prodotto “d’emergenza”, magari apportando qualche miglioria qua e là!

Insomma….perché no?…ma c’è da lavorarci!

L.

 

La combo #12 Giardino dei Sensi Eco Bio Argan

Se ben ricordate l’avevo detto che le “combo” sarebbero arrivate tutte insieme….

Il fatto è che normalmente uso tre bagni differenti….e perché mai trasportare tutto il nécessaire per la body care da uno all’altro quando ciascuno può essere fornito di tutto punto? Capirete che ognuno ha le sue turbe.

In uno dei miei, ormai sempre meno frequenti, giri di perlustrazione da Acqua & Sapone, ho notato un nuovo espositore Giardino dei Sensi Eco Bio: ha catturato subito la mia attenzione per i colori caldi e la varietà dei prodotti e, sebbene venissi da un approvvigionamento niente male post Black Friday, ho pensato che sarebbe stata comunque cosa buona e giusta provare almeno un paio di prodotti…così, tanto per gradire.

Ovviamente mi sono lanciata sulla linea corpo, limitandomi alla sola combo che vedrete nonostante anche l’olio mi tentasse ma, davvero, non avevo neanche un angolo libero: una vera e propria emergenza da sovraffollamento di prodotti….e se persino io lo ammetto, immaginate l’entità del fenomeno!

[da una reale conversazione WhatsApp]

io:<<Mamma, non ho più spazio! Forse ho comprato troppa roba questo mese…>>

mamma:<<Tu sei un po’ esagerata…>>

ops

Ammenda fatta, torniamo a noi. Non ho potuto resistere davanti alla prospettiva di una nuova combo estremamente low cost che mi si offriva così, su un piatto d’argento. Inoltre il ricordo che avevo dei prodotti Giardino dei Sensi Eco Bio era di qualcosa di non eccelso o insostituibile, ma comunque gradevole e che ben poteva sposarsi con la bella stagione.

Ok, miei.

Entrambi i prodotti sono certificati ICEA Eco Bio Cosmesi e costituiti dal 98% di ingredienti naturali, dermatologicamente testati, Nickel Tested <1 ppm e Made in Italy, che poi fa sempre piacere.

GIARDINO DEI SENSI Eco Bio_ARGAN DOCCIA SHAMPOO ECO BIOLOGICO

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Procediamo con ordine e partiamo come si conviene dal detergente. Anche la più fervida immaginazione e la più dettagliata e prolissa delle blogger più di tanto su un doccia shampoo non può dire, tuttavia cercherò come sempre d’impegnarmi.

Di sicuro partiamo col dire che non ho mai avuto l’abitudine a fare doccia e shampoo tutto in una volta: è una cosa che mi trovo costretta a fare in vacanza, magari, ma comunque adopero prodotti differenti. Dunque anche in questo caso nessuna eccezione: l’ho usato solo sul corpo e pertanto ne parlerò relativamente a questo uso specifico.

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Mi è piaciuto, è stato confortevole e funzionale al tempo stesso! Buona capacità lavante, morbida schiuma, pelle perfettamente detersa (anche dai residui di una precedente body care parecchio strutturata…) senza mai seccarla. Inoltre il suo profumo è intenso, dolce: esattamente quello che ci si aspetterebbe guardandolo. Infatti il suo pack ha grafica e colori che trasmettono la sensazione di qualcosa di avvolgente e caldo! Inoltre è pratico perché ha un formato standard da 250 ml ma una confezione che per forma e dimensione è molto piccola e compatta, ideale anche da portare in palestra, ad esempio.

In merito alla sua formulazione non c’è molto da aggiungere, salvo che oltre ai tensioattivi del caso, l’unico ingrediente degno di nota è l’olio di Argan (del resto non poteva essere altrimenti, vi pare?) da agricoltura biologica.

GIARDINO DEI SENSI Eco Bio_ARGAN CREMA FLUIDA ECO BIOLOGICA

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Passando alla Crema Fluida, posso affermare che si è rivelata esattamente come me l’aspettassi…ma con un plus. Facciamo un passo indietro ai tempi in cui provai altre due linee dello stesso marchio, rispettivamente bacche di Goji e Avena (un passo piuttosto lungo visto che parliamo dell’estate 2016). Le creme fluide non si distinsero per particolari meriti, salvo l’essere profumate, di texture corpose ma di fatto molto molto leggere a livello d’idratazione. Dando uno sguardo all’inci non mi aspettavo niente di differente in quanto, lo vedete anche voi, non contiene nulla da menzionare fatta eccezione per, ovviamente, l’olio di Argan (che potrà essere valido quanto vuoi….ma abbinarci qualcosa d’altro non sarebbe stata una cattiva idea). Di nuovo, come sopra: si tratta di una crema densa e bianca, in apparenza molto corposa, docile al massaggio e all’assorbimento. Anche se l’ho usata in un periodo già mite e poi progressivamente sempre più caldo (non parliamo dell’estate più calda della storia, ma in Puglia a maggio e giugno alle 15 di pomeriggio, meglio non abbondare con l’untuosità, credete a me), non mi ha mai infastidita. Già perché nonostante il mio curriculum da incrematrice compulsiva di cui vado fiera, arriva un momento dell’anno in cui persino io non ce la faccio a tollerare nulla di appena pesante. Questa crema non sparisce  ma si continua a percepire addosso, complice anche il suo buon profumo intenso e persistente. Nonostante ciò non crea fastidio perché il tocco è asciutto e, cosa che la differenzia nettamente dalle altre creme Giardino dei Sensi Eco Bio, lascia una vellutatezza davvero degna di nota!! La sensazione è quella di avere una sorta di strato protettivo, liscio e morbido, come le vecchie creme siliconiche ma con la differenza che, al di sotto dello stesso, la pelle resta comunque protetta e -perché no?- idratata.

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Non è un prodotto che consiglierei comunque ad una pelle secca e bisognosa di attenzioni, oppure nulla che possa prestarsi per una body care invernale, ad esempio (in tal caso sarebbe opportuno integrare con l’olio, tanto per fornire un reale surplus di nutrimento). Una buona crema, di gran lunga migliore delle versioni bacche di Goji e Avena (anche se quella all’Avena aveva una profumazione paradisiaca, lo ricordo bene)!

Ebbene, cosa aggiungere in conclusione? Lanciatevi pure fiduciose in questo acquisto se un po’ vi ho allettate e, naturalmente, se avete caratteristiche ed aspettative affini alle mie, ovvio! Del resto avere l’armadio pieno di  contenitori traboccanti di roba è un diritto costituzionale, ne sono quasi certa! Quando poi ricevi insistenti feedback relativamente alla liscezza della tua pelle, tutto torna e la soddisfazione è al quadrato!

L. 

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E la cute, infine, ringraziò.

Le vicende burrascose della mia testa (intesa come cute, capelli e le loro a volte inconciliabili esigenze) sono ben note a chi ha avuto la bontà (oltre che la pazienza) di leggere qualche pagina di questo diario. E prima l’hennè…e poi i mal di testa….e dopo la cute che prude….e i tagli sbagliati….e il tricologo che regna sovrano….ma, soprattutto, un amore incondizionato e un’adorazione assoluta dei miei ricci, nonostante tutto.

Ebbene, ci eravamo lasciati in una fase di quasi-tregua, in cui persino la mia cute si era messa, come me, in modalità di risparmio energetico e non aveva voglia di darmi più di tanto grane. Era moderatamente tranquilla, a volte il prurito tornava, a volte no. Tanti prodotti, alcuni imbroccati altri meno….ma comunque un periodo tutto sommato in stato di grazia.

Avevo in scorta alcuni prodotti acquistati all’Ipercoop ormai così tanto tempo fa che avevano preso la residenza nel mio armadio: un paio di shampoo e un balsamo de I Cosmetici di Phedea del buon Pierpaoli, delle cui innumerevoli linee ho già avuto modo di parlare a profusione. Di tante…ma non di questa: nata, mi pare, per il gruppo Conad ed approdata all’Ipercoop non si sa bene perché (buon per me).

phedea

Quel che fino ad oggi ho potuto constatare in merito ad alcuni prodotti Pierpaoli è che, sebbene appartenenti a linee diverse, avevano un po’ un marchio di fabbrica che li rendeva simili….fin troppo. I Cosmetici di Phedea, invece, mi hanno piacevolmente sorpresa in tal senso: sono prodotti con delle personalità ben distinte e caratteristiche che li rendono, se non unici, almeno differenti.

Tutti e tre godono della Certificazione Cosmesi QC, AIAB e Vegan, sono dermatologicamente testati ed hanno valori di Nichel, Cromo e Cobalto <0,4 ppm. Il packaging, lo vedete, è semplice ma ben riuscito, a mio avviso: tubi da 250 ml robusti e perfettamente adeguati alla texture dei prodotti che, infatti, vengono erogati comodamente. Inoltre la grafica è vivace ma non pacchiana e l’effetto pastello indovinato! Infine, guardateli: sono praticamente agli sgoccioli ma sembrano come nuovi (sapete bene quanto odi avere in giro per casa confezioni malconce!!)

