Body Care, questa grande incompresa!

La Body Care!! Meravigliosa coccola, estremo relax! Non c’è una cosa al mondo che mi trasmetta quella sensazione di comfort assoluto come una buona sessione di Body-Care!! Se sono giù, prendermi cura del mio corpo mi rimette al mondo; se mi vedo grassa o gonfia anche semplicemente il gesto di massaggiare una banalissima crema mi riconcilia con il mio corpo…

Ho bisogno di prendermene cura come gesto d’amore nei confronti di me stessa, sempre e comunque, nonostante gli anni che passano, i problemi di salute, il corpo che cambia…io mi amo sempre e comunque.

Ci sono dei periodi in cui sento la necessità di semplificare il tutto, magari con un olio dopo la doccia …ma normalmente non ce la faccio a stare lontana dalle mie mille cremine a lungo!

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I prodotti per il corpo, si sa, vanno via come il pane, anche se alcuni di loro hanno una resa tale da consentirne un uso prolungato nel tempo! Il MODELLING AND SCULPTING BODY BALM DR.KONOPKA’S ad esempio mi ha tenuto compagnia per mesi e mesi!! Persino un’incrematrice compulsiva come me si è arresa davanti ad un balsamo così unto e consistente! Partiamo col dire che di modelling and sculpting non ho riscontrato proprio un bel niente! Molti burri corpo, una volta scaldati tra le mani, si fondono in una sorta di olio denso la cui applicazione è nettamente più semplice. In questo caso parliamo di un prodotto realmente solido, anche prelevato in piccole quantità per volta IMG_20200324_125612si faceva fatica a scaldarlo tra le mani e anche a massaggiarlo. Non ho voluto intenzionalmente farlo sciogliere vicino ad una fonte di calore, se non alla fine, proprio per preservare l’integrità degli ingredienti: sciogliere e risolidificare di continuo per mesi avrebbe potuto alterare gli o.e. e magari irrancidire il burro , chissà…non ho rischiato! Inoltre è praticamente impossibile da usare di giorno, troppo unto anche per me: solo di sera…ed il pigiama il mattino dopo stava in piedi da solo!! Tanta ricchezza però non corrispondeva and un effettivo nutrimento o idratazione…insomma! Una gran delusione! Burro di Karitè, olio di Vinaccioli, o.e. di Arancio Dolce, Rosmarino, Salvia, Caffè, olio di Germe di Grano, Vitamina E. 100% di origine naturale, certificato Cosmos Natural e Vegan, low cost, profumo buonissimo…ma non basta per promuoverlo!!

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Prodotto nettamente differente, ma sempre DR.KONOPKA’S, la FIRMING BODY CREAM. Di nuovo, come sopra: di firming un bel niente. E già partiamo male. A dispetto di quel che ci si aspetta da una crema in vaso, questa non ha una consistenza particolarmente densa: è corposa, sì, ma non risulta avvolgente, voluttuosa né tantomeno ricca. A posteriori dico che sarebbe potuta andare benone anche in primavera/estate, non credevo. Ed invece già a partire dal suo odore risulta abbastanza fresca e, lo ripeto, non l’ho trovata sufficientemente ricca. Messa alla sera, già il mattino dopo non la percepivo più addosso. L’unico modo per garantire quel po’ di nutrimento duraturo è stata stratificarla: piccole quantità, sovrapposte.

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Assodato ciò l’ho destinata al mattino e al borsone della palestra, proprio perché la facilità con la quale si assorbe ed il fatto che non lasci residui unti consentono di rivestirsi nell’immediato. Anche la profumazione non è niente di che: così lieve da essere percepibile solo ficcando il naso nella confezione!! Addosso? Come non avere niente, né per profumo né per sensazione. Burro di Karitè, estratti di Ginepro, Meliloto Bianco, Camemoro e Gelso Nero, olio di Semi di Girasole, o.e. di Rosmarino, Vitamina E. 98,9% di origine naturale, certificata Cosmos Natural e Vegan….ma anche in questo caso è un secco NO!

