Dal pigiama al PC

Sveglia, caffè….

Barba e bidet, direte voi….

Fantasia Painting(67)E invece no! Di corsa a prepararsi per l’ufficio, perché il tempo é poco e sono quasi sicuramente in ritardo! Quella che vi propongo è la mia penultima routine, in sostanza conclusasi lo scorso autunno salvo rare eccezioni che uso ancora oggi!

Quel che faccio al mattino é poca roba, fortunatamente! Tolta la body care, che é la cosa più impegnativa e a cui comunque cerco di dedicarmi alla sera, non resta poi molto da fare! L’outfit é già pronto e con esso gli accessori! Non mi resta che iniziare la beauty routine mattutina…

A detersione ultimata mi sposto in postazione (ossia la mia Vanity-mensola in cabina armadio! Si fa quel che si può)! Parto sempre con la crema contorno occhi che in questo periodo è la ORGANIC COFFEE BEAN EYE CREAM di 100% PURE. Ho rischiato, lo ammetto, perché acquistare a scatola chiusa un formato da 30 ml é sempre un salto nel vuoto….ma, davvero, la travel size é talmente sconveniente da avermi fatto preferire l’investimento a sorpresa. Ed ho fatto bene! La sua fama lo precede, del resto, e meritatamente aggiungo! Il prodotto è indiscutibilmente valido e di qualità, oltre che estremamente piacevole all’uso: si presenta come una cremina di media consistenza e piacevolmente profumata di…buono! Marzapane? Biscotti natalizi? Chissà!

Screenshot_2019-10-10-17-22-57-926_com.android.chrome

La sua texture é soda e ricca, ma non lascia la pelle particolarmente unta (certo, una spolverata di cipria a parer mio ci vuole): il giusto compromesso per un contorno occhi non propriamente giovanissimo che necessita del giusto nutrimento per tutto il giorno ma non risulti ingestibile sotto il make-up! L’idratazione é effettivamente preservata per molte ore, parola mia che non rinnovo la skin-care durante la giornata, quindi quel che applico al mattino deve necessariamente coprirmi fino a sera (tarda sera, il più delle volte). Non ho mai avvertito quella fastidiosa sensazione di secchezza, molto comune specie in chi lavora tutto il giorno davanti al pc! La sua formula, lo vedete, fa leva su ingredienti drenanti e decongestionanti ed infatti si propone come un trattamento anti-borse e anti-occhiaie: io, corna facendo, pur dormendo abbastanza poco, non soffro particolarmente di occhiaie (men che meno di borse), per cui non posso dare un feedback al riguardo! Un particolare effetto levigante? Liftante? Neanche, a dirla tutta! La zona non è particolarmente segnata (e partano di nuovo gli scongiuri del caso!!) e nel complesso mi piace molto la cura e la protezione che offre quotidianamente al mio contorno occhi: pelle idratata, elastica, nutrita, luminosa! Non chiedo di meglio! Aloe Vera, idrolato di rosa centifolia, estratti di rosa canina, caffè, Rosmarino, origano, timo e idraste, vitamine E e C, caffeina, vaniglia, cera candelilla!

