“Le reliquie dell’amore”

La malinconica e sonnolenta provincia francese in autunno. Le grandi case signorili, le strade deserte e i caffè. Il narratore resterà anonimo, di lui si sa poco o niente: trentaquatrenne americano, trascorrerà l’inverno nella cittadina di Autun in casa di amici. Un universo di personaggi appena intravisti, spiati…

<<Claude era troppo opulenta per lui, forse, troppo vistosa. E’ sempre truccata con cura, i capelli che le scendono sulla fronte. Braccialetti su entrambi i polsi. Grossi anelli, uno sull’indice sinistro. Lo porta anche quando batte a macchina. Potrebbe avere ventotto anni, Claude, o ventinove. Quando cammina, mi lascia tramortito.>>

E poi Dean e Anne-Marie, tanto giovani e belli quanto imperfetti, carichi d’inquietudini, si trovano quasi per caso. Una storia d’amore che si consuma attraverso i resoconti voyeuristici del nostro narratore, mescolati ai racconti dello stesso Dean o a quanto egli crede sia successo. Di hotel in hotel, di città in città, senza soldi ma a bordo di una Delage, chissà di chi.

<<Ma ora sanno qualcosa l’uno dell’altra. C’è un fondo cui possono attingere insieme. Il loro incontro comincia ad avere un’essenza tutta sua che nessuno dei due può definire ma che li nutre entrambi, e gioiosamente, in un unico reciproco, altruistico rituale amoroso, che ciascuno arricchisce secondo le sue possibilità. E non importa quanto ciascuno porta via. E’ un fondo illimitato. Non può mai essere esaurito, ma solo dimenticato, anche se non ci crede mai nessuno.>>

I giorni diventano mesi, l’autunno lascia il passo all’estate, gli amori finiscono, le passioni bruciano e le vite si spengono.

<<Dopo, restano sdraiati a lungo in silenzio. Non c’è niente. La poesia è sparpagliata intorno a loro. I giorni sono caduti dappertutto, crollati come un castello di carte.>>

L.

“Un gioco e un passatempo”
J. Salter
edito da Guanda,
QUI la mia precedente lettura! Enjoy!