L’anti-guida ai rossetti naturali

{… ovvero quel che io NON ricomprerei neanche sotto tortura.}

In genere, fateci caso, i post sono al positivo. É molto più comune e spontaneo stilare una classifica di prodotti da consigliare, di preferiti, di “mai più senza”. Ma le disavventure cosmetiche sono sempre in agguato e a seconda della quantità di sfiga del periodo, possono di gran lunga superare le belle scoperte.

Dovrei averlo detto già da qualche parte che mi sono messa in pausa di riflessione nei confronti degli acquisti make-up: uno perché consumare il trucco é cosa epica, due perché accumularne tanto senza riuscire a consumarlo mi mette ansia, tre perché non ho nessuna voglia né di accumulare né di angosciarmi.

La mia grande passione truccosa sono i rossetti rossi, lo sapete, e nel corso degli anni ne ho collezionati un bel po’….ma poi al mattino li passo in rassegna e mi rendo conto che alcuni sono risultati davvero pessimi e che, tornando indietro, quei soldini li avrei potuti risparmiare. La gestione di un rosso non è semplice come quella di altri colori e, passati i primi entusiastici gridolini iniziali, quel che resta é quantomeno un certo scetticismo.

Non ho niente contro i brands che citerò, né contro gli e-commerce che me li hanno venduti, né contro le influencer che me li hanno consigliati. Mi preme inoltre precisare che alcuni non sono dei NO assoluti, lo vedrete, semplicemente hanno rivelato alcune….come dire…. oggettive difficoltà di gestione che mi fanno tentennare dal tentare la sorte con una nuova colorazione, tutto qui.

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Partiamo bene direi,  perché se errare è umano…perseverare si sa…ed io ho dovuto acquistare ben 4 rossetti prima di realizzare che forse no, non facevano propriamente al caso mio. Le nuance, per amor di cronaca,  sono le n. 4, 7, 8 e 14…per carità sui colori niente da dire!  Quel che è universalmente noto dei rossetti PuroBio è l’aspetto un po’ sinistro del bullet che, lo vedete, appare sempre come se fosse congelato. Sono, ne converrete, estremamente pastosi ad effetto “gessetto” o “pastello a cera” il che non li rende semplici da gestire né durante l’applicazione,  né tantomeno nel corso della giornata.  Il rilascio di colore c’è a patto di riscaldare un attimo il bullet anche semplicemente a contatto con il calore delle labbra, ma non scorre mai facilmente e non risulta uniforme.  Il n.14 che ovviamente è il mio preferito purtroppo ha sviluppato questa superficie grumosa e frastagliata che rende il tutto dannatamente complicato: per carità, lontane dal contorno! Quindi, primo inevitabile consiglio: matita contorno labbra indispensabile,  un filo di burrocacao ma solo al centro e procedere a riempire col colore: il balsamo labbra vi aiuterà non poco per creare una superficie scivolosa e far scorrere i rossetti…Ma con parsimonia,  mi raccomando….e lontane dai bordi altrimenti vi ritroverete come Joker in men che non si dica! Durante la giornata, se possibile, va ancora peggio: il rossetto tende ad asciugarsi quindi il confine della mucosa si forma con evidenza abbastanza presto (ovviamente più un colore é scuro/intenso, più si vedrà). Se mangiate, poi, addio! E non sfregate il labbro superiore con quello inferiore come si fa dai tempi più remoti per ricompattare il rossetto! L’unico modo é ammorbidire il tutto con un velo di burrocacao e poi uniformare il colore, magari col polpastrello (pena: combinare un papocchio che non finisce mai)!

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Tutta questa solidità si dimostra invece inefficace a livello di sbavature, che sono comunque dietro l’angolo. Dunque, ricapitolando: matita contorno labbra assolutamente indispensabile, burrocacao idem ma moderatamente e lontano dai bordi, polpastrelli puliti e ritocchi da effettuarsi con un minimo di privacy. A questo punto….cosa ne farò? I numeri 7 e (soprattutto) 14 continuerò ad usarli, o almeno ci proverò, perché nonostante tutto, i colori mi piacciono e quindi pace! L’8 potrei ancora tenerlo ma quel che é certo é che il 4 lo butterò: il tappo si è inspiegabilmente fuso e l’ultima volta che l’ho aperto, il bullet freezato si è catapultato fuori in un lancio degno della NASA. Ah, dimenticavo: fanno strato e si trasferiscono sui denti, per concludere in bellezza.

WP_20200222_12_58_50_ProNATURAVERDE BIO, parliamone. Contravvenendo al mio codice morale di comprare rossetti solo se in saldo e mai ad un prezzo superiore di €10 (le mie strane regole, lo so), mi sono regalata tempo addietro questo rossetto dal pack così irresistibile. Già, lo riconosco, essendo io schiava dell’estetica, mi sono fatta tentare da questa deliziosa fantasia floreale. Ben mi sta. Iniziamo col dire che, sfiga, il colore ROSSO non è proprio come una povera red-addicted si aspetterebbe. MATTONE sarebbe stato infinitamente più appropriato. Partiamo male. Se terrete il rossetto in borsa, poi, ed è inverno, ebbene….non risulta molto facile nella stesura. Se, invece, lo terrete a casa ad una temperatura più o meno vivibile scorre bene ed il rilascio colore é uniforme, sì. Il problema sta nella gestione durante la giornata. Sebbene contornato adeguatamente tende a uscire dai ranghi (che indisciplinato!!)e, al tempo stesso, seccarsi sulle labbra: non chiedetemi come diamine faccia! Si tratterà di un caso di bipolarismo cosmetico! Da un rossetto che sborda, notoriamente cremoso, di tutto ci si aspetterebbe fuorché impastarsi, no?! Il ritocco é dunque veramente arduo: ricostruire il contorno alla meno peggio e, come sopra, cercare con l’ausilio di un balsamo labbra di uniformare nuovamente il tutto, specie a ridosso della mucosa. Insomma….non ci siamo proprio. Ma da un rossetto che si spaccia per “rosso” ed è tristemente “mattone” non potevo aspettarmi niente di meglio. Lo consumerò come meglio posso, approfittando della stagione invernale per indossare questo colorino deprimente. Il pack invece, pur essendo in cartone (scelta non sempre felice) è solido e ben fatto, bisogna riconoscerlo.

Un capitolo a parte meritano quei rossetti con buoni ingredienti che continuo ad usare, potrei assolutamente ricomprare in altre colorazioni, ma che presentano delle oggettive difficoltà nell’applicazione oppure nella gestione del colore durante l’arco della giornata. WP_20200222_12_59_28_ProAd esempio il rossetto Ruby di Nouveau Cosmetics presenta qualche difficoltà: in questo caso è l’unico rosso della gamma che io abbia e potrebbe anche essere un difetto dato da questo colore in particolare, non lo posso escludere visto che non ho altri esemplari! Anche in questo caso la pasta del rossetto è molto compatta. Il colore è un rosso corallo molto acceso e al suo interno si percepisce una discreta quantità di bianco: questo rende la stesura poco uniforme a livello di colorazione che tra l’altro purtroppo evidenzia qualsiasi tipo di secchezza presente sulle labbra ed io in tutta onestà ne ho davvero poca, però quel poco si vede.

Secondo me bilanciato meglio il colore e reso un pochino meno acceso e chiaro dalla quota di bianco potrebbe essere arginato il problema stesso: comunque sia anche il Nouveau necessita di una base cremosa, soprattutto per rendere un pochino più uniforme la stesura e gestire il colore nell’arco della giornata; va detto che in ogni caso non tende mai ad uscire dai bordi, nonostante l’uso del burrocacao sotto che comunque vi ricordo è sempre in minima quantità. Il confine con la mucosa tende a vedersi dopo un po’ di ore e il ritocco, anche in questo caso, non è proprio una passeggiata e da farsi sempre davanti allo specchio e con l’aiuto di un burrocacao all’occorrenza, quindi vietatissimo riapplicare il rossetto sul rossetto secco. Nel corso delle ore anche in questo caso la pasta si asciuga e le labbra ne risentono non poco!

In definitiva … che cosa rende un rossetto naturale appetibile ed utile in tutti i suoi aspetti? Anzitutto il rossetto deve essere intenso come colore e uniforme specie se si prediligono colorazioni forti ed evidenti. Altrimenti se non volessimo questo ci orienteremmo su altro tipo di cosmetico, come un gloss oppure un balsamo labbra colorato; il rossetto non deve inoltre uscire dai bordi, perché questo è probabilmente l’effetto più terribile che si possa ottenere: se siete una donna sulla soglia degli anta capirete bene quanto sia insidiosa questa caratteristica in presenza anche di un accenno di codice a barre; bisogna che sia confortevole perché normalmente si tiene un po’ di ore addosso, quindi non deve seccare le labbra e soprattutto non deve creare quell’odioso accumulo a ridosso della mucosa che lo rende davvero ingestibile a volte. Vi prego, che non faccia strato, sia impalpabile e ben educato a rimanere al suo posto…

…chiedo troppo?

