Faticosamente…hair routine

Una routine che ha stentato a partire, faticato a proseguire e …..non vi dico a finire!! A volte capita di non imbroccare i prodotti giusti che, immancabilmente, diventano interminabili. Ma, affinché questo stesso post non sia altrettanto lungo e desolante, direi di partire in fretta e toglierci il pensiero, come si suol dire!

Quando ho visto che la cosa non andava, ma davvero, e mi annoiava incredibilmente lavarmi i capelli (cosa che già mette a dura prova la mia schiena….se poi mi scoccia pure, è la fine) ho deciso di mollare baracca e burattini e dar fondo a tutte le mie scorte di samples così, per movimentare il tutto e risparmiare pure un po’ di soldini: ve la faccio breve, tra shampoo e balsamo lavando i capelli due volte alla settimana e usando ogni volta tre o quattro samples, sono andata avanti quattro mesi!!! Niente male, vero? E, vi dirò, questa continua alternanza è stata per certi versi persino terapeutica: la mia cute sensibile e pruriginosa non ha avuto il tempo di reagire al singolo prodotto come a volte accade!

Tornata alla quotidianità, ho ripreso in mano i due shampoo che alternavo, senza successo: lo SHAMPOO ANTICADUTA GENTLEAF BIO e lo SHAMPOO DETOX ALL’ALGA KOMBU della linea URBAN PROTECTION di MATERNATURA. Parliamo di due shampoo di fascia medio-alta con inci ricchi e ingredienti ricercati (siamo mediamente su una spesa di circa €13 cad., il che, ne converrete, per uno shampoo non è poco). Pur alternandoli come vi dicevo, la vita non è stata affatto semplice: la mia cute non gradiva particolarmente e, dopo un paio di lavaggi di fila o poco più, iniziava a scatenarsi il mio odioso prurito di cui soffro molto spesso (ma con felici eccezioni, vedi ad esempio lo shampoo con Spirulina di Gyada Cosmetics QUI di cui ho usato addirittura due confezioni di fila). Lo SHAMPOO TRATTAMENTO ANTICADUTA

GENTLEAF all’inizio era troppo liquido e se ne usava fin troppo (è andato via via addensandosi nel corso del tempo, un po’ come succede ai mascara, no?); lavaggio delicato, eccessivamente delicato per le mie necessità. La cute dunque può aver reagito a qualche ingrediente (cosa che può accadere con formule belle ricche di attivi) oppure può aver sofferto di un lavaggio non completamente efficace, chissà! Dal punto di vista dell’efficacia anticaduta, non posso pronunciarmi ma non ho avuto alcuna percezione in proposito e dunque propendo al NO! Attivi: estratti di Melograno, Fiordaliso, Tiglio, Guaranà, fungo Reishi, proteine del Grano e Canapa. E’ evidente l’azione stimolante che mira a svolgere!! Profumazione gradevole e delicata, piacevole all’uso una volta che è andato addensandosi…ma per me resta, purtroppo, un NO.

Storia molto simile per lo shampoo con cui l’ho alternato, lo URBAN PROTECTION DETOX ALL’ALGA KOMBU di MATERNATURA. Mi piaceva l’idea di detossinare la cute per renderla in definitiva più ricettiva ai principi attivi anticaduta del già citato Gentleaf, il piano sostanzialmente era questo. E invece nada, non è andata come credevo. Al lavaggio è stato da subito più congeniale: bella consistenza, ottima schiuma, facile da lavorare sulla cute, ottimo profumo! Niente da dire! Persino il lavaggio mi è apparso da

subito ben più efficace….ma anche questa volta c’è stato qualcosa a darmi noia! L’alternanza tra i due shampoo è stata necessaria….e l’uso si è diradato nel tempo sempre più perché ne ho introdotti almeno altri due (non temete, li vedremo la prossima volta)! Estratti di Cardo Mariano, di Alghe Brune (Kombu, Wakame e “spaghetti di mare” ) Ginkgo Biloba, Rusco, Fior di Loto e chi più ne ha più ne metta! Un prodotto particolarissimo, che è quasi riduttivo chiamare semplicemente “shampoo” ma forse proprio a causa di questa sovrabbondanza di attivi, mi ha creato un po’ di noie: purtroppo non ha fatto al caso mio, again.

Il balsamo è sempre un argomento felice in queste pagine: posso aver trovato qualcosa che non mi soddisfa al 100%…ma mai un flop in tutti questi anni…e la parola magica è sempre la stessa: Behenamidopropyl Dimethylamine, non c’è storia. Ve lo dico da ere geologiche: se volete un balsamo che funzioni veramente, basterà fare questo sforzo immane di leggere l’inci e cercare il magico condizionante. E’ fatta, non vi servirà altro. E vi dirò di più, ci tengo a sottolinearlo ancora una volta: il made in Italy in questo caso specifico, non ha rivali!! E soprattutto il low cost made in Italy…che è ancor meglio!! Ad esempio il BALSAMO FORTIFICANTE KARITE’ E LUPPOLO DI HIBIO (lo trovate da Tigotà, per pochi euro). Sia chiaro, non è il mio preferito (che restano il PH BIO e la Pierpaoli family) ma è senza dubbio validissimo!

Una bella confezione da 250 ml, pack comodo da tenere a testa in giù (il prodotto è denso, posizionato in questa maniera il tubo, sarà più facile da erogare), profumo buonissimo, goloso….io ci sento un po’ di cocco!! L’effetto districante è, ovviamente, quasi immediato: già distribuendolo tra le lunghezze vi accorgerete tra le dita che i capelli sono subito docili, morbidi, senza alcuna resistenza al passaggio del pettine (vi ricordo che ho sempre l’abitudine di semplificare il tutto anticipando il grosso della districatura PRIMA del lavaggio! Molto più semplice, credete a me). INCI piccolo piccolo ma con tutto quel che basta, evidentemente: condizionante, luppolo, burro di karitè! Un altro prodotto vincente da aggiungere alla collezione!! Oh, fossi così fortunata con gli shampoo!!

Voltiamo pagina e lasciamoci alle spalle l’infelice capitolo della detersione, per affrontare il tema di gran lunga più riuscito del trattamento! Anticaduta, nello specifico! Sempre a marchio GENTLEAF ho voluto fortemente provare la SOS LOZIONE CAPILLARE e, nel momento in cui scrivo, sono già agli sgoccioli della seconda confezione!! Di questo, a differenza dello shampoo, ho avuto la netta percezione che funzioni e di fatto contrasti la caduta ma soprattutto stimoli la crescita del capello. E’ un argomento su cui non mi sbilancio mai e non è facile per me che seguo costantemente delle cure tricologiche, avere la certezza che nell’ambito di un’intera routine incentrata sull’argomento “anticaduta” sia proprio quel particolare prodotto a funzionare, ma in questo caso…il risultato è stato così lampante da non poter fare a meno di notarlo!! Diversamente non sarei alla vigilia della terza boccetta, giusto? Lo ripeto: seguendo quotidianamente mattino e sera una routine tricologica con un farmaco che per ovvie ragioni non menzionerò, non l’ho usata secondo le prescrizioni dell’azienda proprio perché non mi piace fare troppi miscugli. Il mio uso è stato essenzialmente questo: a lavaggio terminato,

prima di passare allo styling, ho distribuito il prodotto un po’ su tutta la cute con la pratica pipetta contagocce, per poi procedere al massaggio. Ciò significa che l’ho usato solo due volte a settimana ma già questo ha dato i suoi frutti!! Se, a differenza di me, siete liberi da altri trattamenti, usatelo con fiducia quotidianamente e non ve ne pentirete!! Unico neo: confezione da 50 ml…veramente troppo piccola soprattutto se si prende in considerazione di adoperarlo ogni giorno!! Rosmarino, Equiseto, Tiglio, Guaranà, Fiordaliso, proteine del Riso, Reishi: gli ingredienti, come vedete, sono in linea con lo shampoo…ma con un risultato ben diverso!! Lieve azione rubescente qualora vi capitasse di sgocciolare lievemente sulla fronte, ma passa subito!! Assolutamente promosso!!