I COSMETICI DI PHEDEA_Shampoo Antiforfora con estratto biologico di Salice

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Parto col botto perché di fatto questo shampoo non solo è il prodotto tra i tre di questo post che preferisco bensì è con ogni probabilità uno dei migliori shampoo che abbia incrociato il mio cammino negli ultimi tempi. E questo, vi assicuro, non è cosa da poco. Considerate inoltre che parliamo non solo di un prodotto reperibile nella grande distribuzione ma anche estremamente low cost: tutte caratteristiche che immancabilmente me lo fanno amare spassionatamente.

Confesso che non avevo grandi aspettative: ultimamente pare che ogni shampoo possa fare più o meno al caso mio, senza tuttavia risolvere le mie problematiche e senza entusiasmarmi, facendomi quasi abituare a performances mediocri come se non potessi, in fondo, aspettarmi niente di meglio. Probabilmente gli ultimi veramente validi sono stati il NATURA SIBERICA FRESH SPA_Birch Tree Shampoo e, ancor più indietro nel tempo, l’URTEKRAM_SHAMPOO BROWN SUGAR. 

Questo shampoo, contrariamente a tutto, ha avuto il potere di stupirmi! Texture in gel e odore fresco, quasi balsamico. Schiuma bene, facile al risciacquo…insomma, tutto nella norma. L’eccezionalità della cosa sta nel fatto che ha avuto il potere di sedare completamente il prurito che, sebbene non stesse ai suoi massimi livelli, era comunque una presenza costante, oltre che riequilibrare la cute. Ed è stato un effetto così immediato dal non lasciare alcun dubbio circa l’origine del miracolo: lui, lo shampoo, non ci piove.
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Se guardiamo l’inci troviamo l’originalità di cui parlavo nell’intro: una formulazione che si discosta dagli shampoo Pierpaoli provati fino ad ora, fatti un po’ col copia & incolla! Tensioattivi ovviamente, idrolato d’Orzo molto in alto nell’inci (dalle spiccate proprietà antinfiammatorie ed emollienti) ed estratto di Salice, che dà il nome al prodotto stesso e vanta note proprietà contro gli squilibri del cuoio capelluto, quali forfora e psoriasi, ad esempio, oltre che, di nuovo, funzione antinfiammatoria. Altro ingrediente degno di nota è la Piroctolamina, o Piroctone Olamina, antibatterico e antifungino, sul cui impiego ci sono diatribe in corso ma che, francamente, funziona. Questa formulazione semplice ma perfettamente mirata è vincente ed è per questo che senza ombra di dubbio se dovessi trovarlo ancora disponibile sugli scaffali dell’Ipercoop al mio prossimo passaggio, lo riacquisterò perché è un qualcosa che è bene tenere sempre in scorta, credete a me, specie se avete provato la tortura del prurito.

Senza SLS, SLES, PEG, fenossietanolo, parabeni, saponi alcalini, alcol etilico, profumi sintetici, coloranti ed ingredienti OGM. E’ un prodotto naturale al 95,9% e contiene una quota di ingredienti di origine biologica pari al 10,6%. Un insospettabile, ottimo shampoo! 

 

I COSMETICI DI PHEDEA_Shampoo Lavaggi Frequenti con estratto biologico di Ibisco

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Di nuovo, una sorpresa! Stessa texture e profumazione leggera di anice, questo shampoo non ha mancato di guadagnarsi anch’esso un angolo di notorietà. Non è paragonabile al precedente per quelle che sono le mie esigenze, tuttavia si è fatto usare con grande piacere ed ha avuto il suo bel perché, senza dubbio. Di certo ha funzionato molto meglio di tanti altri ben più costosi e blasonati! Ha lavato la mia cute in maniera quasi impeccabile: certo, di sicuro ha continuato in scioltezza sul sentiero spianato dal suo fratellino e non so se sarebbe stato altrettanto performante usato direttamente su una cute da riequilibrare, tuttavia mi ha consentito di prolungare nel tempo tutti i benefici ottenuti in precedenza senza grossi ritorni di inquietanti problematiche.

Di nuovo idrolato d’Orzo, proteine idrolizzate di Riso ed estratto di Ibisco, sulle cui particolari proprietà rispettivamente a cute e capelli non sono riuscita a trovare molto sul web. Pare che sia indiscutibilmente lenitivo, questo si, oltre che protettivo e riparatore. Dunque un prodotto da usare a cuor leggero anche se siete costretti a lavaggi più frequenti di quel che si dovrebbe.
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Quando in passato ho adoperato shampoo specifici per lavaggi frequenti, quindi di fatto più dolci e meno aggressivi, l’ho fatto con lo scopo specifico di alternarli a prodotti ben più lavanti, per così dire: questo dualismo mi permetteva di offrire alla mia cute una sorta di bilanciamento del lavaggio, senza mai eccedere nello sgrassare oppure nell’incappare nel non meno rischioso stratificarsi di untuosità residue non efficacemente lavate. Un gran casino, per intenderci. In questo caso, invece, non ho sentito l’esigenza di alternarlo mai con nessun altro prodotto più o meno lavante/gentile/idratante che fosse! E’ andato spedito da solo senza mandarmi in tilt cute e capelli anche se, durante il lavaggio, per quanto fosse delicato, lo sentivo ingarbugliarmi le lunghezze, quasi rendendole stoppose. Nulla che non si risolvesse con l’applicazione del balsamo, è tuttavia da segnalare (anche perché ci sono stati shampoo di recente che mi rendevano quasi inutile il successivo step, lo ammetto).

Di nuovo, come sopra: niente SLS, SLES, PEG, fenossietanolo, parabeni, saponi alcalini, alcol etilico, profumi sintetici, coloranti ed ingredienti OGM. Gli ingredienti di origine naturale sul totale ammontano al 95,1%, di cui la quota biologica è pari a 11,6%. Non credo che mi farò tentare dal riacquisto, ma di sicuro è stato uno shampoo buono e onesto! 

I COSMETICI DI PHEDEA_Balsamo per Capelli con estratto biologico di Girasole

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Pierpaoli ha ben chiaro in testa un concetto sovrano, ossia che un balsamo non ha ragione d’esistere senza il Behenamidopropyl Dimethylamine. Questo non è molto chiaro, specie all’estero, e francamente me ne domando il perché (devo ammettere che sul fronte balsamo in Italia siamo una spanna avanti agli altri, diciamocelo pure). Metteteci tutto quel che vi pare in un balsamo, ma senza un condizionante come Dio comanda si fa ben poco, specie per chi come me ha in testa ricci veri, non le classiche due onde… le cui proprietarie farebbero meglio a chiamare con il proprio nome (santo cielo! La lingua italiana è così variegata e ci offre una serie di termini molto più calzanti da adoperare! Se avete i capelli appena mossi, ecco, non chiamateli RICCI, per cortesia.)

Piccola (ma doverosa) polemica a parte (ammesso che una polemica sia mai doverosa), il solo fatto che questo balsamo contenga il magico condizionante che tutto può, lo rende già sulla fiducia un prodotto performante e su questo non ci piove. Effettivamente non appena massaggiata questa crema tra i capelli, la loro texture cambia sotto le dita: si percepisce chiaramente che i ricci vengono ammorbiditi e domati all’istante, anche i più intricati. Ad esempio io ho in testa varie tipologie di riccio, dalle onde un po’ più morbide della sommità del capo sino a raggiungere un riccio fittissimo e quasi afro dietro la nuca. Ebbene, questo balsamo ammorbidisce e districa tutto, il pettine scorre senza intoppi e la morbidezza è palpabile.

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Spesso, l’ho già scritto in passato, mi sono ritrovata ad usare piccole noci di balsamo come styling, da distribuire su capelli sciacquati e tamponati prima di procedere con l’immancabile plopping e questo mi ha sempre garantito una buona definizione, extra morbidezza e anche un effetto filmante e protettivo fino al successivo lavaggio. Nulla di strano se pensiamo che noi ricce spesso e volentieri usiamo anche il normale idratante corpo in testa. Tuttavia, se una pecca c’è in questo balsamo, è proprio l’incapacità di definire il riccio se usato impropriamente in questa maniera, lo ammetto. Ad asciugatura ultimata, infatti, la chioma è indiscutibilmente morbidissima e ben volumizzata, ma il riccio è poco definito e dopo due giorni va legato, c’è poco da fare.

Vediamo cos’altro offre questo inci: condizionante a parte troviamo di nuovo l’idrolato d’Orzo che, a quanto pare, è il trait d’union dell’intera linea,  burro di Karitè, olio ed estratto di semi di Girasole, proteine idrolizzate del Riso. La sua consistenza è piacevolmente densa ma viene erogato con facilità dal tubo ed il suo odore è gradevole sebbene molto lieve e per nulla persistente già subito dopo il lavaggio.

Di sicuro un balsamo efficace che al bisogno potrei riacquistare, molto indicato anche per chi ne fa un ben più largo impiego del mio: ideale per impacchi ma anche per co-wash, in quanto di ottima qualità, grande formato e piccolo prezzo! Naturale al 98,9%, biologico al 24,8%! Nulla di unico, introvabile o insostituibile ma un ottimo prodotto per davvero!

