capelli e routine mezzo azzeccata

Parlare di capelli è sempre un piacere, ma se la routine non è azzeccata….che piacere è? In questo caso, qualcosa è andata bene, qualcosa meno…complessivamente abbiamo avuto di meglio ma non è il caso di lagnarsene poi tanto.

Partiamo di volata perché la strada è lunga e io non è che c’abbia tutta ‘sta voglia di dilungarmi (dico così e poi sformo centinaia di migliaia di parole, inutili). Il lavaggio è stato difficoltoso, ancora. Sulla scia del precedente post (QUI) ho alternato lo SHAMPOO CAPELLI DETOX all’ALGA KOMBU di MATERNATURA al ben più economico SHAMPOO RINFORZANTE al FICO D’INDIA di ANTICA ERBORISTERIA. Cambiamo completamente registro, come potete ben notare: l’uno, un prodotto di nicchia, ecobio, certificato e non propriamente low cost (ci aggiriamo sui 14€ per 250 ml), l’altro da grande distribuzione con inci accettabile ma non immacolato e che ti tirano dietro per un paio di euro. Normalmente funziona così: quando il mio cuoio capelluto inizia a dar fastidio…il più idiota degli shampoo aiuta…e ti viene da dire perché mai spendo tanto?! Già. Tranquilla amica, tornerai a spendere. In realtà ho una mezza teoria che va consolidandosi nel tempo riguardo gli shampoo ecobio: sono spesso tanto ricchi d’ingredienti quanto deboli nel lavaggio. Dunque vanno alternati, c’è poco da fare. Di buono c’è che gli shampoo storici da supermercato il loro sporco lavoro, diciamocelo, lo sanno fare: bisogna vedere che abbiamo inci, se non perfetti, quantomeno praticabili. Qui poi entra in gioco il nostro personalissimo metro di misura. D’ingredienti carini ce ne sono (Keratina idrolizzata, Pantenolo, olio di Albicocca, Miele, olio di Fico d’India)…e anche di quelli meno carini, a pallino rosso, per intenderci. Non ci sono siliconi però, il che per me sarebbe inaccettabile. Lava bene, buon profumo (che non permane sulla chioma). Un shampoo onesto, per quel che costa. La mia cute non l’ha particolarmente gradito al pari di tutti gli altri del periodo…per cui ciò mi porta a dire che è la mia cute il problema, non lo shampoo. Lo ricompro? Beh, no…

Continuiamo con l’inutilità fatta prodotto: la MASCHERA PER CAPELLI “FULGORE IMMEDIATO” (e già qui…) al FICO BIOLOGICO & MANDORLA di ORGANIC SHOP. Non è la prima maschera di Organic Shop in cui m’imbatto (QUI), ma di certo sarà l’ultima. Si, ok, sono carine, profumate ed economiche…ma non valgono niente. La profumazione è dolce ma generica, indefinita, senza nessun richiamo al Fico o alla Mandorla, che sarebbe stato carino. Che la si tenga in posa o no, non c’è differenza: a me personalmente i capelli si induriscono inspiegabilmente (il che ha una vaga utilità solo a mantenere il riccio in posa). E non contate sul fatto che possa anche lontanamente districare, ma questo guardando gli ingredienti, lo sapevo già. Cosa avessi in mente quando l’ho acquistata, non è ancora ben chiaro neanche a me…probabilmente l’ho buttata nel carrello per raggiungere la soglia di spedizione gratuita, chissà. E allora? Che farne? Nella speranza di togliersela dalle scatole il prima possibile nella maniera più indolore, la uso miscelata ad una punta di balsamo….uno che possa funzionare per entrambi! Ovviamente in base alla mia consolidata teoria, ho puntato con successo su quel che di meglio offre il mercato per la categoria: che sia low cost, made in Italy e in genere prodotto da Pierpaoli o Qualikos…, gli specialisti che hanno imbroccato la formula, …e non ti sbagli! Il

BALSAMO IDRATANTE CANNABIS di FARMA OFFICINA infatti non delude! E come potrebbe?! Behenamidopropyl Dimethylamine al terzo posto, e si sente, Aloe e poi naturalmente Canapa sotto forma di estratto proteico idrosolubile, olio e active water. Il profumo è gradevole e perfettamente unisex (quindi indicato anche per gli amici capelloni o barbuti). La sua efficacia è constatabile dopo pochi istanti dall’applicazione, semplicemente passando le dita tra i capelli massaggiando il prodotto: la chioma è immediatamente docile al tatto, i nodi sciolti (anche i pochi sopravvissuti alla pettinata pre-lavaggio, che faccio sempre). Insomma, un prodotto che fa la differenza nella hair routine, non vi dico se poi avete la pazienza di tenerlo in posa!! Io non ce l’ho, specie d’inverno…ma sarebbe interessante da provare!!

Sulla cute, a lavaggio terminato, troviamo ancora le goccine SOS LOZIONE CAPILLARE di GENTLEAF di cui abbiamo parlato nel post della scorsa routine e sui cui non mi soffermerò, ovviamente. Mi preme però riconfermare la bontà e l’efficacia di questo trattamento, sul serio, so quel che dico e purtroppo ho la mia esperienza quasi decennale al riguardo. Aiutano! Alla base della cute come mio solito c’è un olio ed è ancora il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE riguardo al quale confermo ancora le mie impressioni iniziali: le proprietà dei suoi begli ingredienti della tradizione ayurvedica, così come lo uso io, non hanno molto senso. Per farne impacchi direi che sarebbe l’ideale! Inoltre il suo odore è abbastanza forte…non mi disturba particolarmente ma dire che mi piaccia…neanche. In definitiva non si candida al riacquisto…ma ne avrò ancora per molto, perché non sono neanche a metà. Bene.

E veniamo allo styling, croce e delizia!! Ok, a questo punto io sono ancora a testa in giù, olio applicato solo nell’area dietro la nuca, un pò di ranking sulle lunghezze ma senza aggiungere ulteriore olio (con questo in particolare non abbonderei). La mia esperienza di riccia mi ha suggerito ultimamente che una buona idea sarebbe potuta essere vaporizzare sulle lunghezze un prodotto più leggero di un olio per texture, ma emolliente…districante…e soprattutto condizionante! ….un balsamo senza risciacquo, per intenderci!! Mi serviva qualcosa innanzitutto che fosse liquido perché non intendo andare a sovrapporre prodotto su prodotto, ma che al tempo stesso mi fornisse una buona base per la crema, il tutto finalizzato alla definizione del riccio senza appesantire, incollare, ingessare. La scelta è ricaduta sul BALSAMO SPRAY BIO OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA. La regola che regna sovrana sulla scelta di un buon balsamo spray è quella che vale per ogni tipologia di balsamo in generale: ci può essere il mondo dentro, ma senza un buon condizionante non serve poi a molto. Ovviamente mi sono accertata che avesse il già citato Behenamidopropyl Dimethylamine (e ben in alto, al terzo posto), seguito da olio di Sapote, naturalmente, estratti d’alghe, amido di mais, Aloe Arborescens, Basilico e Zafferano. Profumo buonissimo, packaging perfettamente adeguato. E’ un prodotto che di sicuro la sua parte la fa senza farsi notare troppo (ripeto, permette la stratificazione dei prodotti senza “pesare” sul risultato finale). Ho provato a vaporizzarlo anche su capello asciutto, come una sorta di leave-in, ma senza successo: induriva anziché ammorbidire, ma in generale il mio capello è refrattario ad ogni tipo di prodotto, da asciutto, per il ciclo: da bagnato fammi quello che vuoi ma da asciutto lasciami perdere. Un buon prodotto, che dura il giusto (3 mesi circa), fa il suo ma non posso dire che mi abbia fatto passare la voglia di provare altro! Sempre a testa in giù,