Dietro la nuca, nella mia “afro-zone” ma anche un po’ sulle lunghezze, l’olio della routine è stato il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE. Massimo rispetto per quest’azienda d’impronta ayurvedica che non sbaglia un colpo (QUI) a quanto pare! Il pack? Favoloso!! A parte il fatto che sia oggettivamente ben fatto e bello a vedersi, è estremamente funzionale con il suo dosatore a “becco” allungato che vi permette di erogare l’olio nel palmo della mano senza inclinare la bottiglia, oppure nel caso lo usaste come impacco, potrete direttamente distribuirlo sulla cute: praticissimo!! In merito a questo uso, ve

ne darò conto nel prossimo post perché non mi sono ancora fatta un’idea consolidata; per quel che riguarda invece il solito uso collaudato che ne faccio per tenere a bada il crespo (e i nodi), posso dire che non è male persino sulle lunghezze (con parsimonia) non unge, li lascia morbidi e un tantino più facili da districare al lavaggio successivo!

Contro? Sì c’è, ed è l’odore. La sua matrice ayurvedica si esprime al massimo, ma non a tutti è congeniale. Quanto a me, non disturba…ma non posso dire in tutta onestà che mi piaccia particolarmente! Ah, ed è parecchio persistente anche sulle mani…insomma: se il tipico odore delle erbe da tradizione ayurvedica non vi piace, siete avvisate! Ovviamente gli ingredienti non potranno che essere olio di Girasole, Sesamo, Cocco, Ricino, Vinaccioli, Mandorle Dolci, estratti di Amla, Bala, Brahmi, Bhringraj, Ibisco, Liquirizia, Fieno Greco, Tulsi, Mirra, o.e. di Geranio…insomma…lo sentite già l’odore, vero??

E proseguiamo di volata con lo styling, ma passando prima per quello che, in fondo, si è rivelato uno step abbastanza inutile, lasciatemelo dire: SIERO CAPELLI RINFORZANTE CON SPIRULINA di GYADA COSMETICS. Acquisto fatto dopo aver provato un campioncino ed essermene perdutamente innamorata! Poi, evidentemente, qualcosa è cambiato…profumo, consistenza, effetto sui capelli…perché non mi sono più spiegata il mio acquisto!! Non ne dico male ma neanche bene: che io lo usassi o no, la differenza era praticamente inesistente. Pack carino ma inservibile, dosatore completamente inutile che eroga una quantità ridicola di prodotto e non “pesca” fino alla fine la crema residua nel flacone (di plastica dura, quindi non sperate di poterlo tagliare). Profumazione buona, per carità, ma che svanisce in un soffio; effetti? Boooo, non pervenuti! Le volte in cui ne ho adoperato uno sproposito, ho notato giusto un po’ di morbidezza extra! Vigore? Mah, non pervenuto! Ripeto, un prodotto che c’è stato…ma anche no!! Idrolato di limone, Aloe Vera, Behenamidopropyl Dimethylamine (ecco spiegata la morbidezza), Ginseng, Avena, Equiseto, Spirulina, Lino, proteine del Grano. Insomma, ci abbiamo provato!

Dulcis in fundo…ma neanche tanto dulcis, un prodotto che accarezzavo da tempo e in cui riponevo grandi aspettative: SILKY BEAUTY LEAVE IN CONDITIONER di GENTLEAF. A dispetto del fatto che sia una crema e che, molto probabilmente non vi verrà spontaneo agitare prima dell’uso, …ebbene, fatelo: la prima volta mi ha inondato la mano di un liquido che mai (MAI) mi sarei aspettata!! Ok, assodato il fatto che debba essere shakerato, l’altra cosa che di sicuro non ci si aspetta è che finisca veramente in fretta: normalmente i prodotti da styling ci metto un bel po’ a finirli e nella fattispecie qui parliamo di ben 200 ml! Anche il pack francamente non è dei più riusciti ed adeguati alla consistenza della crema, piuttosto densa. Il prodotto in sé è buono, nulla da dire, ma non perfetto per i miei ricci: piacevole da distribuire tra i capelli ma occhio perché lascia qualche residuo se non lo stendete perfettamente! Ottimo profumo fruttato, questo sì! Un vero piacere averlo tra i capelli! La definizione dei ricci è debole, buono il volume: ciò significa che bisognerà legarli già al secondo giorno. A me non piacciono i riccioli ingessati, odio abbastanza il cast, lo dico sempre, ma ci sono dei prodotti che pur mantenendo i capelli morbidi al tempo stesso li lasciano definiti almeno fino al lavaggio successivo (i classici 3 giorni pieni, per intenderci). Ingredienti di qualità: idrolato di Melograno, olio di Argan e di Baobab, estratti di Avena e Kiwi, Aloe Vera e Acido Ialuronico. Contenta di averlo provato ma non perfettamente calzante alle mie esigenze!

Sono esausta, senza forze…spero che voi siate sopravvissuti a questa valanga di inutilità sui miei capelli e a questo punto avrete capito che poco meno del 50% di questa routine è Biomirta Approved ma la prossima volta, lo giuro, andrà meglio!

L.

forza e morbidezza (‘sta routine po’ esse fero e po’ esse piuma)

E continuiamo sulla scia del precedente post (QUI), ovvero una routine capelli tutta incentrata sul fattore fortificante e anti-caduta…che non si sa mai!! Se non dovesse servire a niente…poco male, ci abbiamo provato, ma se dovesse funzionare? Anche solo in minima parte, sarebbe già qualcosa…non trovate?