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Continuiamo con un prodotto unico nel suo genere, la celeberrima EGYPTIAN MAGIC, sicuramente ne avrete già sentito parlare. Tra tutti i rimedi che in molte di voi mi avevano suggerito da applicare sulle cicatrici post-intervento della scorsa estate, spiccavano l’uso di olio di Rosa Mosqueta (QUI) e preparazioni a base di cera d’api e miele: è stata l’occasione che attendevo per provarla (infatti contiene esclusivamente olio IMG_20200324_125539d’Oliva, Cera Alba, Miele, Polline, Pappa Reale e Propoli)!! E’ disponibile in vari formati ma io, ingorda come sempre, ho ovviamente optato per quello più grande da 118 ml (ha un PAO di 36 mesi, non temete). Si presenta come un unguento abbastanza solido ma che si fonde con il solo calore delle dita (altro che Dr.Konopka’s!). Ha quel delizioso odore naturale di cera d’api che personalmente amo! Ebbene, si propone di essere un rimedio universale, una crema multiuso, esattamente quel che ho fatto io. All’inizio l’ho usata solo nel basso ventre, sulle cicatrici e gli ematomi post-operatori, ma nel corso dei mesi l’ho usata persino come crema contorno occhi notturna (anche in quantità infinitesimali resta un po’ troppo unta e pare che non nutra la parte ma formi giusto una sorta di patina in superficie)…

balsamo labbra notturno o da casa (di nuovo, come sopra: crea una patina ma non ha la giusta consistenza per le labbra: non le scherma e non le nutre. Lo scorso inverno ho avuto le labbra screpolate come non mi succedeva da anni e di certo non mi ha aiutata)

trattamento viso notturno (su pelle inumidita è stata molto piacevole da massaggiare. Se fatta assorbire bene non risultava neanche particolarmente unta. Al mattino viso roseo, pelle morbidissima….ma aimè, qualche imperfezione di troppo!)

Infine non potevo certo privarmi del piacere di spalmarla sul corpo! Di nuovo, pelle nutrita, morbidissima…ma anche qui ho notato l’insorgere di qualche piccola imperfezione, specie nella delicata zona collo-décolleté, o sulle spalle.

 

Sarà stato un antico segreto di bellezza delle fascinose donne egiziane, ma a me non ha convinto molto! Ad ogni modo contenta di averla provata…

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Vado avanti con un prodotto unico nel suo genere e che, vi dico la verità, mi ha incuriosita sin dalla sua comparsa: il 90/60/90 PEELING ACIDO CORPO di ALKEMILLA. Mi rendo conto che questo è solo per le vere appassionate di body-care!! Chi di voi ancora non ha utilizzato peeling acidi per il viso? Penso proprio nessuna!! Ma per il corpo? Era ora che lo proponessero! Si tratta di un prodotto acquoso, per cui il pack è fallimentare…idem per il modo d’uso: imbibire un dischetto di ovatta e applicarlo sulle zone interessate??! Macché! Sentite me: trasferite il prodotto in uno spruzzino (una vecchia confezione di tonico, ad esempio, andrà benone) e spruzzate generosamente sulle parti interessate (per me gambe e glutei), lasciate in posa per 5 o 10 minuti e risciacquate (io ci passo il guanto kessa perché tanto lo faccio prima della canonica doccia)! Procedo così: in palestra, finito l’allenamento, mi spoglio solo della parte bassa, applico il prodotto e nel frattempo pranzo! A casa prima della doccia/bagno serale, lo distribuisco e poi inizio la skin care notturna lavando il viso e procedendo con tutte le fasi dandogli il tempo di agire, poi doccia e via! Insistete sulle aree con smagliature o piccole cicatrici, ma anche in tutte quelle zone del corpo che v’interessa rendere più ricettive ai trattamenti successivi!