CREMA CAPELLI MODELLANTE OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA applicata con metodo pray hands. Questa crema un po’ di noie me le ha date, ma penso sinceramente che fosse un po’ in là col preferibilmente entro, per intenderci. Mi è arrivata perfettamente sigillata, ma a mio avviso stazionava da un po’ nei magazzini di questo e-commerce! L’odore è abbastanza in linea con il compagno spray, ma con una punta fastidiosa di un qualcosa in procinto di andare a male (le ultime 2 o 3 applicazioni aveva quasi del tutto cambiato odore…per fortuna era finita altrimenti l’avrei cestinata comunque). Eppure essendo durata esattamente 3 mesi in tandem con lo spray, ero perfettamente dentro al pao. Anche la consistenza era strana: densa ma un po’ grumosa…e una volta aperta bisognava prestare attenzione perché c’era una componente acquosa che colava. Proprio il fatto che non fosse completamente liscia, rendeva l’applicazione un po’ difficoltosa perché il rischio “accumulo di prodotto” era alto. Per ovviare a questa odiosa controindicazione, mi sono aiutata passando un pettine TEK in legno a denti stretti come ultimissimo step, proprio affinché mi aiutasse a distribuire il prodotto in maniera più omogenea, sciogliendo eventuali piccoli grumi depositatisi tra i ricci. Effetti, dunque: definisce il riccio ma lo indurisce più di quel che ti aspetteresti da una crema (anch’essa con condizionante, per giunta!). Questo li rende a mio avviso poco belli appena lavati, ma aiuta a mantenere il riccio nei giorni seguenti…il che male non è! Il terzo giorno, ossia il giorno del lavaggio, raramente li ho legati! Il risultato dunque migliora con il passare dei giorni! Altro aspetto positivo è che non si sente sul capello asciutto, a differenza per esempio dell’Hair Food! Sarei curiosa di riprovarla per valutare se in effetti la mia fosse fallata o meno! Gli ingredienti cardine sono gli stessi dello spray, per questo usarli in combo ha abbastanza senso! Naturalmente, e questo vale per entrambi, l’azione fortificante dell’olio di Sapote, lascia un po’ il tempo che trova visto che andiamo ad applicare i prodotti sul fusto e non alla radice…ma noi ci speriamo lo stesso!

L.

Il mega post della peggio hair care

Dobbiamo partire in velocità questa volta, senza le mie intro tanto lunghissime quanto inutili, del resto, perché ho un quantitativo abnorme di roba di cui rendere conto. Una hair care routine lunga mesi in cui si sono passati il testimone prodotti inutili, acquisti deludenti & rare eccezioni. E allora via, senza indugi!

1. IL LAVAGGIO

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Cronologicamente parlando, il primo shampoo, di cui ho usato ben 2 confezioni di seguito, è il celeberrimo SHAMPOO DOCCIA all’ARGILLA del MAROCCO “GHASSOUL” di TEA NATURA. Una mia vecchia conoscenza a dire il vero, tantissimi anni fa quando aveva il packaging più inutile e scomodo che la mente umana potesse partorire. Sono passati gli anni, il prodotto è rimasto e la confezione si è rinnovata, trasformandosi in un infinitamente più comodo tubo in plastica morbida, da poter tagliare all’occorrenza. Le pecche tuttavia vedo che ci sono ancora, in quanto si sono rotti 2 tappi su 2, quindi o io ho una forza bruta nell’avvitare oppure è un tantinello cheap! Ad ogni modo lo shampoo si presenta sotto forma di una crema marroncina con un odore caratteristico derivante dal mix di o.e. che personalmente amo ma che mi riesce impossibile da descrivere.  La presenza di Ghassoul assicura un lavaggio delicato ma efficace, particolarmente apprezzato da chi ha qualche rogna a livello di cuoio capelluto: per me che soffro periodicamente di una fastidiosa e pruriginosa forma di dermatite, è stato buono ma non risolutivo ed inoltre mi lasciava le lunghezze parecchio intricate, cosa per me piuttosto insolita! E che dire dell’ ANTI HAIR-LOSS SHAMPOO del DR.KONOPKA’S? Questo brand lo punto da un po’ perché offre prodotti in confezioni generose a piccoli prezzi e con INCI veramente invitanti! La confezione è infatti un discreto formato famiglia da 500 ml di quelle che, se il prodotto è sbagliato, maledirete per il resto dei vostri giorni! Plastica un pochino cheap, anche a questo giro: infatti ho sfondato il tappo, mai successo in vita mia (saranno gli integratori a donarmi questa forza sovrumana?). Lo shampoo ha una bella consistenza densa ed un ottimo profumo di Lavanda! Mi è piaciuto abbastanza, lo ammetto: lava bene il cuoio capelluto e non arruffa o secca le lunghezze! Appena lavati, il prurito è lenito e la cosa va avanti anche il giorno dopo, ma poi si ripresenta puntuale per cui il prodotto in sé è buono ma non risolutivo per un cuoio capelluto sensibile, del resto però non si propone nulla di tutto questo! Ed infatti essendo uno shampoo anti-caduta il suo compito dovrebbe essere un altro: al riguardo tuttavia non posso pronunciarmi in quanto l’ho usato contestualmente alla mia cura tricologica extra strong, merito del crollo ormonale che mi ha interessata, brutta storia. Per cui la caduta, dopo il fiume in piena a cui ho assistito durante l’estate, si è comunque arrestata: se e quanto possa aver influito questo shampoo, non è dato sapere! Io, a non saper né leggere né scrivere, ho voluto lo stesso aiutarmi con qualcosa a tema. Passiamo infine allo SHAMPOO IDRATANTE LUCE SUBLIME della linea TRICO BIO PROFESSIONAL de L’ERBORISTICA di ATHENA’S. L’ho preso al supermercato come alternativa d’emergenza quando lo shampoo del Dr.Konopka’s mi ha dato inaspettatamente una reazione di desquamazione improvvisa e inspiegabile, verificatasi in due occasioni e poi mai più per mesi. Mah. Ad ogni modo ci gironzolavo attorno da tempo ed ho colto la palla al balzo, lo ammetto. Il packaging è comodo e funzionale e, udite udite, non si è rotto sotto la pressione dei miei possenti muscoli! Lo shampoo è gradevole all’uso, anche perché ha un buon profumo (niente di persistente, per carità), ma la sua consistenza è davvero troppo liquida!! In definitiva se ne usa veramente troppo e finisce in men che non si dica. Questa è la sua unica, grande pecca: per il resto non mi ha dato noie al cuoio capelluto ed è risultato lavante al punto giusto ma mai aggressivo. Anche le lunghezze sono rimaste docili al pettine. Rappresenta una buona alternativa da grande distribuzione, in un universo che, specie per gli shampoo, tende a proporre prodotti fotocopia che, se ci fate caso, hanno più o meno le stesse prestazioni medio-basse.

