capelli e routine mezzo azzeccata

Parlare di capelli è sempre un piacere, ma se la routine non è azzeccata….che piacere è? In questo caso, qualcosa è andata bene, qualcosa meno…complessivamente abbiamo avuto di meglio ma non è il caso di lagnarsene poi tanto.

Partiamo di volata perché la strada è lunga e io non è che c’abbia tutta ‘sta voglia di dilungarmi (dico così e poi sformo centinaia di migliaia di parole, inutili). Il lavaggio è stato difficoltoso, ancora. Sulla scia del precedente post (QUI) ho alternato lo SHAMPOO CAPELLI DETOX all’ALGA KOMBU di MATERNATURA al ben più economico SHAMPOO RINFORZANTE al FICO D’INDIA di ANTICA ERBORISTERIA. Cambiamo completamente registro, come potete ben notare: l’uno, un prodotto di nicchia, ecobio, certificato e non propriamente low cost (ci aggiriamo sui 14€ per 250 ml), l’altro da grande distribuzione con inci accettabile ma non immacolato e che ti tirano dietro per un paio di euro. Normalmente funziona così: quando il mio cuoio capelluto inizia a dar fastidio…il più idiota degli shampoo aiuta…e ti viene da dire perché mai spendo tanto?! Già. Tranquilla amica, tornerai a spendere. In realtà ho una mezza teoria che va consolidandosi nel tempo riguardo gli shampoo ecobio: sono spesso tanto ricchi d’ingredienti quanto deboli nel lavaggio. Dunque vanno alternati, c’è poco da fare. Di buono c’è che gli shampoo storici da supermercato il loro sporco lavoro, diciamocelo, lo sanno fare: bisogna vedere che abbiamo inci, se non perfetti, quantomeno praticabili. Qui poi entra in gioco il nostro personalissimo metro di misura. D’ingredienti carini ce ne sono (Keratina idrolizzata, Pantenolo, olio di Albicocca, Miele, olio di Fico d’India)…e anche di quelli meno carini, a pallino rosso, per intenderci. Non ci sono siliconi però, il che per me sarebbe inaccettabile. Lava bene, buon profumo (che non permane sulla chioma). Un shampoo onesto, per quel che costa. La mia cute non l’ha particolarmente gradito al pari di tutti gli altri del periodo…per cui ciò mi porta a dire che è la mia cute il problema, non lo shampoo. Lo ricompro? Beh, no…

Continuiamo con l’inutilità fatta prodotto: la MASCHERA PER CAPELLI “FULGORE IMMEDIATO” (e già qui…) al FICO BIOLOGICO & MANDORLA di ORGANIC SHOP. Non è la prima maschera di Organic Shop in cui m’imbatto (QUI), ma di certo sarà l’ultima. Si, ok, sono carine, profumate ed economiche…ma non valgono niente. La profumazione è dolce ma generica, indefinita, senza nessun richiamo al Fico o alla Mandorla, che sarebbe stato carino. Che la si tenga in posa o no, non c’è differenza: a me personalmente i capelli si induriscono inspiegabilmente (il che ha una vaga utilità solo a mantenere il riccio in posa). E non contate sul fatto che possa anche lontanamente districare, ma questo guardando gli ingredienti, lo sapevo già. Cosa avessi in mente quando l’ho acquistata, non è ancora ben chiaro neanche a me…probabilmente l’ho buttata nel carrello per raggiungere la soglia di spedizione gratuita, chissà. E allora? Che farne? Nella speranza di togliersela dalle scatole il prima possibile nella maniera più indolore, la uso miscelata ad una punta di balsamo….uno che possa funzionare per entrambi! Ovviamente in base alla mia consolidata teoria, ho puntato con successo su quel che di meglio offre il mercato per la categoria: che sia low cost, made in Italy e in genere prodotto da Pierpaoli o Qualikos…, gli specialisti che hanno imbroccato la formula, …e non ti sbagli! Il

