Dal pigiama al PC

Sveglia, caffè….

Barba e bidet, direte voi….

Fantasia Painting(67)E invece no! Di corsa a prepararsi per l’ufficio, perché il tempo é poco e sono quasi sicuramente in ritardo! Quella che vi propongo è la mia penultima routine, in sostanza conclusasi lo scorso autunno salvo rare eccezioni che uso ancora oggi!

Quel che faccio al mattino é poca roba, fortunatamente! Tolta la body care, che é la cosa più impegnativa e a cui comunque cerco di dedicarmi alla sera, non resta poi molto da fare! L’outfit é già pronto e con esso gli accessori! Non mi resta che iniziare la beauty routine mattutina…

A detersione ultimata mi sposto in postazione (ossia la mia Vanity-mensola in cabina armadio! Si fa quel che si può)! Parto sempre con la crema contorno occhi che in questo periodo è la ORGANIC COFFEE BEAN EYE CREAM di 100% PURE. Ho rischiato, lo ammetto, perché acquistare a scatola chiusa un formato da 30 ml é sempre un salto nel vuoto….ma, davvero, la travel size é talmente sconveniente da avermi fatto preferire l’investimento a sorpresa. Ed ho fatto bene! La sua fama lo precede, del resto, e meritatamente aggiungo! Il prodotto è indiscutibilmente valido e di qualità, oltre che estremamente piacevole all’uso: si presenta come una cremina di media consistenza e piacevolmente profumata di…buono! Marzapane? Biscotti natalizi? Chissà!

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La sua texture é soda e ricca, ma non lascia la pelle particolarmente unta (certo, una spolverata di cipria a parer mio ci vuole): il giusto compromesso per un contorno occhi non propriamente giovanissimo che necessita del giusto nutrimento per tutto il giorno ma non risulti ingestibile sotto il make-up! L’idratazione é effettivamente preservata per molte ore, parola mia che non rinnovo la skin-care durante la giornata, quindi quel che applico al mattino deve necessariamente coprirmi fino a sera (tarda sera, il più delle volte). Non ho mai avvertito quella fastidiosa sensazione di secchezza, molto comune specie in chi lavora tutto il giorno davanti al pc! La sua formula, lo vedete, fa leva su ingredienti drenanti e decongestionanti ed infatti si propone come un trattamento anti-borse e anti-occhiaie: io, corna facendo, pur dormendo abbastanza poco, non soffro particolarmente di occhiaie (men che meno di borse), per cui non posso dare un feedback al riguardo! Un particolare effetto levigante? Liftante? Neanche, a dirla tutta! La zona non è particolarmente segnata (e partano di nuovo gli scongiuri del caso!!) e nel complesso mi piace molto la cura e la protezione che offre quotidianamente al mio contorno occhi: pelle idratata, elastica, nutrita, luminosa! Non chiedo di meglio! Aloe Vera, idrolato di rosa centifolia, estratti di rosa canina, caffè, Rosmarino, origano, timo e idraste, vitamine E e C, caffeina, vaniglia, cera candelilla!

Fantasia Painting(68)Sistemato il contorno occhi, posso passare con serenità al siero: WORSHIP SKIN DEFENCE ANTIOXIDANT SERUM di ANTIPODES! Una felice scoperta, lo ammetto! Acquistato grazie ad un generoso sconto durante il Black Friday 2018, é stato il giusto compagno estivo: consistenza acquosa e di rapido assorbimento (immediato, direi!). Il suo colore scuro non v’impressioni: non macchia né tinge minimamente la pelle! Texture ideale con le alte temperature estive, quando davvero ci troviamo ad alleggerire ai massimi livelli l’intera skin-care e piacevolissimo da usare complice anche quel suo buon profumo di frutti di bosco! Ne basta poco, proprio perché estremamente liquido, e usato su viso e collo ci ho fatto in scioltezza circa 4 mesi! Lo raccomando alle pelli normali/miste come la mia, ma che cercano un boost anti-age, da solo o sotto una crema, a seconda delle vostre esigenze e della stagione. Anche il dispenser con pipetta, che trovo sempre il più utile con prodotti di questo tipo, si é rivelato utile fin quasi all’ultima goccia! Il vetro scuro ne preserva poi inalterate tutte le caratteristiche, schermando il prodotto dalla luce. Veniamo a noi: mi è piaciuto usarlo perché mi ha consentito di portare avanti una skin-care piuttosto completa anche con il caldo torrido, cosa non sempre fattibile; trovo tuttavia che richieda uno step successivo a prescindere: non avendo alcuna componente oleosa, produce quel tipico effetto di pelle che tira un po’, il che non è il top in fatto di comfort. Bene, parliamo di effetti ora: la pelle l’ha apprezzato e questo ho potuto notarlo da una diminuzione di impurità, ad esempio, e di imperfezioni, ma questo lo riconduco all’intera routine che pare essere stata piuttosto equilibrata. Incremento di luminosità, pelle compatta, riduzione delle rughe di espressione? No, nulla!…. Sarò forse troppo giovane per notare differenze? (Certo, come no!)

