capelli e routine mezzo azzeccata

Parlare di capelli è sempre un piacere, ma se la routine non è azzeccata….che piacere è? In questo caso, qualcosa è andata bene, qualcosa meno…complessivamente abbiamo avuto di meglio ma non è il caso di lagnarsene poi tanto.

Partiamo di volata perché la strada è lunga e io non è che c’abbia tutta ‘sta voglia di dilungarmi (dico così e poi sformo centinaia di migliaia di parole, inutili). Il lavaggio è stato difficoltoso, ancora. Sulla scia del precedente post (QUI) ho alternato lo SHAMPOO CAPELLI DETOX all’ALGA KOMBU di MATERNATURA al ben più economico SHAMPOO RINFORZANTE al FICO D’INDIA di ANTICA ERBORISTERIA. Cambiamo completamente registro, come potete ben notare: l’uno, un prodotto di nicchia, ecobio, certificato e non propriamente low cost (ci aggiriamo sui 14€ per 250 ml), l’altro da grande distribuzione con inci accettabile ma non immacolato e che ti tirano dietro per un paio di euro. Normalmente funziona così: quando il mio cuoio capelluto inizia a dar fastidio…il più idiota degli shampoo aiuta…e ti viene da dire perché mai spendo tanto?! Già. Tranquilla amica, tornerai a spendere. In realtà ho una mezza teoria che va consolidandosi nel tempo riguardo gli shampoo ecobio: sono spesso tanto ricchi d’ingredienti quanto deboli nel lavaggio. Dunque vanno alternati, c’è poco da fare. Di buono c’è che gli shampoo storici da supermercato il loro sporco lavoro, diciamocelo, lo sanno fare: bisogna vedere che abbiamo inci, se non perfetti, quantomeno praticabili. Qui poi entra in gioco il nostro personalissimo metro di misura. D’ingredienti carini ce ne sono (Keratina idrolizzata, Pantenolo, olio di Albicocca, Miele, olio di Fico d’India)…e anche di quelli meno carini, a pallino rosso, per intenderci. Non ci sono siliconi però, il che per me sarebbe inaccettabile. Lava bene, buon profumo (che non permane sulla chioma). Un shampoo onesto, per quel che costa. La mia cute non l’ha particolarmente gradito al pari di tutti gli altri del periodo…per cui ciò mi porta a dire che è la mia cute il problema, non lo shampoo. Lo ricompro? Beh, no…

Continuiamo con l’inutilità fatta prodotto: la MASCHERA PER CAPELLI “FULGORE IMMEDIATO” (e già qui…) al FICO BIOLOGICO & MANDORLA di ORGANIC SHOP. Non è la prima maschera di Organic Shop in cui m’imbatto (QUI), ma di certo sarà l’ultima. Si, ok, sono carine, profumate ed economiche…ma non valgono niente. La profumazione è dolce ma generica, indefinita, senza nessun richiamo al Fico o alla Mandorla, che sarebbe stato carino. Che la si tenga in posa o no, non c’è differenza: a me personalmente i capelli si induriscono inspiegabilmente (il che ha una vaga utilità solo a mantenere il riccio in posa). E non contate sul fatto che possa anche lontanamente districare, ma questo guardando gli ingredienti, lo sapevo già. Cosa avessi in mente quando l’ho acquistata, non è ancora ben chiaro neanche a me…probabilmente l’ho buttata nel carrello per raggiungere la soglia di spedizione gratuita, chissà. E allora? Che farne? Nella speranza di togliersela dalle scatole il prima possibile nella maniera più indolore, la uso miscelata ad una punta di balsamo….uno che possa funzionare per entrambi! Ovviamente in base alla mia consolidata teoria, ho puntato con successo su quel che di meglio offre il mercato per la categoria: che sia low cost, made in Italy e in genere prodotto da Pierpaoli o Qualikos…, gli specialisti che hanno imbroccato la formula, …e non ti sbagli! Il

BALSAMO IDRATANTE CANNABIS di FARMA OFFICINA infatti non delude! E come potrebbe?! Behenamidopropyl Dimethylamine al terzo posto, e si sente, Aloe e poi naturalmente Canapa sotto forma di estratto proteico idrosolubile, olio e active water. Il profumo è gradevole e perfettamente unisex (quindi indicato anche per gli amici capelloni o barbuti). La sua efficacia è constatabile dopo pochi istanti dall’applicazione, semplicemente passando le dita tra i capelli massaggiando il prodotto: la chioma è immediatamente docile al tatto, i nodi sciolti (anche i pochi sopravvissuti alla pettinata pre-lavaggio, che faccio sempre). Insomma, un prodotto che fa la differenza nella hair routine, non vi dico se poi avete la pazienza di tenerlo in posa!! Io non ce l’ho, specie d’inverno…ma sarebbe interessante da provare!!