Fantasia Painting(68)Sistemato il contorno occhi, posso passare con serenità al siero: WORSHIP SKIN DEFENCE ANTIOXIDANT SERUM di ANTIPODES! Una felice scoperta, lo ammetto! Acquistato grazie ad un generoso sconto durante il Black Friday 2018, é stato il giusto compagno estivo: consistenza acquosa e di rapido assorbimento (immediato, direi!). Il suo colore scuro non v’impressioni: non macchia né tinge minimamente la pelle! Texture ideale con le alte temperature estive, quando davvero ci troviamo ad alleggerire ai massimi livelli l’intera skin-care e piacevolissimo da usare complice anche quel suo buon profumo di frutti di bosco! Ne basta poco, proprio perché estremamente liquido, e usato su viso e collo ci ho fatto in scioltezza circa 4 mesi! Lo raccomando alle pelli normali/miste come la mia, ma che cercano un boost anti-age, da solo o sotto una crema, a seconda delle vostre esigenze e della stagione. Anche il dispenser con pipetta, che trovo sempre il più utile con prodotti di questo tipo, si é rivelato utile fin quasi all’ultima goccia! Il vetro scuro ne preserva poi inalterate tutte le caratteristiche, schermando il prodotto dalla luce. Veniamo a noi: mi è piaciuto usarlo perché mi ha consentito di portare avanti una skin-care piuttosto completa anche con il caldo torrido, cosa non sempre fattibile; trovo tuttavia che richieda uno step successivo a prescindere: non avendo alcuna componente oleosa, produce quel tipico effetto di pelle che tira un po’, il che non è il top in fatto di comfort. Bene, parliamo di effetti ora: la pelle l’ha apprezzato e questo ho potuto notarlo da una diminuzione di impurità, ad esempio, e di imperfezioni, ma questo lo riconduco all’intera routine che pare essere stata piuttosto equilibrata. Incremento di luminosità, pelle compatta, riduzione delle rughe di espressione? No, nulla!…. Sarò forse troppo giovane per notare differenze? (Certo, come no!)

IMG_20191011_171016

L’inci é bello bello, indiscutibilmente! A base d’idrolato di lampone, estratti di bacche di Acai e caffè, vitamina E e il complesso Vinanza Oxifend® Superfruit costituito da Estratti di Boysenberry, Ribes, Kiwi e semi di uva di Vinanza. Un mix di antiossidanti e uno scudo dai radicali liberi! Ci piace!

Fantasia Painting(69)Il tutto continua con il PLANT STEM CELL AGE-DEFYING SUNSCREEN SPF30 di Madara, che ho portato avanti fino ad Ottobre. Ne abbiamo già parlato (QUI) e pertanto non mi soffermerò, ma mi preme confermare la mia opinione: non male, specie con un clima un po’più fresco, ma non mi propongo di riacquistarlo! E poi il fatto che sia colorato, per quanto assolutamente lieve e non coprente, non mi piace affatto!

Il mio make-up, lo sapete bene, é ben poca cosa! Il rossetto rosso tiene banco ancora oggi (QUI), lo stesso dicasi per l’interminabile bronzer di Alverde (QUI), che probabilmente passerò a mia nipote…! Sembra finito o quasi….ma in verità sono è da mesi. Fidatevi. Il blush è di KIKO, collezione GREEN ME nella colorazione 02 CORAL VIEW, anche questo già visto QUI. Quel che di nuovo c’è, ma poi mica tanto, é il correttore SESAMO di MINERALE PURO, brand che ormai non esiste più, aimé. La full size di questo prodotto la acquistai proprio ai tempi della liquidazione: mi piace applicarne una piccola quantità nell’angolo interno dell’occhio con un pennellino da sfumatura giusto per creare un discreto punto luce. Sono sicura di averne già parlato da qualche parte….ma non trovo il post, chissà! Altro punto luce se lo aggiudica l’arco di Cupido, ovviamente! Ma questa volta realizzato con il matitone illuminante n 02 della prima collezione GREEN ME di KIKO: adoro! Ai tempi era sold out ovunque e lo trovai per puro caso in stazione centrale a Bologna! Sulla parte alta dello zigomo, invece, uso ancora l’ombretto LIQUID MIRROR di NEVE COSMETICS (sempre QUI), altro dinosauro ormai estinto da ere geologiche.

Fantasia Painting(70)

Questo post è un’accozzaglia di vecchiume, me ne rendo conto e mi batto il petto. Uniche due novità degne di nota, le ciprie! Partiamo con la SEAL THE DEAL WHITE di MULAC, Fantasia Painting(71)acquisto non completamente indovinato. Una cipria per me deve opacizzare e poco altro, possibilmente senza seccare la pelle restando sempre e comunque in trasparenza. Diciamo che ci siamo più o meno, mi piace il fatto che sia molto leggera, incolore e impalpabile ma quanto ad opacizzare …é ben poco adatta. É più una cipria che regala una sua luminosità, come dire? Un po’di glow? Effetto dewy? Ci siamo capite, sù! Ed ecco perché, non avendo utilità alcuna sulla T-Zone l’ho destinata al resto del viso dove il poco che fa va benone! Sul contorno occhi? Niente male, un po’di luce non guasta mai ad illuminare il mio sguardo truce, anche se a fine giornata un pochino nelle pieghette va! Ma davvero poca roba, tanto per essere pignola!

