best of 2017!

Puntuale come l’influenza durante le ferie natalizie, eccomi come di consueto a tirare una bella riga e a fare la somma di tutto ciò che di buono c’è stato in questo 2017, cosmeticamente (e non solo) parlando!

Ebbene, sarete ormai abituati allo spiccato dono della sintesi che mi è stato gentilmente omaggiato da lassù (avrei preferito ricevere un addome piatto, ma a caval donato…), dunque procederemo per categorie, proprio com’è strutturato il blog! Dimenticate dunque “la miglior crema”, “il miglior siero”, ecc…! Cercherò da parte mia di essere seria e inflessibile, non concedendo pari meriti!  Inoltre quest’anno è accaduto un fatto strano: le migliori scoperte in molte categorie, sono affiorate solo da poco! Sono ancora in fase di sperimentazione, non sono state recensite e dunque non rientrano di diritto in questa classifica! Che sfiga!

Non ci resta che tuffarci in questo anno di blog, sfogliando le pagine più belle del 2017..

CAPELLI

Quanto mi è cara questa categoria, probabilmente perché amo i miei capelli e adoro gyadaprendermene cura! Lo so che in molti non lo direbbero, ma non se la passano troppo bene, hanno i loro bei problemi, e questo ai miei occhi li rende ancora più speciali! Il 2017, poi, me ne ha portati di nuovi (ricorderete l’epopea del prurito, che tra l’altro si è ripresentato negli ultimi mesi!), senza per contro farmi trovare qualcosa di veramente imperdibile: non è facile, dunque, decretare un vincitore! Come già accennato, la migliore scoperta è in uso da neanche un mese a questa parte (si tratta della Crema Modellante Ricci di Gyada Cosmetics, vi lascio una foto postata sulla pagina FB!), che vince a mani basse ma non rientra tra i potenziali candidati!)

Penso che il Grape & Honey Soft Shampoo di Organic Shop unito alla Maschera per capelli lucidante al Mirtillo di Alkemilla si siano guadagnati questa vittoria, perché entrambi i prodotti di quella particolare hair-care estiva si sono comportati egregiamente!

“UVA, MIELE E MIRTILLI”

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BIO SKIN-CARE

Anche in questa categoria, abbiamo un vincitore morale che si candiderà alla vittoria per il prossimo anno ma che ora rimarrà in disparte, non me ne voglia, c’è un regolamento da onorare! Vi ho rotto sufficientemente le scatole con la mia nuova passione per il DOTTORE e confesso che, sebbene solo all’inizio, la routine Hauschka mi sta docdando grosse soddisfazioni! Ma in attesa che i tempi siamo finalmente maturi per parlarvene, non mi resta che proclamare la solita vincitrice, per il secondo anno di seguito!! La Crema di Azazello, infatti, già miglior prodotto dell’anno 2016, si riconferma mio grande amore nonché presenza costante e sempre validissima ancora di salvezza! Ne ho parlato a profusione ed è comparsa, ovviamente, nei pochi post a tema! In particolar modo all’inizio dell’anno ho pensato di provare l’intera linea, ma come nelle migliori famiglie non tutti i prodotti si sono rivelati alla sua altezza! L’eterna storia dei Rodríguez, per intenderci!

“AZAZELLO E I SUOI FRATELLI”

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BODY CARE

Anche in questo caso abbiamo un vincitore morale signori! Un prodotto che sto utilizzando con soddisfazione da qualche tempo, assieme a tutta la sua routine specifica, ma che menziono e basta per le ragioni di cui sopra: si tratta del Sapone Nero Najel che, in abbinata al guanto Kessa, ha avuto il pregio di stupirmi, cosa non più così semplice! In alternativa nomino l’intera linea Thalasso, de I Provenzali, che mi sono seriamente divertita un mondo a testare, incastrando tra loro tutti quanti i prodotti! Non è stato un caso che, infatti, all’inizio dell’estete avessi una pelle da favola!!