Sulla cute, a lavaggio terminato, troviamo ancora le goccine SOS LOZIONE CAPILLARE di GENTLEAF di cui abbiamo parlato nel post della scorsa routine e sui cui non mi soffermerò, ovviamente. Mi preme però riconfermare la bontà e l’efficacia di questo trattamento, sul serio, so quel che dico e purtroppo ho la mia esperienza quasi decennale al riguardo. Aiutano! Alla base della cute come mio solito c’è un olio ed è ancora il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE riguardo al quale confermo ancora le mie impressioni iniziali: le proprietà dei suoi begli ingredienti della tradizione ayurvedica, così come lo uso io, non hanno molto senso. Per farne impacchi direi che sarebbe l’ideale! Inoltre il suo odore è abbastanza forte…non mi disturba particolarmente ma dire che mi piaccia…neanche. In definitiva non si candida al riacquisto…ma ne avrò ancora per molto, perché non sono neanche a metà. Bene.

E veniamo allo styling, croce e delizia!! Ok, a questo punto io sono ancora a testa in giù, olio applicato solo nell’area dietro la nuca, un pò di ranking sulle lunghezze ma senza aggiungere ulteriore olio (con questo in particolare non abbonderei). La mia esperienza di riccia mi ha suggerito ultimamente che una buona idea sarebbe potuta essere vaporizzare sulle lunghezze un prodotto più leggero di un olio per texture, ma emolliente…districante…e soprattutto condizionante! ….un balsamo senza risciacquo, per intenderci!! Mi serviva qualcosa innanzitutto che fosse liquido perché non intendo andare a sovrapporre prodotto su prodotto, ma che al tempo stesso mi fornisse una buona base per la crema, il tutto finalizzato alla definizione del riccio senza appesantire, incollare, ingessare. La scelta è ricaduta sul BALSAMO SPRAY BIO OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA. La regola che regna sovrana sulla scelta di un buon balsamo spray è quella che vale per ogni tipologia di balsamo in generale: ci può essere il mondo dentro, ma senza un buon condizionante non serve poi a molto. Ovviamente mi sono accertata che avesse il già citato Behenamidopropyl Dimethylamine (e ben in alto, al terzo posto), seguito da olio di Sapote, naturalmente, estratti d’alghe, amido di mais, Aloe Arborescens, Basilico e Zafferano. Profumo buonissimo, packaging perfettamente adeguato. E’ un prodotto che di sicuro la sua parte la fa senza farsi notare troppo (ripeto, permette la stratificazione dei prodotti senza “pesare” sul risultato finale). Ho provato a vaporizzarlo anche su capello asciutto, come una sorta di leave-in, ma senza successo: induriva anziché ammorbidire, ma in generale il mio capello è refrattario ad ogni tipo di prodotto, da asciutto, per il ciclo: da bagnato fammi quello che vuoi ma da asciutto lasciami perdere. Un buon prodotto, che dura il giusto (3 mesi circa), fa il suo ma non posso dire che mi abbia fatto passare la voglia di provare altro! Sempre a testa in giù,

CREMA CAPELLI MODELLANTE OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA applicata con metodo pray hands. Questa crema un po’ di noie me le ha date, ma penso sinceramente che fosse un po’ in là col preferibilmente entro, per intenderci. Mi è arrivata perfettamente sigillata, ma a mio avviso stazionava da un po’ nei magazzini di questo e-commerce! L’odore è abbastanza in linea con il compagno spray, ma con una punta fastidiosa di un qualcosa in procinto di andare a male (le ultime 2 o 3 applicazioni aveva quasi del tutto cambiato odore…per fortuna era finita altrimenti l’avrei cestinata comunque). Eppure essendo durata esattamente 3 mesi in tandem con lo spray, ero perfettamente dentro al pao. Anche la consistenza era strana: densa ma un po’ grumosa…e una volta aperta bisognava prestare attenzione perché c’era una componente acquosa che colava. Proprio il fatto che non fosse completamente liscia, rendeva l’applicazione un po’ difficoltosa perché il rischio “accumulo di prodotto” era alto. Per ovviare a questa odiosa controindicazione, mi sono aiutata passando un pettine TEK in legno a denti stretti come ultimissimo step, proprio affinché mi aiutasse a distribuire il prodotto in maniera più omogenea, sciogliendo eventuali piccoli grumi depositatisi tra i ricci. Effetti, dunque: definisce il riccio ma lo indurisce più di quel che ti aspetteresti da una crema (anch’essa con condizionante, per giunta!). Questo li rende a mio avviso poco belli appena lavati, ma aiuta a mantenere il riccio nei giorni seguenti…il che male non è! Il terzo giorno, ossia il giorno del lavaggio, raramente li ho legati! Il risultato dunque migliora con il passare dei giorni! Altro aspetto positivo è che non si sente sul capello asciutto, a differenza per esempio dell’Hair Food! Sarei curiosa di riprovarla per valutare se in effetti la mia fosse fallata o meno! Gli ingredienti cardine sono gli stessi dello spray, per questo usarli in combo ha abbastanza senso! Naturalmente, e questo vale per entrambi, l’azione fortificante dell’olio di Sapote, lascia un po’ il tempo che trova visto che andiamo ad applicare i prodotti sul fusto e non alla radice…ma noi ci speriamo lo stesso!