2.IL TRATTAMENTO

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Ad una maschera pre-shampoo non dico mai di no, specie se fa caldo e posso restare con la testa umida senza problemi. Lo sapete, prima di lavare i capelli, li pettino da asciutti: in questo caso, dopo averli districati, li inumidivo e poi procedevo a distribuire in maniera generosa e uniforme la MASCHERA per CAPELLI RIPARAZIONE IMMEDIATA AVOCADO BIOLOGICO & MIELE di ORGANIC SHOP. Prodotto estremamente low cost che tuttavia gode di ottima reputazione! Profumo gradevole e consistenza cremosa, fin qui tutto bene. Per il resto, niente di niente, altro che riparazione immediata! Farla o non farla era lo stesso, credetemi. Non ho notato la benché minima differenza né in fatto d’idratazione, né come districabilità, né come morbidezza….nulla! Costa poco ma serve a poco.  Il BALSAMO con AGRUMI di GREENATURAL è stata un’altra piccola delusione. Eppure ero così certa che saremmo andati d’accordo io e lui, non fosse altro perché la migliore garanzia in fatto di balsami è la presenza del sempre amato e indispensabile magico condizionante BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE, che in questo caso specifico mi guardava dall’alto dell’INCI, in terza posizione! In molte ne decantano il profumo, ma per quel che mi riguarda è gradevole sì, ma veramente molto lieve e scompare nell’immediato. Il suo potere ammorbidente e districante è un altro mondo rispetto alla maschera Organic Shop (un impacco con questo prodotto ha senso, questo è poco ma è sicuro), ma in tutta onestà ho provato di meglio. Eppure, come dicevo, il condizionante del mio cuore è posizionato molto bene in formula…ma nonostante questo è debole, bisogna usarne davvero tanto. Altra nota dolente, il pack: 500 ml è un quantitativo di tutto rispetto ed il dosatore è sempre apprezzabile e pratico….quando si arriva quasi alla fine però è il solito dramma!! Bisogna inventarsene mille e una per riuscire a finirlo: ma perché non un bel vaso?! Il prodotto è pure denso!! Mah! Unico spiraglio di luce in fondo al tunnel? Il BALSAMO IDRATANTE LUCE SUBLIME TRICO BIO de L’ERBORISTICA di ATHENA’S! Sempre disponibile al mio supermercato abituale, questi 200 ml di balsamo hanno dato un senso alla mia hair care routine!! Un vero piacere utilizzarlo, così cremoso, profumato!! Qui, ad esempio, il BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE è addirittura in quinta posizione, ma funziona alla grande: il potere condizionante e altamente districante lo si avverte da subito, non appena distribuito sulla chioma. Nodi sciolti all’istante, lunghezze docili al pettine….ottimo!! Se non avessi una certa considerevole scorta in fatto di balsami, lo avrei già ricomprato! E poi…il piacere di avere i capelli profumati?

3.LO STYLING

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Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una escalation di consensi per il brand PARENTESI BIO, specie per quel che concerne l’hair care. Da brava pecorona mi sono accodata al gregge acquistando d’un botto tutte le referenze che m’interessavano e tutte riguardanti lo styling. SPIROLI’ CREMA LEAVE IN, sebbene fossi piuttosto sicura che mi sarebbe piaciuta, ho preferito prenderla in formato piccolo da 100 ml…ed in fondo è stata una scelta azzeccata. Ebbene, non voglio dire che non mi sia piaciuta, questo no. Di buono ha un interessante effetto ammorbidente e condizionante. La crema è ricca ed intensamente profumata, mi piace molto. Avvolge bene il capello, lo rende lucido e morbido al tatto, inoltre i ricci restano ben definiti. Eppure c’è qualcosa che non mi convince, non posso dire che mi abbia conquistata né che la ricomprerei francamente. Il pack inoltre è un piccolo incubo: sin da subito il dosatore ha iniziato ad intasarsi poiché la crema è piuttosto densa e tende un po’ a raggrumarsi. Non vi dico com’è stata dura arrivare sino in fondo! Buona …ma con riserva! Proseguo tristemente con un altro prodotto del medesimo brand e che, come sopra, gode di ottima reputazione e pare funzionare meravigliosamente per tutti….fuorché me: URCA GEL MASK. Un’altra scottante delusione, perché com’è ovvio anche in questo caso avevo enormi aspettative. L’applicazione è piacevole perché il gel ha una buona fluidità, si distribuisce facilmente ed ha un ottimo profumo. Il risultato è altalenante: ho provato a mixarlo in mille modi diversi e con mille combinazioni possibili, ma in ogni caso mai un effetto completamente soddisfacente, né da solo né in compagnia. Il riccio è sì abbastanza definito ma tendente al “duro” ed in ogni caso si perde già al secondo giorno, non vi dico se poi li lego. Lavandoli la domenica è raro che di martedì possa permettermi di tenerli ancora sciolti, quando invece persino un prodotto “discutibile” come la Hair Food Mask di Garnier mi garantiva i ricci quasi al top persino di mercoledì, bei tempi. Salvo il risultato a patto di metterne una quantità abnorme…che tuttavia provoca nodi su nodi al lavaggio successivo. L’ho provata anche come maschera, considerato che al suo INCI manca solo la parola, ma anche in questo caso veramente nulla da segnalare. E pensare che ci ho girato attorno come un avvoltoio per mesi, sob.

4.IL…BOH?!

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Ho acquistato il LUMINESCENT HAIR MARINE SERUM BIPHASIC di ETEREA nel mio periodo di fissa per il brand. Ad oggi, a più di un anno dall’acquisto e dopo mesi e mesi di utilizzo, vi confesso che ancora non ho capito a casa diamine serva. Ho provato ad utilizzarlo in tutti i modi: su capelli umidi prima del plopping oppure prima dell’asciugatura o ancora ad asciugatura ultimata. Dovrebbe donare definizione e volume, ma quel che fa ai miei capelli è del tutto invisibile alla vista quanto al tatto. Nulla. L’ho usato solo per consumarlo, ma non potrei dirvene né bene né male. E questo suppongo sia un male, giusto?

Giusto.

L.

 

#honeyaddicted 5

Continua il periodo del miele, che detto così potrebbe sembrare un movimento artistico improntato sulla dolcezza oppure un momento storico particolarmente pacifico e ricco. Niente di tutto ciò, che ve lo dico a fare. Solo la mia fissa per la profumazione al miele che continua ancora, imperterrita.

A dire il vero qualcosa é pur cambiato, forse scoraggiata dallo scarseggiare della materia prima o forse dettato da alcuni, clamorosi flop. Chissà. Tuttavia ne parliamo ancora, in barba alla mia volubilità arci-nota: la honeyaddiction si é rivelata una passione duratura e prepotente.

Le svariate “puntate precedenti” sono QUI,, ANCHE QUI e PROPRIO LÀ, se voleste farvi del male! Diversamente, e state certe/i che avete tutta la mia comprensione, nessun rancore.

Dicevo poche righe più sù, che i prodotti alla profumazione “miele” scarseggiano pericolosamente e in tutta onestà credo di aver quasi del tutto esaurito le opzioni possibili. Mi restano ad oggi altre 2 o 3 cartucce che sparerò con un altro post e poi o le case cosmetiche mi grazieranno mettendo in commercio qualche dolce novità oppure mi toccherà rivolgermi ai soliti noti, riacquistandoli. O ancora..meglio che cambi addiction, va!

Ma entriamo nel vivo di questo post, dolce e appiccicoso, partendo col botto. Già, ma al contrario.