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Ciò detto, ho quasi la matematica certezza che non troverò più l’adorato shampoo sugli scaffali dell’Ipercoop come anche il fatto che questo stato di grazia finirà (Leopardi rispetto a me era un zuzzurellone), però per il momento me la godo (pare che questo guardare alle belle cose dell’immediato senza curarsi del futuro sia diventato un must, per me…e non solo relativamente ai capelli).

I capelli non sono un aspetto marginale o trascurabile di me, si sarà capito. Li amo e per nulla al mondo avrei voluto fossero diversi da come sono: proprio per questo vederli in sofferenza in questi anni è stato talmente duro…ma poi ci sono questi momenti in cui mi sembra che tutto vada per il verso giusto, pare quasi che non abbia più i soliti problemi che mi affliggono…e qualche volta mi piace pensare che il peggio è passato….(il mio tricologo la pensa diversamente, ma dovrà pur esserci una parte razionale nella nostra strana coppia, giusto?)

L.

 

La combo #10 Fattoria di Belcanto

Quanto tempo è passato dall’ultima combo!! 

Questo potrebbe erroneamente indurvi a pensare che in questi mesi non abbia più usato combo o peggio ancora che non mi sia lavata affatto.

Mi preme smentire subito: non solo mi sono lavata, grazie al cielo, ma ho continuato allegramente ad abbinare docciaschiuma e crema corpo, nella migliore tradizione Biomirtiana. Il fatto è che mi è capitato di usare contemporaneamente più prodotti, sparsi per i bagni che popolano la mia vita: dunque il consumo complessivo è andato frazionandosi nei piccoli consumi per ciascuna combo…con il risultato finale di averci impiegato un’infinità di tempo a terminarle e, ancor peggio, mi sono finite tutte insieme. Sa il cielo quando riuscirò a recensirle!

Ricordiamo le regole delle combo: creare una continuità olfattiva tra il momento del mero lavarsi e il successivo incremarsi, così che il piacere totale sia elevato al quadrato. Se l’abbinata in questione è low cost, poi, il piacere è addirittura al cubo.

Questa è una di quelle storie, ma la sua corretta narrazione impone d’invertire l’ordine di presentazione dei prodotti, abbiate pazienza!

Fattoria di Belcanto_Crema Corpo Nutriente 

Fantasia Painting(7)Tanto tanto tempo fa, in un Ipercoop lontano lontano, c’era una donnina che trotterellava nel reparto body care felice come una Pasqua, ed infilava nel suo carrello tonnellate di prodotti che le avrebbero consentito di continuare a prendersi cura di sé per molti mesi a venire, non sia mai che tutti i negozi fossero stati chiusi di colpo. Era fine settembre e fece capolino tra gli scaffali questo tubo che subito attirò la mia attenzione per alcuni fattori: prezzo contenutissimo (€6,90 per 200 ml di prodotto), pack simpatico e un po’ vintage, certificazione ICEA e tappo rigorosamente sigillato da una protezione in plastica, una di quelle cose che fanno ancora scorrere un brivido di piacere lungo la schiena. “Mia!”, pensai. Già nell’avvicinare gli occhietti astigmatici al tubo per leggere l’inci, mi accorsi di un buon odore che si rivelò quale la dolce e antica fragranza di questa crema, giubilo dei miei sensi!

Parliamo infatti di una crema che è un vero concentrato di piacere in tubo, di quelle corpose che piacciono a me e con le quali, d’inverno, si convive allegramente! Densa e bianca è appena più fluida di un burro corpo, ma perfettamente adeguata al suo packaging (quando si arriva agli sgoccioli, basterà tagliare la confezione e ripulire i bordi, nessuno sbattimento). Si massaggia con piacere e lascia sulla pelle un velo unto, ma nel suo significato più felice, s’intende: come una qualunque crema piuttosto corposa dovrebbe fare! Si stende con facilità e il potenziale lungo massaggio che seguirà sarà solo una vostra scelta, credetemi, dettata dal piacere e non dalla necessità di farla assorbire. Anche perché il profumo di questa crema, almeno per quel che mi riguarda, è buonissimo: è quel tipico odore fresco di pulito misto a delle note floreali molto delicate, che la mia mente associa alla violetta. Il tutto perfettamente vintage, a tema con la sua grafica volutamente retrò!

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A base di burro di Karitè, con aggiunta di olio ed estratto d’Oliva (il tutto da agricoltura biologica) con vitamina E. Un inci semplice e piuttosto basico per un prodotto che, nel complesso, funziona alla grande! Tant’è vero che, finito il primo flacone ne è seguito subito un altro (cosa rara per me!!!), ma questa volta in combo con il suo docciaschiuma che nel frattempo ha fatto la sua comparsa a casa Ipercoop!

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E veniamo dunque al docciaschiuma, che si è unito alla sua compagna in seconde nozze.Fantasia Painting(8) Quando l’ho visto, non ci ho pensato neanche per un istante a prenderlo, proprio per il principio di continuità di amorosi sensi di cui sopra. Tuttavia, lo dico subito e mi gioco l’effetto sorpresa, non è un prodotto che mi ha convinta o che potrebbe candidarsi al riacquisto.

Da una prima annusata potrebbe sembrare che la fragranza sia la stessa della crema corpo, ma con l’uso ci si accorge che sebbene possa effettivamente sembrare molto simile, assume una sfumatura differente, non così gradevole.

In genere quel che si dice di un docciaschiuma nel recensirlo è relativo, oltre che “lava” e “produce una soffice schiuma”: ecco, questo in particolare non fa né una cosa né l’altra. E’ proprio una formulazione old style, di quelle degli esordi dell’eco-bio, in cui tutte ci convincevamo che l’unica soluzione possibile per un detergente naturale fosse quella di non fare schiuma. Ma questo, santo cielo, accadeva un milione di anni fa! Oggi ci sono centinaia di prodotti altrettanto delicati che un minimo schiumano! Niente di niente! Inoltre…non lava. Triste storia per un docciaschiuma. E la mia non è solo una percezione riconducibile al fatto che non produca schiuma no, non lava affatto. E’ così tanto delicato che non riesce a togliere dal corpo i residui di eventuali creme corpo applicate anche a svariate ore di distanza; neanche distribuendolo con il guanto Kessa la situazione migliora più di tanto. Senza contare il fatto che la sua non-schiuma lascia residui in vasca da bagno, di quelli che vi obbligano a lavarla appena dopo averla adoperata, odio! Quella terrificante simil incrostazione che si deposita lungo le pareti della vasca a segnare il livello dell’acqua, come se non vi lavaste da secoli e quelle fossero le vostre cellule morte, roba da brivido.

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Per queste ragioni l’infelice doccia schiuma, come ogni altro prodotto che in passato abbia minacciato l’integrità della mia adorata vasca dai piedi artigliati [cit.], è finito dritto dritto nel (indovinate un po’?) borsone della palestra, tanto il mio attuale workout non mi fa versare una goccia di sudore.

Quel che di carino troviamo al suo interno è succo di Aloe Vera, estratti di Fiordaliso e di olio d’Oliva, tutto da agricoltura biologica.

Potrei consigliarlo a chi ha una pelle molto sensibile e delicata, che mal sopporta detergenti appena più sgrassanti o che si secca con la minima schiuma; probabilmente potrebbe fare al caso dei signori uomini qualora non usino creme corpo!

Il suo pack, infine, è davvero infelice: il prodotto per tutto il periodo invernale è stato particolarmente solido e, per far sì che fuoriuscisse dal forellino bisognava comprimere il flacone (rigido, per giunta): infatti, poverino, porta evidenti segni di maltrattamenti (oltre che il tappo rotto, ma questo è stato un incidente! Lo giuro!)

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Entrambi i prodotti sono made in Italy, certificati ICEA Eco Bio Cosmesi, privi di fenossietanolo e testati dermatologicamente. Una combo non perfettamente riuscita, per quelle che sono le mie esigenze, ma il solo fatto di aver goduto di questa crema corpo per tutto l’inverno beh…mi ha ripagata della delusione data dal docciaschiuma. E tanto basta.

L.

 

 

 

Ode a quelli che sanno rimanere

Quanto è difficile RIMANERE? Già, RIMANERE nelle vite altrui. E’ impegnativo, talvolta logorante e spesso non ne vale la pena. Quant’è più facile cambiare lidi e ricominciare altrove, con nuovi slanci e nuove aspettative?

Questo è un principio che può essere facilmente applicato a cose e persone, ma visto che siamo in un diario, di cosmesi innanzitutto, non parleremo di persone, “amici”, parenti e colleghi ma di cosmetici, che è tanto più divertente, passatemelo.

In tanti, tantissimi blog mi capita di leggerlo. Io stessa scrivo più e più volte “si candida al riacquisto”…piuttosto che “da ricomprare!”… o ancora “alla prima occasione, lo riprenderò”…”è sempre buona cosa da tenere in scorta”…”mai più senza”…e via discorrendo. Ma quante volte succede realmente?