Per fortuna pare proprio di no in quanto qualcosa che rispecchi queste caratteristiche c’è…ma ne riparleremo!

to be continued…

L.

what about RED?

<<Tornando da Spencer, feci tappa da Rexall e comprai a Lillian i tre articoli da toletta che giudicavo indispensabili: uno spazzolino da denti, una spazzola per capelli (di quelle costose con il manico di legno e le setole naturali, di fabbricazione inglese), e un rossetto rosso fuoco di Elizabeth Arden, chiamato Rosa Flamenco>>*

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L’azienda lo definisce “Tonalità rosso acceso, rubino, prezioso, attraente. Passionale” …insomma, tutto quello che un rossetto rosso dovrebbe essere, quale pura essenza di seduzione…ed è per questo che l’ho voluto fortemente nella mia collezione. Avevo inoltre ricevuto moltissimi feedback positivi riguardo questi rossetti e non vedevo l’ora di poterne testare la qualità! Iniziamo con il dire che è un prodotto 86% NATURALE,
100% MADE IN ITALY & CRUELTY FREE.

Il bullet risulta essere un po’ duro alla stesura, nonostante il caldo, il che è un bene in quanto si presta ad essere portato in giro piuttosto che in vacanza senza timore che si disintegri; d’altro canto l’applicazione non è il top in fatto di confortevolezza. Ad ogni modo il rilascio di colore è pieno ed immediato: non ritengo necessiti di una matita contorno labbra, ma per una maggiore precisione probabilmente l’uso di un pennello può tornare utile (direttamente dal bullet si riesce tranquillamente ma proprio in virtù del fatto che resti piuttosto duro, pecca un po’ di definizione). Ovviamente anche una lip-locker è sempre beneaccetta, anche se non indispensabile! Mi piace il fatto che non si trasferisca sui denti, neanche appena applicato! Non è no-transfer ma ad onor del WP_20180708_12_03_07_Provero non lascia troppe tracce sulla classica tazza di caffè, per intenderci, se siete del partito odio l’impronta del rossetto (a proposito! Sopravvive in tutta tranquillità a caffè e spuntino). La sua texture è un po’ spessa e secca e tende un po’ a sgretolarsi con il trascorrere delle ore: tentare di ricompattarlo a secco è impossibile, tantomeno a ritoccarlo: o vi aiutate ammorbidendolo con un po’ di balsamo labbra oppure meglio toglierlo e riapplicarlo ex novo! Quando si asciuga il confine con la mucosa diventa piuttosto evidente, ma si camuffa facilmente grazie al suo colore: parlando di colore, che dire, è per cuori forti e sfrontati! Estivo, brillante, infuocato! Denti gialli e labbra secche astenersi, prego!

 

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Ho desiderato fortemente questo rossetto ogni volta che l’ho visto nel suo bell’espositore da Acqua & Sapone anche semplicemente per puro scopo collezionistico: trovo che il suo pack in cartone con questa bellissima grafica sia delizioso! Parliamo inoltre di un prodotto certificato Cosmetici Biologici e Nickel tested, con 100% di ingredienti naturali e biologici (con alcuni ingredienti di pregio, quali Olio di Bambù, di Oliva, di Argan, di Ricino e o.e. di Arancio Dolce): dunque una formulazione che ha un suo perché!

L’applicazione e la permanenza sulle labbra sono molto confortevoli: la stesura è facile, è scrivente e fa poco spessore, dunque non lo si percepisce addosso. Altrettanto semplice da ritoccare direttamente dal bullet ma anche tranquillamente sfregando il labbro inferiore e quello superiore (in quel movimento che in genere definisco in modo professional “reimpasto”, tanto per intenderci). La pausa caffè lascia tracce sulla bocca (i due classici punti agli angoli WP_20180708_12_05_43_Prodove poggia la tazza e che restano più chiari). Questo rossetto teme il caldo ed io non lo porterei in giro  cuor leggero anche per il suo pack un po’ delicato (anche se in cartone, è molto più solido di quello Alva, ad esempio, e la chiusura è perfettamente ermetica). Tuttavia nonostante le alte temperature non sbava, anche senza matita, l’ho provato (magari avendo comunque l’accortezza d’incipriare il contorno delle labbra a mo’ di barriera assorbente, ci siamo capite)! Ad alcune ore dall’applicazione il confine con la mucosa si secca ed è piuttosto evidente: in questo caso il reimpasto è possibile ma il risultato non è ottimale! Unico appunto, il colore: proponendo un unico rosso in gamma avrei optato per un rosso classico ed intramontabile invece che una tonalità spiccatamente mattone. Parere personalissimo, per carità, ma è comunque un colore che preferisco usare in inverno!

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Molte, molte aspettative purtroppo disattese. Un lipstick dichiaratamente MAT, con buoni ingredienti (Olio di Ricino, cera Candelilla, cera Alba, cera di bacche Rhus Verniciflua, Vitamina E…) alcuni dei quali di origine biologica (olio di semi di Girasole, burro di Karitè, olio di Argan…), certificato Natrue e piuttosto economico: cosa chiedere di più? Performance, ecco cosa.

Il rilascio colore è scarso e le labbra vanno contornate per forza soprattutto per dare una parvenza di definizione! Anche sull’aspetto della durata non ci siamo: tende ben presto a sbiadire e il confine con la mucosa si evidenzia prima degli altri rossetti già citati. La situazione si riesce più o meno a sistemare, meglio con l’ausilio di un dito: il dramma è scongiurato ma il risultatoWP_20180708_12_07_21_Pro non è il top, diciamocelo! Anche questo rossetto teme il caldo, ma almeno con il bullet più morbido (ma mai sciolto!) si riesce ad applicarlo meglio grazie ad un rilascio colore un po’ più carico (resta di fatto che in ogni caso va contornato, fidatevi)! Devo inoltre segnalare una spiccata tendenza a raggrumarsi e sgretolarsi, che peccato! Anche il colore non è un rosso da conquista, se capite cosa intendo: è blando, senza nessuna caratteristica cromatica degna di nota. Un rosso per chi non vuole osare, anonimo e più indicato per la stagione autunno-inverno.

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Vi parlo con molto piacere di questo prodotto in quanto, proprio in questi giorni trovate l’intera collezione Green Me di Kiko scontata del 50% (ammetto che questo genere di tempismo normalmente non mi appartiene). La Green Me è una edizione limitata di Kiko ad ispirazione, per così dire,…naturale. Tuttavia non tutti i prodotti dal mio punto di vista hanno inci che invitano all’acquisto e francamente vi suggerisco comunque di darci uno sguardo (disponibili anche sul sito, se voleste controllarli in tranquillità da casa).

Tornando al matitone rossetto/fard non è un mistero che mi sia piaciuto, tutt’altro. L’ho amato dal primo istante e così tanto da averne acquistato un altro (non sia mai dovessi perderlo o che so io): quando vado di doppioni, la cosa è significativa (meglio: preoccupante).

Mi piace moltissimo, è pratico e veloce nell’applicazione, riesce ad essere al tempo stesso valido per i contorni e i lavori di fino, ma rapido per riempire tutta la bocca. Texture liscia e scorrevole, colore saturo da subito, cremoso e confortevole. E’ il tipico rossetto di cui fidarsi, quello che si indossa nelle occasioni speciali, per un appuntamento o semplicemente da portarsi in borsa. Mi sbilancio: lo porterei tranquillamente in vacanza….e chissà che non lo faccia davvero, WP_20180708_12_09_09_Properché ha tutto quel che serve per essere un delizioso e affidabile compagno di viaggio! Si applica e si ritocca con facilità, ha un formato compatto e il tappo è ben saldo. Non necessita di altro per essere perfetto ed è superfluo anche munirsi di temperamatite (in dotazione) in quanto prima di doverlo appuntare con molta probabilità sarete già tornate, piangenti, dalle ferie. E poi…vogliamo parlare di questo concentrato di sofisticata seduzione? Non vorrete mica non infrangere qualche cuore straniero! Un rosso pieno, vibrante, goloso ed invitante! E’ acceso ma con una punta di fucsia a renderlo sufficientemente freddo da non farvi dubitare del bianco dei vostri denti (che poi non è mai abbastanza, detto fra noi). Ciliegie candite ne abbiamo? Servitevi…

<<Lillian ci raggiunse un attimo dopo con un prendisole senza maniche e, constatai con piacere, il rossetto rosso acceso che le avevo comprato>>*

*Alle cinque al Plaza, K. Mosby

L.

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Quella preziosa scia luccicante

L’eco-bio cosmesi non è immune dai trend del momento, i must-have, le fisse. In genere tutto ruota attorno ad un ingrediente, dalle inaspettate, inimmaginabili, strepitose proprietà. Ne abbiamo viste di ogni, dal Giurassico ai giorni nostri: l’Amla-mania, ad esempio, e come non citare le famosissime bacche di Goji? Ed esattamente come qualche anno fa eri una povera sfigata se non provavi un impacco di Amla sui capelli, oggi sei ugualmente una perdente se non usi qualcosa a base di Bava di Lumaca.