“THALASSO, the big review” PARTE1 e PARTE2

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MAKE-UP NATURALE

Facile! Anche per questo 2017 il vincitore assoluto della categoria è sicuramente il ROSSO! La passione per il rossetto rosso è cresciuta e si è consolidata, tanto dal farmi scegliere veramente di rado un altro colore da indossare! Ho portato il rosso con una naturalezza tale che non avrei creduto possibile! Mi ha accompagnata al lavoro come in vacanza, di prima mattina o di sera, d’inverno come d’estate. Vero è anche il fatto che non ci siano grossi concorrenti in ambito make-up, proprio perché sto riuscendo progressivamente a ridurre all’osso tutto il resto, ma non posso negare che il rossetto c’è…e decisamente si vede!!

“LIPSTICK, RED PASSION”

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LETTURE

Devo ammettere che dal punto di vista delle letture, sebbene non sia riuscita a macinarne poi così tante, il 2017 si è rivelato tutto sommato un buon anno! Non posso dire di essere incappata in libri brutti o noiosi, ecco forse la mia attuale (fuori concorso) non mi sta entusiasmando particolarmente! Di tutte le altre ne posso addirittura contare un paio davvero belle (“La vita è breve e il desiderio infinito” e “Ritorno a Memphis“) ma, anche in questo caso, non ho dubbi! Il libro vincitore è sicuramente “Il Cane Nero” di Rebecca Hunt, una lettura visionaria e coinvolgente, un po’ Bulgakoviana come non me ne capitavano da tempo!! Consigliatissimo!

“LASCIAMI RIMANERE”

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VIAGGI

sanaDurante l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle, non mi sono particolarmente mossa di casa! La ragione N.1 che mi spinge ad organizzare una mini-fuga sono le mostre, ma riconosco di non essere stata tentata da niente in particolare….o meglio: niente che valesse un biglietto aereo! C’è stata la partita del 6 Nazioni a Roma, questo sì! E c’è stato un bel week-end a Bologna in occasione del Sana (in cui ho avuto il piacere di fare la conoscenza di alcune carissime e adorate blogger e You-Tuber come Francesca, Ilaria, Gioia, Sara, Vissia, Valentina, ecc….), ma il mio viaggio in solitaria, anche quest’anno, è stato un’esperienza profonda e terapeutica! La meta scelta è stata la Polonia, terra che ha saputo conquistarmi con ogni sua singola sfaccettatura! Resto del parere che la cosa più bella che mi possa capitare nella vita è viaggiare…

“Obwarzanki in tasca e strada sotto i piedi! (la Polonia in 10 scatti+1) “

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SCELTO DA VOI…

E’ sempre divertente constatare quali post riscuotano più successo! Molto spesso ci sono articoli sui quali ho lavorato tanto ma che in pochi si filano; altri, invece, che fino all’ultimo ero addirittura indecisa se pubblicare o meno e che, inaspettatamente, incontrano il vostro gusto! Ad oggi il post pubblicato nel 2017 più letto è stato…

“E L’ESFOLIAZIONE D’AUTUNNO?”

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Il 2017 ora può andare, con le sue cose belle e quelle meno. Ci vediamo l’anno prossimo, se ci sarete, io ci sarò!

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Obwarzanki in tasca e strada sotto i piedi! (la Polonia in 10 scatti+1)

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1. Il cuore pulsante. Mai vista una piazza talmente grande dal racchiudere in sé imponenti edifici, bar, ristoranti, chiese e ancora mercatini, statue, musicisti e centinaia di turisti mantenendo un senso di ariosa libertà. Ma la magia di Rynek Glowny, la piazza del mercato di Cracovia, è il fondere elementi appartenenti ad epoche e stili architettonici completamente differenti con armonia, come se per ognuno di loro non potesse esserci al mondo un’altra possibile collocazione se non questa. Alchimia pura.