Se sei una persona mediamente normale potresti effettivamente farlo, ma se sei un’appassionata di cosmesi, beh…la cosa non è poi tanto fattibile. Le nuove uscite sono ormai all’ordine del giorno e i prodotti diventano via via sempre più reperibili anche nei negozi fisici che si prodigano anch’essi nello sfornare novità su novità. Se questo è il tuo elemento, non ci sarà new entry che non ti tenterà, fidati. Questa crema? E’ perfetta, ottima…ma questa nuova…beh, è tutta da scoprire! Quali sorprese mi riserverà?

Sembra un discorso un po’ folle, ma io ammetto di farlo. Questo mondo mi appassiona, penso di averlo dimostrato in queste stesse pagine, ed io non sono mai sazia di nuovi prodotti e delle nuove sensazioni che possano riservarmi. Perché fossilizzarmi su questa o quest’altra cosa quando posso provarne 10, 100, 1000 nuove? Senza contare l’impazienza di incominciare una nuova routine, chiudersi in bagno ed aprire quel tale prodotto che avevi in wish list da secoli e pensi possa proprio fare al caso tuo…

Con queste premesse capirete bene che, per me, curiosa fino al midollo, ricomprare un prodotto, significa essenzialmente 2 cose:

a) ne avevo stretta necessità e non avevo alternative;

b) mi piace. Tanto.

Ci sono dei prodotti che in questi anni hanno saputo mantenere un posticino nella mia vita, più o meno saltuariamente, ma costantemente. Prodotti che MI VA di riavere, di utilizzare ancora e ancora. Niente di speciale o insostituibile, niente che non abbia pari in commercio, tutt’altro. Ma qualcosa che rappresenta una piacevole abitudine a cui, di tanto in tanto, mi piace ritornare, anche a distanza di anni.

E’ con questo spirito che oggi voglio celebrare 3 prodotti in merito ai quali, in tutta onestà, non saprei contare le volte in cui sono finiti nel mio carrello e, se me lo chiedeste, a ben pensarci non potrei neanche affermare cosa li renda speciali o effettivamente “da ricomprare”. Ma tant’è.

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A dimostrazione di quanto detto, quest’olio non è nuovo in questo blog! Ne troviamo traccia addirittura in un post risalente a Novembre 2014 (QUI) e già in quell’occasione dicevo di averlo comprato e ricomprato. Da allora ne è passato di tempo e di fatto l’olio ha cambiato pack e inci, ma l’empatia quella no, non è cambiata! Come allora è rimasto a base di olio di Cartamo, grande e indiscusso amore della mia pelle, e troviamo ancora gli estratti di Mela, Uva e Albicocca, la Vitamina E…ma come per magia il profumo è schizzato già al secondo posto dell’inci (capite ora perché parlavo di prodotti poi non così tanto speciali).

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Ma io quest’olio, seppur peggiorato, lo perdono…perché lo amo troppo e il profumo, pomo della discordia, è proprio uno dei fattori a rendermelo tanto caro: è una combinazione praticamente perfetta di fruttato e vanigliato, uno di quei profumi che non ti stancheresti mai d’indossare! Quando in questo post accennavo all’abitudine di stendere un goccino di olio sui capelli ad asciugatura quasi ultimata, nella quasi totalità dei casi mi riferivo proprio a lui: con il calore del phon si spande una tale dolce fragranza tutt’attorno che è puro trionfo di sensi! E poi non unge le lunghezze, non le appesantisce, ma lucida ed elimina il crespo! Addosso poi è il non plus ultra della coccola! …e dire che di oli ne ho provati!! ADORO!

Certificato Leaping Bunny, Nichel-Cromo-Cobalto tested!

BIONOVA_Balsamo Corpo Nutriente Albicocca e olio di ArganModificate in Lumia Selfie

Se proprio dovessi dire a quando risale il nostro primo incontro, ebbene, con uno sforzo di memoria non indifferente, potrei stimare circa estate 2012! Di Bionova ne abbiamo parlato ma mi sorprende il fatto di non aver citato mai questo che, ad oggi, penso sia il prodotto più ricomprato dell’intera gamma! Già perché io sono del partito Ipercoop (e non Auchan) e questo brand è stato tra i primi coraggiosi pionieri a colonizzare i suoi scaffali (sebbene molto spesso ad altezza “piedi”, ma poco importa se si sa cosa cercare). Oggi la storia è diversa ed il reparto beauty si è arricchito di moltissime referenze, più di quelle che abbia ancora avuto modo di acquistare: ciononostante anche se 6 anni fa c’erano solo Bionova e Viviverde Coop ed oggi invece molti di più, compro sempre con piacere questo balsamo corpo come fosse il primo giorno. Non mi pare che l’inci abbia subito modifiche e di certo il pack non ha avuto restyling! Si tratta di una crema bianca e soda, quasi un burro, fondente, avvolgente, estremamente idratante ma non oleosa…una goduria!! Il suo profumo poi…è delicato ma persistente, dolce, goloso, femminile, non di Albicocca né particolarmente fruttato, io ci rintraccio un vaghissimo sentore di mandorla…comunque sa di buono. Wow.

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Aloe Vera tanto per cominciare, burro di Karitè e di Cacao, olio di Albicocca, Argan, Macadamia, Mandorle Dolci.

E’ certificato CCPB Cosmetici Biologici con il 99% di ingredienti di origine naturale sul totale, di cui il 90% biologici certificabili e il 24% biologici. Nichel tested!

VIVIDERDE COOP_Burro Corpo Vellutante ProtettivoModificate in Lumia Selfie

Un altro pioniere del naturale tra gli scaffali dell’Ipercoop ed infatti parliamo all’incirca dello stesso periodo. Questo burro corpo appartiene alla seconda tranche di prodotti Viviverde, uscita inizialmente solo con le creme fluide. Anche di Viviverde quante volte abbiamo già parlato? Tante, vero. Ma questo burro meritava un post dedicato, con tanto di riflettore puntato. Per carità, nulla di eccezionale, di nuovo, ma un feeling che con tanti altri prodotti ben più ricercati non è scattato! Nella consistenza è piuttosto simile al balsamo Bionova, bianco e decisamente compatto, liscio e squisitamente avvolgente! Richiede un minimo di massaggio, com’è giusto che sia, ma la pelle lo accetta con facilità diventando morbida, vellutata, riccamente idratata ma non oleosa o particolarmente unta. Se prima ho fatto una fatica immane a tentare di descrivervi il profumo, a questo giro non mi cimenterò nemmeno, in quanto non mi pare sia riconducibile proprio a niente che esista in natura: semplicemente buono e femminile.

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L’inci, lo vedete, non ha proprio nulla di speciale! Olio “ibrido” di Girasole, burro di Karitè, olio di Macadamia e Aloe Vera. Qualcosina è da agricoltura biologica ma non gode di alcuna certificazione, come del resto tutta la linea. Un prodotto che sotto molti aspetti potrebbe di sicuro essere migliorato ma che nella sua semplicità e quasi “imperfezione” è tuttavia già completo e incredibilmente ben riuscito! Un buon amico, di cui fidarsi!

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Avete visto quanto è facile RIMANERE nella vita degli altri? Anche con i propri difetti e anche se c’è tanto di meglio in giro, ciascuno può contare su delle peculiarità, su una sorta di equilibrio di cose piccole e semplici che, a nostro modo, ci rendono unici e …perché no? Speciali.

L. 

 

Una questione…spinosa

La depilazione naturale, che dramma.

Anzitutto se esistesse una giustizia divina del pelo, io a questa veneranda età non dovrei più averne, anche solo per il fatto di non aver mai ceduto alla lametta da che abbia memoria! Ovviamente così non è, ma per lo meno la cosiddetta area calzino è stata evacuata, sia lode!

Per chi è abituata a metodi di depilazione quali rasoio o silk-epil, il passaggio al naturale non comporta grandi cambiamenti (pare che il semplice olio di cocco sulle gambe prima della rasatura sia strabiliante); per chi, poi, non si depila affatto ancor meglio: probabilmente l’uso di prodotti eco-biologici potrebbe far notare un certo intensificarsi dei peli superflui, ma a quanto pare questi ultimi non costituiscono un problema.

Per chi, infine, è come me abituata alla ceretta, beh…la cosa naturalmente si complica. Trovare una degna sostituta della cera abituale non è cosa semplice (poteva essere il contrario? Quando mai).

In passato ho già affrontato questo tema a me tanto caro perché, vedete, io i peli li odio e non mi sono mai rassegnata all’idea di dover cambiare metodo di depilazione: quale soave sensazione è quello strappo? Impagabile!

Per molto tempo ho utilizzato con soddisfazione la Cera Orientale al Limone di Allò Nature, sia in formato “barattolo” dall’estetista, sia in roll-on da fare a casa. Anche la Cera Orientale a caldo Veet la promuovo ancora oggi ed in genere mi torna utile in particolare per la delicata zona delle ascelle: buona sì, ma improponibile da portare dall’estetista! E allora?