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Già vi dico che è un trattamento da fare con estrema costanza, non vedrete risultati nell’immediato: a lungo andare invece la pelle è più compatta, luminosa, liscia…e anche sul fronte peli aiuta!! Infatti una esfoliazione costante ma delicata (sì, lo è: nessun rossore o bruciore!) unita all’immancabile scrub meccanico, contribuisce a tirar fuori gli odiosi peli sottopelle per poi rendere l’epilazione più efficace e uniforme! Il turn over cellulare è stimolato dall’estratto di Limone, dall’acido Glycolico, Citrico e Mandelico mentre Aloe, Calendula, Malva e Altea con la loro spiccata azione lenitiva e calmante, idratano e proteggono la pelle. Penso che sia un prodotto da far rientrare nella propria routine corpo, assolutamente!!

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Finisco con un olio, presenza immancabile nella mia vita! Di questo in particolare, ne sono certa, abbiamo già parlato in qualche post giurassico che persino io non sono riuscita a trovare! Ricordo perfettamente di averlo amato in passato ed è proprio sulla scia di questa certezza che l’ho ripreso anni dopo ma in full-size! L’ANTI-AGING OIL di KHADI’ contiene tutto quello che una donna vorrebbe per la sua pelle: a base di olio di Sesamo (e già partiamo bene), Mandorle Dolci, Riso e Ricino, Shatavari, Ashwagandha, Patchouli, estratti di Rosa Damascena, Sandalo, Liquirizia, Manjistha, Brahmi, Mimosa, Arjuna, Centella Asiatica, olio di Germe di Grano, Vitamina E, Carota, Lino, Mirra, Vaniglia, Curcuma…insomma! La migliore tradizione Ayurvedica racchiusa in bottiglia! E’ un olio dallo spiccato color ambrato, abbastanza corposo ed il suo profumo, lo potete ben immaginare, è decisamente orientaleggiante!

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Sul viso francamente non l’ho mai usato ma è stato il mio fidato olio da portare dall’estetista per il post-ceretta nonché una presenza fissa in bagno per collo e décolleté subito dopo la doccia. Avevo usato per il medesimo scopo anche la versione alla Rosa che, però, non ho avuto la bontà di conservare! Checché se ne dica degli oli di Khadì, io ritengo siano di buona qualità ad un prezzo accessibile (circa €12 per 100 ml mi pare ottimo); a questo giro tuttavia non mi ha creato quel benessere psicofisico provato in passato, mi è piaciuto senza mandarmi in brodo di giuggiole, per intenderci! Perché gli anni passano e noi ci modifichiamo costantemente e, quel che andava bene ieri, non è detto che vada bene ancora oggi…

E, se siete sopravvissute sino a qui, il minimo che possiate fare ora è chiudervi in bagno, farvi una bella doccia e iniziare a spalmarvi addosso l’impossibile…ditelo che vi ho fatto venire voglia, nonostante tutto?

Fatelo sempre perché è l’unico corpo che avrete, mi sa!

L.

 

 

 

 

nuova DOUBLE routine capelli

A Novembre si è verificata una mia ennesima ricaduta in fatto di perdita di capelli, in virtù della quale ho rielaborato per intero la mia hair-routine. Ho pensato di affiancare 2 tipologie di shampoo, una più strong ed una, invece, più soft, così che potessero in un certo modo completarsi a vicenda. I medicinali che uso mettono a dura prova la cute, che tende a desquamare, da qui la necessità di uno shampoo con un buon potere lavante; al tempo stesso però sappiamo che non è cosa buona usare in maniera continuativa prodotti eccessivamente “sgrassanti” per non alterare un equilibrio che, nel mio caso specifico, è già messo a dura prova! 
 