Fantasia Painting(103)Dovete sapere che ai tempi del passaggio al bio, periodo storico lontano diventato quasi una leggenda, l’azienda a cui per mesi mi rivolsi per qualsiasi cosa mi servisse, era Fitocose. Compravo indistintamente la crema solare come il deodorante, con un occhio particolare alle creme corpo, ovviamente, perché la mia ossessione per la body care affonda le radici nella più tenera età. Ai tempi, lo ricordo bene, le provai praticamente tutte e ricomprai più e più volte le mie preferite (Vaniglia, Monoi, Rosa Nera, Muschio Bianco). Le varianti sicuramente skippate furono Mandorla e, appunto, Miele.

Ora procurarsi Fitocose é assai più semplice di un decennio addietro in cui i loro prodotti erano distribuiti solo dal loro e-shop! Non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di un ordine su Ecco Verde per procacciarmi la versione al Miele. Ebbene, che dire. Dell’intera saga #honeyaddiction é stato con molta probabilità l’insuccesso più clamoroso. E il più doloroso.

Non si gioca così con i sentimenti.

Il fatto é che nulla ho da recriminare sulla qualità di questa crema, il suo potere idratante, la piacevolezza dell’utilizzo. No, affatto. É corposa, avvolgente, di facile spalmabilità. L’effetto che ha sulla pelle, poi, é perfetto: non resta unta ma risulta ben nutrita; la pelle dimostra di amarla, é morbida e liscia.

A non amarla é il naso. Ma proprio per niente. Il fatto è che non solo non ricorda il miele nella maniera più assoluta, ma non è neanche gradevole.

In passato mi sono già imbattuta in prodotti che, pur essendo in teoria al miele, non lo ricordavano affatto ma potevano tuttavia vantare un odore per lo meno dolce.

In questo caso no davvero, e lo dico senza paura di smentita. É pungente ed in tutta onestà, non potendo credere che sia effettivamente il suo odore originale, temo che in qualche modo si sia guastata pur non tradendo ciò né dalla consistenza né dal colore.

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Estratto di Tiglio, olio di semi di Girasole, burro di Karité e di Cupuacu, Miele, estratto di Rosmarino.

L’inci é carino, nulla di fantasmagorico ma tutto quel che serve per essere una buona crema per il corpo (nonostante un poco entusiasmante olio di Colza, ma cmq in coda). Un gran peccato, insomma!

Ma la fiera delle delusioni continua! …

Fantasia Painting(105)Sempre ridotta alla frutta, é evidente che stia raschiando il fondo del barile alla ricerca disperata di qualcosa di anche lontanamente mieloso! Ed è proprio il caso di questo bagnoschiuma di Organic Shop, dall’incoraggiante nome “honey and lemon”. Vuoi vedere che ci rintraccerò un vago profumo di miele?

No. Il suo odore é nettamente agrumato, magari dolce e comunque nel complesso molto lieve. Quindi compratelo per qualsiasi ragione vi venga in testa ma non di certo se coltivate la mia stessa speranza.

Il prodotto è buono e, come da tradizione Organic Shop, estremamente economico. Tuttavia sebbene i maxi formati ci piacciano sempre, in questo caso specifico ha rappresentato quasi uno svantaggio. Il flacone é davvero troppo grande e scomodo da gestire o da trasportare: immaginate che l’ho portato anche in palestra!! Il mio borsone pesava più di me! Inoltre é dotato di tappo a vite (di nuovo, scomodissimo) al di sotto del quale si ha la sorpresa di un foro veramente grande, per cui bisogna stare particolarmente attente a versare il prodotto. Senza contare che arrivate quasi alla fine, consumarlo sarà un bel problema: normalmente li tengo a testa in giù affinché il liquido si concentri verso l’imbocco…ma in questo caso, a causa del grande foro, era praticamente impossibile togliere il tappo evitando una cascata di bagnoschiuma!! Insomma…. feeling zero. Menomale che l’ho pagato poco! Packaging davvero troppo spartano!

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Ovviamente sulla sua composizione, nulla da eccepire! Tensioattivi del caso, o.e.di Limone, Miele, idrolato di Tiglio, vitamina E! Anzi, a voler essere sincera, considerato il maxi formato, l’inci, la certificazione…., ed il prezzo realmente competitivo, é un ottimo prodotto a prescindere dal packaging (su qualcosa dovevano pur risparmiare!!) . In questo caso specifico, l’ho trovato deludente per le aspettative in merito al profumo, ma le varianti sono tali e tante che di sicuro si potrà trovare qualcosa di meglio!!

Queste amare delusioni, tuttavia, non mi hanno demoralizzata in quanto, per contro, nello stesso periodo ho avuto modo di provare un prodotto che ho letteralmente amato di un amore totale e sconfinato, di quelli che ti fanno centellinare ogni singola applicazione: si tratta del burro di karité di Cattier, nella versione al Miele.

Fantasia Painting(104)Secoli e secoli fa avevo già provato questo prodotto, ma necessitando ai tempi della travel size, la stessa é ancora oggi disponibile nella sola versione “neutra” che francamente usai senza grossi slanci d’entusiasmo. Con questa, invece, è stato AMORE, di quelli travolgenti da romanzo Harmony, per intenderci!

Anzitutto il profumo di miele si percepisce annusando il burro ma, una volta applicato sulla pelle, lascia una lieve, dolce scia…nulla d’invadente, stucchevole: una profumazione persistente ma molto discreta. Adorabile!

La sua consistenza é quella del classico burro di karité, dunque piuttosto solida: necessita di essere prelevato in piccole quantità e, di volta in volta, scaldato tra i palmi prima di essere massaggiato addosso. Se pensate di poterlo spalmare direttamente così….beh, andrete incontro ad un’amara delusione, oltre che un immondo pastrocchio. La regola da seguire é una ed una sola: se procedete in questa maniera, magari impiegandoci qualche minuto in più….vi assicuro che ne varrà la pena! Avrete tutto il piacere di un olio ma molto più avvolgente e con un’idratazione ancor più duratura! Ovviamente parliamo di un trattamento da destinare ai mesi più freddi dell’anno, ma ciò non toglie che, non appena le temperature si sono fatte un po’ più miti, il progressivo ammorbidirsi della sua consistenza ha raggiunto la pura perfezione! Appena più morbido e dunque più facile da prelevare e lavorare tra le mani: non vi dico l’effetto setificante sulla pelle! Morbidissima, liscia, visibilmente nutrita, elastica, uniformata…! Nella sua semplicità, un trattamento completo!

Il fatto che sia la versione “grande” tuttavia non toglie che possa prestarsi anche ad essere portato in giro poiché parliamo comunque di un barattolo da 100 ml, tranquillamente inseribile nel bagagliaio a mano: lo sottolineo perché, se mettete in conto un viaggetto un po’più lungo, questo burro si presta ad essere usato su tutto il corpo e ne basta poco!! Vi libererà dall’incombenza di dovervi procurare crema piedi, mani, balsamo labbra, ecc….

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Il suo inci, lo vedete, é semplicissimo: niente di più che burro di karité, profumo e vitamina E. Dunque se qualcuno accarezzasse l’idea della reale presenza del miele in formula, mi spiace ma non è così. E proprio in concomitanza con l’uso di questo prodotto ho sentito qualche polemica in merito al fatto che lo stesso venisse ritenuto, a ragione, troppo “lavorato/industrialmente trattato”. Ma a prescindere da tutto, io l’ho amato lo stesso, incondizionatamente e spassionatamente. Ecchissene!
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Ebbene, anche le storie più tristi e disperate come questa possono avere un riscatto.