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L’inci é bello bello, indiscutibilmente! A base d’idrolato di lampone, estratti di bacche di Acai e caffè, vitamina E e il complesso Vinanza Oxifend® Superfruit costituito da Estratti di Boysenberry, Ribes, Kiwi e semi di uva di Vinanza. Un mix di antiossidanti e uno scudo dai radicali liberi! Ci piace!

Fantasia Painting(69)Il tutto continua con il PLANT STEM CELL AGE-DEFYING SUNSCREEN SPF30 di Madara, che ho portato avanti fino ad Ottobre. Ne abbiamo già parlato (QUI) e pertanto non mi soffermerò, ma mi preme confermare la mia opinione: non male, specie con un clima un po’più fresco, ma non mi propongo di riacquistarlo! E poi il fatto che sia colorato, per quanto assolutamente lieve e non coprente, non mi piace affatto!

Il mio make-up, lo sapete bene, é ben poca cosa! Il rossetto rosso tiene banco ancora oggi (QUI), lo stesso dicasi per l’interminabile bronzer di Alverde (QUI), che probabilmente passerò a mia nipote…! Sembra finito o quasi….ma in verità sono è da mesi. Fidatevi. Il blush è di KIKO, collezione GREEN ME nella colorazione 02 CORAL VIEW, anche questo già visto QUI. Quel che di nuovo c’è, ma poi mica tanto, é il correttore SESAMO di MINERALE PURO, brand che ormai non esiste più, aimé. La full size di questo prodotto la acquistai proprio ai tempi della liquidazione: mi piace applicarne una piccola quantità nell’angolo interno dell’occhio con un pennellino da sfumatura giusto per creare un discreto punto luce. Sono sicura di averne già parlato da qualche parte….ma non trovo il post, chissà! Altro punto luce se lo aggiudica l’arco di Cupido, ovviamente! Ma questa volta realizzato con il matitone illuminante n 02 della prima collezione GREEN ME di KIKO: adoro! Ai tempi era sold out ovunque e lo trovai per puro caso in stazione centrale a Bologna! Sulla parte alta dello zigomo, invece, uso ancora l’ombretto LIQUID MIRROR di NEVE COSMETICS (sempre QUI), altro dinosauro ormai estinto da ere geologiche.

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Questo post è un’accozzaglia di vecchiume, me ne rendo conto e mi batto il petto. Uniche due novità degne di nota, le ciprie! Partiamo con la SEAL THE DEAL WHITE di MULAC, Fantasia Painting(71)acquisto non completamente indovinato. Una cipria per me deve opacizzare e poco altro, possibilmente senza seccare la pelle restando sempre e comunque in trasparenza. Diciamo che ci siamo più o meno, mi piace il fatto che sia molto leggera, incolore e impalpabile ma quanto ad opacizzare …é ben poco adatta. É più una cipria che regala una sua luminosità, come dire? Un po’di glow? Effetto dewy? Ci siamo capite, sù! Ed ecco perché, non avendo utilità alcuna sulla T-Zone l’ho destinata al resto del viso dove il poco che fa va benone! Sul contorno occhi? Niente male, un po’di luce non guasta mai ad illuminare il mio sguardo truce, anche se a fine giornata un pochino nelle pieghette va! Ma davvero poca roba, tanto per essere pignola!