FPImage(12)Il lavaggio ha visto l’alternarsi di due prodotti, entrambi firmati GYADA COSMETICS: lo SHAMPOO RINFORZANTE con SPIRULINA è stata una scoperta, fatemelo dire! Non ho mai avuto una particolare ammirazione per quanto provato sin ora del brand (fatta eccezione per la Crema Modellante Ricci, vero must-have per ogni curly woman che si rispetti), ma questo prodotto, lo ammetto, mi ha pienamente convinta (l’ho acquistato già 2 volte, cosa tanto inconsueta quanto eccezionale, se un po’ avete imparato a conoscermi)! Prendiamola alla larga, come sempre: bello il pack e anche pratico (all’occorrenza riuscite a tenerlo perfettamente in equilibrio a testa in già, cosa indispensabile quando si arriva agli sgoccioli). Lo shampoo si presenta sotto forma di un bel gel denso nella norma e dal buon profumo; al lavaggio si riconferma ottimo: schiuma bene, è confortevole, non secca o arruffa le lunghezze (ma che odio quando diventano stopposi?? Non potete capire). Cute pulita (e per me non è un fattore tanto scontato), prurito nettamente diminuito se non addirittura messo a tacere, capelli lucenti e morbidi! Se poi serva effettivamente sotto il profilo dell’anti-caduta o se in qualche modo rafforzi anche in minima parte, chissà! Gli ingredienti sembrano prometterlo: Aloe Vera, estratti di Ginseng, Lino, Avena ed Equiseto ed ovviamente sua maestà la Spirulina, ricca in Vitamine, Aminoacidi e Sali Minerali)!

FPImage(11)L’alternativa che ho voluto introdurre a questo giro è stata quella di un lavaggio più delicato ma al contempo mirato a riattivare il microcircolo ed effettuare una pulizia meccanica del cuoio capelluto: SCRUB-COWASH RINFORZANTE con SPIRULINA. E’ la mia prima esperienza sia con uno scrub che con un cowash e questo prodotto mi ha consentito di sperimentarli insieme! Come suggerisce il suo stesso nome, si tratta di una crema con microgranuli, dunque ci allontaniamo drasticamente dal lavaggio schiumogeno. Quello che si nota sin da subito è un immediato condizionamento dei capelli che sotto le dita diventano morbidissimi (del resto contiene Behenamidopropyl Dimethylamine). Di sicuro questo è il suo punto forte! Per il resto, essendo in crema si tende probabilmente ad usarne più del dovuto, di sicuro molto più di un normale shampoo! Inoltre i microgranuli sono veramente poco percettibili quindi mi domando quanto efficace possa essere dal punto di vista della stimolazione meccanica! Di buono c’è che si risciacqua perfettamente e senza fatica, anche nei ricci non restano impigliati granelli, cosa che fa sempre un po’ di paura. Ovviamente la sensazione di pulito è nettamente differente ed io, dei due lavaggi che faccio ogni volta, uno lo lascio allo shampoo tradizionale, anche perché diversamente un tubo da 200 ml mi durerebbe ben poco! Olio di Cocco, polvere di Nocciole e Mandorle, oli di Lino, Avocado, Sesamo e Jojoba, Aloe Vera, estratti di Lavanda, Timo, Avena, Ginseng ed Equiseto, burro di Karitè,  Spirulina. Già solo a leggere gli ingredienti si capisce quanto sia ricca la formula, ma mai grassa! Penso che, se si cerca un detergente delicatissimo, sia l’ideale soprattutto per lavaggi frequenti e cute sensibile o secca…anche se credo che in ogni caso debba essere alternato ad un lavaggio nettamente più profondo! Lo scrub forse l’avrei gradito un po’ più presente! Ad ogni modo un buon prodotto, singolare ma buono!

FPImage(13)E’ altresì noto l’impiego da parte mia di maschere al posto del balsamo… perché per me le due cose un po’ si equivalgono…e perché una maschera per me ha senso post-shampoo, su capello pulito ma la testa bagnata e potenzialmente sgocciolante poco si addice alle mie abitudini da qualche tempo a questa parte! Ho trovato questo prodotto in offerta a €4 (!!!) all’Ipercoop la scorsa estate: vuoi non prenderlo?? Soprattutto dopo essermi accertata della presenza del magico condizionante (sempre lui, il Behenamidopropyl Dimethylamine), altrimenti col cavolo! La MASCHERA LISCIANTE OLIO DI ARGAN con OMEGA 3 e 6 di GIOIEBIO! Al “lisciante” credo sempre poco WP_20200419_19_21_39_Pro(altrimenti non l’avrei comprata) ed infatti non liscia un bel niente! Una crema ricca e densa, dal buon profumo (un po’ vintage a mio avviso, di quelli eco-bio prima maniera) che ammorbidisce, condiziona e nutre il capello all’istante! La texture della chioma cambia sotto le dita in maniera evidente e districa alla perfezione! Capelli morbidissimi, leggeri, docili al pettine: una meraviglia!! Olio di Moringa, di Argan, di Soia, beta-carotene, estratto di Carota, Vitamina E! Il 98% degli ingredienti è di origine naturale, certificata Vegan Friendly e AIAB! Semplicemente perfetta…e, tanto per chiarire,…un impacco con questa maschera sarebbe una bomba!!

A seguire, altra maschera: MASCHERA CAPELLI RIPARATRICE alla CASTAGNA di PHBIO! Un altro esempio di quanto sia perfettamente inutile spendere tanto per questa categoria di prodotti! L’eccellenza è già low cost, mai come nell’ambito di balsami e maschere eco-bio made in Italy: ormai la formula è ben consolidata, le varianti sono tante ma il succo è che, sostanzialmente, indovinato il condizionante, riuscito il prodotto!

Di PHBIO abbiamo già parlato QUI e forse, a ben pensarci, il Balsamo Miglio e Avena era paradossalmente ancora più efficace della maschera che vi propongo oggi, ma se la giocano, direi!! Pochi ingredienti, a dimostrazione di quanto appena detto: svetta al terzo posto dell’inci il magico condizionante seguito da estratti di Castagna e Rosmarino. Semplice ed estremamente efficace, oltre che piacevolissima all’uso!

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Perfetto, capelli lavati e tamponati, procedo ancora con la LOZIONE STIMOLANTE CAPELLI TENDENTI A CADUTA ALLE FOGLIO D’OLIVO di MATERNATURA che trovo valida, che ho ricomprato e che ritengo abbia un ottimo rapporto qualità/quantità/prezzo (di sicuro 100 ml per un prodotto del genere è una rarità!!)! Per i dettagli vi rimando alla precedente hair routine (QUI), ma confermo che, pur non mollando mai le mie abituali cure tricologiche, questa lozione ha del potenziale!