Poi una sera esco dall’ufficio, sono giù, sono stanca,…e perché tutte a me? Insomma, solita tiritera. Ma andiamo da Acqua e Sapone, mi dico, così…per “guardare” (sì, come no). E cosa vedo? Un espositore nuovo fiammante della linea depilatoria di NaturaVerde Bio (marchio non nuovo in questo blog! QUI). E giù tutto in braccio verso la cassa (perché non dovendo comprare nulla, mica ho preso il carrello, mi sembra giusto). Tutti i prodotti di cui parlerò sono dermatologicamente testati e certificati ICEA NATURAL COSMETICS (in commercio c’è però anche la Crema Depilatoria, che non rientra nei miei standard, per così dire).

NATURAVERDE BIO_CERA DEPILATORIA LIPOSOLUBILEModificate in Lumia Selfie

Senza dubbio questo barattolo in latta da 400 gr rappresenta il prodotto da me più acquistato, lo lascio dalla mia estetista di fiducia e non ci penso più! La praticità sta nell’avere circa le dimensioni di un normale barattolo di cera tradizionale, cosicché si possa utilizzare con un fornello scaldacera standard (la versione di Allò Nature era decisamente grande e, sebbene si riuscisse ad infilare nell’apparecchio, la comune spatola risultava troppo corta quando il prodotto iniziava a scarseggiare; il barattolo Veet, invece, si scalda nel micro, per cui è improponibile per qualsiasi uso non domestico). WP_20180121_12_24_05_ProLa sua composizione è a base di resina, olio di Arachidi, olio di Melograno e di Camelia provenienti da agricoltura biologica, Vitamina E, olio di semi di Girasole! Ha l’spetto di un barattolo di miele e funziona alla grande! Secondo me (e secondo la mia estetista, il cui parere è sicuramente più autorevole) lavora meglio della Allò Nature, rimanendo ugualmente delicata ma producendo uno strappo nettamente più deciso. Non mi ha mai provocato irritazioni né alcun tipo di sgradita reazione! 1 Performa sempre bene, con il freddo e con il caldo e, da quando l’ho usata la prima volta (primavera-estate 2016, trovo tracce di questa linea in una foto sulla pagina FB risalente al giugno di quell’anno, in effetti) non ho mai sentito il bisogno di cercare altro!

NATURAVERDE BIO_CERA DEPILATORIA ricarica roll-onModificate in Lumia Selfie

Il roll-on per me è un grande alleato, in estate particolarmente, stagione in cui non riesco a star buona ad aspettare le mie canoniche 3 settimane per fare la ceretta completa. Ogni fine settimana, infatti, vado di Silk-Epil o faccio una cerettina da me, tanto per gradire, almeno dal ginocchio in giù. Benché abbia in casa qualsiasi congegno elettronico, il roll-on mi risulta incredibilmente facile e veloce da utilizzare, senza contare che il rischio di sporcare/sgocciolare/schizzare è quasi pari a zero (fondamentale). WP_20180121_12_23_34_Pro

Non cambia però solo il modo d’uso, cambia anche l’inci: sempre a base di resina, oli di Arachidi, Melograno, Camelia, semi di Girasole e Vitamina E ma con l’aggiunta di cere (Alba e Carnauba). Di conseguenza cambia anche il risultato finale che, sebbene non mi dispiaccia affatto, trovo un po’ meno performante della versione roll-on di Allo’ Nature, ad esempio. Tuttavia quando finirò le mie scorte per un reggimento non credo proprio che farò un ordine on-line ed acquisterò questa versione senza troppi problemi.

 

NATURAVERDE BIO_OLIO DOPOCERA ADDOLCENTEModificate in Lumia Selfie

Essendo queste cere liposolubili, quale miglior alleato di olio a depilazione ultimata? Francamente qualsiasi olio può andar bene, ma perché non provare la versione proposta in gamma? E’ un flaconcino da 100 ml (la qual cosa mi fa pensare che potrebbe essere una buona alternativa da portare in viaggio come semplice idratante), ma dalle condizioni in cui versa il pack potreste facilmente intuire che dura molto! WP_20180121_12_24_27_ProProbabilmente anche l’etichetta è liposolubile, infatti per l’inci tireremo un po’ ad indovinare: mi pare che sia composto da un mix di oli, quali Arachidi, Mais, Melograno, Camelia e Vitamina E. Ripeto: rimuove i residui di cera esattamente come farebbe un qualunque altro olio, lo stesso dicasi per l’effetto setificante sulla pelle. La sua applicazione è piacevole come anche il suo profumo, costa poco e dunque perché non provarlo? Se vi steste chiedendo se ha qualche potere ritardante sulla crescita dei peli, come millantato da molti prodotti simili, …ebbene no, affatto. Del resto l’azienda non lo propone neanche come tale! Niente che abbia ritenuto di dover riacquistare una volta terminato, ma in fondo carino!

NATURAVERDE BIO_STRISCE DEPILATORIE CORPOModificate in Lumia Selfie

Bene, partiamo dal presupposto che non sono mai stata un’adepta della Setta delle Strisce Depilatorie. Ci sono molti aspetti che non mi sono ancora del tutto chiari, come ad esempio: si riscaldano, si applicano, si strappa…e si butta? Se io volessi riutilizzarle dovrei ricongiungerle, riscaldarle nuovamente e così via? Ad ogni modo ho pensato di acquistarle lo stesso (ho fatto 30, faccio 31…) perché per i ritocchi sarebbero potuteWP_20180121_12_23_19_Pro tornarmi utili. Al di là del mio rapporto conflittuale con il concetto di strisce in sé, non le ho trovate particolarmente indispensabili. Penso che sia improponibile fare una depilazione completa con il solo ausilio delle strisce, ma effettivamente per aree circoscritte da dover depilare all’ultimo secondo senza dover tirar fuori tutto l’arsenale del caso, mi sembra una buona idea tenerle a portata di mano: pensate a quando, prima di andare a letto, vi rendete conto di aver scelto una canotta da indossare il giorno dopo e non avete le ascelle perfettamente depilate….ecco.

Gli ingredienti, gira e rigira, sono sempre gli stessi: resina, olio di Arachidi, cera alba, oli di Melograno e Camelia, Vitamina E, olio di semi di Girasole ma con l’aggiunta di Biossido di Titanio. La confezione contiene 20 strisce e 4 salviette post-depilazione, queste ultime piuttosto interessanti, sebbene non capisca la proporzione di 20 a 4, probabilmente si stima che per depilare una gamba, ad esempio, occorrano 5 strisce ma solo 1 salvietta, chissà. Il problema sussiste quando si usa 1 sola striscia per volta. Ad ogni modo, dicevo, le trovo valide e più sensate dell’olio stesso poiché contano i medesimi ingredienti ma con l’aggiunta degli estratti di Calendula e Camomilla, addolcenti e lenitivi!

Insomma, prodotto con cui familiarizzare, ma senz’altro da tener presente in caso di emergenza e da mettere in valigia per ritocchi in velocità! Dimenticavo: detto tra noi e visto che le uso principalmente per le ascelle, una striscia è davvero troppo lunga! Tagliatela a metà prima di riscaldarla!

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E veniamo al prodotto rivelazione, il mai più senza, il ma allora esisti, avevo perso le WP_20180121_12_26_09_Prosperanze. Se per la cera “abituale” tutto sommato qualche alternativa ce l’avevo, per l’area labiale non avevo trovato veramente nulla di valido. Parliamo di un pelo corto (per ovvie ragioni), ma tenace: la cosa più insidiosa in natura. Né la Allò Nature né la Veet mi avevano mai convinta. Queste strisce, invece, sì. Personalmente le trovo, anche in questo caso, un po’ troppo lunghe (quindi ancor meglio, perché vi dureranno il doppio!). Una volta rese della misura a me più congeniale, le scaldo con il phon, le divido e le applico: aderiscono perfettamente e producono uno strappo secco che porta via con sé tutto ciò che deve, residui di cera inclusi. La cosa importante è che non li spezza, non produce irritazioni e brufoletti post-epilazione, né eccessivo rossore. So bene che non si fa, ma se qualche superstite dovesse esserci, riapplico la striscetta per un secondo strappo (circoscritto però al solo angolino interessato): mi consentono di farlo in sicurezza, ma voi….non imitatemi, è meglio! Ho già visto troppe donne portare i segni evidenti di strappi doppi o tripli, credete a me!

Strisce e salviette viso (sempre nella magica proporzione di 20 a 4, ancor più inspiegabile in questo caso) sono identiche per composizione a quelle corpo, com’è ben visibile dall’inci. Sul viso, tuttavia, preferisco continuare ad applicare una pomata all’ossido di zinco a depilazione ultimata: meno untuosa e più lenitiva!

La linea conta anche, oltre alla già citata crema depilatoria che non gode di certificazione, cosa peraltro spiegabilissima, anche le strisce in tessuto, che ancora non ho comprato, ma che non escludo di prendere prima o poi!WP_20180121_12_15_49_ProEbbene, tutte le donne virtuose e sempre piaciute come da tradizione dei ben noti e falsissimi proverbi, sono avvisate: penso che questa linea sia attualmente la più valida alternativa naturale sul mercato! Economicamente accessibile, presente nella grande distribuzione (più costosa all’Ipercoop che da Acqua e Sapone), buoni ingredienti e risultati niente male! Fate voi!…oppure tenetevi il vostro morbido manto, che almeno d’inverno tiene caldo!