Il pack é figo ma scomodo e direi inutile: una cipria in polvere libera non nasce per i ritocchi fuori casa, dai! Cosa me ne faccio di questa torretta con specchio e piumino incluso se tanto la userò in casa con un sacrosanto pennello? Mettere in commercio un refill sarebbe saggio, liberandoci di almeno 2 dita di coperchio e tanta plastica di cui tutti faremmo volentieri a meno!

 

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Fantasia Painting(72)Altra new entry, un’altra cipria, diretta conseguenza di quanto detto sopra: la BAMBOO BLUR POWDER di 100% Pure. Già perché avendo la SEAL THE DEAL fallito miseramente sulla temibile zona T, bisognava correre ai ripari. Ne avevo letto bene ed ho voluto provarla nonostante il costo un tantino proibitivo (oltre €40). Partiamo da lontano, il pack: piuttosto scomodo, oltre che inutilmente ingombrante. Anche qui si potrebbe risparmiare un bel po’di plastica senza che il prodotto ne risenta particolarmente. Anzi. Non ha piumino, non ha specchio…e allora perché questo tappo enorme? La cipria viene prelevata attraverso un foro con retina, proprio come le confezioni di una volta (tra l’altro per “tappare” questo foro, il coperchio presenta una protuberanza che, se da un lato effettivamente aiuta nel tenere la polvere all’interno, dall’altra lo rende praticamente inservibile per qualsiasi altro uso! Quante di noi ruotano il pennello nel tappo per meglio distribuire la cipria e scaricare l’eccesso? Ecco, appunto). Il fatto che il foro sia medio/piccolo ci aiuta a controllare la quantità in uscita, ma l’intera operazione risulta comunque scomoda. Io ho scelto la versione “bianca” proprio in virtù della già colorata protezione solare: tende a sbiancare un attimino, ma é facilmente gestibile con un minimo di attenzione nella stesura. Opacizza? Sì, abbastanza. Dura tutto il giorno? No, purtroppo. Ti obbliga al ritocco pomeridiano a tutti i costi, pena apparire come una lampadina? Neanche, in verità! Supportata dal NEW AGE FILLER di Alkemilla di sicuro funzionava meglio, da sola fa un po’fatica, almeno su una pelle mista.

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Ad oggi non ho ancora ben capito se mi piaccia ma soprattutto se sia un prodotto papabile per un eventuale riacquisto: se le merita, in fondo, queste 40€? Mah. Ad ogni modo prego notare che entrambe le ciprie sono talc free, come mia abitudine da qualche anno a questa parte! Se poi il talco giochi realmente questo ruolo fondamentale ancora non ne sono convinta: averlo bandito dal mio make-up (QUI) non ha sortito poi queste grandi differenze!

Le labbra sono immancabilmente, indiscutibilmente e inevitabilmente rosse, lo sapete! Ma nulla di nuovo all’orizzonte: sto cercando di consumare i miei milioni di rossetti prima di lanciarmi in nuovi acquisti, da brava bambina!

Una routine semplice la mia….ed un make-up, se possibile, ancor più semplice! Tra tutti, nessun prodotto che abbia amato (o stia amando) particolarmente (tranne la crema contorno occhi), nulla che mi senta di definire entusiasticamente un “mai più senza”! Tuttavia c’è qualcosa che ha funzionato in questa carrellata priva di un reale filo conduttore, lo ammetto. E con tutte le perplessità e le riserve del caso, mi sento (perché no?) di consigliarvela!

L.

La mia base: leggera, naturale, impalpabile.

In queste pagine forse l’argomento beauty meno ricorrente è il make-up. Vero, ma ciò non significa che non m’interessi….ecco, magari non è più la mia principale passione né di certo il settore cosmetico per cui spenda di più (e per fortuna, aggiungo!).

Ne abbiamo parlato più volte, per cui non tornerò sull’argomento, ma non è stato sempre così: col passare degli anni sono però andata scremando i cosmetici utilizzati fino allo stato attuale in cui non esiste più per me trucco occhi e sopracciglia (né mascara, eye-liner, ombretto, matite….nulla). La verità? Ne sono contenta e non tornerei indietro. Quel che invece m’interessa ancora, è la base viso. Sono costantemente alla ricerca di una combinazione di prodotti tale dal garantirmi

  • uniformità dell’incarnato
  • opacizzazione di media durata
  • aspetto naturale