L.

…e poi dal pc al pigiama, ovviamente!

Una skin-care routine “giorno” che si rispetti non può non essere seguita dalla relativa versione “notte”. Il tutto naturalmente serve non solo a dare un insperato filo logico a questo blog che va per i fatti suoi, ma teoricamente anche ad offrire una visione d’insieme della cura del viso in un determinato periodo.

Come per lo scorso post (QUI), parliamo della routine precedente quella attualmente in vigore, sebbene alcuni prodotti siano ancora in uso ad oggi.

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Anzitutto bisogna struccarsi, gesto alla base di tutto e senza il quale scordatevelo pure di avere una bella pelle, chiaro? Ebbene, nella mia missione del “semplificare” che sto progressivamente portando avanti da anni, ho ridotto all’osso il make-up…il che rende le operazioni di struccaggio estremamente veloci: già questo mi pare un ottimo inizio. Inoltre ho accantonato l’idea seppure molto invitante e goduriosa di oli e/o burri struccanti, ma anche del semplice latte detergente (mi riservo ovviamente di cambiare salvidea di nuovo perché la coerenza è tutto!): per rimuovere quel poco di trucco con cui arrivo a sera, una salviettina struccante è quanto di più funzionale possibile! E giù critiche, lo so, in quanto metodo relegato ad episodi d’emergenza: cosa c’è di più urgente dell’andare a letto dopo una giornata di lavoro, palestra & varie, quando rincasate alle 22 e dovete ancora prepararvi la cena? Bene, ci siamo capite! E poi, francamente, le uso da anni e anni e non ho mai avvertito che potessero nuocere in qualche modo alla salute della mia pelle, sù. Mi piacciono molto quelle a marchio ALVIANA che hanno uno strepitoso rapporto qualità-prezzo, sono delle giuste dimensioni e ben impregnate: praticamente perfette, se solo non fossero reperibili esclusivamente on-line…

Fantasia Painting(80)Il viso ad ogni buon conto lo lavo comunque con un detergente: il CLEANSING 4 MULTI ACTION di PUROPHI è stato un grande, grandissimo amore! E’ probabilmente il prodotto più caro che menzionerò a questo giro, ma vale ogni soldo speso e di sicuro è il migliore che abbia provato del brand (spoiler). Anzitutto se è vero che circa €30 per un detergente non sono poche, è altrettanto vero che parliamo di ben 200 ml di prodotto, di cui non ne basta che un pump e che pertanto vi consentirà di ammortizzare la spesa nell’arco dei mesi! Texture cremosa, non genera schiuma ed ha un buon profumo! Consente una perfetta detersione senza seccare o aggredire la pelle…la quale resterà perfettamente morbida ed equilibrata. Lo dico sempre, la detergenza stabilisce l’equilibrio dell’intera routine, meglio non contare su qualcosa di WP_20200112_19_30_31_Proeccessivamente sgrassante che vi obbligherà di conseguenza a caricare sull’idratazione…insomma, un circolo vizioso che non porta a nulla di buono. Detergere efficacemente ma con dolcezza si può e il Cleansing 4 di sicuro ne è un ottimo esempio! Il suo INCI è di un altro livello, ricercato per tecnologie ed ingredienti (non a caso parliamo di un prodotto di fascia alta che si propone anche come maschera idratante e antiossidante, insomma…un vero trattamento di bellezza a partire dalla semplice detersione): bioliquefatto da bucce d’uva rossa, bacche di goji, burro di karité, estratto di camomilla, pantenolo, vitamina E naturale…

Fantasia Painting(77)Alla sera preferisco in genere un idrolato o un tonico che sia un mix di acque floreali, qualcosa insomma che mi piaccia spruzzare generosamente per poi emulsionare oli o sieri oleosi. Il TONICO BIO DUE ROSE di NATURAEQUA è certamente un ottimo esempio!  Mi piace proprio tutto, a partire dal formato generoso (ben 250 ml), il pack con vaporizzatore di quelli che funzionano (permette una buona nebulizzazione, piuttosto ricca ma non violenta o concentrata. Non effetto nuvola ma comunque gestibile). L’odore è gradevole anche per le non-amanti della rosa, credo: a base di Rosa Rugosa e Rosa Muscosa (BIO e a km0) della Valle Scrivia, arricchito con estratto di Basilico di Genova Prà e Zucchero di canna (equo e Bio) del Paraguay, il tutto senza alcool! Fresco, gradevole, lievemente profumato! La mia pelle l’ha particolarmente gradito d’estate ma anche d’inverno ( sebbene occorra un po’ più di coraggio per spruzzarlo…), senza contare che ha un costo accessibilissimo e dura un sacco! Ottimo!!