shampoo del mercoledì…
 
WP_20160110_18_58_47_ProSHAMPOO “EQUILIBRANTE” – ARGILETZ  200 ml  €8,90
 
inci: Aqua, Spiraea Ulmaria Flower Water*, Kaolin, sodium lauroyl glutamate, decyl glucoside, sodium lauroyl Oat amino acids, cocamidopropyl betaine, xanthan gum, citric acid, benzyl alcohol, Cedrus atlantica oil*, Citrus aurantium dulcis peel oil*, sodium benzoate, sodium cocoyl Wheat amino acids, illite, Simmondsia chinensis seed oil*, Limonene. *Proveniente da agricoltura biologica
Ho selezionato questo shampoo perché, vista la sua composizione, mi è parso potesse essere delicato ma funzionale. E poi ha una combinazione d’ingredienti davvero niente male: argilla bianca e arancio, estratto di Spirea Ulmaria ad azione rinforzante, o.e. di Cedro e Arancio Dolce, proteine del grano e olio di Jojoba. Inoltre secoli fa con la shampoo Bjobj all’argilla bianca mi trovai piuttosto bene!
Ha una consistenza cremosa ed un odore in cui predomina l’o.e. di arancio dolce unito all’argilla che gli conferisce una nota “polverosa” (per cui non gradevole quanto, ad esempio, lo shampoo de La Saponaria “Girasole & Arancio Dolce”, tanto per intenderci). Usato con lo spargishampoo non ho riscontrato difficoltà ad utilizzarlo: genera una buona quantità di schiuma e si presta bene al massaggio! Usato, invece, “puro” è molto confortevole da massaggiare ed ha un maggior effetto condizionante! I capelli sono morbidi, puliti, lucidi e anche con un buon volume ma, purtroppo, la cute non ne ha beneficiato granché.
shampoo della domenica…
 
WP_20160110_18_59_22_ProSHAMPOO AYURVEDICO ALL’AMLA – KHADì  210 ml €9,90
 

inci: Aqua, Coco Glucoside, Lauryl Glucoside, Glycerin, Sodium PCA, Emblica Officinalis (Amla), Ocimum Sanctum (Tulsi), Sodium Cocoyl Glutamate, Eclipta Alba (Bhringaraj), Lawsonia Inermis, Bacopa  Monniera (Brahmi), Sapindus Mukurossi, Acacia Concinna (Shikakai), Azadirachta Indica (Neem), Aloe Barbadensis Gel (Aloe Vera), Cananga Odorata Essential Oil (Ylang Ylang), Coco Glucoside & Glyceryl Oleate, Citric Acid, Oryza Sativa Oil, Hydrolysed Sweet Almond Protein, Hydrolysed Wheat Protein, Xanthan Gum, Zinc PCA, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, Azadirachta Indica Seed Oil, Benzyl Alcohol*, Eugenol*, Iso Eugenol*, Benzyl Salicylate*, Geraniol*, Farnesol*,Linalool*,Benzyl Benzoate*.* Proveniente da agricoltura biologica 

Tipica formulazione ayurvedica alla Khadì! Avevo letto pareri discordanti in merito a questo shampoo che si possono riassumere in questo modo: valido ma un po’ aggressivo (da qui anche la mia decisione di alternarlo). In realtà non sono molto d’accordo! Mi è parso un buon prodotto, forse un tantino meno adatto a me di quanto non siano stati in passato i suoi fratellini Neem e Nutgrass.  Il suo odore piuttosto pungente non permane sui capelli né sulle mani (come invece faceva il Neem) e, se usato dopo l’hennè, contribuisce addirittura a smorzarne l’odore! Buono se usato puro ma anche diluito, ed anche questo ha un certo potere condizionante derivante, suppongo, dall’Amla! Di nuovo, come sopra: capelli impeccabili, belli, lucenti, ma quanto alla cute, purtroppo, è ancora un NO! Probabilmente andrebbe benone in una situazione “normale” (ossia in cui uso solo un tipo di farmaco di “mantenimento”), ma ora come ora non è stato all’altezza!