 

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2. Love is blind. Il suo sguardo vacuo e il sorriso appena accennato ne fanno un volto di raro fascino. Sereno e bellissimo, Eros Bendato giace ai piedi della Torre del Municipio e sopporta pazientemente orde di turisti irrispettosi. Non mi sono stancata di ammirarlo ogni singolo giorno: lui ti guarda, eccome, e la fascia scostata dagli occhi ti fa capire che l’amore è cieco…ma poi mica tanto!

 

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3. Il nero cancello. Potreste pensare di essere sufficientemente adulti e pronti per varcarlo, ma niente vi preparerà ai viali silenziosi e l’aria immobile di Auschwitz o alla sconvolgente vastità di Birkenau. “L’aria stessa che si respira è un’esalazione velenosa”. Una volta nella vita e mai più.

 

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4. “Dite amici ed entrate!” Moria senza Nani, Orchi né Barlog, ma con in più il sale. Un dedalo di cunicoli, camere e laghi sotterranei vi condurranno nelle profondità della terra e tutto intorno a voi non è altro che sale in forma di statue, bassorilievi, lampadari realizzati nel corso dei secoli. Le miniere di Wieliczka, patrimonio dell’Unesco, sono una boccata d’aria salubre e offrono qualche ora di ristoro dalla (insospettabile) calura estiva. E poi dove altro ascoltare Chopin a 120 metri di profondità?

 

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5. Pierogi, amore e … Una cucina, per così dire…”robusta”, come si addice ad un paese che sopporta temperature estremamente basse. Non mi sono fatta mancare Oscypki, Kurtoskalacs alla cannella, Obwarzanki al sesamo…ma soprattutto Pierogi: a pranzo o a cena, dolci o salati, al ristorante o in una latteria! Completely addicted!

 

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6. “La fa che par che ascolti, e non favella”. La Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci era per me una tappa assolutamente fondamentale e l’urgenza di poterla ammirare mi ha fatto anticipare di 1 giorno la visita al Museo Nazionale di Cracovia. Non meno enigmatica della Gioconda, pare irradiare luce pura. Di bellezza e raffinatezza senza pari! “…Cecilia se bellissima oggi è quella che a suoi begli occhi il sol par ombra scura”.

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7. “Whoever saves one life, saves the world entire”.  La fabbrica che tante vite salvò, impossibile non visitarla. Oskar Schindler, “Giusto tra le nazioni”, il suo ufficio, le stoviglie smaltate, la lista. Ma non solo: stanza dopo stanza verrete catapultati nella Cracovia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale e il ghetto, le foto, le lettere, per vivere un pezzetto di storia.

 

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8. La Cristianità. A Cracovia è quasi inevitabile imbattersi in una eccezionale quantità di chiese; ci sono strade, come ul. Grodzka ad esempio, in cui si susseguono una accanto all’altra o una di fronte all’altra. La Cattedrale del Wawel è a dir poco spettacolare, la Basilica di Santa Maria splendida…ma cosa dire di una chiesa interamente decorata con motivi floreali art-nouveau? La Basilica dei Francescani, con i suoi colori brillanti anche in penombra, è uno spettacolo per la vista e per il cuore!

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9. Teste ondeggianti al ritmo di “Dance of the Flowers”. E a proposito di ul. Grodzka e di chiese, in quella di San Pietro e Paolo, dall’acustica perfetta, sono frequenti e alla portata di tutti splendidi concerti: Vivaldi, Mozart, Chopin, Tchaikovsky…quale modo migliore di trascorrere una domenica sera? E che bello vedere la platea rapita dalla musica! Poi, d’improvviso, non sei più una turista con le scarpe inzuppate e un Obwarzanki al sesamo nella tasca del k-way, ma seduta in una poltrona della sala dorata del Musikverein, elegantissima…

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10. Varsavia la bella. I suoi grandi viali, i fiori, i monumenti ed un fiabesco centro storico ne fanno un vero gioiello! La Sirenetta, simbolo della città, è stupefacente: non placidamente adagiata su uno scoglio in attesa di un marinaio da incantare, ma una guerriera a difesa della città! Spada, scudo e ben due code…. l’ho adorata dal primo istante!

L.