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Fantasia Painting(76)Pelle umida? Perfetta allora per una crema contorno occhi di quelle che vanno un tantino alleggerite per favorirne l’assorbimento. Celeberrima pietra miliare della cosmesi eco bio da che io ricordi, credo che tutte noi l’abbiamo provata, almeno una volta: la EYE CARE CREAM di MARTINA GEBHARDT! 15 ml di pura untuosità potrebbero scoraggiare molte di voi, lo so! Io stessa non l’ho apprezzata al mio primo acquisto anni fa! Ma oggi, vuoi per gli anni che passano e di conseguenza una pelle più bisognosa di nutrimento, vuoi perché ho anche imparato a gestirla (no, dimenticate le ditate! Siate parsimoniose e applicatela su pelle umida….e vedrete!) insomma…mi sta dando grosse soddisfazioni! Contiene pochi ingredienti ma estremamente nutrienti, a partire dagli oli di oliva e di avocano, per esempio, ma anche la lanolina, cera alba, burro di cacao e di karitè, ecc….resta ancora un mistero come utilizzarla di giorno.

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Ah, altra cosa: se vi cade, è la fine. Il vasetto resterà integro (probabilmente è fatto di una lega di criptonite e cemento armato, considerati peso e resistenza), ma per il tappo (della ben più umile plastica) non ci sarà speranza alcuna.

Fantasia Painting(79)Ho detto pelle umida? Cosa c’è di meglio di un siero oleoso….visto che la mia pelle da qualche tempo a questa parte pare sia tornata ad apprezzarli? Bene, avevo in casa l’OLIO BIOLOGICO CRUDO e SPREMUTO A FREDDO di ROSA MOSQUETA BIOEARTH poiché, reduce da un intervento chirurgico avuto a metà giugno, l’avevo acquistato per applicarlo sulle cicatrici con la speranza di favorirne una buona guarigione (cosa c’è di meglio?). Se questo sia avvenuto o meno francamente non posso dirlo in quanto non ho esperienze recenti da poter comparare: le cicatrici sono ancora perfettamente visibili, ma in fondo suppongo sia troppo presto. Ad ogni modo vuoi non usarlo anche sul viso? Suvvia! Il fatto è che il mio viso mi ha detto a chiare lettere “quest’olio mettilo dove ti pare ma non qui”. Nonostante la piccola quantità e il viso accuratamente inumidito, il tutto restava oltremodo unto…e l’indomani mattina mi svegliavo lucida come una foca. Mumble, mumble…pensa e ripensa ho deciso di provarci nuovamente, WP_20200112_19_29_17_Proaddizionando una goccina di ALOE VERA GEL SPECCHIASOL nella versione con PAPAYA e VITAMINE A, C, E. Questo formato speciale da 75 ml era in regalo con STARBENE di giugno e non ci avevo pensato due volte a spedire mio padre in edicola (io ero in malattia…) in quanto avevo un’ottima opinione anche della versione basic (QUI). Mi solleticava inoltre l’idea di potenziare la routine con un boost Fantasia Painting(78)d’idratazione data dal sempre buon gel d’aloe unendo i benefici di un complesso multivitaminico. E….magia!! L’olio è stato perfettamente veicolato permettendo un assorbimento a regola d’arte!! Il mio viso mi ha mandato a dire “oooooh, mo’ sì”!! Nessuna imperfezione, pelle morbida, levigata e luminosa, zero untuosità!…insomma: what else? Unica nota dolente, il pack: la boccetta dell’olio è in vetro scuro, quindi assolutamente professionale e adeguata a preservare al meglio il suo contenuto. Tuttavia è dotata di un malefico erogatore che, se da un lato permette la fuoriuscita della perfetta quantità (diamogliene atto), dall’altra risulta ingestibile e odioso. Se non lo inclini, si sbrodola ma se lo inclini troppo non pesca il prodotto o lo spara, a seconda dell’umore: insomma, ho trascorso l’estate guardandolo in cagnesco e studiandolo a fondo, giungendo alla conclusione che un’inclinazione di 35° è di certo la condizione ottimale per il suo utilizzo. Ma una pipetta contagocce, no??!
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Fantasia Painting(74)Sulle labbra? Il sempre amico LIPPENPFLEGE di ALTERRA NATURKOSMETIK acquistato a Cracovia e di cui abbiamo già parlato QUI: veramente un signor balsamo labbra, nulla da aggiungere se non che l’ho scavato senza pietà fino a quando lui stesso mi ha detto “dai basta! Buttami, ti prego, sono finito!”. E ricorderete senza dubbio il siero di ALLEGRO NATURA UN BATTER DI…CIGLIA: c’è ancora, giuro!! Per saperne di più… QUI!