BALSAMO IDRATANTE CANNABIS di FARMA OFFICINA infatti non delude! E come potrebbe?! Behenamidopropyl Dimethylamine al terzo posto, e si sente, Aloe e poi naturalmente Canapa sotto forma di estratto proteico idrosolubile, olio e active water. Il profumo è gradevole e perfettamente unisex (quindi indicato anche per gli amici capelloni o barbuti). La sua efficacia è constatabile dopo pochi istanti dall’applicazione, semplicemente passando le dita tra i capelli massaggiando il prodotto: la chioma è immediatamente docile al tatto, i nodi sciolti (anche i pochi sopravvissuti alla pettinata pre-lavaggio, che faccio sempre). Insomma, un prodotto che fa la differenza nella hair routine, non vi dico se poi avete la pazienza di tenerlo in posa!! Io non ce l’ho, specie d’inverno…ma sarebbe interessante da provare!!

Sulla cute, a lavaggio terminato, troviamo ancora le goccine SOS LOZIONE CAPILLARE di GENTLEAF di cui abbiamo parlato nel post della scorsa routine e sui cui non mi soffermerò, ovviamente. Mi preme però riconfermare la bontà e l’efficacia di questo trattamento, sul serio, so quel che dico e purtroppo ho la mia esperienza quasi decennale al riguardo. Aiutano! Alla base della cute come mio solito c’è un olio ed è ancora il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE riguardo al quale confermo ancora le mie impressioni iniziali: le proprietà dei suoi begli ingredienti della tradizione ayurvedica, così come lo uso io, non hanno molto senso. Per farne impacchi direi che sarebbe l’ideale! Inoltre il suo odore è abbastanza forte…non mi disturba particolarmente ma dire che mi piaccia…neanche. In definitiva non si candida al riacquisto…ma ne avrò ancora per molto, perché non sono neanche a metà. Bene.

E veniamo allo styling, croce e delizia!! Ok, a questo punto io sono ancora a testa in giù, olio applicato solo nell’area dietro la nuca, un pò di ranking sulle lunghezze ma senza aggiungere ulteriore olio (con questo in particolare non abbonderei). La mia esperienza di riccia mi ha suggerito ultimamente che una buona idea sarebbe potuta essere vaporizzare sulle lunghezze un prodotto più leggero di un olio per texture, ma emolliente…districante…e soprattutto condizionante! ….un balsamo senza risciacquo, per intenderci!! Mi serviva qualcosa innanzitutto che fosse liquido perché non intendo andare a sovrapporre prodotto su prodotto, ma che al tempo stesso mi fornisse una buona base per la crema, il tutto finalizzato alla definizione del riccio senza appesantire, incollare, ingessare. La scelta è ricaduta sul BALSAMO SPRAY BIO OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA. La regola che regna sovrana sulla scelta di un buon balsamo spray è quella che vale per ogni tipologia di balsamo in generale: ci può essere il mondo dentro, ma senza un buon condizionante non serve poi a molto. Ovviamente mi sono accertata che avesse il già citato Behenamidopropyl Dimethylamine (e ben in alto, al terzo posto), seguito da olio di Sapote, naturalmente, estratti d’alghe, amido di mais, Aloe Arborescens, Basilico e Zafferano. Profumo buonissimo, packaging perfettamente adeguato. E’ un prodotto che di sicuro la sua parte la fa senza farsi notare troppo (ripeto, permette la stratificazione dei prodotti senza “pesare” sul risultato finale). Ho provato a vaporizzarlo anche su capello asciutto, come una sorta di leave-in, ma senza successo: induriva anziché ammorbidire, ma in generale il mio capello è refrattario ad ogni tipo di prodotto, da asciutto, per il ciclo: da bagnato fammi quello che vuoi ma da asciutto lasciami perdere. Un buon prodotto, che dura il giusto (3 mesi circa), fa il suo ma non posso dire che mi abbia fatto passare la voglia di provare altro! Sempre a testa in giù,