L.

Say cheese!

Fermiamoci un istante a riflettere su quanto siano importanti i denti. Chi non è particolarmente fortunato sotto questo aspetto sa bene quante tribolazioni possano dare: dolore quasi insopportabile e costi stratosferici! Già, perché mettere a posto una bocca non è cosa semplice! Non a caso la poltrona del dentista diventa per molti sinonimo di tortura…

Facendo i debiti scongiuri, mi tocca dir cose di cui potrei pentirmi amaramente, ma tant’è.

Il mio rapporto con i denti è pacifico (aia…l’ho detto!) ed in tutta la mia vita non posso dire di aver sofferto di mal di denti, carie, ascessi….nulla (insisto nel tirarmela…), giusto un po’ di sensibilità di tanto in tanto.

Come spesso accade, quando qualcosa non crea problemi tendi a “darla per scontata”, per non dire “trascurarla”(se ci pensate bene questa filosofia si può estendere dai denti all’ambiente lavorativo, in quanto il collaboratore “rognoso” verrà sistematicamente trattato meglio rispetto a tutti i colleghi produttivi e seri, una sorta di legge della jungla a cui è difficile sottrarsi): i miei denti stanno bene con le poche cure che offro loro e, lo ammetto, non mi piace spenderci troppo. Mi rendo perfettamente conto di sbagliare, di dilapidare capitali per la body care per il puro piacere di avere 1000 creme quando invece i denti sani sono un patrimonio d’inestimabile valore e meriterebbero un buon investimento costante per mantenerli in salute piuttosto che maledirsi e ipotecare la casa quando iniziano a farti passare notti insonni.

Però quanto ci piace avere una bella dentatura bianca da sfoderare sotto l’ultimo rossetto (rosso) acquistato? Non so a voi, ma a me tanto! Ma non sono disposta ad infilare nel carrello il primo dentifricio che mi capiti a tiro, ne abbiamo già parlato (QUIQUI e ancora QUI), ma ancora non concepisco di spendere quei 7 o 8 euro che molti marchi ecobio impongono! E ancora: non è qualcosa per cui mi va più di fare ordini on-line…specie da quando riesco a reperire questi fidi alleati al supermercato (a €1,99) o all’Ipercoop (a €2,50).

DENTAMENTIN_Eco-Bio Dentifricio Total Repair

INCI: Calcium Carbonate, Aqua, Sorbitol, Hydrated Silica, Hydroxyapatite, Sodium Cocoyl Isethionate, Cellulose Gum, Xylitol, Aroma, Benzoic Acid, Sorbic Acid, Dehydroacetic Acid, Caprylyl Glycol, Benzyl Alcohol, Menthol, Glycerin, Glycyrrhiza Glabra Extract*, Sodium Saccharin, Limonene.

*da agricoltura biologica

La versione Total Repair è finalizzata a sostenere la remineralizzazione dello smalto e lo fa attraverso il Kalident (Hydroxyapatite), sostanza che “potrebbe favorire una riduzione delle microfratture presenti sullo smalto dentale e ridurre la sensibilità dentinale”* Ancora: “L’idrossiapatite è il principale costituente minerale del tessuto osseo. Infatti, il 99% del calcio presente nell’organismo umano è immagazzinato nel tessuto osseo sotto forma di idrossiapatite”*!

E’ una pasta bianca a base di Carbonato di Calcio, Sorbitolo e Silica, elementi molto comuni specie nei dentifrici che hanno anche una lieve azione sbiancante; lo Xylitolo previene la formazione della carie, mentre il perfetto duo Mentolo ed estratto di Liquirizia (da agricoltura biologica) contribuiscono a mantenere l’alito fresco (o almeno lo spero)! Non contiene Sodio Fluoruro, indicato dunque per i bambini e per tutte quelle persone che abbiano preso una posizione in tal senso (io, ad essere onesta, ancora no)! Quel che un po’ mi fa storcere il naso è la presenza della Saccarina, sebbene a fine inci! Solo di questa versione ho trovato in vendita il comodissimo formato da viaggio da 25 ml, che naturalmente è stato prontamente acquistato e messo in corta (ricordate: non è mai troppo presto per procacciarsi travel-size)!

DENTAMENTIN_Eco-Bio Collutorio Difesa Naturale con estratti di Menta e Liquirizia

Visto che sono completamente combo-addicted, non manco di abbinare il collutorio al dentifricio, chiaramente! Mi piace che i due lavorino insieme per affinità di funzione ma anche di gusto! In questo collutorio, infatti, ritroviamo l’estratto di Liquirizia abbinato al gusto fresco dato dall’o.e. di Menta Piperita, e ancora Xylitolo contro la carie! Il dolcificante utilizzato invece è l’estratto di Stevia! Il prodotto è privo di SLS, SLES, Parabeni, Sodio Fluoruro, Coloranti e Alcol! E’ dotato di un tappo di sicurezza, per qualsiasi evenienza, specie per chi avesse bambini in casa, e di un bicchierino dosatore …di cui faccio volentieri a meno, nutrendo profondo odio per qualunque accessorio del genere! Preferisco di gran lunga attaccarmi alla bottiglia a mo’ di ubriacona con la sua fiaschetta! Non manco però di diluirlo in bocca con un sorso d’acqua, così come mi ha consigliato la mia dentista!

DENTAMENTIN_Eco-Bio Dentifricio Naturale Antiossidante

INCI: Calcium Carbonate, Aqua, Sorbitol, Hydrated Silica, Sodium Cocoyl Isethionate, Cellulose Gum, Xylitol, Aroma, Benzoic Acid, Sorbic Acid, Dehydroacetic Acid, Caprylyl Glycol, Benzyl Alcohol, Menthol, Opuntia Ficus Indica Extract, Olea Europaea Leaf Extract, Maltodextrin, Glycerin, Lycium Barbarum Fruit Extract*.

*da agricoltura biologica

Ancora bacche di Goji??! Ebbene sì, le troviamo un po’ dappertutto, e a questo giro persino nel dentifricio! Segno che queste piccole bacche la fanno ancora da padrone! La loro funzione antiossidante è nota ed infatti non a caso il dentifricio in questione si propone esattamente questa mission! La vecchiaia, si sa, è una brutta bestia, e denti e gengive non ne sono esenti! Per cui, se tanto ci preoccupiamo di rughe, cedimenti strutturali e linee d’espressione, alla stessa stregua dovremmo tenere da conto che una sorta di routine anti-age per la nostra bocca, non è cosa da sottovalutare! Oltre alle già citate bacche di Goji (da agricoltura biologica), fonte naturale di antiossidanti, l’inci di questo dentifricio conta anche estratti di Fico d’India e di Olio d’Oliva, oltre che il Mentolo! La Saccarina è sostituita in formula dalla Maltodestrina. In linea con il resto della gamma, anche in questa versione antiossidante il Sodio Fluoruro è stato bandito: dunque nuovamente via libera per tutti quei soggetti che non possono (o non vogliono) utilizzare prodotti fluorurati, ma perfetto anche per i bambini e forse anche più del precedente per il suo gusto spiccatamente dolce!

 

 

DENTAMENTIN_Eco-Bio Collutorio Difesa Naturale con o.e. di agrumi e bacche di Goji

Esattamente come il precedente, delicato, privo di SLS, SLES, Parabeni, Sodio Fluoruro, Coloranti e Alcol! Lo differenzia naturalmente la presenza delle bacche di Goji (sempre da agricoltura biologica), per continuare l’opera antiossidante iniziata con il dentifricio abbinato, ma anche la presenza di o.e. di Arancio e di Limone, oltre all’aggiunta in formula di Vitamina C a supporto dei già citati o.e. nella prevenzione dei disturbi gengivali! Anch’esso, così come la versione alla Menta e Liquirizia, è dolcificato dall’estratto di Stevia! Sono entrambi assolutamente validi e per me costituiscono l’ultimo step della mia dental care serale: quel che vi posso assicurare è che, da quando li uso, al mattino mi sveglio con una bocca decisamente più fresca! Il costo, per entrambi, è sotto i 5€!

L’intera linea è certificata ICEA Eco Bio Cosmesi, con un PAO di 6 mesi per i collutori e di 12 mesi per i dentifrici.

Qualche consiglio?

#1. Anzitutto mettiamoci in testa di dover inserire il dentista in tutti gli innumerevoli appuntamenti annuali di prevenzione, che per una donna aumentano in numero e frequenza proporzionalmente al passare dell’età (oltre il danno, la beffa): analisi del sangue, senologo, ginecologo…e pap-test…e nutrizionista…e tricologo…e osteopata…insomma: ogni mese ce n’è uno! Per prima cosa ho cercato di distribuirli equamente nel corso dell’anno, di modo che ogni mese non ci fosse più di un controllo. Il vostro bilancio mensile ringrazierà! Quanto al dentista nello specifico, sarebbe ideale effettuare l’igiene almeno ogni sei mesi, al massimo 1 anno!! Non di più, per carità!