E per concludere eccovi un prodotto jolly, di quelli che è sempre meglio avere con sé…se non altro per scaramanzia! Il SEBO-LIFT SIERO ANTI-IMPERFEZIONI di DOMUS OLEA TOSCANA! Già perché un dannato brufoletto è sempre in agguato e se lo stronchiamo sul nascere…meglio. Ebbene, come ogni prodotto di questo brand, il suddetto siero non fa eccezione quanto a ricchezza della formula e ricerca. Se poi sia realmente funzionale, beh…ho i miei dubbi. Sono quasi arrivata alla fine della boccetta e non ritengo di aver visto chissà quale prodigi. Se un accenno d’imperfezione c’era la sera prima, con molta probabilità ci sarà anche al mattino. Nulla è sparito nel giro di una Fantasia Painting(75)nottata, questo è poco ma sicuro! Tuttavia bisogna anche riconoscere che non posso sapere l’evoluzione dello stesso se non avessi applicato il siero, giusto? Si sarebbe potuto anche trasformare in uno di quei cosi orrendi a cui manca solo la parola. Tornando al siero, parliamo di 8ml racchiusi in un flaconcino con pennello applicatore…il che potrebbe essere comodo da un lato, ma poco igienico dall’altro: teoricamente il pennellino andrebbe a contatto con una parte brulicante di batteri per poi rituffarsi nel prodotto. Ecco perché meglio depositare un piccola quantità sul dorso della mano e poi picchiettarla sul luogo incriminato col dito. Inoltre ora, a poco dalla fine, ha raggiunto una consistenza sospetta, densa e solida, che si riesce a prelevare a fatica. Mah. Non è il primo prodotto del brand che mi lascia un po’ perplessa (per dirla educatamente): ricordate la mia disavventura con la Crema Attiva Ricci (QUI)?! Ad ogni modo non credo che mi darò la pena di riacquistarlo!

Signore, signori, ….l’ora è tarda ed io stessa sono sfinita dall’aver partorito tale quantità di futilità! Ad ogni modo, credetemi, la routine è stata semplice e veloce…ma soprattutto funzionale!

E…giuro che un tappo al vasetto dell’Eye Care Cream l’ho messo!!

 

L.

 

La combo #15 Naturaequa Millevoglie

La mia inarrestabile passione per il miele non m’impedisce di sperimentare dell’altro e, essendo io una golosa di professione/vocazione, ma solo teoricamente in quanto sempre a dieta, se un prodotto si presenta invitante, dolce e voluttuoso…ebbene, non posso resistervi. E perché dovrei, in fondo? La vita è piena di privazioni (vedi dieta di cui sopra), non possiamo resistere a tutto (e in questo sono una vera professionista).

Lo sapete, sono sempre a caccia di una body care ricca, soprattutto con il freddo, e mi piace che unisca ingredienti di ottima qualità, naturali e funzionali a comfort, piacevolezza d’utilizzo e, non da ultimo, un buon profumo. La mia passione per la body care, senza mai sconfinare in ossessione (o quasi), mi accompagna da sempre e non ricordo un periodo della mia vita in cui ne abbia fatto a meno. Anche se la sera -tarda sera- sono davvero stanca, la mia giornata non può dirsi conclusa senza un bagno o una doccia e tutte le mie cremine di circostanza, nonostante io sia una gran freddolosa e spesso arrivi ad infilarmi il pigiama tutta intirizzita e prossima al congelamento. Ma già dallo scorso anno ho spostato la body care seria alla sera/notte, perché al mattino ho necessariamente meno tempo e farei tutto per dovere, privandomi del piacere e del benessere che un buon automassaggio può donare. Chiunque sia appassionata di cura del corpo può capire alla perfezione cosa intendo.

Il vezzo di abbinare il bagnodoccia alla crema corpo poi, è un’altra mia caratteristica e questa è la volta di una combo che sfiora la perfezione: datemi qualcosa d’infinitamente goloso, dolce, ricco e capitolerò. 