Questo trend che ha conosciuto il suo top circa un annetto fa ma che ancora si difende bene, ha preso piede in maniera piuttosto vigorosa, considerata la grande attenzione che si presta ultimamente all’esfoliazione non di tipo meccanico. Se fino a non troppo tempo fa lo scrub era il nostro strumento più efficace per supportare il rinnovamento cellulare, oggi la fanno da padrone i peeling enzimatici, acido glicolico, alfaidrossiacidi, e via discorrendo.

La Bava di Lumaca vanta, tra le altre cose, un ottimo potere esfoliante e levigante essendo ricca di allantoina, acido glicolico, collagene, elastina e peptidi: si presta dunque ad essere impiegata nella lotta contro i segni dell’acne come d’espressione, cicatrici e macchie, oltre che essere un’ottima fonte d’idratazione, nutriente e rigenerante. Insomma: un vero elisir di bellezza. Chi guarderà più le lumache con gli stessi occhi?

Molte aziende hanno proposto la loro linea alla Bava di Lumaca, ed io sono stata subito attratta da (ovviamente) questi prodotti Naturaverde Bio per il corpo (perché per il viso ero già abbondantemente in trip col dottore). L’intera linea è certificata ICEA Eco Bio Cosmetics e si basa sui 7 conclamati benefici della preziosa scia luccicante: Elasticizzante, Idratante, Antiossidante, Lenitiva, Protettiva, Rigenerante, Illuminante. 

NATURAVERDE BIO Crema Corpo Rassodante Intensiva 

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L’ho trovata al caro, vecchio e sempre fidato Ipercoop in offerta a poco più di €10: mi è sembrato un prezzo molto interessante e, ancor prima di realizzare ciò, l’avevo già infilata nel carrello e trotterellavo via contenta. Del resto di creme corpo rassodanti non se ne hanno mai abbastanza.

La sua texture è perfettamente idonea al pack con dispenser: pur restando corposa, mantiene quel giusto grado di fluidità da consentirle di essere erogata agevolmente. Parlando di consistenza, la sua mi piace particolarmente: mediamente fluida, dicevo, vellutata e scorrevole sulla pelle e adeguata ad un ragionevole massaggio. Il suo odore un po’ pungente non mi piace particolarmente, ma non è persistente al punto tale da disturbarmi o impregnare i vestiti.

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Il suo inci mi faceva ben sperare ed infatti l’ho presa pensando alle mie zone critiche: addome, fianchi, glutei e cosce. La bava di Lumaca è già al secondo posto dell’inci, seguita da olio di Mandorle Dolci, di Riso e di Argan, burro di Karitè, succo d’Aloe, estratto di Zenzero, Caffeina, olio di semi di Girasole, Vitamina E. Sulla confezione leggo:

“L’aggiunta della Caffeina e dell’estratto di Zenzero dalle note proprietà rassodanti, donano al tuo corpo un aspetto scolpito e compatto oltre a lasciarlo piacevolmente profumato”

Ebbene, sul discorso del piacevolmente profumato, l’ho già detto, non sono d’accordo; per il resto, l’unico fattore che possa scolpire il corpo è un allenamento costante e mirato e su questo, persino una come me che crede fermamente nella cosmesi, deve arrendersi all’evidenza. Speravo nella sinergia di questi ingredienti per poter giovare di un qualche miglioramento sulla cellulite, che tuttavia non ho visto. Quel che fa questa crema, e lo fa per davvero, è donare una piacevole compattezza ai tessuti: la pelle è estremamente liscia e vellutata, profondamente idratata e visibilmente più soda. Inoltre è di rapido assorbimento, non unge ma al tempo stesso non ha nulla da invidiare a creme ben più ricche in fatto d’idratazione: l’ho incominciata con il freddo e la porterò a termine nei prossimi giorni e si è rivelata perfetta in entrambi i casi: non escludo che anche d’estate possa essere altrettanto piacevole!

NATURAVERDE BIO Crema Corpo Elasticizzante Intensiva

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E le restanti parti del corpo? Non potevano certo essere lasciate allo sbando: per braccia, gambe e décolleté ho pensato di abbinare la versione elasticizzante, tanto per non farci mancare niente (acquistata da Acqua & Sapone ad un prezzo più vantaggioso rispetto all’Ipercoop). Come consistenza, texture, scorrevolezza è assolutamente in linea con la sua sorellina rassodante: estremamente piacevole da applicare! Inoltre questa versione ha dalla sua anche una profumazione ben più gradevole: femminile e delicatissima, avvolge il corpo in maniera discreta e appena percettibile, l’adoro!

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Anche l’inci, sebbene più semplice, merita uno sguardo: l’elemento caratterizzante, ossia la bava di Lumaca, è anche in questo caso in pole position, seguita da Aloe Vera, Vitamina E e olio di semi di Girasole. Una formula, ci racconta l’azienda, pensata per le pelli più secche e disidratate. In effetti quel che da parte mia ho potuto appurare è proprio il buon potere idratante e la sensazione di una pelle liscia e quasi setificata! Di nuovo, come sopra: pur mantenendo un aspetto “leggero” e tutte le caratteristiche di un fluido corpo appena più ricco, garantisce tutto il comfort di una pelle ben idratata e protetta, unita alla rapidità di applicazione e ad una texture fresca! Adatta alle pigre che non vogliono spendere più di 5 minuti nella loro body care senza rinunciare ad una pelle invidiabile!

A mio avviso le due creme si equivalgono per effetto ma quest’ultima stravince per piacevolezza, merito anche della sua profumazione! Il tipico prodotto che potrei tranquillamente riacquistare, specie d’estate quando si va alla ricerca di queste consistenze! Ottima!!

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E veniamo alla Crema Mani Idratante Intensiva, gentile omaggio abbinato all’acquisto della Crema Elasticizzante, cosa che ho scoperto allegramente solo alla cassa (Acqua & Sapone, a volte sai ancora come conquistarmi, specie ora che il nostro amore vacilla).

L’ho messa in azione sin dal primo istante e mi ha accompagnata fedelmente in borsa oltre che essere la mia crema da scrivania degli ultimi mesi: il fatto è che, come immaginavo, la crema Menta & Cannella di Biomarina non è stata completamente sufficiente nelle giornate più fredde. Sebbene non abbia propriamente le caratteristiche che ricerco per l’ufficio (ossia una crema di rapido assorbimento che non lasci le mani unte), non mi ha dato noie più di tanto: certo, ha una texture un tantino più ricca di quel che i pochi minuti della mia pausa caffè mi concedono, ma restando parchi con le quantità e dopo un massaggio non poi così tanto lungo, si può tornare amabilmente a lavoro, magari lasciando qualche impronta di troppo sul pc.

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Se vi piace la Glicerica qui ce n’è in abbondanza, seguita dalla bava di Lumaca (al quinto posto nell’inci), olio di Mandorle Dolci, burro di Karitè, Aloe Vera, Vitamina E, olio di semi di Girasole. La sua profumazione è gradevole, molto simile alla Crema Elasticizzante ma un tantino più intensa.

Un prodotto valido, non c’è che dire. Se ha lavorato bene di giorno, penso che di notte, in quantità più generose e al riparo nel nostro letto da ogni fattore di stress, possa essere seriamente rigenerante!

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L’intera linea è dermatologicamente testata, senza petrolati, parabeni e coloranti. Vogliamo dedicare due righe al pack? A me piace molto, ha attirato da subito il mio sguardo! Lo trovo raffinato nella sua sobrietà oltre che essere estremamente comodo e funzionale (arrivata agli sgoccioli, sono dolori, come da copione; penso che dovrò ben presto attrezzarmi con una sega perché, se non taglio le confezioni e non prelevo fino all’ultima goccia di prodotto, soffro, non c’è niente da fare). Esteticamente mi ricorda un po’ uno standard da profumeria, curato ed elegante.

La questione bava di Lumaca apre poi un intero capitolo, ossia se e in che misura la sua raccolta venga effettuata nel rispetto di questi animaletti. Sebbene io non sia vegana, ciò non toglie che ovviamente la questione interessi anche la mia coscienza. Sul foglietto illustrativo all’interno della confezione, viene dettagliatamente descritto l’intero processo oltre che illustrate le garanzie del caso, perché anche questo è un aspetto da non sottovalutare. Quel che ne penso io è evidente, altrimenti non avrei acquistato questi prodotti: del resto non è un ingrediente facilmente sostituibile in quanto ha caratteristiche del tutto peculiari; la mia pelle, davvero, ha un aspetto molto più uniforme: piccole macchie e lievi cicatrici si sono attenuate e, nel complesso, ha anche un colorito più chiaro e luminoso (merito anche di un paio di altre accortezze in uso nello stesso periodo, che vedremo più avanti). D’altro canto non è imprescindibile provare la bava di Lumaca, la vostra vita non sarà né peggiore né migliore, tranquille! …ma, in fondo, cos’è assolutamente indispensabile quando parliamo di cosmesi?