CREMA CAPELLI MODELLANTE OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA applicata con metodo pray hands. Questa crema un po’ di noie me le ha date, ma penso sinceramente che fosse un po’ in là col preferibilmente entro, per intenderci. Mi è arrivata perfettamente sigillata, ma a mio avviso stazionava da un po’ nei magazzini di questo e-commerce! L’odore è abbastanza in linea con il compagno spray, ma con una punta fastidiosa di un qualcosa in procinto di andare a male (le ultime 2 o 3 applicazioni aveva quasi del tutto cambiato odore…per fortuna era finita altrimenti l’avrei cestinata comunque). Eppure essendo durata esattamente 3 mesi in tandem con lo spray, ero perfettamente dentro al pao. Anche la consistenza era strana: densa ma un po’ grumosa…e una volta aperta bisognava prestare attenzione perché c’era una componente acquosa che colava. Proprio il fatto che non fosse completamente liscia, rendeva l’applicazione un po’ difficoltosa perché il rischio “accumulo di prodotto” era alto. Per ovviare a questa odiosa controindicazione, mi sono aiutata passando un pettine TEK in legno a denti stretti come ultimissimo step, proprio affinché mi aiutasse a distribuire il prodotto in maniera più omogenea, sciogliendo eventuali piccoli grumi depositatisi tra i ricci. Effetti, dunque: definisce il riccio ma lo indurisce più di quel che ti aspetteresti da una crema (anch’essa con condizionante, per giunta!). Questo li rende a mio avviso poco belli appena lavati, ma aiuta a mantenere il riccio nei giorni seguenti…il che male non è! Il terzo giorno, ossia il giorno del lavaggio, raramente li ho legati! Il risultato dunque migliora con il passare dei giorni! Altro aspetto positivo è che non si sente sul capello asciutto, a differenza per esempio dell’Hair Food! Sarei curiosa di riprovarla per valutare se in effetti la mia fosse fallata o meno! Gli ingredienti cardine sono gli stessi dello spray, per questo usarli in combo ha abbastanza senso! Naturalmente, e questo vale per entrambi, l’azione fortificante dell’olio di Sapote, lascia un po’ il tempo che trova visto che andiamo ad applicare i prodotti sul fusto e non alla radice…ma noi ci speriamo lo stesso!

L.

Faticosamente…hair routine

Una routine che ha stentato a partire, faticato a proseguire e …..non vi dico a finire!! A volte capita di non imbroccare i prodotti giusti che, immancabilmente, diventano interminabili. Ma, affinché questo stesso post non sia altrettanto lungo e desolante, direi di partire in fretta e toglierci il pensiero, come si suol dire!

Quando ho visto che la cosa non andava, ma davvero, e mi annoiava incredibilmente lavarmi i capelli (cosa che già mette a dura prova la mia schiena….se poi mi scoccia pure, è la fine) ho deciso di mollare baracca e burattini e dar fondo a tutte le mie scorte di samples così, per movimentare il tutto e risparmiare pure un po’ di soldini: ve la faccio breve, tra shampoo e balsamo lavando i capelli due volte alla settimana e usando ogni volta tre o quattro samples, sono andata avanti quattro mesi!!! Niente male, vero? E, vi dirò, questa continua alternanza è stata per certi versi persino terapeutica: la mia cute sensibile e pruriginosa non ha avuto il tempo di reagire al singolo prodotto come a volte accade!