NATURAEQUA_BAGNODOCCIA MILLEVOGLIE

WP_20190203_14_52_50_ProOk, il miele ora la fa da padrone, è vero, ma io vengo da una lunga tradizione di amore per la vaniglia, meglio se mixata a note agrumate che nulla tolgono alla dolcezza, credetemi, …tutt’altro! Se possibile rendono il tutto ancora più irresistibile e goloso, senza incappare nel fantasma che segue passo passo i prodotti vanigliati e zuccherosi: la stucchevolezza. Il matrimonio Vaniglia e Limone è quanto di più perfetto sia stato creato ed è una delle mie profumazioni preferite in assoluto (non a caso il profumo del mio cuore è Nuvola di Crema di Olfattiva, di cui ho acquistato di recente la full-size). Ebbene, questo bagnodoccia è già di per sé una grande esperienza multisensoriale: una formulazione in gel dalla fluidità perfetta (né troppo, né troppo poco), dal colore ambrato che è già un piacere per la vista. Anche massaggiato semplicemente con le mani, senza l’ausilio di un guanto da doccia, rende al massimo: non c’è pericolo di fall-out (del resto il packaging prevede un forellino che permette di WP_20190203_14_57_44_Prodosare il prodotto in maniera precisa, senza sprechi), si lascia massaggiare alla perfezione creando una morbida schiuma (sempre negli standard dei detergenti naturali). La sua profumazione vi trasporterà in un’assolata pasticceria, golosa, avvolgente ma di cui non vi stancherete mai, credetemi. Le note dolci della vaniglia sono perfettamente bilanciate dalla freschezza del limone: la combinazione perfetta per chi ama il dolce ma teme di restarne nauseato! La sua formulazione è semplice: tensioattivi del caso, ovviamente, zucchero di canna del Paraguay, olio essenziale di Limone e Vaniglia. A doccia conclusa (con dispiacere, perché non vorreste che finisse mai…) la pelle è ben detersa ma soprattutto morbida (vista la delicatezza della formula). La profumazione non perdura…ma a questo ci pensa la crema…

 

NATURAEQUA_CREMA CORPO MILLEVOGLIE

WP_20190203_15_00_12_ProA coronamento della doccia appena conclusa, durante la quale si sono spalancati tutti i nostri chakra come finestre a primavera, arriva la Crema Corpo, step assolutamente imprescindibile. Ricapitoliamo: è inverno, fuori fa freddo e voi siete barricate in un bagno dal clima equatoriale. Siete appena uscite da una doccia calda in cui i vostri sensi sono stati coccolati da una abbinata texture/profumazione paradisiaca. Cosa c’è di meglio che stendere sulla pelle ancora calda una crema invitante e vellutata? Nulla, fidatevi. E questa crema non è semplicemente una crema, no. E’ LA crema. Anche una ingorda come me non ha tardato a realizzare che ne basta davvero poca per volta, dunque ottimizzarla riuscirà del tutto naturale! E’ bianca, fluida al punto giusto (e comunque perfettamente adeguata al suo pack in tubo): lasciatevi sorprendere dalla ricchezza inaspettata unita ad una facilità di stesura non molto comune! Spesso quando voglio un prodotto molto ricco ed idratante (la mia classica scelta invernale) mi oriento su burri o comunque prodotti dalla texture densa ma questo a volte non equivale ad una capacità d’idratazione ottimale, paradossalmente. Molto spesso questi prodotti risultano solo unti e poco penetranti, non garantendo la giusta WP_20190203_14_58_08_Proprotezione nel corso delle ore: per contro, una crema fluida in molti casi può essere a torto ritenuta “leggera”. La Millevoglie, invece, riesce a coniugare entrambi gli aspetti garantendo un’applicazione rapida e senza produrre la minima scia bianca! Un massaggio super confortevole, fluida ma ricca, di veloce assorbimento ma estremamente nutriente e, ovviamente, profumatissima. Burro di Karitè, olio di Oliva, di Vinaccioli e di Argan, zucchero di canna, Aloe Vera, estratto di Basilico e di Zafferano, o.e. di Limone, Vaniglia. A differenza del bagnodoccia, devo segnalare che il suo profumo non è perfettamente bilanciato nell’immediato, ma si sprigiona in tutta la sua irresistibile scioglievolezza durante il massaggio. La pelle resta perfettamente idratata a lungo, profumata e protetta. Non ha un finish asciutto e, lo ripeto, è intensamente nutriente ed emolliente e tutto ciò la candida a indiscutibilmente perfetta crema corpo invernale!

 

Lo sapete, la mia massima ambizione è trovare nel corso dell’anno un prodotto anti-cellulite, snellente, drenante (insomma, ho reso l’idea) che mi stravolga la vita in positivo (come sentenziò un mio oroscopo tanti e tanti anni fa…) e che trionfi nella categoria body care ma, se così non fosse e se l’anno si chiudesse oggi…beh, non avrei dubbi su cosa incoronare…

L.