e dopo ogni shampoo…

WP_20160110_18_59_35_ProBALSAMO “CEDRO E FINOCCHIO” – ALKEMILLA  250 ml €11,50

inci: Aqua [Water], Cetyl alcohol, Behenamidopropyl dimethylamine, Butyrospermum parkii (Shea butter) butter (*), Helianthus annuus (Sunflower) seed oil (*), Foeniculum vulgare (Fennel) oil (*), Aloe barbadensis extract (*), Citrus medica vulgaris peel oil, Malva sylvestris (Mallow) extract (*), Foeniculum vulgare (Fennel) fruit extract (*), Althaea officinalis root extract (*), Lactic acid, Sorbitol, Benzyl alcohol, Sodium benzoate, Sodium dehydroacetate, Limonene, Glycerin, Xanthan gum, Linalool, Citral.

*Proveniente da agricoltura biologica  

Non posso dire che questo balsamo sia stata una sorpresa, perché ne avevo sempre sentito parlare in termini entusiastici! Del resto col magico Behenamidopropyl dimethylamine  in terza posizione non poteva essere diversamente! Mi è piaciuto molto, trovo sia uno dei più validi mai provati (siamo ai livelli di Biofficina Toscana… ma ancora MaterNatura svetta incontrastata nel mio cuore!)! Non sono una fan della profumazione al finocchio, ma in questo caso non è eccessivamente forte e ad ogni modo non permane sui capelli! Anche con una modica quantità riesce a districare, ammorbidire e lucidare la chioma! Mi è capitato di usarlo di tanto in tanto anche come balsamo senza risciacquo e non mi ha mai delusa! Anche il pack in plastica morbida e trasparente si è rivelato prezioso per monitorare la quantità residua! Insomma, promosso a pieni voti sotto tutti gli aspetti: è di certo lui la vera star di questa double routine!!

infine, come styling…  

WP_20160110_19_00_32_Pro                              LOZIONE ANTICRESPO – BIOFFICINA TOSCANA  100 ml  €9,80

inci: Aqua [Water], Glycerin, Lauryl lactate, Behenamidopropyl dimethylamine, Mel/Honey*, Urea,Hydrolyzed grape fruit*, Hydrolyzed olive fruit*, Simmondsia chinensis (Jojoba) seed oil*, Avena sativa (Oat) bran extract*, Linum usitatissimum (Linseed) seed extract *, Mentha piperita (Peppermint) extract *, Urtica dioica (Nettle) extract *, Hydrolyzed soy protein, Urtica dioica (Nettle) extract*, Malva sylvestris (Mallow) extract *, Althaea officinalis root extract *, Propanediol, Parfum [Fragrance], Citrus limon peel oil*, Lactic acid, Phenethyl alcohol, Undecyl alcohol, limonene, Tetrasodium glutamate diacetate. 

*Proveniente da agricoltura biologica 

L’abbiamo già incontrata QUI e QUI… ed è sempre la stessa confezione!!! …Segno che non c’è stato molto feeling tra di noi! Ma sono stata brava e mi sono messa d’impegno per terminarla, resistendo alla tentazione di acquistare qualche prodotto alternativo o anche semplicemente di usare il balsamo Alkemilla al suo posto (con cui, tra l’altro, avrei avuto risultati migliori)! Con il passare del tempo continuo ad avere forti riserve su questo prodotto, ma tutto sommato ho “imparato” ad usarlo: mai vaporizzarlo direttamente sui capelli, bensì nel palmo della mano….e in abbondanti quantità! E da usare rigorosamente sui capelli bagnati prima del plopping! In questo modo non è stato poi così male! 🙂 

Ebbene…. ricomprerò questi prodotti in futuro? Gli shampoo non credo in tutta onestà: non sono stati male, ma non ho riscontrato particolari benefici come, ad esempio, con il Betulla di Remedia: capelli puliti e lucidi, cuoio capelluto un po’ meno. Lo stesso dicasi per la lozione anticrespo…. ma questo era evidente! Il balsamo Alkemilla invece è di sicuro un balsamo da tenere a mente e, se non avessi già in wish list almeno altri 4/5 prodotti da provare, potrei addirittura ricomprarlo subito!  