L.

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Beauty check-list per un party

Una serata, un party, un matrimonio, vanno affrontati con una scrupolosa preparazione, che culmina il giorno incriminato ma parte con un ragionevole anticipo. Già, perché non crederete di far tutto a poche ore dall’evento, giusto? La fretta e l’ansia da prestazione, possono generare piccoli e grandi incidenti beauty, che immancabilmente rovinano il giorno tanto atteso! E dunque questa è la mia check-list messa a punto negli anni e perfezionata con l’esperienza, per non arrivare impreparate: quel che secondo me si può fare il giorno stesso, la sera prima o con un cinico anticipo…perché non si sa mai! 

…la settimana prima..

Tutto, ma i peli no. No depilazione, no party…ok? Su questo punto non transigo, lo sapete.

Ebbene la depilazione va affrontata da una certa distanza, a mio avviso. Certo, essere fresche di ceretta ha i suoi indiscutibili vantaggi, ovvio, ma nasconde anche delle insidie. Il classico bidone dell’ultimo momento, ad esempio: quante volte vi è capitato che la vostra estetista vi annullasse l’appuntamento? A me, purtroppo, sì. PANICO. Andrete peregrinando da un centro estetico ad un altro elemosinando una ceretta che immancabilmente non potranno farvi perché generalmente ci troviamo già al ridosso del week-end e non hanno neanche 10 minuti di buco dove infilarvi. Sembra che tutti debbano depilarsi esattamente in quella che pare essere la giornata nazionale contro i peli superflui. Finirà che troverete un’estetista sconosciuta che vi chiederà il doppio della tariffa, ad un orario impossibile facendo un pessimo lavoro. E le sarete pure grate. Questo ci porta dritte dritte ad un’altra possibile conseguenza disastrosa: l’errore con la ceretta…si paga. Vi è mai capitato che vi strappassero un po’ di pelle? Che poi è sempre colpa tua, perché sei troppo idratata o troppo poco o perché hai Giove in Saturno e via discorrendo. Tra l’altro, vi strappano la pelle…lasciando lì i peli: inspiegabili misteri della fisica che solo loro sanno. Pregando poi che vi sia accaduto in posti nascosti agli sguardi altrui, altrimenti andrete in giro con delle belle chiazze rosse stile scottature che giustificherete nei modi più fantasiosi…perché parlare di depilazione è poco chic! Dunque, concludendo, la ceretta completa va affrontata fino ad una settimana prima, per scongiurare bidoni e tentare di lenire incidenti di percorso: lasciamo al giorno prima eventuali, innocui, ritocchi!

 

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tinte per capelli Villa Lodola

Anche la tinta ai capelli va approcciata con furbizia, io direi sempre circa 1 settimana prima. Innanzitutto, a ridosso dell’evento avrete così tante beauty-cose da fare che vi rincrescerà moltissimo perdere un bel po’ di tempo per tingervi quei maledettissimi capelli bianchi: potreste azzardarvi a farlo ugualmente, ma con la fretta vi verrà male, fidatevi. La tinta richiede il suo tempo, vi piaccia o no. E una volta che la fate, dedicatevi. Senza contare qualche altro dettaglio pratico: potrebbe darsi che vi macchiaste, perché no. Non vi è mai successo? Ebbene, in queste occasioni capita sempre, fidatevi. Potreste, dicevo, macchiarvi la fronte o molto più probabilmente il collo o le orecchie. Nella migliore delle ipotesi ve ne accorgete in tempo, guadagnandoci giusto la pelle un po’ arrossata post sfregatura; nella peggiore….non ve ne accorgete nemmeno (parlo di collo e orecchie, perché sulla fronte è un po’ difficile) ed andrete tutte in tiro ma con inquietanti macchie scure qua e là. E poi…vogliamo parlare di quant’è antiestetica quella sfumatura colorata che assume la cute immediatamente dopo la tintura? Meglio mettere almeno 2 lavaggi tra tinta ed evento, per detergere a fondo, far scaricare il colore nei posti indesiderati e scongiurare figuracce. Se fate l’hennè, poi, date il tempo anche all’odore di andar via!

 

..il giorno prima…

Ok, il peggio è passato, il grosso è fatto. Siamo giunte alla sera prima e potrete in libertà dedicarvi ai ritocchi del caso. In primis una passatina di silk-epil io la farei, tanto per metterci al sicuro. Il silk-epil poi, è un amico fidato per i ritocchi ed è a prova di incidenti & imbranataggine.

La delicata zona del labbro (il baffetto, per intenderci) è un’altra storia: se, dopo una scrupolosa ispezione, ritenete con una mano sul cuore di non necessitarne, evitatelo. Come sopra: la ceretta è insidiosa e, quel che normalmente va liscio (specie se dovete trascorrere una settimana in solitudine con l’influenza),  è inversamente proporzionale all’importanza dell’evento. Quindi se possiamo, evitiamolo. Ma se è da fare, si fa, c’è poco da obiettare: la sera prima è sempre l’ideale! Abbiamo una notte intera per far sbiadire il rossore! …e incrociamo le dita!

 

 

Il ritocco alle sopracciglia è imprescindibile, ma sempre da confinarsi alla sera prima: no ceretta, sì pinzetta. E, per carità, non è il caso di sperimentare nuove forme: teniamo a freno la fantasia e limitiamoci a ripulire quel che è spuntato fuori dal seminato. E se vi può sembrare un’operazione innocente…pensate al classico pizzicotto da pinzetta che capita di rado e che sicuramente vi attende al varco! Non vi è mai successo? Questa volta sì, credete a me e non rischiate di andare in giro come dopo un incontro di pugilato.

It’s time!

Ok, ci siamo! Il giorno tanto atteso è arrivato…ma non siamo ancora pronte! La manicure, ad esempio, è una brutta bestia. Se credete di affrontarla un’oretta prima che inizino i preparativi, quelli seri, vi sbagliate: avrete bisogno della piena manualità e non potete permettervi di stare con le mani per aria mentre avete un restauro da mettere in pratica, vi pare? Generalmente se la fate in casa, avrete nel tempo già consolidato un approccio, un momento della giornata in cui incastrarla. La sera della vigilia, prima di andare a dormire perché no? Va benissimo se vi coricate come Tutankhamon, specie d’estate funziona alla grande. D’inverno personalmente ho troppo freddo e devo mettere le mani sotto le coperte, con risultati disastrosi al risveglio! Da qualche mese ho abbinato la manicure alle lezioni d’inglese: so che dovrò restar seduta per almeno un’ora e il mouse è l’unica cosa che dovrò impugnare. Quindi, il giorno dell’evento, si fa lezione, non si scappa!

Tutto il resto fa parte delle grandi manovre a poche ore dall’inizio. La parola d’ordine è NON IMPROVVISARE, TESTARE, SPERIMENTARE. Quel che facciamo abitualmente andrà più che bene: meglio un risultato sicuro anche se nella media, che un potenziale disastro inseguendo la promessa di qualcosa di strabiliante.

Io parto sempre con il lavarmi i capelli (parrucchiere? Anche no). Ho cura di non cambiare assolutamente nulla, né i prodotti, né i passaggi e i gesti. Mi servono essenzialmente capelli puliti e un bel riccio, per ottenere il quale niente è meglio di un plopping medio-lungo: da qui il perché io parta dai capelli, ma non solo. Con il turbante in testa è tutto più pratico, dalle maschere alla doccia e al make-up (senza dover raccogliere i capelli rischiando di sciupare la piega). Se non vivete da sole, a questo punto ritengo sia il caso di avvisare gli altri membri della famiglia di fare ORA o MAI PIU’ i loro bisogni, perché non uscirete tanto presto dal bagno. Portatevi una bottiglia d’acqua e generi di prima necessità, in caso di mancamento o calo di zuccheri (o fame nervosa).

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1.Maschera Purificante Dr.Hauschka  2.Maschera Rivitalizzante Dr.Hauschka  *COMING SOON*

Per prima cosa tocca alle maschere, sì…al plurale. Perché l’interrogativo è: purificante o rivitalizzante? Cosa prescrive il manuale della perfetta first lady: pelle pulita o incarnato radioso? Ma perché scegliere? Io le faccio entrambe: naturalmente parto con una bella maschera che purifichi a fondo SENZA aggredire (altrimenti va fatta il giorno prima), seguita a staffetta da una rivitalizzante che mi dia un effetto mise en beauté immediato! Contemporaneamente inizio a fare il bagno o la doccia, di modo che i vapori sprigionati aiutino i pori a dilatarsi e le maschere possano meglio agire (senza contare la comodità di risciacquarsi il viso direttamente nel box). Con i capelli umidi nel turbante e le maschere che si passano il testimone, posso dedicarmi alla body care. Via libera a spazzolature a secco, guanti di crine e scrub, purché abbiate già assodato che i rossori del caso sbiadiscano dopo poco! Per il resto nessuna regola in particolare, salvo una: nessun prodotto troppo grasso. Gli abiti in velluto, seta o in generale in tessuti impalpabili, tenderanno altrimenti ad appiccicarsi addosso e, a parte il fastidio, potreste facilmente ritrovarvi con striature biancastre o aloni di unto (molto facile che accada su georgette e organza). Regolatevi in base al vostro outfit: magari un goccino d’olio sulle aree scoperte per dare un tocco di glow che non guasta mai! Ma con moderazione! Non vogliamo sembrare appena uscite dalla friggitrice!