 

“faccetta nera”

Da un bel po’ di tempo a questa parte la mia skin care routine è stata parecchio essenziale. Si può facilmente affermare che, eccezion fatta per le maschere Dr Hauschka unite alla quotidiana detergenza, non abbia usato altro per una pulizia un po’ più mirata. Forse perché durante i mesi Hauschkiani ho avuto una pelle praticamente perfetta o forse perché in particolare la CLARIFYING CLAY MASK, in tutta dolcezza, ha soddisfatto ogni mia richiesta di purificazione, fatto sta che me la sono fatta bastare.

Sono stata molto indecisa sul riacquisto, davvero, ma sapevo già di voler lasciare il porto sicuro del dottore in favore di chissà cosa, e dunque nell’indecisione ho passato molto tempo senza nessuna maschera purificante, questa è la verità. Intanto ci addentravamo nell’estate, passando attraverso la Crema alla Cotogna per il giorno, ….e la mia pelle cambiava…

L’unico prodotto a cui ho delegato l’incombenza di tenere a bada le impurità e mantenere il mio viso decentemente pulito è stato un sapone di cui si favoleggiava e che prometteva una detersione profonda e accurata con il minimo dispendio di tempo ed impegno!

NATURA SIBERICA_NORTHERN SOAP FOR DEEP FACIAL CLEANSING

Fantasia Painting(66)Corteggiavo questo prodotto da un po’, lo confesso, e il momento di grande indecisione che attraversavo mi è sembrato opportuno per metterlo alla prova, senza dover pensare a costruire una sinergia di prodotti e dunque una nuova routine, che fatica! Poi, ripeto, ne avevo sentito recensioni a dir poco entusiastiche che lo etichettavano come, probabilmente, il miglior prodotto detergente sulla piazza. Da brava caprona, come sempre, ho felicemente seguito il gregge.

Da allora sono passati molti mesi (era il tiepido maggio…) ed oggi, alla vigilia del suo cestinamento, posso avere la certezza di…smentire le altre pecorelle, ma non del tutto. Sicuramente è una soluzione rapida per chi desidera mantenere un sufficiente grado di pulizia della pelle impiegando un pugno di minuti. Se siete un po’ pigre o non ritenete il chiudervi in bagno a trafficare con i vostri giocattoli chissà che piacere, allora potrebbe fare al caso vostro.

Come funziona: si tratta di una pasta nera decisamente compatta che viene fornita corredata di una spugnetta. Si inumidisce la spugna fino a quando diventa morbida e la si passa sul sapone e poi, naturalmente, sul viso. L’azienda raccomanda di procedere a pelle asciutta, io ho provato anche sul viso inumidito e mi è piaciuto di più. Dopo pochi istanti si può risciacquare il tutto avendo cura di eliminarne ogni traccia.

Fine. Comodo vero?…ma i risultati? Discreti, direi. Non è di certo quel prodotto che mi faccia gridare al miracolo oppure abbia chissà che evidente differenza tra un prima e un dopo. La pelle è pulita sì, ma nella media. Di certo un uso costante -ma non quotidiano!!- è consigliabile per mantenere nel tempo un grado di pulizia sufficiente. E dire che, fiduciosa nella scarsa sensibilità della mia pelle, l’ho tenuto anche in posa (pochi minuti, non temete), cosa in realtà fortemente sconsigliata da chiunque: io, invece, non l’ho trovato per nulla aggressivo, nessun rossore, ma del resto è stata ogni volta un’operazione quasi del tutto inutile, perché tanto in termini di pulizia non cambiava poi molto.

Una ricetta che affonda le radici nella cultura delle popolazioni nordiche dei Nenec, dei Selkup e dei Khanti che dovrebbe inoltre offrire alla pelle un boost di vitalità e giovinezza grazie ad un interessante mix d’ingredienti: anzitutto il Carbone, che ne conferisce il colore e si occupa del lavoro sporco in quanto potente assorbente naturale; poi Olivello Spinoso, antiossidante e ricco di vitamina C oltre che nutriente ed elasticizzante; Pino Siberiano, dalle note proprietà antisettiche e antibatteriche; e ancora Abete Rosso Siberiano, Schisandra lenitiva, antiossidante e ricca di Vitamina A e E; olio di semi di Lino idratante, emolliente ed elasticizzante;  l’antibatterico Lampone Artico, l’antiossidante e ricompattante estratto di Camemoro ricco di acidi grassi essenziali (omega 3 e 6) e vitamina C; infine Betulla e Mirtillo idratanti, elasticizzanti ed illuminanti.

