“Gli restano trenta minuti prima di incontrare Nora. Lui, però, ne è assolutamente all’oscuro. Eppure è pronto. Ha bisogno di avere una storia. Tutti gli uomini, prima o poi, hanno bisogno di avere una storia loro, per convincersi che gli è capitato qualcosa di bello e indimenticabile almeno una volta nella vita.”
Un triangolo amoroso. A Parigi c’è Louis Blériot, traduttore freelance, squattrinato quarantenne. Un eterno ragazzo nell’aspetto, ma in realtà un uomo inconcludente e vigliacco, in attesa che la moglie (ovviamente molto più in gamba di lui) lo lasci….
“Per non avere rimorsi lui suonerà di nuovo. Ti ho detto che è finita, griderà l’apparecchio, adesso lasciami in pace. E lui se ne andrà. Uscirà dalla sua vita come si esce da una stanza, scusandosi per aver sbagliato porta.”
A Londra c’è Murphy Blomdale, operatore finanziario di nazionalità americana. Emarginato sul posto di lavoro, fatta eccezione per 3 o 4 colleghi con cui forma una triste cerchia. Esteriormente una specie di gigante, ma dentro, irrimediabilmente, un debole…
“Ma allora, perché non aveva fatto marcia indietro? Che cosa non aveva funzionato nel suo sistema di sicurezza? Perché non era suonata una sirena d’allarme per avvertirlo che avrebbe sofferto così tanto?”
E poi c’è Nora, senza arte né parte, a fare la spola tra la Francia e l’Inghilterra, a sparire e ricomparire come niente fosse, a tenere avvinti questi due uomini che si trascinano nelle loro esistenze nell’attesa del suo ritorno…
“In realtà, senza volerlo, prende ogni volta le fattezze di colui o colei che l’altro attende da anni. Diviene come una proiezione del suo desiderio. Alla fine, tutti lo inseguono, e lui diventa una mera figura che fugge, terribilmente infelice. Murphy deve ammettere che potrebbe essere una valida descrizione di Nora.”
Un libro scritto incredibilmente bene, probabilmente molto più bello nella forma che nella sostanza. Non pensiate sia un libro sull’amore, perché io di amore non ne ho trovato traccia, né di grandi passioni. Forse più un libro su tre anime sole alla ricerca di qualcuno cui aggrapparsi ma che, sfortunatamente, sono tutte troppo deboli per sorreggere persino se stessi.
“In quei momenti, quando sono soli, seduti uno di fronte all’altra, e lei posa i suoi grandi occhi scuri su di lui, l’equazione del loro rapporto gli sembra semplice, quasi naturale: lui la ama, e lei lo inganna. E’ così. Si abituerà, come tutti gli altri.
E’ ovviamente sottinteso che la sua perseveranza l’avrà vinta, e che quanto più lei s’inoltrerà nel tradimento, tanto più il suo amore riuscirà a riprenderla.
Se l’accordo fosse questo, lo firmerebbe a occhi chiusi.
Ma bisogna dire a sua discolpa che è già sotto l’effetto dell’alcol.”
“La vita è breve e il desiderio infinito” P. Lapeyre, edito da Guanda, 285 pag., prezzo di copertina €12,00
QUI la mia precedente lettura! Enjoy!