Tornata alla quotidianità, ho ripreso in mano i due shampoo che alternavo, senza successo: lo SHAMPOO ANTICADUTA GENTLEAF BIO e lo SHAMPOO DETOX ALL’ALGA KOMBU della linea URBAN PROTECTION di MATERNATURA. Parliamo di due shampoo di fascia medio-alta con inci ricchi e ingredienti ricercati (siamo mediamente su una spesa di circa €13 cad., il che, ne converrete, per uno shampoo non è poco). Pur alternandoli come vi dicevo, la vita non è stata affatto semplice: la mia cute non gradiva particolarmente e, dopo un paio di lavaggi di fila o poco più, iniziava a scatenarsi il mio odioso prurito di cui soffro molto spesso (ma con felici eccezioni, vedi ad esempio lo shampoo con Spirulina di Gyada Cosmetics QUI di cui ho usato addirittura due confezioni di fila). Lo SHAMPOO TRATTAMENTO ANTICADUTA

GENTLEAF all’inizio era troppo liquido e se ne usava fin troppo (è andato via via addensandosi nel corso del tempo, un po’ come succede ai mascara, no?); lavaggio delicato, eccessivamente delicato per le mie necessità. La cute dunque può aver reagito a qualche ingrediente (cosa che può accadere con formule belle ricche di attivi) oppure può aver sofferto di un lavaggio non completamente efficace, chissà! Dal punto di vista dell’efficacia anticaduta, non posso pronunciarmi ma non ho avuto alcuna percezione in proposito e dunque propendo al NO! Attivi: estratti di Melograno, Fiordaliso, Tiglio, Guaranà, fungo Reishi, proteine del Grano e Canapa. E’ evidente l’azione stimolante che mira a svolgere!! Profumazione gradevole e delicata, piacevole all’uso una volta che è andato addensandosi…ma per me resta, purtroppo, un NO.

Storia molto simile per lo shampoo con cui l’ho alternato, lo URBAN PROTECTION DETOX ALL’ALGA KOMBU di MATERNATURA. Mi piaceva l’idea di detossinare la cute per renderla in definitiva più ricettiva ai principi attivi anticaduta del già citato Gentleaf, il piano sostanzialmente era questo. E invece nada, non è andata come credevo. Al lavaggio è stato da subito più congeniale: bella consistenza, ottima schiuma, facile da lavorare sulla cute, ottimo profumo! Niente da dire! Persino il lavaggio mi è apparso da

subito ben più efficace….ma anche questa volta c’è stato qualcosa a darmi noia! L’alternanza tra i due shampoo è stata necessaria….e l’uso si è diradato nel tempo sempre più perché ne ho introdotti almeno altri due (non temete, li vedremo la prossima volta)! Estratti di Cardo Mariano, di Alghe Brune (Kombu, Wakame e “spaghetti di mare” ) Ginkgo Biloba, Rusco, Fior di Loto e chi più ne ha più ne metta! Un prodotto particolarissimo, che è quasi riduttivo chiamare semplicemente “shampoo” ma forse proprio a causa di questa sovrabbondanza di attivi, mi ha creato un po’ di noie: purtroppo non ha fatto al caso mio, again.

Il balsamo è sempre un argomento felice in queste pagine: posso aver trovato qualcosa che non mi soddisfa al 100%…ma mai un flop in tutti questi anni…e la parola magica è sempre la stessa: Behenamidopropyl Dimethylamine, non c’è storia. Ve lo dico da ere geologiche: se volete un balsamo che funzioni veramente, basterà fare questo sforzo immane di leggere l’inci e cercare il magico condizionante. E’ fatta, non vi servirà altro. E vi dirò di più, ci tengo a sottolinearlo ancora una volta: il made in Italy in questo caso specifico, non ha rivali!! E soprattutto il low cost made in Italy…che è ancor meglio!! Ad esempio il BALSAMO FORTIFICANTE KARITE’ E LUPPOLO DI HIBIO (lo trovate da Tigotà, per pochi euro). Sia chiaro, non è il mio preferito (che restano il PH BIO e la Pierpaoli family) ma è senza dubbio validissimo!