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Niente male, vero? Penso che sia comunque da provare, magari per pelli poco esigenti e non particolarmente impure, anche perché è un prodotto “facile”, veloce, con una buona reperibilità (l’ho visto anche all’Esselunga) e con un prezzo contenuto! ….e poi ha un odore di Coccoina che crea dipendenza!

NATURAEQUA_BLACK MASK BIO NATURAL PEEL-OFF

Fantasia Painting(67)Una volta presa coscienza del fatto che, proprio no, non potevo andare avanti così, mi sono data da fare con le maschere viso, probabilmente esagerando (nella migliore tradizione Biomirtiana). Al Sana ho fatto un acquisto per nulla preventivato, ma quando si è in compagnia si sa, ci si influenza a vicenda (e visto che Serena Beautycamente la stava prendendo…).

I prodotti che più mi sono mancati dai tempi della cosmesi tradizionale al passaggio all’eco-bio sono di sicuro le maschere peel-off e anche i cerottini per i punti neri, di cui ho fatto uso-e-abuso sin dalla più tenera età quando i punti neri mi sa che non li avevo nemmeno. Ebbene, non sono mai riuscita a trovare un rimpiazzo naturale a questa tipologia di prodotti…fino ad oggi. Ed ora mi domando:…ma come ho fatto senza? E dire che, con questa maschera, il feeling non è neanche scattato subito! Ma procediamo con ordine…

L’ho usata ogni domenica mattina, religiosamente, dal Sana ai giorni nostri. Oggi pare sia in dirittura d’arrivo e mi sto seriamente interrogando sul proseguire con le maschere che ho già (e che comunque uso regolarmente) oppure se, in quanto unica nel suo genere, sia il caso di riprenderla, magari approfittando del Black Friday!

Ha una consistenza in gel molto densa ed il Carbone disperso al suo interno, non risulta omogeneamente distribuito: infatti per la prima metà del tubo la maschera è risultata nera ma in trasparenza; da un paio di utilizzi a questa parte, invece, è intensamente nera. L’ideale sarebbe provare a shakerarla per bene, cosa che tuttavia non riesce data la densità del prodotto.

Si stende facilmente ed è difficile che coli (mi è capitato di rado); come tutte le maschere peel-off più lo strato è spesso, più tempo impiegherà ad asciugare ma è pur vero che sarà molto più semplice da togliere e nettamente più efficace. Quel che è stato caldamente raccomandato a me da Francesca Semplicementebio e che altrettanto caldamente consiglio a voi è di NON applicarla su tutto il viso! Quando solidifica (in genere dopo circa 30 minuti) aderisce perfettamente alla pelle e a tutto ciò che c’è in superficie, peluria inclusa: l’effetto ceretta a tutto il viso non è il top, credetemi! Un’esperienza da non ripetere! Dunque io procedo sulla sola zona T, stando ben alla larga da sopracciglia e attaccatura dei capelli, per carità!

Questa è una maschera che invece mette ben in evidenza il sopracitato prima e dopo: sul naso in particolare, una volta rimossa,  la pelle appare perfettamente pulita, ogni seppur piccola impurità rimossa. Un effetto che, ripeto, non vedevo dai tempi dei famosi cerottini e che risulta difficile da replicare con l’utilizzo di una maschera purificante che, per quando possa andare in profondità, manca dell’azione meccanica a ventosa che libera dai punti neri nell’immediato.

I principi attivi che lavorano in sinergia sono Aloe Vera, Carbone vegetale ed estratto di Camomilla, dunque purificanti ma addolcenti al tempo stesso. Infatti, sebbene lo strappo si senta -eccome!- non la trovo aggressiva, non mi ha mai lasciato alcun rossore o altro segno di pelle in sofferenza! Magari, questo sì, una volta rimossa la pelle potrebbe apparire in alcuni punti un po’ secca: per questa ragione ma anche perché la mia è un’abitudine domenicale consolidata, dopo la Peel-Off procedo con una maschera decisamente più nutriente, che tengo in posa per tutta la mattinata, …ma di questo avremo modo di parlare più in là…

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Se la consiglio? Sì, assolutamente in quanto pressoché unica nel suo genere e con un effetto altrettanto raro. L’importante è usare un po’ di cautela e non abusarne qualora la vostra pelle non ne necessiti realmente; al bisogno, per così dire.

Fantasia Painting(65)

L’applicazione di una maschera è un rituale di benessere ma al tempo stesso risponde ad un reale bisogno della pelle: una pelle pulita è una pelle sana, bella e ricettiva rispetto a tutti gli altri trattamenti che andremo a fare. Dunque un’adeguata pulizia, a prescindere dalla rimozione del make-up che dev’essere scontata e dalla quotidiana detersione, non può prescindere l’impiego di maschere, bilanciate alle reali esigenze della nostra pelle.

E poi….volete mettere il piacere?…

L.