Il pack é figo ma scomodo e direi inutile: una cipria in polvere libera non nasce per i ritocchi fuori casa, dai! Cosa me ne faccio di questa torretta con specchio e piumino incluso se tanto la userò in casa con un sacrosanto pennello? Mettere in commercio un refill sarebbe saggio, liberandoci di almeno 2 dita di coperchio e tanta plastica di cui tutti faremmo volentieri a meno!

 

Screenshot_2019-10-12-14-19-48-585_com.android.chrome

Fantasia Painting(72)Altra new entry, un’altra cipria, diretta conseguenza di quanto detto sopra: la BAMBOO BLUR POWDER di 100% Pure. Già perché avendo la SEAL THE DEAL fallito miseramente sulla temibile zona T, bisognava correre ai ripari. Ne avevo letto bene ed ho voluto provarla nonostante il costo un tantino proibitivo (oltre €40). Partiamo da lontano, il pack: piuttosto scomodo, oltre che inutilmente ingombrante. Anche qui si potrebbe risparmiare un bel po’di plastica senza che il prodotto ne risenta particolarmente. Anzi. Non ha piumino, non ha specchio…e allora perché questo tappo enorme? La cipria viene prelevata attraverso un foro con retina, proprio come le confezioni di una volta (tra l’altro per “tappare” questo foro, il coperchio presenta una protuberanza che, se da un lato effettivamente aiuta nel tenere la polvere all’interno, dall’altra lo rende praticamente inservibile per qualsiasi altro uso! Quante di noi ruotano il pennello nel tappo per meglio distribuire la cipria e scaricare l’eccesso? Ecco, appunto). Il fatto che il foro sia medio/piccolo ci aiuta a controllare la quantità in uscita, ma l’intera operazione risulta comunque scomoda. Io ho scelto la versione “bianca” proprio in virtù della già colorata protezione solare: tende a sbiancare un attimino, ma é facilmente gestibile con un minimo di attenzione nella stesura. Opacizza? Sì, abbastanza. Dura tutto il giorno? No, purtroppo. Ti obbliga al ritocco pomeridiano a tutti i costi, pena apparire come una lampadina? Neanche, in verità! Supportata dal NEW AGE FILLER di Alkemilla di sicuro funzionava meglio, da sola fa un po’fatica, almeno su una pelle mista.

IMG_20191017_161214.jpg

Ad oggi non ho ancora ben capito se mi piaccia ma soprattutto se sia un prodotto papabile per un eventuale riacquisto: se le merita, in fondo, queste 40€? Mah. Ad ogni modo prego notare che entrambe le ciprie sono talc free, come mia abitudine da qualche anno a questa parte! Se poi il talco giochi realmente questo ruolo fondamentale ancora non ne sono convinta: averlo bandito dal mio make-up (QUI) non ha sortito poi queste grandi differenze!

Le labbra sono immancabilmente, indiscutibilmente e inevitabilmente rosse, lo sapete! Ma nulla di nuovo all’orizzonte: sto cercando di consumare i miei milioni di rossetti prima di lanciarmi in nuovi acquisti, da brava bambina!

Una routine semplice la mia….ed un make-up, se possibile, ancor più semplice! Tra tutti, nessun prodotto che abbia amato (o stia amando) particolarmente (tranne la crema contorno occhi), nulla che mi senta di definire entusiasticamente un “mai più senza”! Tuttavia c’è qualcosa che ha funzionato in questa carrellata priva di un reale filo conduttore, lo ammetto. E con tutte le perplessità e le riserve del caso, mi sento (perché no?) di consigliarvela!