Una bella confezione da 250 ml, pack comodo da tenere a testa in giù (il prodotto è denso, posizionato in questa maniera il tubo, sarà più facile da erogare), profumo buonissimo, goloso….io ci sento un po’ di cocco!! L’effetto districante è, ovviamente, quasi immediato: già distribuendolo tra le lunghezze vi accorgerete tra le dita che i capelli sono subito docili, morbidi, senza alcuna resistenza al passaggio del pettine (vi ricordo che ho sempre l’abitudine di semplificare il tutto anticipando il grosso della districatura PRIMA del lavaggio! Molto più semplice, credete a me). INCI piccolo piccolo ma con tutto quel che basta, evidentemente: condizionante, luppolo, burro di karitè! Un altro prodotto vincente da aggiungere alla collezione!! Oh, fossi così fortunata con gli shampoo!!

Voltiamo pagina e lasciamoci alle spalle l’infelice capitolo della detersione, per affrontare il tema di gran lunga più riuscito del trattamento! Anticaduta, nello specifico! Sempre a marchio GENTLEAF ho voluto fortemente provare la SOS LOZIONE CAPILLARE e, nel momento in cui scrivo, sono già agli sgoccioli della seconda confezione!! Di questo, a differenza dello shampoo, ho avuto la netta percezione che funzioni e di fatto contrasti la caduta ma soprattutto stimoli la crescita del capello. E’ un argomento su cui non mi sbilancio mai e non è facile per me che seguo costantemente delle cure tricologiche, avere la certezza che nell’ambito di un’intera routine incentrata sull’argomento “anticaduta” sia proprio quel particolare prodotto a funzionare, ma in questo caso…il risultato è stato così lampante da non poter fare a meno di notarlo!! Diversamente non sarei alla vigilia della terza boccetta, giusto? Lo ripeto: seguendo quotidianamente mattino e sera una routine tricologica con un farmaco che per ovvie ragioni non menzionerò, non l’ho usata secondo le prescrizioni dell’azienda proprio perché non mi piace fare troppi miscugli. Il mio uso è stato essenzialmente questo: a lavaggio terminato,

prima di passare allo styling, ho distribuito il prodotto un po’ su tutta la cute con la pratica pipetta contagocce, per poi procedere al massaggio. Ciò significa che l’ho usato solo due volte a settimana ma già questo ha dato i suoi frutti!! Se, a differenza di me, siete liberi da altri trattamenti, usatelo con fiducia quotidianamente e non ve ne pentirete!! Unico neo: confezione da 50 ml…veramente troppo piccola soprattutto se si prende in considerazione di adoperarlo ogni giorno!! Rosmarino, Equiseto, Tiglio, Guaranà, Fiordaliso, proteine del Riso, Reishi: gli ingredienti, come vedete, sono in linea con lo shampoo…ma con un risultato ben diverso!! Lieve azione rubescente qualora vi capitasse di sgocciolare lievemente sulla fronte, ma passa subito!! Assolutamente promosso!!

Dietro la nuca, nella mia “afro-zone” ma anche un po’ sulle lunghezze, l’olio della routine è stato il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE. Massimo rispetto per quest’azienda d’impronta ayurvedica che non sbaglia un colpo (QUI) a quanto pare! Il pack? Favoloso!! A parte il fatto che sia oggettivamente ben fatto e bello a vedersi, è estremamente funzionale con il suo dosatore a “becco” allungato che vi permette di erogare l’olio nel palmo della mano senza inclinare la bottiglia, oppure nel caso lo usaste come impacco, potrete direttamente distribuirlo sulla cute: praticissimo!! In merito a questo uso, ve

ne darò conto nel prossimo post perché non mi sono ancora fatta un’idea consolidata; per quel che riguarda invece il solito uso collaudato che ne faccio per tenere a bada il crespo (e i nodi), posso dire che non è male persino sulle lunghezze (con parsimonia) non unge, li lascia morbidi e un tantino più facili da districare al lavaggio successivo!