E’ chiedere tanto? Evidentemente sì, visto che ancora non ho trovato la giusta quadra: qualcosa mi piace…qualcosa no…il fatto è che trovo tutto troppo “visibile”, ecco. Mi disturba vedere distintamente il trucco in volto, vorrei piuttosto un’amalgama di sfumature e colori che mimassero una perfect no-make-up face, minimizzando tuttavia i piccoli rossori o le eventuali imperfezioni presenti, uniformando il colorito e che, soprattutto, dopo 12H fuori casa (sebbene un lieve ritocco in pausa pranzo), non mi lasci la faccia sbattuta-incartapecorita-distrutta da centenaria. Ancor più essenziale, quindi, il fatto che il make up si fonda con la pelle senza evidenziarne pori e grana (grave), linee d’espressione (gravissimo)… e rughe (tragico). Gradirei inoltre non sembrare unta come l’incarto di un panzerotto, grazie.

Vedrete qualcosa d’inedito…ma anche reperti storici di cui mi vergogno come una ladra…ma non posso farci niente: avere tanto make-up da smaltire è una cosa che mi mette ansia, non chiedetemi perché. Ed il comprarne di nuovo fa sorgere sensi di colpa a me, in genere, sconosciuti. Per cui, in generale, il mio motto è <<usalo fino a quando non lo finisci, dopo di che ne comprerai un altro>> (eccezion fatta per i rossetti rossi che godono di un altro statuto, con relativo motto a parte, <<se è rosso ed è nuovo lo devi avere>>).

Quando mi trucco parto dal contorno occhi, ma dire che io usi un correttore è improprio: a volte capita, altre volte no. Importantissimo!!! Se mi si evidenziano le rughe il prodotto è inesorabilmente bocciato, idem se è troppo rischiarante: dovrebbe dare freschezza e risalto allo sguardo, invece trovo che mi faccia apparire tremendamente stanca e affranta. Meglio una sana occhiaia, credete a me. Il tutto ovviamente deriva dal fatto che non trucchi minimamente l’occhio e non possa dunque contare su espedienti per dare profondità, ingrandire, rimpicciolire, ecc. Nulla, io posso contare solo sul mio occhio così com’è, meglio puntare sul quanto più possibile SAVE_20181028_142858naturale. Ebbene, la PRESSED POWDER 02 Light Beige di VEGALE è stata, per me, una rivelazione. Non esagero. Anzitutto perché partivo da una ben cocente delusione in merito: l’avevo acquistata per il viso, come ogni cipria che si rispetti ma si è rivelata, sin dalla prima applicazione, inutilizzabile. L’ho provata ad uso fondotinta, come mia abitudine, come polvere di finitura, come ritocco: nulla, una incompatibilità totale, tutto quello che una cipria NON dovrebbe fare. Uno zombie appena uscito dalla tomba avrebbe un aspetto di sicuro più giovane e riposato di me. Nel gioco del vediamo cosa farne perché non si butta via niente, ho iniziato a sperimentare: incredibilmente usarla in stile concealer l’ha fatta schizzare in vetta alla mia personalissima classifica del make-up più amato di tutti i tempi! E’ sufficientemente chiara dal rischiarare l’area dell’occhiaia con naturalezza, non evidenzia quelle piccole odiose lineette vicino al dotto lacrimale, dura strepitosamente fino a sera e, attenzione, non s’infila nelle linee d’espressione (ma chiamiamole pure rughe, va’). Ha un grazioso pack in cartone, compatto, maneggevole e ben saldo nella chiusura. Se solo avesse avuto la stessa resa su tutto il viso!! Ad ogni modo la amo, non so se si sia intuito. Un unico monito, però: la palpebra mobile meglio non coinvolgerla, altrimenti risulta tutto un po’ troppo chiaro e fasullo, oltre che si ritorna pericolosamente sul confine “sono stanchissima ed ho pure pianto”. Anche no.