FPImage(15)Sempre nel precedente post accennavo al fatto di aver reintrodotto un olio come boost d’idratazione pre-styling: a questo giro parliamo del NATURAL SCALP CARE MASK di NACOMI. E’ evidente che sia stato concepito per ben altri scopi ed infatti mi ha incuriosita proprio per i suoi ingredienti che strizzano l’occhio al fattore fortificante: 4 oli (Ricino, Nigella, Argan e Tamanu) e 4 estratti (Equiseto, Ortica, Fieno Greco e Zenzero). L’ho preso principalmente da applicare (in minime quantità, sia chiaro) sui capelli bagnati, specialmente alla base della nuca dove sono particolarmente crespi e afro! Già leggendo gli ingredienti vi renderete conto che non si tratta di un prodotto leggero, tutt’altro!! Sono oli abbastanza pesanti (olio di Ricino in primis) ed infatti risulta molto denso e corposo: l’erogatore viene in aiuto facendo fuoriuscire un piccola quantità per volta! Sulle lunghezze è proibitivo, l’effetto unto è evidente salvo che non lo si veicoli attraverso il gel d’Aloe, ad esempio (lo SPECCHIASOL resta sempre il mio preferito)! In questo caso lo styling è buono, senza dubbio. La scelta degli ingredienti però mi ha incoraggiata anche ad usarlo come trattamento pre-shampoo per il cuoio capelluto: ne ho approfittato in tempo di quarantena, quando un errore ed un lavaggio non perfettamente riuscito sono tutto sommato passabili (per il ciclo: tanto chi mi vede?) ed inoltre non avendo ragione di fare la tinta non mi sono preoccupata d’inficiare la durata della stessa, cosa che notoriamente accade con l’uso di oli. Ripeto, il prodotto è molto denso per cui o se ne usa uno sproposito o probabilmente meno di quanto servirebbe in realtà. Io sono rimasta sul poco, temendo di fare disastri ed a lavaggi alternati per dare la possibilità alla cute di venire regolarmente ripulita a dovere: strano a dirsi ma non si è rivelato difficile da lavare via ed il risultato è stato complessivamente buono! Dimenticavo: puzza. Probabilmente ho beccato l’unico prodotto di Nacomi a non avere un buon profumo, ma non ha fragranze aggiunte e spicca l’odore dell’olio di Nigella! Niente di allarmante, non persiste! Boccetta in vetro molto bella e robusta: il dispenser invece non è il massimo: meglio una pipetta, specie se da applicare sul cuoio capelluto!

FPImage(16)Come ultimo step ho adoperato un prodotto che, all’inizio, stentavo a credere sarei riuscita ad usare! Il GEL MOUSSE ai SEMI di LINO di PARENTESI BIO è stato, purtroppo, l’ennesima delusione del brand! Per quanto sia come sempre meravigliosamente invitante il suo INCI ricco, non si è rivelato adatto ai miei ricci! La mousse non è soda e compatta e non si disperde nella chioma, ecco perché non bisogna esagerare con le quantità: piuttosto… stratificare! Ed è stata la scelta migliore tra le centinaia di esperimenti fallimentari fatti per riuscire nell’impresa di usarla. Un po’ per volta. Profumo ottimo ma non particolarmente persistente. Risultato? Usata da sola, come unico prodotto styling, l’effetto è zero definizione, capelli vaporosi e leggeri, tutto volume insomma. Non che mi dispiaccia, ma un minimo di definizione la voglio anche perché in questa maniera i capelli andrebbero legati già il giorno dopo in quanto dall’aspetto di una nuvoletta informe. Il risultato migliore l’ho ottenuto abbinandola come già accennato al gel d’Aloe: l’uno mi dava definizione mantenendo il riccio in piega anche un paio di giorni dopo il lavaggio, l’altra mitigava il lieve effetto indurente del gel garantendo volume e morbidezza. Bisogna veramente inventarsele tutte!! Estratto di Lino e di Luppolo, Aloe Vera, Miele, olio di Oliva, sali del Mar Morto, o.e. di Arancio Dolce, nanosomi multivitaminici. La finirò perché mi spiace sprecare prodotti, ma non posso dire che mi sia piaciuta! Se la prendete, spero proprio che vi piaccia perché finire una confezione da 200 ml è dura, ve lo garantisco!!

Bene, a parte qualche intoppo relativamente allo styling, direi che a questo giro non posso proprio lamentarmi! Questa routine mi ha fatto tornare la voglia di sperimentare, con le dovute cautele, il potere degli oli sullo scalpo ed ha riconfermato la mia convinzione che, se associata ad un periodo relativamente tranquillo senza picchi di stress, senza particolari patologie (o, ancor peggio, cure ormonali), una routine rinforzante può contribuire, nel suo piccolo, ad aiutare una capigliatura in difficoltà!

L.

best of 2018!

Un altro anno volge al termine: un fiume di parole, tanti prodotti, inci, fisse, passioni. Questo è quanto è accaduto ancora una volta in questo blog. Confesso di essermi seduta qui a tirare le somme senza ancora una vaga idea di quel che avrei scritto perché l’età si allunga e la memoria si accorcia e, ad oggi, il ricordo cosmetico di questi 365 giorni è un’infinità di cose acquistate, usate e finite con più o meno soddisfazione. Ho idea che bisognerà procedere con cautela avventurandoci in questa marea di boccette e tubetti, con passo leggero e buon equilibrio, pescando dal mucchio solo il meglio. Ma procediamo con ordine…

CAPELLI

Capelli, capelli….ricci adorati che quest’anno, facendo i debiti scongiuri, si sono comportati più che bene! In mezzo a tutte le preoccupazioni che hanno affollato la mia testa, i capelli che in passato mi hanno causato notti insonni e lacrime, hanno deciso almeno loro di togliermi di dosso questo fardello ed io, dal canto mio, li ho trattati al meglio delle mie possibilità.

Come sempre mi succede in queste circostanze, la migliore hair-care routine è proprio quella in corso da settembre/ottobre a questa parte e di cui, promesso, vi parlerò molto presto, ma ovviamente non può rientrare in classifica. Iniziamo bene.

Dando uno sguardo a tutti i prodotti per i capelli utilizzati quest’anno, posso con contentezza affermare di non aver preso grosse fregature, tranne una colossale che, è evidente, mi brucia ancora (la Crema Attiva-Ricci Disciplinante Elastica di Domus Olea Toscana). Per il resto è filato tutto liscio, con l’alternanza di prodotti tutti mediamente buoni e soddisfacenti! Decretare un vincitore non è semplice perché si equivale un po’ tutto, ma se proprio devo, la Crema Modellante Ricci di Gyada Cosmetics si merita la vittoria!

Lo styling dei ricci, al di là di quanto erroneamente si possa pensare, è cosa ben complicata! Bisogna cercare di conciliare il volume, la definizione, la leggerezza senza ungere, indurire, ingessare: se un prodotto è molto ricco potrà premiare la cura, il nutrimento e la definizione del riccio a scapito però di volume e leggerezza; per contro, qualcosa che sia leggero tanto da non appesantire i capelli potrebbe darci un riccio aereo e poco definito…e che orrore quel piattume alla radice??! O il boccolo unticcio?!! Ebbene, la Crema Modellante Ricci, sebbene poi non l’abbia più riacquistata (e ciò significa che la curiosità ha prevalso sulla comprovata efficacia, ….in altri termini…niente d’insostituibile) è riuscita perfettamente a coniugare tutti questi aspetti e a soddisfare una testa permalosa come la mia! Inoltre vi durerà molto permettendovi di ammortizzare nel tempo un costo già perfettamente abbordabile! Ottima!

L’affollata hair-care routine di Ruud

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BIO SKIN-CARE

Questa categoria ha assunto nel corso dell’anno un’importanza e un’attenzione sempre maggiori. Non che prima non ne avesse, ci mancherebbe, solo che spesso si attraversano periodi di ribellione nei confronti di qualcosa…o più semplicemente si focalizza l’attenzione su altro,….capita. Gli ultimi tempi, infatti, mi hanno vista orientarmi su skin care routine sempre più semplificate in virtù del fatto che avessi assodato oramai quanto poco fosse disposta la mia pelle a farsi coccolare. I risultati erano sempre inversamente proporzionali alla cura, l’impegno e i soldi spesi. Sembrava che, quanto meno le dessi, meglio mi ripagasse. Mah. (cosa ampiamente documentata in questo blog, tra l’altro).