 

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1. rossetto 01 Elegant Red, Neobio  2.Radiant Fusion Baked Powder 02, Kiko  3.Mineral Foundation Phibest 2.5N Over Light, Finis Terre  4. Mineral Highlighter Liquid Mirror, Neve Cosmetics  5.Primer Loose Powder, PuroBIO 6. blush 02, PuroBIO  7. duo-bronzer 20 Sunny Bronze 8.smalto 8-free Tulipano Nero, Vive la Vida  9. DueBaci Masquerade, Neve Cosmetics

Avvolte da una preziosa vestaglia in seta (in pile, nel mio caso), potrete finalmente lasciare il bagno in favore del vostro vanity table e dare inizio alla magia del make-up! Per me non esiste un trucco da sera, lo sapete. Mi trucco ogni giorno come mi piace, con base leggera e labbra ben in evidenza…e poco importa se sono le 8 del mattino. Abbiate cura di scegliere una combinazione che si sia rivelata affidabile e duratura, una base che non lucidi troppo e un rossetto che sia ben stabile e facile al ritocco!  Puntate su un look che vi faccia sentire voi stesse e pienamente a vostro agio! Altrimenti sembrerete delle bambole dalle facce semi-paralizzate. Importantissimo!! Non truccatevi da vestite, regola d’oro!! Soprattutto se usate polveri, potrebbe essere la fine!!

 

A questo punto, sempre rigorosamente nella vestaglia di cui sopra, potete procedere

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Eau de Toilette Bergamotto & Patchouli, Phytorelax

all’asciugatura dei capelli e solo alla fine, vestitevi. Ma prima scegliete con cura un profumo che sia adeguato ma che, soprattutto, abbia un minimo di persistenza (con i profumi naturali o pseudo-tali questa è la maggiore difficoltà). Non-spruzzate-il-profumo-sui-vestiti, vi prego. I profumi a volte macchiano in modo praticamente indelebile i tessuti e non ci sarà lavanderia al mondo che potrà porvi rimedio (quel top in pizzo macchiato nell’estate del 99 con il profumo alla vaniglia di Yves Rocher è un ricordo indelebile nella mia memoria).

 

Cos’altro? Siate assolutamente, completamente ed indiscutibilmente favolose. E se ci riuscite, divertitevi pure!

L.

 

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E in borsetta? Anzitutto adoro le Clatch, ma vuoi mettere la comodità di una piccola tracolla? 1. d’obbligo per me una pochette con zip, all’interno della quale mettere le cose di fondamentale importanza (questa l’ho acquistata a Berlino, com’è facilmente intuibile) 2. Patente e soldi…che non si sa mai!  3. fazzoletti di carta, specie in inverno il naso che cola può rovinarvi una serata!  4. chiavi, ovvio  5.inseparabile specchietto (se vi guardate nel cellulare no, non è lo stesso) con Maria Antonietta preso a Versailles  6. prodotti labbra per il ritocco, che nella maggior parte dei casi non farete nemmeno.

 

 

 

 

Una questione…spinosa

La depilazione naturale, che dramma.

Anzitutto se esistesse una giustizia divina del pelo, io a questa veneranda età non dovrei più averne, anche solo per il fatto di non aver mai ceduto alla lametta da che abbia memoria! Ovviamente così non è, ma per lo meno la cosiddetta area calzino è stata evacuata, sia lode!

Per chi è abituata a metodi di depilazione quali rasoio o silk-epil, il passaggio al naturale non comporta grandi cambiamenti (pare che il semplice olio di cocco sulle gambe prima della rasatura sia strabiliante); per chi, poi, non si depila affatto ancor meglio: probabilmente l’uso di prodotti eco-biologici potrebbe far notare un certo intensificarsi dei peli superflui, ma a quanto pare questi ultimi non costituiscono un problema.

Per chi, infine, è come me abituata alla ceretta, beh…la cosa naturalmente si complica. Trovare una degna sostituta della cera abituale non è cosa semplice (poteva essere il contrario? Quando mai).

In passato ho già affrontato questo tema a me tanto caro perché, vedete, io i peli li odio e non mi sono mai rassegnata all’idea di dover cambiare metodo di depilazione: quale soave sensazione è quello strappo? Impagabile!

Per molto tempo ho utilizzato con soddisfazione la Cera Orientale al Limone di Allò Nature, sia in formato “barattolo” dall’estetista, sia in roll-on da fare a casa. Anche la Cera Orientale a caldo Veet la promuovo ancora oggi ed in genere mi torna utile in particolare per la delicata zona delle ascelle: buona sì, ma improponibile da portare dall’estetista! E allora?

Poi una sera esco dall’ufficio, sono giù, sono stanca,…e perché tutte a me? Insomma, solita tiritera. Ma andiamo da Acqua e Sapone, mi dico, così…per “guardare” (sì, come no). E cosa vedo? Un espositore nuovo fiammante della linea depilatoria di NaturaVerde Bio (marchio non nuovo in questo blog! QUI). E giù tutto in braccio verso la cassa (perché non dovendo comprare nulla, mica ho preso il carrello, mi sembra giusto). Tutti i prodotti di cui parlerò sono dermatologicamente testati e certificati ICEA NATURAL COSMETICS (in commercio c’è però anche la Crema Depilatoria, che non rientra nei miei standard, per così dire).

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Senza dubbio questo barattolo in latta da 400 gr rappresenta il prodotto da me più acquistato, lo lascio dalla mia estetista di fiducia e non ci penso più! La praticità sta nell’avere circa le dimensioni di un normale barattolo di cera tradizionale, cosicché si possa utilizzare con un fornello scaldacera standard (la versione di Allò Nature era decisamente grande e, sebbene si riuscisse ad infilare nell’apparecchio, la comune spatola risultava troppo corta quando il prodotto iniziava a scarseggiare; il barattolo Veet, invece, si scalda nel micro, per cui è improponibile per qualsiasi uso non domestico). WP_20180121_12_24_05_ProLa sua composizione è a base di resina, olio di Arachidi, olio di Melograno e di Camelia provenienti da agricoltura biologica, Vitamina E, olio di semi di Girasole! Ha l’spetto di un barattolo di miele e funziona alla grande! Secondo me (e secondo la mia estetista, il cui parere è sicuramente più autorevole) lavora meglio della Allò Nature, rimanendo ugualmente delicata ma producendo uno strappo nettamente più deciso. Non mi ha mai provocato irritazioni né alcun tipo di sgradita reazione! 1 Performa sempre bene, con il freddo e con il caldo e, da quando l’ho usata la prima volta (primavera-estate 2016, trovo tracce di questa linea in una foto sulla pagina FB risalente al giugno di quell’anno, in effetti) non ho mai sentito il bisogno di cercare altro!

NATURAVERDE BIO_CERA DEPILATORIA ricarica roll-onModificate in Lumia Selfie

Il roll-on per me è un grande alleato, in estate particolarmente, stagione in cui non riesco a star buona ad aspettare le mie canoniche 3 settimane per fare la ceretta completa. Ogni fine settimana, infatti, vado di Silk-Epil o faccio una cerettina da me, tanto per gradire, almeno dal ginocchio in giù. Benché abbia in casa qualsiasi congegno elettronico, il roll-on mi risulta incredibilmente facile e veloce da utilizzare, senza contare che il rischio di sporcare/sgocciolare/schizzare è quasi pari a zero (fondamentale). WP_20180121_12_23_34_Pro

Non cambia però solo il modo d’uso, cambia anche l’inci: sempre a base di resina, oli di Arachidi, Melograno, Camelia, semi di Girasole e Vitamina E ma con l’aggiunta di cere (Alba e Carnauba). Di conseguenza cambia anche il risultato finale che, sebbene non mi dispiaccia affatto, trovo un po’ meno performante della versione roll-on di Allo’ Nature, ad esempio. Tuttavia quando finirò le mie scorte per un reggimento non credo proprio che farò un ordine on-line ed acquisterò questa versione senza troppi problemi.