Dunque abbiamo una palpebra mobile da truccare, meglio proseguire. Ho imparato che, SAVE_20181028_142807quel che mi serve, è solo opacizzarla un po’ (odio quell’effetto lucido stile cartoon anni 50). Uso dunque la stessa polvere che poi andrò a stendere su tutto il viso: qualcosa di realmente leggerissimo ed invisibile, la LOOSE MATTE MINERAL POWDER 01 Light Beige di SANTE. Quel che da subito mi ha incuriosita di questa polvere è stata l’assenza di Talco (ne abbiamo già parlato QUI), la promessa di un delicato finish velvet ed opaco. Inoltre il grande formato risulta sempre comodo sia per una questione di convenienza, ovvio, ma anche la praticità che solo una jar grande ti può dare, senza dover usare il classico piattino per prelevare il prodotto con il pennello ma adoperare il tappo stesso. Impagabile. Quel che, indubbiamente, mi piace di questa polvere è la sua leggerezza ed impalpabilità; un po’ meno il fatto che resti completamente, assolutamente, irrimediabilmente invisibile, nel bene e nel male. Già perché se da un lato è proprio un make-up in trasparenza che ricerco, dall’altro gradirei un minimo di effetto abbellente: non uniforma l’incarnato, non mimetizza discromie, non copre neanche lontanamente le imperfezioni, anche piccole. Niente. E non è nemmeno stratificabile: non coprirà nulla ugualmente. Certo, se dovessi scegliere tra un prodotto coprente al prezzo di un viso visibilmente truccato, scelgo piuttosto una base naturalissima e pace per i difetti a vista; tuttavia i prodotti che rappresentano un buon compromesso ci sono, ne ho trovati in passato pur parlando di semplici ciprie, dunque non vedo perché accontentarmi. Tra l’altro da quando ho rivoluzionato la mia beauty-routine, la pelle è un po’ capricciosa, dunque un tantino di coprenza non potrebbe che farmi comodo, ma tant’è.

Nei giorni, invece, in cui desidero darmi un po’ di glow, un minimo di colore e di SAVE_20181028_143235uniformità, allora unisco alla  LOOSE MATTE MINERAL POWDER di SANTE, anche un po’ di MINERAL FOUNDATION PHIBEST 2,5N Over Light di FINIS TERRE ma solo ed esclusivamente sulle guance. Sebbene il suo effetto mi piaccia moltissimo, il fatto che sia una polvere traslucente contenente MICA la rende naturalmente illuminante…cosa che non va sempre d’accordo con una pelle che tende a lucidarsi nella zona T, per cui per forza di cose me ne tengo alla larga. Ha una qualità eccelsa, indiscutibilmente alta ed una formulazione tale dal renderla setosa al tocco e quasi cremosa: potrebbe sembrare un paradosso parlando di una polvere, ma è così, fidatevi. Questa sua singolare consistenza fa si che sia assolutamente confortevole da indossare tutto il giorno ed inoltre è senza dubbio di lunga durata. Parliamo di una eccellenza nel campo del minerale, che ha un suo costo (per nulla inaccessibile, ma comunque di fascia medio-alta). Io ho avuto l’occasione di provarlo grazie a Francesca SemplicementeBio, in questa colorazione in full-size più qualche altro pottino (decisamente il 2P Light Peach è la colorazione che preferisco e che, infatti, custodisco gelosamente). Il sito è pieno di articoli interessanti (da provare, a mio avviso, i fondi RUNA MINERAL ADD), ma ciò che manca e che invece sarebbe utilissimo trovare, sono i soliti set contenenti 3 o 4 mini-jar, fondamentali per scegliere il giusto colore prima di buttarsi nell’acquisto di una full-size alla cieca. I trial set sono una genialata, c’è poco da fare, nel make-up come nella skin care!

SAVE_20181028_143028Quel che non è cambiato dall’ultimo post del genere (QUI), è la terra che, sebbene in uso costantemente tutti i giorni…è ancora la stessa (mi vergogno come una ladra). Si tratta del DUO-BRONZER 20 Sunny Bronze di ALVERDE, che mostra la cialda da tempo immemore, è in uno stato pietoso ma non accenna a finire!! Penso che si rigeneri durante la notte! Ho acquistato un altro bronzer già da tempo, pensando “quanto potrà mai durare ancora?!”…e invece!! La mia etica, come già detto, mi impone di non tenere in uso troppi prodotti contemporaneamente…dunque la mia antipatia per questo prodotto non fa che crescere ogni giorno di più.