L.

L’ultimo HENNE’

Doveva arrivare questo giorno. L’hennè, come ho più volte tenuto a sottolineare, non è per tutte. E’ una pratica a dir poco laboriosa, bisogna avere pazienza ed una certa attitudine all’intruglio, come mi piace dire. Oltre alla preparazione bisogna contare dei tempi di posa lunghi e mettere in conto, a volte, risultati non troppo soddisfacenti! Dal punto di vista della salute del capello, penso sia il miglior trattamento che si possa fare in assoluto! La chioma è lucente, ispessita, morbida al tatto ed il cuoio capelluto normalizzato, qualora soffriate di qualunque alterazione dello stesso. In tutta la mia vita non ho mai trovato pari, dico davvero. Ma ahimè, come tutte le cose belle, anche il tempo dell’hennè è finito.
Purtroppo se utilizzate l’hennè come tinta naturale, come faccio io, per forza di cose al di sotto di 3 o 4 ore non potrete evitare di tenerlo in testa: i capelli bianchi non sono facili da coprire e, in un paio d’ore (che pure sono tante!), fondamentalmente non si risolve nulla.
A partire dall’estate scorsa, nonostante le alte temperature, ho cominciato a soffrire di mal di testa lancinanti sin dai primi minuti di posa: resistere delle ore in queste condizioni è stata una vera e propria tortura. E visto che per me il detto “se bella vuoi apparire, un po’ devi soffrire” non vale, ho realizzato che avrei dovuto orientarmi verso metodi alternativi.
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L’ultimo VERO hennè che ho fatto risale ad ottobre: ho resistito stoicamente per tutto il tempo necessario (avevo un matrimonio e dunque mi premeva una buona copertura dei bianchi), ma dopo sono stata davvero male (addirittura per svariati giorni!!), tanto che il mese successivo, per paura, l’ho addirittura saltato! L’hennè di dicembre e quest’ultimo, invece, sono stati decisamente easy. Più che altro ho voluto dar fondo alle mie scorte (almeno in parte) perché si sa, anche se avessi voluto conservarle per qualche applicazione una tantum (magari in estate), l’hennè è quella tipica pratica che, una volta “sospesa” è ancor più difficile da riprendere.
Quindi, per il principio di cui sopra, quest’ultima hennata è stata un mix di “nero” Khadì e Mallo di Noce Centifolia, amalgamati come di consueto con il sempre amatissimo gel di semi di lino casalingo e l’aceto di mele.
Ma…. c’è una variante! Ho deciso di applicarlo sui capelli asciutti! Certo in questo caso il composto non potrà essere particolarmente compatto e comunque se avete una certa chioma (specie se riccia come la mia) sarà piuttosto complicato distribuirlo uniformemente! Ma, in fondo, sapevo che non avrei potuto fare un’applicazione a regola d’arte in ogni caso (quanto avrei resistito? 1 ora? 2?) quindi perché non provare?
Normalmente i capelli si lavano prima di applicare l’hennè affinché siano ripuliti da quella patina che possa schermarli e in qualche modo impedire la presa del colore (per patina intendo eventuali prodotti usati per lo styling al precedente lavaggio, o il balsamo stesso…).
Come previsto ho resistito poco più di 2 ore, un tempo insufficiente per risultati ottimali! Tuttavia contro ogni previsione ciò che ne è venuto fuori non è stato affatto male: i bianchi sono stati, se non propriamente coperti, almeno mimetizzati, il colore è stato ravvivato e in generale i capelli sono come sempre lucidi, brillanti, …spettacolari! 🙂
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L’applicazione su capello asciutto, inoltre, ha reso la posa più sopportabile: non ho avvertito quella spiacevole sensazione di testa bagnata ed inoltre non è colata una sola goccia 😉
Ebbene, non so se sarà effettivamente un addio o solo un arrivederci, ma per il momento appendo il mio cucchiaio di legno al chiodo e vado verso nuove avventure tintorie!
L.