#2. La mia dentista crede fermamente nell’azione meccanica dello spazzolino, per cui il focus della vostra igiene orale dovrebbe consistere nel dedicare il giusto tempo per spazzolare l’intera dentatura, senza dimenticare la parte interna, con delicatezza ma soprattutto nel verso corretto: NON spazzolate da dx a sx (ma credo non lo faccia più nessuno), ma neanche dall’alto al basso e ritorno! La giusta spazzolatura consiste nel muovere le setole dall’alto verso il basso per l’arcata superiore, e del basso verso l’alto per quella inferiore, carezzando delicatamente le gengive (il “ritorno” dello spazzolino, causa il progressivo ritirarsi delle gengive e lascia scoperta la dentina, con tutte le conseguenze del caso).

#3. L’uso del filo interdentale è essenziale, si sa. Non l’ho mai usato con reale costanza fino ad un anno e mezzo fa…ebbene, l’ultima seduta d’igiene è stata nettamente più easy! Per cui non lo mollo più!! La mia dentista, con cui mi intrattengo a parlare di argomenti che spaziano dall’oil pulling alle mostre di Mucha (o meglio: lei parla, io mugugno), si prende ogni volta del tempo per mostrarmi praticamente la corretta gestualità! Chiedetelo anche al vostro dentista!

#4. Collutorio si scrive con una T!

Penso di essermela tirata a sufficienza a questo giro e, con un sorriso a più o meno 32 denti – che oggi ho e domani chissà- vi saluto!

L.

*Wikipedia

Miss Marple e il giallo del Fieno Greco

Parliamo di cellulite, ancora una volta. Non è un mistero che, specie nella stagione fredda in cui è davvero un piacere incremarsi, io faccia un largo uso dei più svariati prodotti per il corpo (decisamente largo. Larghissimo). Dunque sto macinando creme su creme, anche perché bisogna tener presente che la body care va fatta con criterio e regolarità almeno 3 volte al giorno, peggio di un antibiotico. Ma questo solo se vi fa contente e se siete un po’ fissate.
E’ accaduto quasi per caso che io abbia spostato la fase più complessa, più ricca di prodotti e rituali alla sera, quando ho da sempre fatto doccia/bagno + olio e via, a letto, complici stanchezza e tarda ora. In viaggio a Cracovia mi è capitato sotto mano un’offerta impedibile di uno scrub Nacomi all’equivalente di neanche 5€, sulla pagina FB siete state aggiornate in tempo reale: dunque rientravo in hotel ancora carica di buonumore e adrenalina e, sebbene stanca, ogni sera mi chiudevo in bagno e, con i Biffy Clyro che cantavano dal cellulare (“…You gave me magical, I gave you wonderful…”)mi prendevo tutto il tempo per un’accurata body care. Andavo a dormire con un grosso sorriso stampato in volto e mi svegliavo ancor più contenta. Ebbene, spontaneamente mi sono portata dietro questa nuova abitudine anche rientrata alla base, come fosse un souvenir, e va avanti ancora adesso. Con tutta la lentezza e l’accuratezza che solo la notte può regalare, è stata la Crema Anticellulite di Antos a farmi compagnia nell’ultimo mese…

ANTOS_CREMA ANTICELLULITEModificate in Lumia SelfieIn una body care che si rispetti, certo l’anticellulite non può mancare. Questa volta è toccato ad Antos, di nuovo. Già perché in queste pagine abbiamo parlato tempo addietro del Gel Anticellulite, ma è pur vero che la crema di cui sto per narrarvi, non è affatto una new entry nella mia vita. Quando ancora Biomirta non esisteva neanche in un remoto angolino della mia testa, ma io avevo da sempre evidenti disturbi ossessivo-compulsivi d’incrematrice seriale, la compravo e ricompravo, ed ho voluto prenderla ancora una volta proprio perché attualmente nulla pareva soddisfarmi completamente, l’avete visto. E, al tempo stesso, meritava di avere un posto in questo diario (le creme so’ piezz’e core).
Quando ci approcciamo ad un’azienda come Antos ci possiamo aspettare cosmetici eco-bio prima maniera: confezioni semplici, formulazioni chiare e prezzi onesti. Chi si affaccia ora a questo meraviglioso mondo oramai affatto di nicchia, vede prodotti strabilianti che in apparenza nulla hanno da invidiare all’alta profumeria (solo in apparenza, perché in sostanza sappiamo già perfettamente che anche il più semplice dei cosmetici eco-bio la supera di parecchie lunghezze): dunque tanta ricerca, formule innovative e pack curatissimi. La filosofia Antos è rimasta come agli esordi, quando ciò che importava a tutte noi era sostanzialmente l’inci. Una crema con tanti attivi e poco importa se il vaso è un semplice barattolo bianco con un’etichetta adesiva.
E questa crema, dopo anni e tanti prodotti provati, non smette ancora di soddisfarmi.
La sua consistenza è ricca ma non unta, si presta perfettamente al massaggio, aspetto determinante per un prodotto anti-cellulite, lo sappiamo bene. Il suo odore erbaceo è gradevole e rinvigorente e, per fortuna, non ha un’azione termica cosicché si può a ragione considerare una perfetta 4 stagioni, ovviamente indicata in caso di particolare sensibilità e problematiche di fragilità capillare. Quant’è soddisfacente poi, aprire una confezione e constatare che è strabordante di crema!! WP_20171208_23_27_27_Pro

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Leggendo l’inci, a fatica perché i caratteri sono mezzo cancellati dall’uso ed io ho un evidente bisogno di occhiali, inutile negarlo (con la tredicesima me li compro…forse), non posso non notare un piccolo giallo: alcuni degli ingredienti citati in etichetta, quali Fieno Greco, Alga Rossa, Erigero e Migliarino non sono presenti in formula! Posso leggere olio di mandorle dolci, tanto per cominciare, ed un pool di estratti che ci fanno comunque contente: Centella, Edera, Ippocastano, Fucus, Rusco e Vitamina E! Sul sito l’inci riportato è ancora differente (e ben più interessante!!)

AQUA, CETEARYL OLIVATE-SORBITAN OLIVATE*, GLYCERYL STEARATE*, PRUNUS AMYGDALUS DULCIS SEED OIL*, GLYCERIN, HYDROCOTYLE ASIATICA EXTRACT**, HEDERA HELIX EXTRACT**, AESCULUS HIPPOCASTANUM EXTRACT**, FUCUS VESICULOSUS EXTRACT**, RUSCUS ACULEATUS EXTRACT**, TRIGONELLA FOENUM GRAECUM EXTRACT**, ERIGERON CANADENSIS EXTRACT**, LITHOSPERMUM OFFICINALE EXTRACT**, ASCOPHYLLUM NODOSUM EXTRACT**, BETULA ALBA EXTRACT**, GINKGO BILOBA EXTRACT**, PYGEUM AFRICANUM EXTRACT**, CAMELLIA THEA EXTRACT**, PAULLINIA CUPANA EXTRACT**, CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE*, CETEARYL ALCOHOL*, GLYCERYL CAPRYLATE*, STEARIC ACID* (VEGETAL), TOCOPHEROL*, p-ANISIC ACID, SALVIA OFFICINALIS ESSENTIAL OIL*, CORIANDRUM SATIVUM ESSENTIAL OIL*, ANIBA ROSAEODORA ESSENTIAL OIL*, POGOSTEMON CABLIN ESSENTIAL OIL*, LIMONENE, LINALOOL, GERANIOL.
*materie prime approvate / **erbe officinali da coltivazioni bio

Una noiosa e pignola come me non può non rimanere un po’ turbata da questa incongruenza tra etichetta e inci, ciononostante anche dando per buoni i soli ingredienti che possiamo effettivamente riscontrare in formula, il mix non è affatto male!…e funziona! Già, perché i risultati ci sono, in termini di compattezza e tono! In quanto alla riduzione dell’inestetismo in sé, vanno di sicuro valutati su un intervallo di tempo che va ben oltre un mesetto di utilizzo quotidiano, ma di sicuro promette bene, anche se io sono troppo curiosa per comprare due volte di seguito lo stesso prodotto!
Apprezzo anche il fatto che assicuri una buona idratazione e che dunque non ti ponga davanti alla scelta: pensiamo alla cellulite o al comfort di avere una pelle morbida per tutto il giorno? (…i grandi dilemmi di una banale giornata nel fantastico mondo di Biomirta…).

Alga Rossa o no, con o senza Fieno Greco, la Crema Anticellulite di Antos, con una spesa di poco superiore alle 10€ mi ha dato una belle pelle levigata, morbida …ma soprattutto mi ha restituito la dolce, dolcissima illusione che la body care possa fare ancora qualcosa contro la mia cellulite, e non è poco!

L.

 

 

creme mani: scrivania VS comodino

E’ scientificamente provato: non si può condurre una vita piena ed appagante se non si ha una crema per le mani sul comodino ed una sulla scrivania. Sono quasi assolutamente sicura che esista uno studio condotto da qualche università americana a dimostrarlo. Ed io, ovviamente, mi piego a questa evidenza: ho una crema mani in ufficio sulla scrivania ed una a casa sul comodino. Sempre. Anche nei periodi in cui non ne sento una particolare esigenza devono esserci, altrimenti l’equilibrio dell’universo potrebbe venir meno (se non proprio quello dell’universo, sicuramente il mio).