Altra reliquia è il PR1MER LOOSE POWDER di PUROBIO acquistato non so più bene perché ed usato per un’infinità di scopi differenti, senza SAVE_20181028_142950tuttavia eccellere in niente. Non è un cattivo prodotto, ma francamente non ho ancora capito come meglio impiegarlo al fine di dargli una reale utilità. Essendo di fatto un primer dovrebbe aiutare la base minerale ad aderire meglio ed essere, al tempo stesso, più duratura. Messo sotto, sopra, mischiato al fondo, al posto della cipria….nulla, non trovo differenze sul risultato finale né in termini di finish, di aderenza, di durata. Lo uso fondamentalmente perché vorrei consumarlo, ecco. E qual è l’unico, reale modo di consumare i prodotti?…usarli!! Quando qualcosa non ci piace, lo dico sempre, evitiamo di accantonarla dopo i primi tentativi falliti o deludenti. Metterla da parte è solo l’anticamera del doverla gettare di lì a quando ormai sarà inservibile ed è sempre un peccato, magari non per il prodotto in sé quanto perché si stanno gettando inevitabilmente dei soldi…e visto che non crescono sugli alberi….

Fedele a questo principio, ho preso 3 prodotti che non mi convincevano del tutto singolarmente (LOOSE MATTE MINERAL POWDER di SANTE, MINERAL FOUNDATION PHIBEST di FINIS TERRE e PR1MER LOOSE POWDER di PUROBIO) ed ho provato  a miscelarli insieme, ovviamente in proporzioni diverse: il risultato? Francamente…niente male davvero! Diciamo che riescono a completarsi ed integrarsi vicendevolmente: una maggiore quantità della Loose Matte Mineral Powder mi assicura comunque un make-up leggerissimo, il MINERAL FOUNDATION PHIBEST di Finis Terre gli da corpo, carattere e lucentezza in più, il PR1MER LOOSE POWDER ferma il tutto e bilancia l’eccessivo glow. Vi sembro pazza? …probabilmente…

Ma non c’è base che si rispetti senza delle gote rosee degne di una florida montanara cresciuta e pasciuta in freschi pascoli incontaminati. Bene, il blush è un prodotto che mi piacerebbe variare, ma averne più di un tot, di nuovo, mi sembra un po’ uno spreco (anche perché, per quanto mi applichi, non mi riesce di bucare nemmeno la cialda)! SAVE_20181028_143319Capirete bene, però, che se è in saldo al 50% persino io devo piegarmi all’acquisto: parlo del GREEN ME 02 CORAL VIEW di KIKO. Si tratta di un rosa corallo con un delizioso shimmer oro, luminoso ad immediato effetto bonne mine. Molto probabilmente swatchato sembra più bello e intenso di quel che è realmente: applicato con il pennello perde un po’ di carattere, lasciando una vaga satinatura rose gold; caricare è arduo perché non lo trovo ben sfumabile (sebbene abbia la strada completamente spianata da una base setosa e asciutta…), dunque less is more e buona così.

Un altro grandissimo favorito degli ultimi anni è l’illuminante, senza il quale davvero non si può uscire di casa neanche per fare la spesa: magari in pigiama, ma con l’illuminante, cavolo! Di recente ho finito la mia amata Illuminismo di Neve Cosmetics ma è pur vero che pareva dovesse finire da mesi, ormai. Infatti in vacanza, in via del tutto cautelativa, avevo portato con me anche un eventuale supplente…che in realtà è poi stato l’highlighter ufficiale Irlandese: il MINERAL EYESHADOW LIQUID MIRROR di SAVE_20181028_143135NEVE COSMETICS. Si, è un ombretto ma se date un’occhiata agli illuminanti in voga oggi, capirete bene che non c’è poi una grande differenza: l’imperativo è emanare luce da galassie di distanza. Io, che pure prediligo un effetto nettamente più discreto, mi sono ancora una volta ingegnata nel tentativo di consumare qualche prodotto altrimenti destinato al cestino e, in tutta onestà, devo ammettere che il buon Liquid Mirror, se applicato con mano leggera e ben sfumato grazie ad un fan brush, si va ben ad uniformare perdendo l’aspetto di pagliuzze dorate e regalando un’aurea luminosa e soffusa. L’imperativo, dunque, è less is more, ancora una volta!

Ebbene, nessuna beauty tips da make-up artist, nessun segreto di bellezza, niente che dobbiate tentare di riprodurre: in definitiva un semplice, semplicissimo make-up per chi, come me, desidera cercare d’impiegare al meglio i prodotti che ha, mantenere un aspetto quanto più possibile naturale ….ma meglio della propria faccia al naturale, ecco!