Contro? Sì c’è, ed è l’odore. La sua matrice ayurvedica si esprime al massimo, ma non a tutti è congeniale. Quanto a me, non disturba…ma non posso dire in tutta onestà che mi piaccia particolarmente! Ah, ed è parecchio persistente anche sulle mani…insomma: se il tipico odore delle erbe da tradizione ayurvedica non vi piace, siete avvisate! Ovviamente gli ingredienti non potranno che essere olio di Girasole, Sesamo, Cocco, Ricino, Vinaccioli, Mandorle Dolci, estratti di Amla, Bala, Brahmi, Bhringraj, Ibisco, Liquirizia, Fieno Greco, Tulsi, Mirra, o.e. di Geranio…insomma…lo sentite già l’odore, vero??

E proseguiamo di volata con lo styling, ma passando prima per quello che, in fondo, si è rivelato uno step abbastanza inutile, lasciatemelo dire: SIERO CAPELLI RINFORZANTE CON SPIRULINA di GYADA COSMETICS. Acquisto fatto dopo aver provato un campioncino ed essermene perdutamente innamorata! Poi, evidentemente, qualcosa è cambiato…profumo, consistenza, effetto sui capelli…perché non mi sono più spiegata il mio acquisto!! Non ne dico male ma neanche bene: che io lo usassi o no, la differenza era praticamente inesistente. Pack carino ma inservibile, dosatore completamente inutile che eroga una quantità ridicola di prodotto e non “pesca” fino alla fine la crema residua nel flacone (di plastica dura, quindi non sperate di poterlo tagliare). Profumazione buona, per carità, ma che svanisce in un soffio; effetti? Boooo, non pervenuti! Le volte in cui ne ho adoperato uno sproposito, ho notato giusto un po’ di morbidezza extra! Vigore? Mah, non pervenuto! Ripeto, un prodotto che c’è stato…ma anche no!! Idrolato di limone, Aloe Vera, Behenamidopropyl Dimethylamine (ecco spiegata la morbidezza), Ginseng, Avena, Equiseto, Spirulina, Lino, proteine del Grano. Insomma, ci abbiamo provato!

Dulcis in fundo…ma neanche tanto dulcis, un prodotto che accarezzavo da tempo e in cui riponevo grandi aspettative: SILKY BEAUTY LEAVE IN CONDITIONER di GENTLEAF. A dispetto del fatto che sia una crema e che, molto probabilmente non vi verrà spontaneo agitare prima dell’uso, …ebbene, fatelo: la prima volta mi ha inondato la mano di un liquido che mai (MAI) mi sarei aspettata!! Ok, assodato il fatto che debba essere shakerato, l’altra cosa che di sicuro non ci si aspetta è che finisca veramente in fretta: normalmente i prodotti da styling ci metto un bel po’ a finirli e nella fattispecie qui parliamo di ben 200 ml! Anche il pack francamente non è dei più riusciti ed adeguati alla consistenza della crema, piuttosto densa. Il prodotto in sé è buono, nulla da dire, ma non perfetto per i miei ricci: piacevole da distribuire tra i capelli ma occhio perché lascia qualche residuo se non lo stendete perfettamente! Ottimo profumo fruttato, questo sì! Un vero piacere averlo tra i capelli! La definizione dei ricci è debole, buono il volume: ciò significa che bisognerà legarli già al secondo giorno. A me non piacciono i riccioli ingessati, odio abbastanza il cast, lo dico sempre, ma ci sono dei prodotti che pur mantenendo i capelli morbidi al tempo stesso li lasciano definiti almeno fino al lavaggio successivo (i classici 3 giorni pieni, per intenderci). Ingredienti di qualità: idrolato di Melograno, olio di Argan e di Baobab, estratti di Avena e Kiwi, Aloe Vera e Acido Ialuronico. Contenta di averlo provato ma non perfettamente calzante alle mie esigenze!

Sono esausta, senza forze…spero che voi siate sopravvissuti a questa valanga di inutilità sui miei capelli e a questo punto avrete capito che poco meno del 50% di questa routine è Biomirta Approved ma la prossima volta, lo giuro, andrà meglio!

L.