Per essere assolutamente performanti, ciascuna crema dovrebbe avere caratteristiche ben precise e, in genere, diametralmente opposte.

Capiamo bene che in ufficio non ci sono grandi tempi di attesa e l’assorbimento dovrebbe essere piuttosto rapido; ugualmente, dovendo immediatamente lavorare al pc e maneggiare scartoffie, l’ideale sarebbe un prodotto che non lasci le mani unte. Dunque le caratteristiche da ricercare in una perfetta crema da scrivania sono PRATICITA’, RAPIDO ASSORBIMENTO, TEXTURE LEGGERE E FORMULAZIONI NON ECCESSIVAMENTE GRASSE. Aggiungo che non dovrebbero avere confezioni vistose dai colori sgargianti per non attirare eccessivamente l’attenzione, altrimenti i vostri colleghi tenderanno a notarla e a chiederla in prestito, anche se di creme mani non ne usano mai, così…per il gusto di prendere la tua. E questo non si fa, ok? A ciascuno la sua crema mani, credo che sia scritto così anche da qualche parte nel Vangelo.

Di sera, invece, la storia cambia. Già, perché dopo una giornata in cui abbiamo tenuto le mani a contatto con polvere, acqua e ogni sorta di agente atmosferico avverso, abbiamo davanti alcune ore in cui saranno candidamente al riparo da tutto, nel letto, dove non può accader loro nulla di male. E’ l’occasione, dunque, di dar ristoro e nutrimento, riparare i danni della giornata appena trascorsa e prepararle al meglio a quella che verrà. Possiamo dunque concederci TEXTURE RICCHE E AVVOLGENTI, tanto hanno davanti mediamente quelle 5 o 6 ore per assorbirsi senza dover necessariamente toccar nulla.

E se questa è bene o male la regola, io sono l’eccezione e troppo spesso mi ritrovo come crema da scrivania una perfetta crema da comodino e viceversa perché, in fondo, pesco un po’ a caso dalle mie scorte, salvo poi ritrovarmi a pensare “cavolo, questa dovrei proprio portarmela a casa”, senza poi ricordarmi di farlo. Mai.

Quella che sto per narrarvi è esattamente una storia di questo tipo.

SUL COMODINO…WP_20171019_08_30_00_Pro

Fior di Magnolia_CREMA MANI BIOWP_20171126_16_16_07_Pro

Penso ormai che sia abbastanza chiaro il fatto che io abbia una filiale Acqua e Sapone vicino all’ufficio. Ebbene, c’è anche l’Eurospin che, fortunatamente, non offre mai grandi tentazioni. Erano i primi di Maggio e, durante l’abituale coda per l’unica cassa aperta (pazienza se ci sono 9500 persone con i carrelli strabordanti), mi ritrovo a sostare davanti ad alcuni prodotti appena arrivati a marchio Fior Di Magnolia divisione Ecobio-Cosmesi. La gamma conta veramente poche referenze (acqua micellare, tonico, crema viso e crema mani) e normalmente mi tengo alla larga da questo brand che non propone mai formulazioni accettabili (per i miei standard). Ma noto immediatamente la certificazione ICEA ECO BIO COSMESI e, dopotutto, una chance non si nega a nessuno! In mancanza di una crema corpo o di un detergente qualunque (prodotti su cui notoriamente mi butto per testare qualche linea), non potevo esimermi dall’acquistare la crema mani. WP_20171126_16_51_25_ProIl suo pack a me piace molto con la sua grafica semplice e il bel tono di verde: di sicuro si presenta in maniera interessante e, se avete i sensi all’erta nel captare tracce di prodotti naturali intorno a voi, catturerà la vostra attenzione. Il formato generoso (100 ml) ed il prezzo piccolo piccolo (€1,99) faranno il resto e nella vostra mente risuonerà quella vocina tanto familiare “ehi! Cosa aspetti?! Prendimi!”. Probabilmente la storia dell’unica cassa aperta è una strategia di marketing finalizzata proprio a farti sostare davanti a COSE DI CUI NON SAI DI AVERE BISOGNO MA CHE IMPROVVISAMENTE CAPISCI DI DESIDERARE. Tornando al pack, probabilmente l’unica pecca è il tappo a vite che, nel caso specifico di una crema mani, è sempre antipatico. Quel che ci piace nella formula sono burro di Karitè, olio di Argan, olio di Nocciolo di Albicocca, estratti di Rosa Damascena, Magnolia, Melissa, Miele, Mirto ed olio di semi di Girasole, Vitamina E, quasi tutto da agricoltura biologica. Quel che non ci piace o che per lo meno ci lascia perplessi è il solito Fenossietanolo e ancor di più Undecane e Tridecane, due ingredienti piuttosto controversi. Oggi ci sono delle certificazioni che ne tollerano tranquillamente la presenza, tant’è vero che la crema è certificata ICEA Eco Bio Cosmesi, ma è piuttosto chiaro che ognuna ha determinati standard in fatto di restrizioni. Per farla breve sono alcani derivanti dall’olio di Cocco e Palma, dunque derivazione vegetale ma comunque ingredienti di sintesi; anche nel nuovo Dizionario EcoBioControl Zago li bolla con un pallino rosso, molto probabilmente perché entrambi scarsamente biodegradabili. Per me non costituiscono un problema, specie in una crema mani low cost, ma ciascuno è inviato a farsi una propria idea leggendo le tante discussioni in merito nei vari forum!

La crema è mediamente densa ed ha un tocco davvero setoso! La sua presenza si percepisce chiaramente addosso creando una sorta di film protettivo, ma nessuna traccia di unto (bene perché in fondo, anche se sono a letto, odio le ditate sulle copertine dei libri)! La profumazione, invece, lascia molto a desiderare! E’, in breve, quello che io definisco “odore da cimitero”, ossia di fiori passati a miglior vita (avete messo in formula Undecane e Tridecane, metteteci anche un Parfum e non se ne parli più)!

La verità? Per €1,99 non è affatto male! Ma decisamente più indicata ad uso scrivania!

SULLA SCRIVANIA…WP_20171018_10_04_53_Pro

Cien Nature_CALENDULA HAND CREAM WP_20171126_16_15_03_Pro

Forse ricorderete, o forse no, che qualche POST FA vi raccontai di come avevo mandato mia madre in missione da Lidl per accaparrarsi tutta la linea Cien Nature e di come, poi, fosse tornata solo con l’olio anti-cellulite e, appunto, la crema mani. In quei giorni avevo casualmente NECESSITA’ di una crema da scrivania e, sebbene si sia dimostrata sin da subito affatto idonea a tale collocazione, sta di fatto che è approdata vicino alla mia tastiera e non se n’è più andata.

Anche in questo caso parliamo di un prodotto estremamente low cost, di cui non conosco esattamente il prezzo ma suppongo non sia di molto superiore ai 2€. Il formato è da 75ml ed il pack, anche in questo caso, è molto grazioso (e più pratico! Ha il tappo a scatto). Certificazione Natrue e formulazione senza troppi fronzoli ma sicuramente più limpida: olio di semi di Girasole, olio di Oliva, Glicerina, burro di Karitè, cera alba, estratto di Calendula, Vitamina E. WP_20171126_16_52_21_ProDiciamo che nel complesso l’esperienza extrasensoriale è estremamente piacevole: se non si eccede nella quantità, lascia la pelle morbidissima ed il suo buon profumo, che alcune ritengono sia simile all’olio anticellulite mentre al mio naso è spiccatamente di Anice, completa il tutto rendendo questa crema performante e goduriosa al tempo stesso. Tuttavia il confine tra “giusta quantità” e “pericolo unto” è piuttosto labile e il più delle volte mi sono ritrovata con la matita che mi sgusciava dalle mani, i tasti della calcolatrice scivolosi ed i fogli che mi restavano incollati (ho la tendenza ad abbondare con le quantità, si sarà capito).

Una buona crema di sicuro, ma decisamente meglio da comodino che da scrivania! Non ho Lidl nelle vicinanze e non conto di ricomprarla, anche perché di buone creme mani ce ne sono a palate, ma non posso far altro che raccomandarla!WP_20171126_16_53_04_Pro

Quel che non posso far a meno di pensare ora è che, se le avessi invertite, sicuramente entrambe sarebbero state nettamente più performanti e questo è un pensiero che si estende all’intero universo della cosmesi: quante volte si boccia un prodotto solo perché malamente collocato nella nostra routine? Quante volte poi si rivela insufficiente o al contrario eccessivo in base alla stagione? E non da ultimo: quante volte un prodotto arriva semplicemente nel momento sbagliato e non si adatta a quelle che sono le nostre precise esigenze, che cambiamo di continuo, a ben pensarci! E allora mi dico: …ma quant’è complicato questo meraviglioso universo?! Quanta fatica per una crema mani!

L.