Il lieto fine é dietro l’angolo, a volte…

L.

 

#honeyaddicted 2

Non è passato molto tempo dalla mia dichiarazione di amore assoluto e devotissimo verso il miele. Ebbene sì, l’ossessione continua e, complice una dieta ovviamente povera di dolci (che dieta sarebbe?) e la voglia di zuccheri alle stelle, mi consolo con una body care quanto più golosa possibile, visto che solo in questo ambito posso dar sfogo senza ritegno alle meglio abbuffate. No sensi di colpa, nessun cm guadagnato su girovita e cosce e nessuna tirata d’orecchie da parte del nutrizionista: solo goduria all’ennesima potenza.

Devo riconoscere che la passione per i prodotti contenenti miele (e, soprattutto, profumati al miele) ha battuto di molte lunghezze il mio periodo Cinnamonmania sbocciato lo scorso anno di questi tempi ed esauritosi nel giro di qualche mese: sia chiaro, la Cannella è ancora oggi una delle mie profumazioni preferite e di tanto in tanto mi metto alla ricerca di qualche potenziale nuova referenza immessa sul mercato a mia insaputa, ma il miele è un’altra storia… ed è anche un tantino più soddisfacente per lo shopping in quanto, bighellonando per e-commerce, di prodotti carini se ne trovano. Non tantissimi, ma quanto basta per variare un po’.

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Partiamo da quello che potrebbe essere il prodotto-ponte tra la Cinnamonmania e la Honeyaddiction: ORGANIC CINNAMON & HONEY BODY SCRUB di ORGANIC SHOP! Il suo acquisto affonda le radici nella notte dei tempi e non escludo avesse più a che fare con la cannella che con il miele, ma tant’è. In realtà se proprio dobbiamo dirla tutta…c’entra poco sia con l’una che con l’altro, sob. Infatti il caro scrub, sebbene dall’odore molto goloso e zuccherino, non mi rammenta per nulla il miele e ancor meno la cannella. Ripeto, odora di buono e di dolce, probabilmente di torta, è molto goloso…tutto vero, ma miele e cannella assolutamente non pervenuti! Ho avuto anche la coffeevariante COFFEE & SUGAR, che aveva lo stesso odore sia pure con una punta d’inspiegabile liquirizia, mah. Ad ogni modo, odore a parte, il prodotto ha un suo perché ed una indubbia efficacia. Partiamo col dire che è quasi una pasta di scrub, penso che la definizione pedestre sia tuttavia calzante! E’ compatto e per niente oleoso, si preleva con facilità e di certo non si rischia il fall-out! Ho visto che su pelle inumidita non va affatto bene: i granelli tendono a sciogliersi e perdono di molto l’effetto abrasivo; del resto neanche su pelle asciutta funziona in quanto troppo compatto e poco scorrevole: in questo modo occorrerebbero davvero grandi quantità per coprire tutto il corpo e non possiamo permettercelo in quanto il WP_20181006_20_44_59_Provasetto è di soli 250 ml. La soluzione ideale per me è stata distribuirlo alla bell’e meglio su pelle asciutta e proseguire il massaggio con le mani inumidite: il giusto compromesso per ammorbidire e fluidificare la sua compattezza senza perdere di efficacia!  Uno sguardo all’inci ci mostra l’effettiva presenza sia di Miele che di estratto di Cannella, entrambi da agricoltura biologica; a base di zucchero, glicerina, burro di Karitè e olio di semi di Girasole. Per il resto non c’è molto altro da aggiungere: penso sia consigliabile, è molto economico ed è sufficientemente strong, cosa che ricerco in un esfoliante corpo; è certificato BDIH, è naturale al 99,54% e non contiene SLS, parabeni e siliconi: pelle levigata e nutrita, ….se solo profumasse di miele!!IMG_20181005_135106Proseguiamo il nostro viaggio a Mielandia (non quella di Harry Potter però) con un brand made in USA e che, forse proprio per questo, non ha mai avuto un grosso appeal su di me, sebbene ce l’abbia sempre sotto al naso, io che compro su Ecco-Verde da una vita. Tuttavia lo zio Burt e le sue api mi hanno tentata con un idratante corpo all’arcinota abbinata latte e miele…e dunque perché no? Infatti la NATURALLY NOURISHING MILK & HONEY BODY LOTION di BURT’S BEES l’ho trovata da subito accattivante, anche per come si presenta: la sua grafica un po’ retrò, il colore che rimanda subito al miele e il claim “24-hour moisturization” hanno fatto il resto. Non abbiamo avuto subito un gran feeling, principalmente per il suo odore dolce sì ma, di nuovo, per niente attinente al latte e men che meno al miele, aihmè: quel tipico profumo dolce-plasticoso delle WP_20181006_17_51_28_Probambole. Andando avanti con l’uso ho saputo apprezzarla e, inaspettatamente, oggi mi piace. Una volta abituata alla fragranza un po’ finta ed industriale, è stato tutto in discesa: preciso anzitutto che il termine “lotion” o “lait” potrebbero farvi pensare a qualcosa di fluido e leggero. No, si tratta proprio di una crema, dalla consistenza singolare, è vero: non è liscia né compatta, ma quasi montata, soffice, molto facile da stendere e massaggiare anche su ampie porzioni di pelle e, nonostante questa leggerezza, ha un suo corpo, un fattore altamente nutriente percepibile già sotto le dita. Ed infatti è vero che mantiene l’idratazione a lungo e non escludo affatto che possa garantirla per le 24h di cui sopra, anche se io non sono mai stata così tanto tempo senza lavarmi e riapplicarla. Se si abbonda con le quantità potrebbe addirittura risultare un po’ unta, ma il tutto è facile da tenere sotto controllo, in base alle abitudini/esigenze/sregolatezze di ognuno (a me, infatti, con l’abbassarsi delle temperature, capita di eccedere più di frequente rispetto alla scorsa estate in cui mi sono mantenuta leggera! Dunque perfettamente modulabile: un prodotto 4 stagioni, per intenderci). Oli di semi di Girasole, Cocco, Oliva e Vinaccioli, cera Alba, burro di Karitè, Latte scremato in polvere, Miele, succo d’Aloe, estratto di Rosmarino, Vitamina E, Beta Carotene e un paio di oli senza infamia e soprattutto senza lode (Soia e Colza). Certificato Natural Products Association e Leaping Bunny.

Probabilmente non è un prodotto che riacquisterei, ma continuo ad usarlo con piacere finché ce n’è!….se solo profumasse di miele!!