HENNE’, July edition

ore 14:51…
La June edition è stata, aimè, saltata: come mi è già capitato di dire, da fine aprile si è ripresentata l’odiata caduta dei capelli, per cui ho lasciato perdere anche l’hennè; so bene che non mi avrebbe fatto alcun male….anzi! Tuttavia chi, come me, soffre di questa patologia saprà che si arriva ad un punto in cui si evita persino di toccarli. Non volevo sottoporli a nessun tipo di stress. Anche oggi, in verità, non ero del tutto convinta di volerlo fare, ma visto che stavo trasformandomi in Crudelia Demon, ho dovuto.
A questo giro ci sono state non poche novità nella mia abituale routine. Anzitutto… l’hennè!
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Khadì tinta vegetale “Nero”

KHADI’ TINTA VEGETALE NERO  100 gr €6,90 circa

INCI: Indigofera Tinctoria (Indigo) ● Lawsonia Inermis (Henna) ● Emblica Officinalis (Amla)
Dopo mesi sono ritornata al vecchio, caro, Khadì. Ho sempre usato le colorazioni Nocciola, Castano Chiaro e Castano Scuro (le ho usate per anni!) e mi sono sempre trovata divinamente, tutte e 3 in egual misura . Ho voluto prendere il Nero non perché intenda diventare “nera” di capelli (credo che diventeranno al massimo castano ancor più scuro), ma perché ho letto ottime recensioni in fatto di copertura dei bianchi. L’interrogativo è stato: ossidazione sì o no? Sappiamo tutte che l’Indigo non va fatto ossidare e che la Lawsonia, invece, sì. Visto che è la Lawsonia in verità a coprire i bianchi, logica vuole che un minimo bisognerebbe far ossidare. Ma con le temperature alte di questi giorni si rischia di oltrepassare il limite entro il quale viene sprigionato il colore, dunque prepararlo ieri sera era fuori discussione. Alla fine ho optato per prepararlo direttamente questa mattina e applicarlo: avrebbe ossidato direttamente in testa. Avendo tagliato i capelli ho modificato anche le dosi…
per il gel di semi di lino -> 200 ml di acqua, 2 cucchiai di semi di lino;
(ho diminuito anche di un paio di minuti la durata dell’ebollizione, volendo di proposito aver un gel meno denso che fosse più facile da mescolare con le polveri)
polveri -> 50 gr di hennè nero Khadì…e basta!
(nessun mix, voglio proprio testare questo hennè in totale purezza).
Appena l’ho mescolato, mi sono ricordata perché amo così tanto questi hennè Khadì: la polvere è fine, setosa, si lascia amalgamare con enorme facilità e crea un composto vellutato, senza grumi, perfetto. Sono hennè di altissima qualità, non ci piove! E’ stato anche piacevole applicarlo appena fatto, ancora tiepido e cremoso!
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A causa del gel meno denso e del caldo, qualche gocciolina è colata… ma solo dopo 2 ore ho riconosciuto il tipico colore rossastro (ah bene, mi sono detta, stai ossidando solo ora, maledetto??! e in 2 ore che abbiamo fatto??!) 
Ora sono passate 5 ore ed è il momento del risciacquo, incrociamo le dita!
ore 19,30…
Contrariamente alle mie abitudini, ho deciso non solo di risciacquare abbondantemente i capelli, ma anche di fare uno shampoo veloce, proprio perché ho la cute piuttosto sensibile e non voglio lasciare residui…e se penalizzerò il colore, pace. Dunque i capelli sono stati lavati, ho fatto il classico plopping e poi li ho lasciati asciugare spontaneamente in casa durante il pomeriggio. Il colore è, come previsto, un castano scuro; i bianchi sembrano egregiamente coperti, ma non voglio sbilanciarmi perché so già che domani ne salterà fuori qualcuno che ora non vedo (ne renderò conto sulla prossima edition); “l’odore” è, come ricordavo, più intenso rispetto al Centifolia, quindi per i prossimi 3 gg sembrerò appena fuggita da un fienile.
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Complessivamente sono molto soddisfatta  e se nel corso di Luglio rimarrò di questa opinione, ho già in mente un nuovo esperimento, sempre marchiato Khadì!
to be continued….
L.