Detto ciò, le cose sono drasticamente cambiate e, nell’ultima metà dell’anno, ho ritrovato il gusto di strutturare anche per il viso una routine più complessa, giocosa: mi sono circondata via via di qualche prodotto in più rispetto al mio solito e, se vogliamo, più ricercato.

Vorrei tanto dirvi che l’ultima skin care routine di cui vi ho parlato sarà quella premiata da questo post perché mi piace tanto e mi ha dato così gusto! Inoltre è stata la routine che ha di fatto segnato il passaggio, la transizione di cui vi parlavo. Ma in tutta onestà, per quanto Eterea abbia prodotti ottimi, con un rapporto qualità/prezzo davvero notevole….e per quanto abbia indiscutibilmente amato in particolare la CREMA GIORNO PRODIGIOUS HELIX…beh, no. Non vince Eterea, sorry. C’è qualcosa (e ancora non ho capito cosa, damn!) che mi dà noia, che mi causa l’insorgere di qualche, seppur minima (ma costante) imperfezione. E me lo sta facendo di nuovo questo scherzetto, anche con i prodotti appena introdotti, sempre dello stesso marchio. Devo indagare…

A dire il vero io un preferitissimo che vince a mani basse la categoria ce l’ho…ma, purtroppo, non ho avuto ancora modo di dedicargli un post! Lo uso da 2 mesi ed è quanto di più confortevole, performante, lussuoso … adorabile mi sia capitato per le mani negli ultimi tempi! Fuori concorso, purtroppo…

Ma allora…chi vince? Ebbene, la routine Hauschka, naturalmente! Pochi prodotti, pochi gesti essenziali, ….ma i risultati che ho avuto sin da subito sono stati a dir poco eccezionali! In tutti i mesi di utilizzo ho goduto di una pelle praticamente perfetta, equilibrata, morbida, rosea…! E se proprio dovessi scegliere un solo prodotto da eleggere a vincitore della categoria, beh sarebbe la CREMA ALLA ROSA PER IL GIORNO poiché, la medesima routine con la Crema alla Cotogna non ha prodotto gli stessi, incredibili risultati! Ad ogni modo sono sempre più convinta che il successo della routine Hauschka sia…la routine stessa. I prodotti sono perfettamente bilanciati tra loro e sono convinta che, presi singolarmente, non siano altrettanto performanti!

Un capolavoro di routine!

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BODY CARE

Questa probabilmente è la categoria più nutrita e, mi rendo conto, ciò di cui ho scritto di più in assoluto quest’anno (…ma anche i precedenti). Il fatto è che io sono un po’ in fissa con tutto ma i prodotti corpo, nei confronti dei quali non conosco pigrizia e/o stanchezza e che uso religiosamente così come faccio per viso, capelli, ecc…, si consumano di fatto più velocemente e in definitiva, se ne usano molti, molti di più. Anche qui c’è una piccola indecisione: durante l’ultimo anno non ho incontrato nulla di assolutamente eccezionale e strabiliante, ma di sicuro una menzione d’onore spetta all’onnipresente, sfruttatissimo, usurato, plurirammendato GUANTO KESSA! Uno strumento che francamente può fare la differenza contribuendo a mantenere una pelle costantemente liscia e morbida (ovviamente inquadrato in una routine fatta come si deve)! Certamente un altro prodotto che ha avuto la capacità di stupirmi, se fosse ancora possibile, è il SAPONE NERO D’ALEPPO: un’esfoliazione differente, una pulizia profonda ed un piacevolissimo effetto rinfrescante, defaticante e rinvigorente! Un prodotto che certamente potrei ricomprare! Chi vince, allora? Non posso esimermi dall’incoronare la mia travolgente passione per il miele, che ancora incredibilmente tiene banco! In particolar modo e, in rappresentanza della categoria, cito quella che è stata la crema centellinata nell’arco dell’estate, quel prodotto tanto godurioso quanto efficace: la ORGANIC MANUKA HONEY SKIN LOTION di DR.ORGANIC! Nutriente ed irresistibile! (cavolo, l’anno prossimo vorrei che vincesse un prodotto anti-cellulite, però!!!)

#honeyaddicted

Fantasia Painting(50)

MAKE-UP NATURALE

Facile!! Il ROSSETTO ROSSO trionfa su tutto, credo che l’abbiate indovinato! Si, la mia passione per questa vera e propria icona make-up, sbocciata lo scorso anno, è andata via via consolidandosi, diventando al tempo stesso un irrinunciabile quotidiano, un oggetto da collezione ed una vera e propria fissa, come mio solito! Ritengo di non sbagliare nell’affermare di non aver quasi mai indossato nulla che non fosse una gradazione di rosso per tutto l’anno ed in wish list, a ben vedere, ho ancora rossetti rossi come se non fosse già sufficientemente folle comprare di continuo lo stesso colore, …come solo un profano potrebbe affermare! Già…ma quale rosso far vincere, se possibile? Di certo i Mulac sono stati una mia grande riscoperta; il GREEN ME LIPS & CHEEKS RED BOOST 04 l’ha fatta da padrone per tutta l’estate ed è stata la mia scelta quotidiana anche in vacanza! Di alcune new entry particolarmente degne di nota non abbiamo ancora parlato, uffa….ma ci sono alcuni rossetti che devo far vincere per rapporto qualità prezzo, scrivenza, comfort, durevolezza e gamma colori: 3 dei miei 4 Avril meritano assolutamente il podio!!

assi di cuori e due di picche

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LETTURE

Anche per questa categoria non ho grosse difficoltà a premiare un vincitore, ma solo perché non c’è affatto l’imbarazzo della scelta! Purtroppo mi sono capitate un paio di libri noiosi (fossi in voi eviterei la saga di Sharpe di Cornwell) oltre ogni dire ed in generale non è stato un anno felice per la scelta delle letture (“Manola”…che delusione)! “Alle cinque al Plaza” di Katherine Mosby è stato piacevole, scorrevole, ben scritto: un momento di vera evasione! Lo consiglio caldamente!

“non è facile passare il testimone dei sogni irrealizzati”

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VIAGGI

Anche qui non ho dubbi….e come potrei?! Innanzitutto perché non è che mi sia mossa tanto quest’anno, salvo qualche trasfertina Milanese, un week-end a Torino e il consueto salto al Sana! Ovviamente nulla che possa neanche lontanamente eguagliare il mio viaggio estivo in Irlanda, meta tanto sognata. Non posso più aggiungere nulla a quanto già detto nel post dedicato, solo che sono stati i 10 giorni più belli dell’intero anno…vi sembra poco?