L. 

 

what about RED?

<<Tornando da Spencer, feci tappa da Rexall e comprai a Lillian i tre articoli da toletta che giudicavo indispensabili: uno spazzolino da denti, una spazzola per capelli (di quelle costose con il manico di legno e le setole naturali, di fabbricazione inglese), e un rossetto rosso fuoco di Elizabeth Arden, chiamato Rosa Flamenco>>*

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L’azienda lo definisce “Tonalità rosso acceso, rubino, prezioso, attraente. Passionale” …insomma, tutto quello che un rossetto rosso dovrebbe essere, quale pura essenza di seduzione…ed è per questo che l’ho voluto fortemente nella mia collezione. Avevo inoltre ricevuto moltissimi feedback positivi riguardo questi rossetti e non vedevo l’ora di poterne testare la qualità! Iniziamo con il dire che è un prodotto 86% NATURALE,
100% MADE IN ITALY & CRUELTY FREE.

Il bullet risulta essere un po’ duro alla stesura, nonostante il caldo, il che è un bene in quanto si presta ad essere portato in giro piuttosto che in vacanza senza timore che si disintegri; d’altro canto l’applicazione non è il top in fatto di confortevolezza. Ad ogni modo il rilascio di colore è pieno ed immediato: non ritengo necessiti di una matita contorno labbra, ma per una maggiore precisione probabilmente l’uso di un pennello può tornare utile (direttamente dal bullet si riesce tranquillamente ma proprio in virtù del fatto che resti piuttosto duro, pecca un po’ di definizione). Ovviamente anche una lip-locker è sempre beneaccetta, anche se non indispensabile! Mi piace il fatto che non si trasferisca sui denti, neanche appena applicato! Non è no-transfer ma ad onor del WP_20180708_12_03_07_Provero non lascia troppe tracce sulla classica tazza di caffè, per intenderci, se siete del partito odio l’impronta del rossetto (a proposito! Sopravvive in tutta tranquillità a caffè e spuntino). La sua texture è un po’ spessa e secca e tende un po’ a sgretolarsi con il trascorrere delle ore: tentare di ricompattarlo a secco è impossibile, tantomeno a ritoccarlo: o vi aiutate ammorbidendolo con un po’ di balsamo labbra oppure meglio toglierlo e riapplicarlo ex novo! Quando si asciuga il confine con la mucosa diventa piuttosto evidente, ma si camuffa facilmente grazie al suo colore: parlando di colore, che dire, è per cuori forti e sfrontati! Estivo, brillante, infuocato! Denti gialli e labbra secche astenersi, prego!

 

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Ho desiderato fortemente questo rossetto ogni volta che l’ho visto nel suo bell’espositore da Acqua & Sapone anche semplicemente per puro scopo collezionistico: trovo che il suo pack in cartone con questa bellissima grafica sia delizioso! Parliamo inoltre di un prodotto certificato Cosmetici Biologici e Nickel tested, con 100% di ingredienti naturali e biologici (con alcuni ingredienti di pregio, quali Olio di Bambù, di Oliva, di Argan, di Ricino e o.e. di Arancio Dolce): dunque una formulazione che ha un suo perché!

L’applicazione e la permanenza sulle labbra sono molto confortevoli: la stesura è facile, è scrivente e fa poco spessore, dunque non lo si percepisce addosso. Altrettanto semplice da ritoccare direttamente dal bullet ma anche tranquillamente sfregando il labbro inferiore e quello superiore (in quel movimento che in genere definisco in modo professional “reimpasto”, tanto per intenderci). La pausa caffè lascia tracce sulla bocca (i due classici punti agli angoli WP_20180708_12_05_43_Prodove poggia la tazza e che restano più chiari). Questo rossetto teme il caldo ed io non lo porterei in giro  cuor leggero anche per il suo pack un po’ delicato (anche se in cartone, è molto più solido di quello Alva, ad esempio, e la chiusura è perfettamente ermetica). Tuttavia nonostante le alte temperature non sbava, anche senza matita, l’ho provato (magari avendo comunque l’accortezza d’incipriare il contorno delle labbra a mo’ di barriera assorbente, ci siamo capite)! Ad alcune ore dall’applicazione il confine con la mucosa si secca ed è piuttosto evidente: in questo caso il reimpasto è possibile ma il risultato non è ottimale! Unico appunto, il colore: proponendo un unico rosso in gamma avrei optato per un rosso classico ed intramontabile invece che una tonalità spiccatamente mattone. Parere personalissimo, per carità, ma è comunque un colore che preferisco usare in inverno!