 

NATURAVERDE BIO_OLIO DOPOCERA ADDOLCENTEModificate in Lumia Selfie

Essendo queste cere liposolubili, quale miglior alleato di olio a depilazione ultimata? Francamente qualsiasi olio può andar bene, ma perché non provare la versione proposta in gamma? E’ un flaconcino da 100 ml (la qual cosa mi fa pensare che potrebbe essere una buona alternativa da portare in viaggio come semplice idratante), ma dalle condizioni in cui versa il pack potreste facilmente intuire che dura molto! WP_20180121_12_24_27_ProProbabilmente anche l’etichetta è liposolubile, infatti per l’inci tireremo un po’ ad indovinare: mi pare che sia composto da un mix di oli, quali Arachidi, Mais, Melograno, Camelia e Vitamina E. Ripeto: rimuove i residui di cera esattamente come farebbe un qualunque altro olio, lo stesso dicasi per l’effetto setificante sulla pelle. La sua applicazione è piacevole come anche il suo profumo, costa poco e dunque perché non provarlo? Se vi steste chiedendo se ha qualche potere ritardante sulla crescita dei peli, come millantato da molti prodotti simili, …ebbene no, affatto. Del resto l’azienda non lo propone neanche come tale! Niente che abbia ritenuto di dover riacquistare una volta terminato, ma in fondo carino!

NATURAVERDE BIO_STRISCE DEPILATORIE CORPOModificate in Lumia Selfie

Bene, partiamo dal presupposto che non sono mai stata un’adepta della Setta delle Strisce Depilatorie. Ci sono molti aspetti che non mi sono ancora del tutto chiari, come ad esempio: si riscaldano, si applicano, si strappa…e si butta? Se io volessi riutilizzarle dovrei ricongiungerle, riscaldarle nuovamente e così via? Ad ogni modo ho pensato di acquistarle lo stesso (ho fatto 30, faccio 31…) perché per i ritocchi sarebbero potuteWP_20180121_12_23_19_Pro tornarmi utili. Al di là del mio rapporto conflittuale con il concetto di strisce in sé, non le ho trovate particolarmente indispensabili. Penso che sia improponibile fare una depilazione completa con il solo ausilio delle strisce, ma effettivamente per aree circoscritte da dover depilare all’ultimo secondo senza dover tirar fuori tutto l’arsenale del caso, mi sembra una buona idea tenerle a portata di mano: pensate a quando, prima di andare a letto, vi rendete conto di aver scelto una canotta da indossare il giorno dopo e non avete le ascelle perfettamente depilate….ecco.

Gli ingredienti, gira e rigira, sono sempre gli stessi: resina, olio di Arachidi, cera alba, oli di Melograno e Camelia, Vitamina E, olio di semi di Girasole ma con l’aggiunta di Biossido di Titanio. La confezione contiene 20 strisce e 4 salviette post-depilazione, queste ultime piuttosto interessanti, sebbene non capisca la proporzione di 20 a 4, probabilmente si stima che per depilare una gamba, ad esempio, occorrano 5 strisce ma solo 1 salvietta, chissà. Il problema sussiste quando si usa 1 sola striscia per volta. Ad ogni modo, dicevo, le trovo valide e più sensate dell’olio stesso poiché contano i medesimi ingredienti ma con l’aggiunta degli estratti di Calendula e Camomilla, addolcenti e lenitivi!

Insomma, prodotto con cui familiarizzare, ma senz’altro da tener presente in caso di emergenza e da mettere in valigia per ritocchi in velocità! Dimenticavo: detto tra noi e visto che le uso principalmente per le ascelle, una striscia è davvero troppo lunga! Tagliatela a metà prima di riscaldarla!

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E veniamo al prodotto rivelazione, il mai più senza, il ma allora esisti, avevo perso le WP_20180121_12_26_09_Prosperanze. Se per la cera “abituale” tutto sommato qualche alternativa ce l’avevo, per l’area labiale non avevo trovato veramente nulla di valido. Parliamo di un pelo corto (per ovvie ragioni), ma tenace: la cosa più insidiosa in natura. Né la Allò Nature né la Veet mi avevano mai convinta. Queste strisce, invece, sì. Personalmente le trovo, anche in questo caso, un po’ troppo lunghe (quindi ancor meglio, perché vi dureranno il doppio!). Una volta rese della misura a me più congeniale, le scaldo con il phon, le divido e le applico: aderiscono perfettamente e producono uno strappo secco che porta via con sé tutto ciò che deve, residui di cera inclusi. La cosa importante è che non li spezza, non produce irritazioni e brufoletti post-epilazione, né eccessivo rossore. So bene che non si fa, ma se qualche superstite dovesse esserci, riapplico la striscetta per un secondo strappo (circoscritto però al solo angolino interessato): mi consentono di farlo in sicurezza, ma voi….non imitatemi, è meglio! Ho già visto troppe donne portare i segni evidenti di strappi doppi o tripli, credete a me!

Strisce e salviette viso (sempre nella magica proporzione di 20 a 4, ancor più inspiegabile in questo caso) sono identiche per composizione a quelle corpo, com’è ben visibile dall’inci. Sul viso, tuttavia, preferisco continuare ad applicare una pomata all’ossido di zinco a depilazione ultimata: meno untuosa e più lenitiva!

La linea conta anche, oltre alla già citata crema depilatoria che non gode di certificazione, cosa peraltro spiegabilissima, anche le strisce in tessuto, che ancora non ho comprato, ma che non escludo di prendere prima o poi!WP_20180121_12_15_49_ProEbbene, tutte le donne virtuose e sempre piaciute come da tradizione dei ben noti e falsissimi proverbi, sono avvisate: penso che questa linea sia attualmente la più valida alternativa naturale sul mercato! Economicamente accessibile, presente nella grande distribuzione (più costosa all’Ipercoop che da Acqua e Sapone), buoni ingredienti e risultati niente male! Fate voi!…oppure tenetevi il vostro morbido manto, che almeno d’inverno tiene caldo!

L.

per lavarsi, esfoliarsi, idratarsi e rassodarsi

Devo scrivere questo post!… e subito! Se non altro per liberare il borsone da una serie di vuoti che mi trascino dietro da tempo immemore!

La palestra continua ad essere una costante: a volte riesco ad andarci anche il mercoledì, a volte no; a volte riesco ad anticiparla in pausa pranzo, a volte no…sta di fatto che l’impegno continua. Ho un nuovo borsone (!!) e medito di dare una rinfrescata ai vari outfit che, già piuttosto spartani, versano in uno stato pietoso (per intenderci le mitiche t-shirt da uomo dell’Ipercoop a €2,90! Non troverò di certo marito in palestra, lo so). Quel che conta, tuttavia, è che il beauty sia sempre ottimamente fornito perché in palestra si va soprattutto per i trattamenti post allenamento, ovvio.

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A testimonianza del fatto che sì, io la doccia me la faccio (ho ancora questa strana abitudine), c’è un sacco di roba per lavarsi, e quasi tutta So’ Bio Etic: qualche mese fa, con reale sgomento, potei appurare che da Auchan era approdato questo marchio (certo, pochi pezzi e poche referenze), prima per me reperibile solo on-line. So’ Bio Etic ha raggiunto il culmine della notorietà qualche anno fa con il lancio della prima BB Cream eco-bio in assoluto, da cui persino io mi feci tentare (…grande errore! Io e lei siamo state incompatibili sin dal primo istante…e difatti andò cestinata, mio malgrado). Niente d’imperdibile, ma specie i prodotti ad uso quotidiano sono buoni ed hanno un interessante rapporto qualità/prezzo! I docciaschiuma nello specifico, sono presenti in 4 o 5 varianti, hanno tutti un prezzo variabile dai 5 ai 6 euro. Il loro pack è solido, e dalla forma squadrata e compatta: a dispetto di quanto possa sembrare “tascabile” (e lo è!!) contiene ben 300 ml (format généreux, come specificato sull’etichetta), il che lo rende particolarmente comodo perché non ingombra ma dura tanto! La versione al Cocco & Fiori di Tiaré, aveva un profumo irresistibile che lentamente è andato trasformandosi in un odoraccio nauseabondo prossimo alla putrefazione (di quelli che ti fanno temere che qualcuno entri in doccia e te lo chieda in prestito); la versione al Latte d’Asina, invece (e per fortuna) è stato delizioso e inebriante dalla prima goccia all’ultima; ora è la volta della sempre adorata Vaniglia de Tahiti, nuovo di pacca ma che dalle prime impressioni non pare essere il più imperdibile dei docciaschiuma, vedremo! 

Troviamo inoltre l’onnipresente Gel Doccia Delicato Viviverde Coop, che è sempre una buona opzione per il prezzo contenuto, la facile reperibilità e il formato ridotto: un gel fresco dal profumo fruttato che lava senza seccare ed è sempre bene tenere in scorta! Non perché rientri tra i miei prodotti preferiti, ma semplicemente perché ritorna sempre utile ed è un acquisto “facile”! Quantificare le volte in cui io l’ho comprato da quando fece il suo esordio sugli scaffali dell’Ipercoop anni fa è impossibile! Finisce nel mio carrello più spesso di quel che vorrei, ma al supermercato bisogna, a volte, accontentarsi!…

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Proprio in base a questo principio, i prodotti che seguiranno non sono di certo il top in fatto di body care, ma come sempre sono stati utili! Per la doverosa esfoliazione, ad esempio, non ho nulla di nuovo da segnalare! L’ennesima confezione di Scrub Corpo Vellutante ai Granuli di Albicocca de L’Erboristica di cui abbiamo già parlato QUI e che si dimostra, ancora una volta, una buona opzione in fatto di praticità ed efficacia (ad un prezzo più che onesto!); anche dello Scrub Corpo Nutriente Zuccherino di Equilibra abbiamo già parlato dettagliatamente QUI e francamente sono piuttosto sollevata di averlo finito! Riacquistarlo? Un errore che non ripeterò!