Céad mìle fàilte! (l’Irlanda in 10 scatti+1)

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SCELTO DA VOI…

E concludiamo questa carrellata come di consueto con il post che ha ricevuto più visualizzazioni nel corso di questo lungo 2018! Rimango sempre un po’ perplessa nel constatare quanto poco vengano premiati post su cui punto, ai quali tengo e, al contrario, quanto vengano apprezzati, inaspettatamente, altri a cui non avrei dato una lira, per dirla in maniera vintage…

Tuttavia, sebbene i prodotti di questo post non avessero nulla di particolarmente eccitante, le “scoperte dell’acqua calda” quelle sì, sono state in uso da allora sino ad oggi e riconfermo la validità delle stesse! Di sicuro pettinare accuratamente i capelli prima di lavarli ha tutta una serie di notevoli vantaggi e, al tempo stesso, l’uso dei teli in microfibra mi pare ancora oggi una di quelle abitudini ritenute indispensabili ed in merito alle quali mi viene da dire “ma come ho fatto a non pensarci prima…”? Il post è questo ed è stato il primo articolo dell’anno!

L’ultima hair-care e le scoperte dell’acqua calda!

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Questo è quanto signori! Ogni volta la scelta si fa più ardua, ma sono abbastanza sicura di aver premiato proprio il meglio! Ci vediamo il prossimo anno per un nuovo fiume di parole, tanti prodotti, inci, fisse, passioni… se avrete ancora la bontà, la pazienza e la voglia di leggermi (…ma c’è ancora qualcuno che legge i blog?!)…

L.

L’affollata hair-care routine di Ruud

E’ un errore piuttosto comune ritenere che i capelli ricci siano “semplici” da gestire, l’ho sempre sostenuto: questo probabilmente è da ricondursi al fatto che non necessitino di una “piega”. In realtà le donne ricce, intendo quelle realmente ricce e che intendono preservare la natura dei propri capelli, sviluppano nel corso del tempo una vera e propria attenzione maniacale.

Questi per me sono ancora mesi tranquilli: chi legge questo beauty diario saprà perfettamente che da molti anni ormai combatto contro un’abnorme perdita di capelli, anche se in molti non lo direbbero, fortunatamente. La mia cura, che non menzionerò poiché si tratta di farmaci, va avanti ogni singolo giorno per tutto l’anno, con la differenza che da circa dicembre ad aprile vivo mesi di grazia in cui mi sento quasi normale….ed in cui posso permettermi di spaziare anche con i prodotti da hair-care!

Proprio in previsione dell’inverno appena trascorso, ho passato la scorsa estate, ricca digyada3 tante nuove ed interessantissime uscite, a guardarmi intorno sfregandomi le manine ossute al pensiero di quale routine avrei adottato: <<Gyada!>> ho detto. E Gyada è stato. Ho sfruttato il Black Friday -che è meglio di Natale- per approvvigionarmi di tutto l’occorrente e sono partita dritta e spedita come un Intercity!

Partiamo col dire che, quando si vogliono fare le cose per bene in fatto di capelli, si tende a voler riunire prodotti monomarca, sviluppati secondo un comune filo conduttore, che ruotino su un unico cardine e che abbiamo il medesimo concept, nella convinzione (o illusione?) che lavorando in sinergia possano dare risultati eccellenti. Sì, io credo profondamente nelle routine, ma molto spesso mi ha piacevolmente sorpresa anche l’alchimia che si crea tra prodotti che, in apparenza, nulla hanno a che spartire gli uni con gli altri. Insomma, è come sempre, una questione di fortuna.

Molti sono stati, dicevo, i marchi a sfornare novità e quel che mi ha indirizzata su Gyada in primis, è stato l’accento posto proprio sul capello riccio. Non potevo esimermi. Ma non solo: ad Ottobre avevo avuto modo di provare un sample della celeberrima Crema Modellante Ricci e ne sono rimasta entusiasta (lo so, vi ho ammorbate con questa foto, ma è l’unica che ho. Non è che io non ami le foto, sono loro che odiano me)…

gyada2Ma procediamo con ordine…

Anzitutto intendo manifestare una sola volta il mio amore per l’aspetto dell’intera gamma di prodotti: le confezioni sono indiscutibilmente curate e belle a vedersi, con questa grafica vagamente 70s! Sono prodotti Vegan, Nickel Tested <0,0001% & Cruelty Free, privi di Alcohol, BHA, BHT, coloranti, EDTA, PEG, parabeni, petrolati, SLES, SLS e siliconi. Molto ricchi di ingredienti da agricoltura biologica, tuttavia non sono certificati, è bene precisarlo (per me non è un fattore imprescindibile, ma per alcuni potrebbe esserlo).

GYADA COSMETICS_SHAMPOO MODELLANTE RICCI 

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INCI: Aqua, Cocamidopropyl betaine, Sodium lauroyl sarcosinate, Aloe barbadensis leaf juice (*), Glycerin, Disodium cocoamphodiacetate, Lauryl glucoside, Arnica montana flower extract (*), Camelia sinensis leaf extract, Argania spinosa kernel oil (*), Calendula officinalis flower extract (*), Arctium lappa root extract (*), Sodium PCA, Guar hydroxypropyltrimonium chloride, Tetrasodium glutamate diacetate, Lactic acid, Benzyl alcohol, Parfum, Sodium benzoate, Citric acid, Potassium sorbate.

(*) da agricoltura biologica

Lo shampoo è stato pensato per una detersione gentile, che pone l’accento sull’elasticità del riccio. E la cosa, ve lo garantisco, è inequivocabilmente percepibile sin dal primo utilizzo. La sua texture non sembra tanto differente da altri shampoo provati, tuttavia nel momento in cui si va a massaggiare ci si rende conto si quanto sia ricco. E’ estremamente corposo e nutriente e questa sua consistenza invitante si unisce ad un delicato profumo floreale molto femminile: il tutto rende il lavaggio un momento di totale estasi. Il risultato, del resto, parla da solo: la chioma è lucida, morbida, corposa. Credetemi, portarlo dal parrucchiere è stato un colpo al cuore, perché sapevo che ne sarei uscita con il flacone dimezzato. gyada4

Il doveroso sguardo all’inci, ci mostra i tensioattivi del caso, succo di Aloe Vera, estratti di Arnica, Thè Verde, Calendula e Bardana uniti all’olio di Argan: detersione sì, ma una forte componente emolliente, idratante e lenitiva.

Tuttavia l’idillio non è durato molto: purtroppo per quelle che sono le mie esigenze, sebbene a dir poco perfetto per le lunghezze, non si è rivelato l’ideale per la cute. L’ho trovato a lungo andare un po’ troppo delicato ed è stato come se andasse in qualche modo a stratificarsi: insomma, per farla breve ad un certo punto ho sentito la necessità di alternarlo ad uno shampoo* che andasse a sgrassare la cute, lavando più a fondo. Lo sapete, ne abbiamo già parlato: purtroppo tendo alla desquamazione a causa del sopracitato farmaco, ma con prodotti appena più ricchi mi si scatena il prurito…lo stesso con tensioattivi troppo delicati o troppo poco delicati…insomma, trovare il giusto equilibrio non è cosa da poco, per me! Ma se voi siete delle ricce con cute normale, provatelo!!