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Molte, molte aspettative purtroppo disattese. Un lipstick dichiaratamente MAT, con buoni ingredienti (Olio di Ricino, cera Candelilla, cera Alba, cera di bacche Rhus Verniciflua, Vitamina E…) alcuni dei quali di origine biologica (olio di semi di Girasole, burro di Karitè, olio di Argan…), certificato Natrue e piuttosto economico: cosa chiedere di più? Performance, ecco cosa.

Il rilascio colore è scarso e le labbra vanno contornate per forza soprattutto per dare una parvenza di definizione! Anche sull’aspetto della durata non ci siamo: tende ben presto a sbiadire e il confine con la mucosa si evidenzia prima degli altri rossetti già citati. La situazione si riesce più o meno a sistemare, meglio con l’ausilio di un dito: il dramma è scongiurato ma il risultatoWP_20180708_12_07_21_Pro non è il top, diciamocelo! Anche questo rossetto teme il caldo, ma almeno con il bullet più morbido (ma mai sciolto!) si riesce ad applicarlo meglio grazie ad un rilascio colore un po’ più carico (resta di fatto che in ogni caso va contornato, fidatevi)! Devo inoltre segnalare una spiccata tendenza a raggrumarsi e sgretolarsi, che peccato! Anche il colore non è un rosso da conquista, se capite cosa intendo: è blando, senza nessuna caratteristica cromatica degna di nota. Un rosso per chi non vuole osare, anonimo e più indicato per la stagione autunno-inverno.

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Vi parlo con molto piacere di questo prodotto in quanto, proprio in questi giorni trovate l’intera collezione Green Me di Kiko scontata del 50% (ammetto che questo genere di tempismo normalmente non mi appartiene). La Green Me è una edizione limitata di Kiko ad ispirazione, per così dire,…naturale. Tuttavia non tutti i prodotti dal mio punto di vista hanno inci che invitano all’acquisto e francamente vi suggerisco comunque di darci uno sguardo (disponibili anche sul sito, se voleste controllarli in tranquillità da casa).

Tornando al matitone rossetto/fard non è un mistero che mi sia piaciuto, tutt’altro. L’ho amato dal primo istante e così tanto da averne acquistato un altro (non sia mai dovessi perderlo o che so io): quando vado di doppioni, la cosa è significativa (meglio: preoccupante).

Mi piace moltissimo, è pratico e veloce nell’applicazione, riesce ad essere al tempo stesso valido per i contorni e i lavori di fino, ma rapido per riempire tutta la bocca. Texture liscia e scorrevole, colore saturo da subito, cremoso e confortevole. E’ il tipico rossetto di cui fidarsi, quello che si indossa nelle occasioni speciali, per un appuntamento o semplicemente da portarsi in borsa. Mi sbilancio: lo porterei tranquillamente in vacanza….e chissà che non lo faccia davvero, WP_20180708_12_09_09_Properché ha tutto quel che serve per essere un delizioso e affidabile compagno di viaggio! Si applica e si ritocca con facilità, ha un formato compatto e il tappo è ben saldo. Non necessita di altro per essere perfetto ed è superfluo anche munirsi di temperamatite (in dotazione) in quanto prima di doverlo appuntare con molta probabilità sarete già tornate, piangenti, dalle ferie. E poi…vogliamo parlare di questo concentrato di sofisticata seduzione? Non vorrete mica non infrangere qualche cuore straniero! Un rosso pieno, vibrante, goloso ed invitante! E’ acceso ma con una punta di fucsia a renderlo sufficientemente freddo da non farvi dubitare del bianco dei vostri denti (che poi non è mai abbastanza, detto fra noi). Ciliegie candite ne abbiamo? Servitevi…

<<Lillian ci raggiunse un attimo dopo con un prendisole senza maniche e, constatai con piacere, il rossetto rosso acceso che le avevo comprato>>*

*Alle cinque al Plaza, K. Mosby

L.

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