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E poi c’è lei, la reginetta del post, crema amata e adorata che riacquisterei sicuramente alla prima occasione (…ehm…già fatto). Capita d’innamorarsi di un prodotto, a me capita continuamente del resto, e l’oggetto della mia adorazione è la CREMA MANI AL MIELE di BIO BIO BABY. E dire che ho avuto modo di utilizzarla in campioncino innumerevoli volte, ma mai l’avevo apprezzata, probabilmente i tempi non erano maturi per la nostra storia, chissà. A parte WP_20181006_17_50_31_Proil pack delizioso, come del resto l’intera linea in tutte le sue varianti prodotta da Pilogen Carezza, ha un pratico formato da 40 ml, ideale da borsetta o per chi fatica a portare a termine entro il PAO una crema mani (per quanto mi riguarda, se fosse da 400 ml sarebbe anche meglio, ovvio). Ha una texture fondente, idrata in profondità, si assorbe in fretta e non unge, requisiti davvero fondamentali in una crema mani. Ma quel che la rende ulteriormente speciale e insostituibile (da qui il perché l’abbia già ricomprata) è, finalmente, il suo profumo di miele, inebriante e dolce da crear dipendenza. La cosa sorprendente, poi, è la persistenza della fragranza sulle mani!! Tanto per intenderci, la applico al mattino intorno alle 8,15 mentre rifaccio il letto e, all’ora di pranzo, la sento ancora, nonostante io in ufficio abbia lavato le mani sicuramente almeno una volta! Magari fosse una crema corpo…o avesse un formato tale dal consentirmi di farne questo uso!!

Burro di Karitè, olio di Jojoba, Miele ed estratto di Rosa Canina tutti da agricoltura biologica e, all’inizio dell’inci, olio di Riso. Una crema davvero economica ma al tempo stesso preziosa e di cui non ho intenzione di fare senza, almeno per il prossimo futuro o finché durerà la honeyaddiction!

L.

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un body butter teoricamente lifting

Il fatto che io non parli da tempo di colei che non deve essere nominata (altrimenti nota come cellulite), non significa che abbia alzato bandiera bianca, né che dalla mia trincea le abbia concesso anche solo una tregua. Semplicemente da alcuni mesi a questa parte ho usato un unico prodotto che, sia lode, finalmente si avvia a conclusione. Dico “finalmente” perché 3 mesi buoni (ma suppongo sfioreremo i 4) con una sola crema sono un po’ troppi, anche per me. La mia indole mi porta sempre a buttarmi su confezioni molto grandi (questa, ad esempio, è da 350 ml!), a far scorta…e, nel caso specifico di un prodotto anti-cellulite, la cosa ha anche un senso. Questa tipologia di trattamento necessita un periodo di tempo medio-lungo per dare i suoi frutti, i quali vanno giudicati da una certa distanza. Se poi la Dea Bendata della cellulite ci facesse la cortesia di sbirciare un attimo e guidare la nostra mano (con mouse annesso) sul prodotto giusto, saremmo tutte più felici, ma tant’è. Quando, invece, la suddetta dea non solo è bendata ma ci volge anche le spalle e si fa la manicure, beh, è facile che prendiate una cantonata, mettendo nel carrello la tipica crema che sembra fare proprio al caso vostro ma che, aimè, anche no.

Se un po’ mi avete inquadrata, saprete già che davanti ad alcuni fattori proprio non posso resistere:

alcune parole, quali “firming” e “lifting”

una texture ricca

un inci interessante

una profumazione golosa

ed un pack accattivante.

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Nessuna sorpresa dunque dalla mia decisione di acquistare questo Organic Shea & Hazelnut Lifting Body Butter di Organic Shop. Che abbia un concept nonché un aspetto delizioso non è un mistero!! Chi avrebbe mai cuore di resistere davanti a questo vasetto in stile conserva della nonna? …e aggiungo: molto, molto duro persino buttarlo una volta vuoto, fidatevi! Anche se dal vivo, essendo in plastica, sebbene robusto e indiscutibilmente ben fatto, risulta un tantino più cheap di quel che ti aspetteresti.

Per chi, inoltre, è votata ad una body care piuttosto “ricca”, specie con il favore del freddo, tenderà per sua natura a cercare un prodotto che garantisca assieme un elevato grado d’idratazione (perché pelle morbida prima di tutto) ma con un occhio sempre attento al fattore cellulite, perché se abbassi la guardia…è la fine. Ti ritrovi come una groviera nel giro di 6 mesi. E noi non vogliamo questo (meglio: non lo vorremmo, ma la natura e la sfiga hanno leggi talvolta incomprensibili a noi poveri babbani). Quindi se riesco a trovare un prodotto che coniughi le due cose sono ben contenta di dargli una chance.

L’etichetta ci dice che questo Lifting Body Butter è fatto con ingredienti biologici certificati ma, come molti prodotti di Organic Shop, non vanta alcuna certificazione. Il consueto e doveroso sguardo all’inci ci dice che è costituito per la maggior parte da burro di Cacao, a seguire olio di Cocco, o.e. di Arancio Dolce, burro di Karitè, oli di Nocciola e di Avocado, vitamina E, estratto di Centella Asiatica e Caffeina.

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Bene. Al tempo stesso è inevitabile notare qualche pallino rosso, per parlare un po’ alla vecchia maniera: il SODIUM POLYACRYLATE, probabilmente perché poco biodegradabile, e poi alcuni coloranti a fine inci di cui avremmo come sempre fatto a meno. Dal mio punto di vista, a voler essere noiosa come sempre ….ma chissene del colore??! O meglio: probabilmente per meglio rendere l’idea del prodotto gourmand, ha sicuramente un senso voler donare al tutto un tenue color nocciola, ma non ritengo sia un fattore determinante. Comunque a mio avviso è una formulazione del tutto accettabile. La sua azione profondamente idratante ed emolliente è data con evidenza da una massiccia presenza di Glicerina, burri (Cacao e Karitè) e oli (Cocco, Nocciola e Avocado). Il fattore lifting/rassodante è invece affidato alla sinergia tra o.e. di Arancio Dolce, estratto di Centella e Caffeina. Sicuramente l’insieme faceva ben sperare.

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Esaminato ciò che più o meno c’è di oggettivo, veniamo alla questione prettamente soggettiva. Ad onor del vero ancora non ho ben capito se questo prodotto mi piaccia o meno: di sicuro c’è una parte di me che ne ama alcune caratteristiche, ma di fatto c’è qualcos’altro che mi disturba. Di sicuro, alla luce di tutto questo, non lo ricomprerei.

Come mi è già abbondantemente capitato di spiegare, da alcuni mesi ho completamente spostato la body care, quella consistente ed accurata, alla sera prima di andare a letto. E questo non perché io sia meno di corsa o abbia più tempo: il tempo a disposizione è sempre troppo poco e molto spesso mi ritrovo a chiudermi in bagno a tarda sera (ma diciamo anche notte). Semplicemente mi aiuta a rilassarmi e a fare le cose con calma. Ecco, questo burro corpo si sposa piuttosto bene con questa routine, e d’altronde non potrebbe essere diversamente: la vedo piuttosto dura vestirsi per uscire, dopo!

La sua consistenza è compatta, sì, ma spumosa e soffice, come fosse un burro montato (dimenticate i burri duri da prelevare con delle palettine o da far scaldare sul termosifone prima), dunque parliamo di qualcosa di estremamente confortevole al tatto! Il profumo, poi, che ve lo dico a fare!! Come da tradizione Organic Shop non si smentisce ed effettivamente è molto goloso!! Ma, la nocciola non ha nulla a che vedere (buon per me che non ne vado matta): sono passate ere geologiche ma a me porta alla mente il milk shake alla fragola di Mc Donald’s! A me piace molto, ma cosa abbia a che vedere con il concept del prodotto è un mistero.