GYADA COSMETICS_BALSAMO ANTICRESPO

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INCI: Aqua, Myristyl alcohol, Behenamidopropyl dimethylamine, Helianthus annuus seed oil (*), Linum usitatissimum oil (*), Olea europaea fruit oil (*), Vitis vinifera seed oil, Glycerin, Cetyl alcohol, Argania spinosa kernel oil (*), Butyrospermum parkii butter, Malva sylvestris leaf extract, Glycine soja protein, Hydrolyzed wheat protein, Panthenol, Tocopheryl acetate, Xanthan gum, Lactic acid, Benzyl alcohol, Benzoic acid, Sodium dehydroacetate, Parfum.
(*) da agricoltura biologica

Cos’è la vita di una riccia senza un prodotto anti-crespo?…anche se non ha i capelli crespi, perché l’anti-crespo sta alle ricce come l’anti-rughe sta alle donne sopra i 30 (anche se di rughe non ne hanno): è un’equazione a cui non si sfugge. Un’unica testa è in grado di ospitare tanti ricci differenti, ed io ho un’area decisamente crespa dietro la nuca, di cui a dire il vero non mi curo più di tanto.

Ad essere sincera per me oggi il balsamo è poco altro che un vezzo. Di sicuro la differenza tra usarlo e non usarlo la percepisco in grado di morbidezza, ma mi rendo conto che lo uso più per una piacevole abitudine che per reale necessità! Da molto tempo ormai non ho particolari problemi nel pettinare i capelli ed ancor meno oggi che pettinarli prima di lavarli è diventata parte integrante della routine stessa. Al momento del balsamo, infatti, i capelli sono praticamente già districati, ancor più da quando li ho tagliati! Per questi motivi, ma anche perché particolarmente efficace, questo è un balsamo di cui basta davvero una piccola noce per ammorbidire incredibilmente e districare l’intera chioma, ….e lo dice una che notoriamente abbonda con le quantità!! Dopo 3 mesi buoni di utilizzo (parrucchiere incluso) ne avrò consumato 2/3 dell’intera confezione! Tenerlo in posa, mi rendo conto, darebbe risultati ancor più evidenti: me ne sono accorta chiaramente le volte in cui per un motivo o per un altro ho temporeggiato prima del risciacquo! Come potrebbe essere altrimenti con il magico condizionante Behenamidopropyl Dimethylamine al terzo posto dell’inci, seguito da oli di semi di Girasole, di Lino, d’Oliva, di Vinaccioli e di Argan, burro di Karitè, estratto di Malva, proteine idrolizzate di grano e soia, Pantenolo e chi più ne ha più ne metta? Ottimo, niente da aggiungere.

GYADA COSMETICS_CREMA MODELLANTE RICCI

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INCI: Aqua, Aloe barbadensis leaf juice (*), Cetearyl alcohol, Glycerin, Cetyl alcohol, Glyceryl stearate citrate, Linum usitatissimum oil (*), Vitis vinifera seed oil, Cocos nucifera oil, Argania spinosa kernel oil (*), Butyrospermum parkii butter, Arnica montana flower extract (*), Arctium lappa root extract (*), Olea europaea fruit oil, Simmondsia chinensis seed oil (*), Calendula officinalis flower extract (*), Glyceryl oleate, Panthenol, Guar hydroxypropyltrimonium chloride, Parfum, Benzyl alcohol, Tetrasodium glutamate diacetate, Sodium benzoate, Potassium sorbate, Citric acid.
(*) da agricoltura biologica

Se fosse un abito della Forrester Creations sarebbe definito il modello di punta: la regina incontrastata dell’intera routine è lei, la Crema Modellante Ricci, la grande novità e amore della mia chioma. Una crema così densa e compatta ma che si fonde ai ricci perfettamente e senza lasciare antipatici residui ad asciugatura ultimata! Bisogna familiarizzare con un prodotto del genere e capire un attimo come dosarla…ma il feeling è stato pressoché immediato. Quel che bisogna sempre scongiurare sui capelli ricci è l’effetto bagnato/unto (un po’ alla Soul Glo de “Il Principe cerca moglie”, per intenderci), ma anche la chioma piatta e appesantita alla radice (come la dirimpettaia dei miei) nonché rigida ed ingessata…insomma, non è facile trovare la giusta combinazione!!! Questa crema, invece, garantisce un riccio definito, ma morbido al tatto, lucido ma non unto, leggero e voluminoso ma corposo, avviluppato in un film la cui presenza si percepisce addosso, ma che non appesantisce. Insomma, poche chiacchiere: tutto ciò di cui una chioma riccia avrebbe bisogno!! Il suo mix super nutriente è inoltre un ottimo alleato contro i rigori dell’inverno: succo di Aloe Vera, oli di Lino, Vinaccioli, Cocco, Argan, Oliva e Jojoba, burro di Karitè, estratti di Arnica, Bardana, e Calendula, Pantenolo. Gli ingredienti, bene o male, si rincorrono in tutti i prodotti della linea. E poi, la soddisfazione di affondare le dita in un bel barattolo da 200 ml?? Da quanto non mi capitava con i prodotti da styling??! Impagabile!

GYADA COSMETICS_SPRAY VOLUMIZZANTE 

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INCI: Aqua, Aloe barbadensis leaf juice (*), Glycerin, Propanediol, Arnica montana flower extract (*), Humulus lupulus extract, Malva sylvestris leaf extract, Arctium lappa root extract (*), Coffea arabica seed extract, Chamomilla recutita flower extract, Eucalyptus globulus oil, Silica, Cysteine HCl, Tocopherol, Panthenol, Parfum, Sodium benzoate, Potassium sorbate, Benzoic acid, Citric acid, Limonene.
(*) da agricoltura biologica

Ma non c’è sole senza ombra, e di sicuro all’ombra dell’eccellente Crema Modellante Ricci c’è il meno fortunato Spray Volumizzante. Il volume di certo non mi manca….ma noi ricce non ne abbiamo mai a sufficienza, perché dunque non provare? Tuttavia non ho potuto davvero riscontrare nessun tipo di risultato sulla mia chioma, già voluminosa. C’è da dire che il suo erogatore è di quelli da 10 e lode, perché rilascia una quantità perfetta di prodotto in maniera ben nebulizzata e ad ampio spettro. Il prodotto, inoltre, non appiccica, unge o appesantisce in alcun modo i capelli…e c’è da dire che ha davvero un ottimo profumo. Tuttavia di volume non ne vedo ed inoltre ho notato che, spruzzato alla radice com’è giusto che sia, mi sporca la cute. Per cui, visti i non-risultati sul volume nonostante io mi sia seriamente intestardita, e appurato l’effetto controproducente sulla cute, ora lo uso come una sorta di leave-in al mattino quando, finito di truccarmi tolgo la fascia di H&M e cerco di dare un senso ai miei capelli. E penso che andrò avanti così almeno per i prossimi 6 mesi a giudicare da quanto pesi ancora la boccetta!! Avremo pertanto modo di riaggiornarci in merito! Ma prima di lasciarlo, vediamo un po’ cosa contiene: succo di Aloe Vera, estratti di Arnica, Luppolo, Malva, Bardana, Caffè e Camomilla, o.e. di Eucalipto, Silica, Vitamina E e Pantenolo!