quando la cute chiama: Khadì!

La mia cute è un po’ egocentrica, è bisognosa di cure, attenzioni & coccole. Va detto a sua discolpa che uso quotidianamente un farmaco da circa un paio d’anni che causa secchezza e, a volte, desquamazione: purtroppo ancora non posso farne a meno, ecco perché devo costantemente tenera a bada la situazione. E’ difficile che io ritorni su di un prodotto perché ho sempre voglia di provarne di nuovi….. ma quando ciò accade, vuol dire che il prodotto in questione ha qualcosa di unico e speciale. Non appena inizio a notare qualche “cedimento”, è giunta l’ora di ordinare (…e in fretta) lo shampoo al NEEM Khadì!

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shampoo anti-forfora al Neem, Khadì

SHAMPOO NEED KHADì 210 ml €10,90

INCI: Aqua • Coco Glucoside • Lauryl Glucoside • Sodium PCA • Glycerin • Sodium Cocoyl Glutamate • Azadirachta Indica (Neem) • Acacia Concinna (Shikakai) • Sapindus Mukurossi (Reetha) • Vitex Negundo (indischer Mönchspfeffer) • Lawsonia Inermis • Emblica Officinalis (Amla) • Indigofera Tinctoria • Aloe Barbadensis Gel (Aloe Vera) • Coco Glucoside & Glyceryl Oleate • Rosmarinus Officinalis Essential Oil (Rosmarin) • Citric Acid • Xanthan Gum • Hydrolyzed Wheat Protein (Weizenprotein) • Hydrolyzed Sweet Almond Protein (Mandelprotein) • Zinc PCA • Sodium benzoate & Potassium Sorbate • Oryza Sativa Oil • Melaleuca Alternifolia Essential Oil (Teebaumöl) • Eucalyptus Citriodora Essential Oil (Eukalyptusöl) • Azadirachta Indica Oil (Neem) • Linalool*, Limonene*
*from natural essential oils

Questo shampoo si presenta con una consistenza mediamente densa, di un bel color ambrato. E’ semplice da usare, diluito e non, e produce una discreta schiuma. Sulla cute ha un effetto quasi rinfrescante, pulisce bene ma non risulta aggressivo sulle lunghezze: anche capelli tendenzialmente secchi come i miei non ne risentono minimamente. La nota dolente è l’odore: a metà strada tra il balsamico (dato probabilmente dall’o.e. di eucalipto…) e il bruciato, è molto intenso e persistente, sia sui capelli che sulle mani. Oramai per me è un odore a cui sono abituata e francamente non ci faccio neanche più caso, ma ricordo che i primi tempi lo sopportavo a fatica. Non m’interessa avere i capelli che odorano di caramelle, frutta o tutta quella gamma di profumazioni stucchevoli tipiche dei più comuni shampoo, ma da qui ad odorare di legna da ardere, ce ne passa! E’ diventata quasi una certezza nella mia routine: compro, provo, testo nuovi shampoo poi se e quando la mia cute si ribella, ormeggio nel porto sicuro di Khadì…. e torna il sereno.. 🙂

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L.