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Per rassodare, mai come questa volta, ho dovuto accontentarmi e chiudere un occhio (tutti e due, a dire il vero)! Ma non potevo fare un ordine e in giro non ho trovato davvero niente di meglio! A mia discolpa però va detto che non ho investito più di 3€ in questo prodotto: il Rassodante Corpo Pancia Fianchi e Glutei di In.Primis non ha davvero un inci impeccabile (anche se di gran lunga migliore di molti altri prodotti da profumeria che costano dieci volte tanto)! La formula vanta alcuni estratti interessanti (Ippocastano e Gemme di Faggio) provenienti da agricoltura biologica, e poi Caffeina e Teofilina, ma anche olio di nocciolo di Albicocca per idratare e il solito Methyl Nicotinate per l’effetto riscaldante (non aggressivo)e il lieve pizzicorio. Non ha fatto miracoli ma è stato utile a suo modo (se non altro teneva piacevolmente caldo nelle sere d’inverno…). Prodotti di questo tipo rappresentano un gran peccato: se fosse riformulato potrebbe diventare davvero valido, ma allo stato attuale non si candida al riacquisto! Ne approfitto per puntualizzare un concetto per me molto importante: avere degli ingredienti da agricoltura biologica non è di alcuna rilevanza, a mio avviso, in una formula scadente (se non peggio)! Non fermatevi a ciò che il produttore scrive in bella vista sulle etichette ma guardate la composizione nella sua totalità! Se gli inci DEVONO essere riportati sulle confezioni, un motivo ci sarà, no?

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Infine…l’idratazione, mia passione irrefrenabile/dipendenza patologica! Dopo una lunga giornata e tanta fatica, cosa c’è di meglio che spendere le nostre ultime forze in un rilassante auto-massaggio? Mi massaggerei per ore, non c’è cosa che mi dia una eguale sensazione di benessere e, se l’olio è indovinato, il risultato sarà sorprendente! L’olio inoltre si dimostra sempre pratico e all’occorrenza anche di veloce utilizzo (sempre sostenuto! QUI): se per esempio uscite dalla doccia e vedere che in sala attrezzi hanno già spento la luce (!!) niente panico perché non ci vorrà molto a cospargervi velocemente e rivestirvi! Gli Elisir d’Oriente di Naturaverde Bio, emolliente rigenerante con olio di Camelia e rivitalizzante anti-età con olio di Melograno, si sono rivelati alleati preziosi! Entrambi a base di olio di Riso e dalle profumazioni inebrianti (l’una più sensuale, l’altra più dolce e fruttata) sono veri distillati di femminilità: texture setosa, finish asciutto (per essere un olio, eh! Grazie al Coconut Alkanes) si prestano sia ad un uso super veloce che ad un massaggio più lungo e intenso! Ottima idratazione e pelle da favola! E poi, inaspettatamente, lui…la perla del mio beauty: Olio Corpo Elasticizzante al Neem di Giardino dei Sensi Natural! Mix di oli più ricco (Germe di Grano e Mandorle Dolci), consistenza più corposa ed una profumazione speciale, di quelle che non ti stanchi mai di avere addosso!! La pelle, il giorno dopo, sarà ancora morbidissima e vellutata! Se penso che sono tutti e tre certificati Icea, acquistabili nella grande distribuzione ed estremamente low cost non posso che sorprendermi di quanto siano stati performanti, quest’ultimo in particolar modo (si sarà capito che lo amo?)

Il mio borsone, alleggerito di 1/3, sembra improvvisamente triste e vuoto: ma il bello del vuoto è che può sempre essere riempito di nuovi e strabilianti prodotti con cui divertirsi nell’eterno gioco del prendersi cura di sè, un gioco a cui tutte possono partecipare senza limiti di età o di peso! Non è mai troppo tardi e il tempo dedicato a noi stesse non è mai tempo sprecato! La palestra darà risultati, un giorno, l’alimentazione farà il resto…e la body care infiocchetterà il vostro corpo come un prezioso e splendido regalo (perché dentro, teoricamente, dovremmo essere meglio che fuori)!…e poi… è il gioco più divertente che ci sia! 😉

L.

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la combo #5 Naturaverde Bio Bacche di Goji e Bamboo

Non è la prima volta che su questi lidi si parla della linea Giardini Imperiali di Naturaverde Bio: la combo #3 infatti era la linea Olio d’Argan e Fiori d’Arancio, mentre un valido supporto post allenamento è stato il Foglie d’Ulivo e Fiordaliso, che purtroppo non è potuto diventare una combo perché il “mio” Acqua e Sapone si è ben guardato dal campionare anche la body lotion (profondo disappunto).

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Fortunatamente la linea Tonificante e Antiossidante a base di Bacche di Goji e Bamboo era piuttosto completa e dico fortunatamente perché si è rivelata la mia preferita!
Tutti i prodotti sono certificati ICEA Eco Bio Cosmetics e non contengono SLES, parabeni, petrolati, coloranti e siliconi.
 
wp_20160822_12_51_36_proNATURAVERDE BIO DETERGENTE CORPO Bacche di Goji e Bamboo  500ml
Sono profondamente contraria alla pratica di aprire le confezioni in negozio per sentirne la profumazione, per le ragioni che tutti sappiamo. Ma fortuna ha voluto che io acquistassi sulla fiducia questo detergente corpo in formato maxi da 500 ml, perché in verità esiste anche la versione “Doccia Schiuma” da 250ml (la cui formulazione è quasi identica).
Mi è andata più che bene direi, poiché questo detergente l’ho letteralmente adorato!
Fermo restando la validità del prodotto in sé (che nulla di più deve fare se non lavare senza aggredire, e lo fa) la sua profumazione dolce e fruttata lo rende una vera e propria coccola!
La sua formulazione prevede una combinazione di tensioattivi in aggiunta ai quali fanno capolino gli estratti di Bacche di Goji e di Bamboo, entrambi da agricoltura biologica.
A prescindere dal fatto che non credo nei reali effetti tonificanti e antiossidanti che l’uso di un bagnoschiuma possa donare, è sicuramente un prodotto che si rivela indovinato e gradevolissimo all’uso! Ottimo!
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wp_20160822_12_52_15_proNATURAVERDE BIO CREMA FLUIDA CORPO Bacche di Goji e Bamboo 250 ml
Parlando di questa body lotion il vero peccato è che non esista una maxi size perché è semplicemente deliziosa! Per l’estate si è rivelata perfetta: fresca e facile da stendere, non necessita di un lungo massaggio per essere assorbita e lascia la pelle asciutta, idratata e profumata a lungo! Il profumo (aggiunto) è identico a quello del detergente corpo, dunque adorabile! Probabilmente per l’inverno potrebbe non rivelarsi completamente sufficiente, specie per le pelli più secche, ma ci scommetto che potrei testarla anche nei mesi più freddi perché mi è molto piaciuta la sua “facilità” d’utilizzo, unita ad una innegabile gradevolezza! Sbirciando l’inci troviamo sempre gli estratti di Bacche di Goji e Bamboo come sopra; da segnalare olio di Germe di Grano che ci piace sempre e Tocoferolo per potenziare il suo effetto antiossidante (del resto, cos’è la vita senza un po’ di Vitamina E?).
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Non vi sorprenderà affatto leggere che presa dal trip “bacche di goji e bamboo”, alla prima occasione, ho acquistato anche il Sapone Liquido della stessa linea, che fa bella mostra di sé nel bagno padronale: servizievole e carino come i suoi fratellini!
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Direi che per questa combo è tutto e, lo ammetto, mi è andata bene anche questa volta! Perché anche la cosmesi non sfugge al principio generale che tutto regola nella nostra vita: la fortuna innanzitutto.
L.
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dal borsone al bidone (vuoti palestra p/e)

Il mio borsone da palestra ha raggiunto un peso esorbitante, cosa straordinaria considerato il fatto che in questo periodo non mi porto dietro neanche l’accappatoio ma un asciugamano striminzito in cotone, tanto quando esco dalla doccia letteralmente “evaporo”…
Mi sono chiesta allora cosa fosse questa zavorra….ed ho scoperto che negli ultimi tempi ho finito diversi prodotti, ma non mi sono mai sbarazzata dei vuoti, bene.
E’ giunta l’ora di fare un po’ di pulizia ed approfittare delle ferie per far fare al borsone un giretto in lavatrice, così eccomi qui a parlarvi di tutto ciò che ho usato (e finito….e non ancora buttato) con più o meno soddisfazione negli ultimi mesi in palestra!
 