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La sua texture è comprensibilmente piuttosto ricca, anche se ho ben presto imparato a massaggiarlo su pelle umida: questo ne migliora l’assorbimento ma non in maniera incisiva! Quel che di nuovo sorprende è che, per quanto sia in un certo senso grasso, non si presta al massaggio, cosa del tutto indispensabile contro la cellulite! Si percepisce addosso e la pelle resta in parte unta, ma le mani non scorrono ed il massaggio è frenato dopo davvero troppo poco. Piuttosto contraddittorio, non trovate? Infatti potreste pensare che si sia effettivamente assorbito, ma non appena il pigiama vi s’incollerà addosso, capirete che no, non è così. Come si potrebbe mai infilare un collant? O un jeans? Il mattino dopo lo sentirete ancora forte e chiaro! Per carità, fatto di sera ha un ché di coccoloso ed il suo profumo goloso, la sua texture ricca, …il pigiama caldo….il letto…insomma, relax & piacere assoluto, …ma dovete avere una certa attitudine all’impiastricciamento, come me.

Altra nota dolente: ok, ma la cellulite? Quel “firming” e “lifting” con cui hai attratto la mia attenzione? Ebbene, non pervenuto nessuno di questi effetti, ma neanche lontanamente. Se io avessi in tutti questi mesi usato un semplice burro di Karitè qualunque, non ne avrei percepito differenze. Dirò di più: neanche l’aspetto della pelle, sebbene molto nutrita e morbida, ne ha beneficiato particolarmente. Diciamo che da un punto di vista ottico non c’è alcuna differenza, al tatto sì.

E questo è quanto: un prodotto sicuramente pieno di contraddizioni, adatto a tutte le golose e le appassionate di una body care ricca, improponibile di giorno o con temperature appena più miti! Ma se sperate di combattere efficacemente la cellulite, sentite me: cambiate trattamento…e pregate che la dea bendata finisca di limarsi le unghie!

L. 

 

 

best of 2017!

Puntuale come l’influenza durante le ferie natalizie, eccomi come di consueto a tirare una bella riga e a fare la somma di tutto ciò che di buono c’è stato in questo 2017, cosmeticamente (e non solo) parlando!

Ebbene, sarete ormai abituati allo spiccato dono della sintesi che mi è stato gentilmente omaggiato da lassù (avrei preferito ricevere un addome piatto, ma a caval donato…), dunque procederemo per categorie, proprio com’è strutturato il blog! Dimenticate dunque “la miglior crema”, “il miglior siero”, ecc…! Cercherò da parte mia di essere seria e inflessibile, non concedendo pari meriti!  Inoltre quest’anno è accaduto un fatto strano: le migliori scoperte in molte categorie, sono affiorate solo da poco! Sono ancora in fase di sperimentazione, non sono state recensite e dunque non rientrano di diritto in questa classifica! Che sfiga!

Non ci resta che tuffarci in questo anno di blog, sfogliando le pagine più belle del 2017..

CAPELLI

Quanto mi è cara questa categoria, probabilmente perché amo i miei capelli e adoro gyadaprendermene cura! Lo so che in molti non lo direbbero, ma non se la passano troppo bene, hanno i loro bei problemi, e questo ai miei occhi li rende ancora più speciali! Il 2017, poi, me ne ha portati di nuovi (ricorderete l’epopea del prurito, che tra l’altro si è ripresentato negli ultimi mesi!), senza per contro farmi trovare qualcosa di veramente imperdibile: non è facile, dunque, decretare un vincitore! Come già accennato, la migliore scoperta è in uso da neanche un mese a questa parte (si tratta della Crema Modellante Ricci di Gyada Cosmetics, vi lascio una foto postata sulla pagina FB!), che vince a mani basse ma non rientra tra i potenziali candidati!)

Penso che il Grape & Honey Soft Shampoo di Organic Shop unito alla Maschera per capelli lucidante al Mirtillo di Alkemilla si siano guadagnati questa vittoria, perché entrambi i prodotti di quella particolare hair-care estiva si sono comportati egregiamente!

“UVA, MIELE E MIRTILLI”

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BIO SKIN-CARE

Anche in questa categoria, abbiamo un vincitore morale che si candiderà alla vittoria per il prossimo anno ma che ora rimarrà in disparte, non me ne voglia, c’è un regolamento da onorare! Vi ho rotto sufficientemente le scatole con la mia nuova passione per il DOTTORE e confesso che, sebbene solo all’inizio, la routine Hauschka mi sta docdando grosse soddisfazioni! Ma in attesa che i tempi siamo finalmente maturi per parlarvene, non mi resta che proclamare la solita vincitrice, per il secondo anno di seguito!! La Crema di Azazello, infatti, già miglior prodotto dell’anno 2016, si riconferma mio grande amore nonché presenza costante e sempre validissima ancora di salvezza! Ne ho parlato a profusione ed è comparsa, ovviamente, nei pochi post a tema! In particolar modo all’inizio dell’anno ho pensato di provare l’intera linea, ma come nelle migliori famiglie non tutti i prodotti si sono rivelati alla sua altezza! L’eterna storia dei Rodríguez, per intenderci!

“AZAZELLO E I SUOI FRATELLI”

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BODY CARE

Anche in questo caso abbiamo un vincitore morale signori! Un prodotto che sto utilizzando con soddisfazione da qualche tempo, assieme a tutta la sua routine specifica, ma che menziono e basta per le ragioni di cui sopra: si tratta del Sapone Nero Najel che, in abbinata al guanto Kessa, ha avuto il pregio di stupirmi, cosa non più così semplice! In alternativa nomino l’intera linea Thalasso, de I Provenzali, che mi sono seriamente divertita un mondo a testare, incastrando tra loro tutti quanti i prodotti! Non è stato un caso che, infatti, all’inizio dell’estete avessi una pelle da favola!!

“THALASSO, the big review” PARTE1 e PARTE2

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MAKE-UP NATURALE

Facile! Anche per questo 2017 il vincitore assoluto della categoria è sicuramente il ROSSO! La passione per il rossetto rosso è cresciuta e si è consolidata, tanto dal farmi scegliere veramente di rado un altro colore da indossare! Ho portato il rosso con una naturalezza tale che non avrei creduto possibile! Mi ha accompagnata al lavoro come in vacanza, di prima mattina o di sera, d’inverno come d’estate. Vero è anche il fatto che non ci siano grossi concorrenti in ambito make-up, proprio perché sto riuscendo progressivamente a ridurre all’osso tutto il resto, ma non posso negare che il rossetto c’è…e decisamente si vede!!

“LIPSTICK, RED PASSION”

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LETTURE

Devo ammettere che dal punto di vista delle letture, sebbene non sia riuscita a macinarne poi così tante, il 2017 si è rivelato tutto sommato un buon anno! Non posso dire di essere incappata in libri brutti o noiosi, ecco forse la mia attuale (fuori concorso) non mi sta entusiasmando particolarmente! Di tutte le altre ne posso addirittura contare un paio davvero belle (“La vita è breve e il desiderio infinito” e “Ritorno a Memphis“) ma, anche in questo caso, non ho dubbi! Il libro vincitore è sicuramente “Il Cane Nero” di Rebecca Hunt, una lettura visionaria e coinvolgente, un po’ Bulgakoviana come non me ne capitavano da tempo!! Consigliatissimo!