*SHAMPOO ALTERNATI & ALTERNATIVI

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E visto che nella vita si spera sempre d’imparare qualcosa, un concetto mi è ben chiaro: mai farsi sorprendere impreparate davanti ad un prodotto che non funziona. Bisogna sempre (SEMPRE!) lasciarsi aperta una via di fuga, a maggior ragione se avete delle debolezze. Io, per esempio, nell’ultimo anno ho subito l’ira della mia cute che, d’un tratto, è diventata ipersensibile, pazza e scontrosa…proprio come me. Ed è per questo che non ho mai in casa un solo shampoo: oltre ai 3 di questo post, ne ho attualmente altri 2 (accidenti, soltanto??).

NOAH_SHAMPOO PURIFICANTE AL THE’ VERDE E BASILICO

INCI: Aqua [Water], Sodium coco-sulfate, Cocamidopropyl betaine, Hamamelis virginiana leaf water [Hamamelis virginiana (Witch hazel) leaf water], Camelia Sinensis Leaf Extract, Phenoxyethanol, Myristyl lactate, Sodium chloride, Sodium olivamphoacetate, Glycerin, Decyl glucoside, Dicaprylyl ether, Potassium undecylenoyl hydrolyzed wheat protein, Ocimum basilicum oil [Ocimum basilicum (Basil) oil], Linalool, Benzoic acid, Citric acid, Pogostemon cablin oil, Tetrasodium glutamate diacetate, Glyceryl oleate, Dehydroacetic acid, Eugenol.

Quando mi sono resa conto di aver bisogno di uno shampoo con un potere lavante più intenso del Gyada Modellante Ricci, ho iniziato ad usare lo Shampoo Noah Purificante al Thè Verde e Basilico, che avevo acquistato approfittando di una scampagnata al Tigotà. Noah non è un brand certificato, ma i suoi inci nel corso degli anni sono andati via via migliorandosi: nello specifico questo shampoo è Nickel Tested e non contiene siliconi, parabeni, paraffina, oli minerali, DEA e SLS. Ho avuto modo di dare uno sguardo molto veloce alla gamma, che è davvero ricca, e mi sono sembrati prodotti interessanti con inci assolutamente possibili!

Ad oggi questo shampoo è quasi del tutto finito e posso dire che, sebbene non mi abbia impressionata particolarmente, mi ci sono trovata comunque molto bene…al punto non da ricomprarlo, ma magari provarne degli altri: comunque la conoscenza con Noah va approfondita! Tornando nello specifico a questo prodotto, trovo che abbia un buon potere lavante, tanto sulla cute quanto sui capelli, nel rispetto di entrambi. Di sicuro mi ha aiutata a smaltire gli accumuli dovuti alla precedente gestione e ha ripristinare un buon grado di pulizia del cuoio capelluto, sebbene non sia stato completamente efficace in fatto di debellare il maledetto prurito che, per carità, va meglio ma ancora si fa sentire ad un tot dal lavaggio ed in specifiche aree della testa (maledetto). La bellezza di questo shampoo è, francamente, la sua semplicità: schiuma bene, facile al risciacquo…persino il suo pack gommoso è estremamente pratico (oltre che bello nella sua sobrietà). L’odore è erbaceo e fresco, ma non rintraccio né thè verde né basilico. E poi vogliamo parlare di quanto sia essenziale avere in casa uno shampoo low cost per lavarci i pennelli, ad esempio?! Chi avrebbe il cuore di adoperare uno shampoo da 15 o 16€??

Parlando d’inci, qui troviamo idrolato di Hamamelis, estratto di Thè Verde e o.e. di Basilico.

Il sito di Noah è ben fatto e molto esaustivo: consente di studiare per bene l’intera gamma (inci inclusi) per potervi preparare all’acquisto una volta in negozio! Assolutamente bisognerà che io torni al Tigotà!

NATURA SIBERICA_VOLUMIZING AND NOURISHING SHAMPOO

Aqua, Sodium Cocoyl Isethionate, Lauryl Glucoside, Cocamidopropyl Betaine, Pineamidopropyl Betaine(PS), Hippophae Rhamnoidesamidopropyl Betaine(HR), Guar Hydroxypropyl Trimonium Chloride, Pinus Pumila Needle Extract(WH), Pulmonaria Officinalis Extract, Abies Sibirica Needle Extract(WH), Hesperis Sibirica Extract(WH), Cortusa Sibirica Extract(WH), Bidens Tripartita Flower/Leaf/Stem Extract, Saponaria Officinalis Root Extract*, Glycerin, Anthemis Nobilis Flower Extract*, Hippophae Rhamnoides Fruit Oil*, Silybum Marianum Extract, Citric Acid, Sodium Chloride, Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Sodium Benzoate, Potassium Sorbate, CI 75810, Parfum, Limonene**, Linalool**
(*) Issued from organic agriculture
(**) Natural components of essential oils
(PS) Siberian Pine Oil Derivative
(WH) Wild harvested Siberian plants organic extract
(HR) Altai Oblepikha Oil Derivative

gyada5Vuoi non aprire un terzo shampoo? Questa deliziosa travel size l’ho acquistata sempre durante il Black Friday, perché conscia della mia cute problematica, non mi sembrava il caso di lanciarmi nell’acquisto della full size, essendo da ben 400ml!! Tuttavia volevo sondare con questo piccolo prodotto-pilota se Natura Siberica potesse fare al caso mio in fatto di hair care! Infatti ha in gamma una ghiotta varietà di shampoo, tutti certificati, di grande formato e prezzo invitante. Per chi non lo sapesse, questo brand ha un gran numero di linee, non tutte certificate: la scorsa estate avevo già provato uno shampoo Fresh Spa davvero eccellente!! Questa, invece, è una linea più economica, ma che può riservare delle sorprese!

In effetti penso che questo piccolino sia, assieme alla Crema Modellante Ricci, il vero trionfatore dell’attuale hair care routine! La sua formula è al 99% naturale, è certificato ICEA Eco Bio Cosmetics e contiene Olivello Spinoso, estratti di Pino Siberiano, Polmonaria, Abete Siberiano, Hesperis, Cortusa, Forbicina, Saponaria, Camomilla e Cardo Mariano! Lava bene anche se in maniera gentile (Ha sedato il prurito? Non del tutto, ad onor del vero!) ma la cosa che più mi ha colpita è l’effetto che ha sui capelli: il riccio è estremamente rinvigorito e piuttosto stretto, a tratti afro appena lavati, salvo poi riguadagnare ampiezza nel corso dei giorni! E’ capitato che mio padre, a tavola una domenica, mi dicesse: “sembri Ruud Gullit”…il che non è propriamente un complimento, ma tanto per rendere l’idea! Inoltre, altra nota da segnalare è l’effettivo volume che genera! Un volume notevole che persino io ho notato e che dura fino al successivo lavaggio (assieme al riccio ben definito)! Molto, molto interessante: una conoscenza da approfondire senza dubbio!

Naturalmente non può passare sotto silenzio l’uso piuttosto puntuale dell’aceto di mele per il consueto risciacquo acido, sempre un fido alleato per tenere a bada il prurito e garantire un extra-shine a cui è difficile rinunciare una volta provato!

Ora è giunto il momento per Ruud di andare proprio a lavare i capelli usando questi bei prodotti: riuscirà il modello di punta anche questa volta a non produrre un effetto Soul Glo?

L.