NEOBIO DOCCIA GEL ENERGIZZANTE BIO CAFFEINA E THE VERDE
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Se ne ho l’occasione mi piace sempre acquistare un doccia schiuma specifico per lo sport, di quelli che dovrebbero regalare una sensazione rinvigorente ed energizzante, che fa sempre piacere. In occasione di uno dei miei ultimi ordini ho trovato il Doccia Gel Energizzante di Neobio ed avendo un costo contenuto ho deciso di acquistarlo.
Francamente non posso certo valutarlo nell’ottica del post-sport perché, a mio avviso, non ha davvero nulla di specifico per questo uso! E’ un buon docciaschiuma, assolutamente nella media, che lava bene ma niente di più. Il suo odore è un po’ pungente, non sgradevole ma che non mi ha entusiasmata. Ed ecco perché, sebbene economico, non credo di riacquistarlo.
 
BENECOS BODY PEELING ALBICOCCA E FIORI DI SAMBUCO
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Ho già abbondantemente parlato di quanto siano comodi gli esfolianti corpo in tubo, specie da portarsi in palestra, ma non sempre efficaci (rettifico: praticamente mai neanche sufficienti). Ho voluto dare una chance al nuovo (ormai vecchio) peeling di Benecos, perché fondamentalmente molto low cost e, nel caso mi avesse delusa come tutti gli altri, ….poco male. In effetti mi ha delusa, lo ammetto. A parte la profumazione molto gradevole (ma non persistente) ed il pack grazioso, non c’è molto altro da aggiungere. I microgranuli sono davvero talmente piccoli da non esfoliare proprio un bel niente. Su pelle bagnata non si percepiscono affatto, su pelle asciutta/sudata si forma una sorta di pappetta schiumosa, e comunque non si sentono ugualmente. Adios!
 
NATURAVERDE BIO DOCCIA SCHIUMA FOGLIE D’ULIVO E FIORDALISO
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Considerato il fatto che da Acqua e Sapone non c’era la body lotion abbinata e quindi non l’avrei potuto adoperare per una combo, ho pensato di prenderlo per la palestra tanto più che il formato “piccolo” da 250 ml si rivela piuttosto pratico. Forse non sarà specifico per lo sport, ma di sicuro è molto piacevole da utilizzare in ogni circostanza, a mio avviso! Il suo profumo è fresco, gradevole, lava bene e lascia la pelle morbida! Inoltre, lo devo dire, pigrizia vuole che quest’estate io abbia puntualmente abbandonato il borsone in macchina sotto il sole cocente per tutto il giorno (pensate un po’: alle 21,30 quando finisco di allenarmi e faccio la doccia il prodotto è ancora caldo!!!). Pensavo sarebbe andato a male nel giro di poco ed invece ha resistito stoicamente!
 
L’ERBORISTICA DI ATHENA’S SCRUB CORPO VELLUTANTE AI GRANULI DI ALBICOCCA
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Un prodotto a cui non avrei dato una lira….ed in effetti l’ho acquistato solo perché costava €4! Devo dire che nel corso degli anni il suo INCI è progressivamente migliorato, fino a raggiungere l’attuale formulazione che io reputo più che accettabile! Posso affermare di aver trovato il prodotto rivelazione! Ha una consistenza cremosa ed è ricco di microgranuli che, sebbene davvero “micro” sono in quantità tale da assicurare un ottimo scrub contro ogni previsione! Va bene su pelle asciutta, umida, sudata, bagnata….sempre! Il suo profumo non mi entusiasma, ma ci si abitua (bisogna farlo necessariamente, perché è piuttosto persistente)e lascia la pelle liscia e morbida! Facile da risciacquare, non unto….ottimo! Penso che, ad oggi, sia il miglior scrub da palestra (ossia non in vaso) in assoluto! Da ricomprare….e subito!
 
Potreste chiedervi in cosa sia consistito il trattamento post allenamento che, è noto, applico dopo la doccia (in genere, lo sapete, si tratta di un anticellulite o una crema rassodante). In realtà vi stupirò perché è stato qualcosa d’inaspettato e del tutto nuovo per me, che mai avrei immaginato di usare: un autoabbronzante! Ma questa, ovviamente, è un’altra storia!
 
to be continued…..
 
L. 
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la combo#3 Naturaverde Bio Olio d’Argan e Fiori d’Arancio

Continua la mia fissa delle combo ed oggi è la volta di prodotti extra low cost, ma a mio avviso davvero molto interessanti e che, naturalmente, hanno generato in me una fissazione del tipo “mi compro tutte le referenze disponibili, non fermatemi!”…
Naturaverde Bio ha sfornato 3 linee complete di doccia schiuma (in 2 formati), crema fluida corpo, detergente mani e detergente intimo in 3 profumazioni differenti (Foglie d’Ulivo e Fiordaliso, olio d’Argan e Fiori d’Arancio, Bacche di Goji e Bamboo) dal bel pack, ottimi ingredienti e certificati ICEA Eco Bio! Questa combo, in verità, non è la prima che acquisto bensì la prima che finisco (leggi: seguiranno altre combo! So che ne siete entusiasti!)!
Non so in base a quale perversa logica, il “mio” Acqua & Sapone non ha le linee complete come dovrebbero essere (perché proporre il detergente intimo di una sola profumazione?! Oppure perché 2 body lotion su 3? Mah! Quando l’ho fatto notare i ragazzi, in verità sempre molto gentili, mi hanno guardata un po’ straniti con un’espressione del tipo “assecondiamola”!)
L’unica linea completa è, che ve lo dico a fare, proprio questa ed è quella che mi piace un po’ meno…
Affinché la combo viaggiasse il più possibile di pari passo ho optato per il formato piccolo e, ciononostante, ho finito nettamente prima la body lotion del bagnodoccia, segno che: a) il bagnodoccia è concentrato e ne basta poco; b) la body lotion è molto piacevole da spalmare ed invoglia ad abbondare!
L’azienda identifica questa linea come “nutriente e rinfrescante” ed io non potrei essere più d’accordo! Non è che sia “rinfrescante” nel senso stretto del termine (non produce sensazione di fresco, per intenderci) ma la sua profumazione floreale ed un pochino pungente, è realmente fresca ed, in una certa misura, energizzante, rinvigorente!! Davvero ideale per la body care del mattino ed in questa stagione ancor di più!
NATURAVERDE BIO DOCCIA SCHIUMA OLIO D’ARGAN E FIORI D’ARANCIO
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Si presenta come un gel mediamente denso e trasparente, profumato ma non invadente, lava bene e produce una morbida schiuma! In generale l’ho trovato piuttosto delicato e, anche usato come detergente intimo in alcune occasioni, non mi ha dato il minimo fastidio! Un inci molto semplice in cui figurano, oltre che i tensioattivi del caso, appunto l’olio d’Argan  ed estratto di fiori d’arancio amaro: potrebbe sembrare un’ovvietà ma vi assicuro che così non è! Molti prodotti, anche buoni, presentano formulazioni identiche e si differiscono solo dalla profumazione aggiunta! Così capita che un’azienda metta sul mercato 3 bagnoschiuma, alla rose, gelsomino e malva ad esempio, aventi stessa identica formulazione ma con una diversa fragranza, senza che nessuno dei 3 abbia al suo interno rispettivamente tracce di rosa, gelsomino e malva!! Non che qui il profumo aggiunto non ci sia, però ci sono anche gli ingredienti che ne danno il nome e lo caratterizzano! Sad but true, diceva il mio grande amore James Hetfield…
NATURAVERDE BIO CREMA FLUIDA CORPO OLIO D’ARGAN E FIORI D’ARANCIO
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Il pack con dosatore è di quelli adorabili fino all’80% del consumo della crema, per la restante parte è un incubo! Senza contare il fatto che il flacone in plastica rigida non si presta ad essere tagliato con normali mezzi casalinghi (se avete care tutte e 10 le vostre dita…), dunque dovrete arrendervi al fatto che non riuscirete a prelevare il 100% del prodotto! Per il resto, come sopra: il suo profumo, benché non rientri perfettamente nelle mie corde, è stato comunque gradevole e ho utilizzato questa lozione con piacere. Il dosatore non inganni: non è eccessivamente fluida, ma piacevolmente densa. Resta comunque una crema fresca, di rapido assorbimento che non necessita di un gran massaggio e che lascia la pelle liscia, non unta, profumata delicatamente ed idratata per molto, molto a lungo!! Negli ingredienti oltre appunto all’olio di Argan e all’estratto di fiori d’arancio amaro, troviamo l’olio di germe di grano e la vitamina E!
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Molto buono e degno di nota è anche il fratellino della combo, il Detergente Intimo della stessa linea, che ha sempre svolto bene il suo lavoro, in tutta dolcezza.
Che altro aggiungere? Una qualità sorprendente per prodotti così low cost (tutti e 3 assieme non arrivano a €10!), ma che sapranno deliziare i nostri sensi: pack curati e belli a vedersi, texture gradevoli ed invitanti, profumazioni intense, inebrianti ma mai invadenti o fastidiose. Il fatto che siano certificati e disponibili nella grande distribuzione a prezzi piccoli piccoli ne fanno i candidati ideali per una body care coi fiocchi!
 
L.