“LASCIAMI RIMANERE”

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VIAGGI

sanaDurante l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle, non mi sono particolarmente mossa di casa! La ragione N.1 che mi spinge ad organizzare una mini-fuga sono le mostre, ma riconosco di non essere stata tentata da niente in particolare….o meglio: niente che valesse un biglietto aereo! C’è stata la partita del 6 Nazioni a Roma, questo sì! E c’è stato un bel week-end a Bologna in occasione del Sana (in cui ho avuto il piacere di fare la conoscenza di alcune carissime e adorate blogger e You-Tuber come Francesca, Ilaria, Gioia, Sara, Vissia, Valentina, ecc….), ma il mio viaggio in solitaria, anche quest’anno, è stato un’esperienza profonda e terapeutica! La meta scelta è stata la Polonia, terra che ha saputo conquistarmi con ogni sua singola sfaccettatura! Resto del parere che la cosa più bella che mi possa capitare nella vita è viaggiare…

“Obwarzanki in tasca e strada sotto i piedi! (la Polonia in 10 scatti+1) “

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SCELTO DA VOI…

E’ sempre divertente constatare quali post riscuotano più successo! Molto spesso ci sono articoli sui quali ho lavorato tanto ma che in pochi si filano; altri, invece, che fino all’ultimo ero addirittura indecisa se pubblicare o meno e che, inaspettatamente, incontrano il vostro gusto! Ad oggi il post pubblicato nel 2017 più letto è stato…

“E L’ESFOLIAZIONE D’AUTUNNO?”

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Il 2017 ora può andare, con le sue cose belle e quelle meno. Ci vediamo l’anno prossimo, se ci sarete, io ci sarò!

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uva, miele e mirtilli

Non è passato molto dal mio ultimo post inerente alla hair care, croce e delizia. 
Quella con i miei capelli è una grande e struggente storia d’amore (amore non corrisposto, peraltro). Vedo in giro le peggio atrocità perpetrate sui capelli, ed io non posso far altro che domandarmi: “ma perché non cadono a loro, i capelli??”…ma tant’è. 
La caduta, puntuale come i kg di troppo al rientro dalle vacanze, è tornata intensa e spaventosa come ogni primavera. Ed io mi ritrovo anche a dover combattere con tutti gli effetti collaterali dati dai farmaci che utilizzo (secchezza e desquamazione, tanto per citarne due tra i più simpatici). 
Questa routine è andata avanti parallelamente a quella anti-prurito (QUI), altra simpatica new entry di quest’anno, per il ciclo non facciamoci mancare niente….
Ricorderete, o forse no, che il sabato sera, in previsione di lavare i capelli la domenica mattina, massaggiavo sulla cute la Rescue Cream di Remedia o la Pasta all’Ossido di Zinco di NaturaBella: avevo pertanto bisogno di usare uno shampoo che avesse un buon potere lavante, cosa che non poteva invece garantirmi quello per bambini che usavo infrasettimanalmente. 
ORGANIC SHOP_ORGANIC GRAPE & HONEY SOFT SHAMPOO
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WP_20170618_13_06_50_ProOrganic Shop è un marchio che m’incuriosisce parecchio, fatto di tante referenze golose ed estremamente low cost! Tuttavia fate attenzione a ciò che infilate nel carrello perché, come purtroppo accade, non tutti i prodotti hanno inci accettabili e gli e-commerce mancano di segnalarlo, cosa molto grave a mio avviso (la maggior parte dei prodotti è addirittura certificata BDIH, mentre nella linea corpo di grande formato, la “Body Dessert” non manca di veder spuntare qualche silicone! Quindi…occhio!). Questo shampoo è, invece, naturale al 99% e certificato BDIH, per cui possiamo stare più che tranquille essendo una tra le più rigide e prestigiose certificazioni!
In formula, oltre ai tensioattivi del caso, troviamo Miele, olio di Vinaccioli (entrambi da agricoltura biologica), proteine del grano idrolizzate e Vitamina E.
La prima  cosa che colpisce è ovviamente il profumo: non di miele né d’uva…un odore indefinito, ma comunque dolce e fruttato! Lo stesso non persiste sui capelli, ma garantisce un momento di puro piacere durante il lavaggio!! L’ho adorato e, se ci fosse una linea corpo abbinata (che non c’è…), la farei mia! La consistenza, piuttosto singolare all’inizio, è andata modificandosi con il passare delle settimane o forse con l’intensificarsi del caldo, chissà. Durante i primi periodi di utilizzo si presentava come un gel molto denso (quasi un blob) dal color bianco opaco; da circa metà flacone in poi si è….sciolto: trasparente e nettamente più liquido. Ad ogni modo questo non ha influito sulle sue buone performances: cute pulita nella media e capelli morbidi e lucenti. Non ho veramente nulla da rimproverare a questo shampoo: ottimo rapporto qualità/quantità/prezzo (meno di 6€ per 280 ml di prodotto), gradevole all’uso, buono nel risultato!
ALKEMILLA_MASCHERA PER CAPELLI LUCIDANTE AL MIRTILLO
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WP_20170618_13_07_48_ProRestando in tema di golosità per capelli, mai abbinamento fu più riuscito! Questa maschera di Alkemilla è uno di quei prodotti di cui si vorrebbe una confezione da kg, in cui tuffare la mano e cospargersi i capelli a profusione (un po’ come faceva Julia Roberts con la maionese in una scena del film “Scelta d’Amore”, mio personalissimo cult! Ve la ricordate?). In realtà il prodotto è già efficace in piccole quantità: immaginate una crema morbida e profumatissima, che non appena massaggiata sui capelli li ammorbidisce e li districa all’istante. Paradisiaca!! Se osserviamo il suo inci piuttosto ricco, nessuna sorpresa: a farla da padrone già in terza posizione c’è il magico condizionante che tutto può, il Behenamidopropyl Dimethylamine e senza il quale io un balsamo, ormai, non lo compro! (Sul Behenamidopropyl Dimethylamine ho speso fiumi di parole in queste pagine, per questo non mi dilungo! Ma la sua magia pare ben chiara solo alle aziende italiane: non mi è ancora capitato di averlo scovato nell’inci di qualche balsamo “straniero” e, davvero, me ne domando il perché!!). Subito dopo troviamo estratto di Mirtillo (così ci piace!! L’elemento caratterizzante la formulazione coincide di fatto col nome! Non pensiate sia così scontato! Saper leggere gli inci ti porta a scoprire cose che, davvero, a volte non vorresti sapere!), estratto di Lampone, burro di Karité, olio di Mandorle dolci, burro di Cacao, estratti di Camomilla, Limone, Ortica: ingredienti emollienti e intensamente idratanti da una parte, lucidanti e antiossidanti dall’altra, in un prodotto che difficilmente dimenticherete! Non posso tuttavia non menzionare un ingrediente a fine INCI, il Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde (uff, che fatica) su cui non sono poi riuscita a scoprire un granché, ma pare essere una fragranza sintetica da pallino rosso per un suo certo potere sensibilizzante.
Certificato Leaping Bunny, AIAB, Nickel-Cromo-Cobalto tested. E poi Alkemilla è pugliese, proprio come me, per cui sono spudoratamente di parte 😉
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Come trattamento pre-shampoo il solito Olio di Bardana di Provida Organics e per lo styling il Fluido Modellante per capelli ricci con Miele di MaterNatura  (entrambi QUI) che sono finiti proprio qualche giorno fa, dopo mesi e mesi e mesi e mesi…
Una hair routine dolce e golosa, efficace sulla testa tanto quanto sull’umore! Quando lavarsi i capelli è più di una coccola…
L.
Dite che dovrei provare la maionese di Julia?