L.

La notte ti fa bella

<<…per scontare i tuoi peccati, se ne hai, dovrebbe toccarti di dormire in un letto con una ragazza che si è messa i bigodini in testa per essere bella l’indomani. Non stasera. Non sono mai belle stasera. Per domani, quando c’è la gara.

Quella ragazza che sei tu, Renata, ora sta dormendo senza essersi fatta niente ai capelli. Sta dormendo coi capelli sparsi sul cuscino, e la sola cosa che essi rappresentano per lei è una splendida seccatura bruna e serica, che quasi non si ricorderebbe di pettinare se l’istitutrice non glielo avesse insegnato.>>

“Di là dal fiume e tra gli alberi”, E. Hemingway

Ho letto questo libro un milione di anni fa, ma ho conservato il ricordo di questo piccolo brano fino ad oggi, lucido e indelebile. Mi colpì sin da subito: di certo non trovo nulla da rimproverare a queste ragazze texane che indossano i bigodini di notte e si preoccupano di essere belle l’indomani, ma la prepotente bellezza di Renata mentre dorme, nella sua semplicità e quanto tutto questo abbia colpito Hemingway, silenzioso osservatore notturno, fa riflettere. Vi siete mai svegliate mentre qualcuno vi guardava? “Oddìo, che faccia avrò fatto? Avevo la bocca aperta, la fronte lucida?…”, perché l’essere osservate durante il sonno, inconsapevolmente e senza filtri, è una cosa che spaventa. Peggio ancora: andare a dormire consapevolmente brutte, come quelle ragazze texane, indossando una sleeping mask e con la faccia puntinata di qualche diavoleria anti-brufoli o ancora con un turbante in testa. Io? L’ho fatto e capita che lo faccia ancora, anche se mi sto approcciando ad un nuovo concetto di beauty routine notturna, un rituale di bellezza che mi rilassi e mi permetta di prendermi cura di me, senza dovermi spaventare al mattino specchiandomi.

Non mi vede nessuno? Mi vedo io, che diamine!

Durante il periodo Hauschkiano la mia night beauty routine consisteva in niente di più che una spruzzata di tonico, seguendo i dettami del dottore. Una filosofia, questa, che francamente sposo ancora oggi e che, per quanto poco soddisfi il mio lato giocoso e vanitoso, ha dato ottimi frutti. Oggi, invece, mi va di assecondare la mia voglia di coccole e ricerco qualcosa che mi regali un momento di benessere a fine giornata.

Fantasia Painting(87)

Anzitutto struccare, cosa fondamentale qualsiasi sia la vostra concezione di beauty routine. Avendo in uso in questo periodo un detergente viso un po’ più sgrassante di quel che vorrei (e che oggettivamente mi serva), il Gel Detergente Viso Purificante di Eterea, mi son detta che era senz’altro il momento più opportuno per testare un cleansing oil, new entry assoluta. Già, perché ho sempre ritenuto che uno step così ricco potesse essere davvero un po’ troppo per la mia pelle normale/mista. Ma l’opportunità di bilanciare quella detergenza un po’ aggressiva mi è sembrata ideale.

TERRE VERDI_GOODOILS CLEANSING OIL 

Questa travel size da 30 ml mi ha consentito di fare più applicazioni di quel che avrei ritenuto possibile, dunque è l’ideale per chi volesse provare il prodotto per bene o portarselo in vacanza. Si tratta di una miscela di oli, densa e corposa, da massaggiare su viso asciutto per rimuovere il make up. A base di olio di Camelia-The Bianco, da secoli usato in Giappone come rituale di bellezza per detergere la pelle del viso: è nutriente, in quanto ricco di acidi grassi dunque indicato per una pelle secca o matura, ma altresì funzionale su pelli acneiche e problematiche in quanto, con le sue spiccate proprietà purificanti, combatte funghi e batteri. A seguire oli di Ricino (da qui anche la sua consistenza densa), Jojoba, Argan, Vitamina E e o.e. di Camomilla, tutto da agricoltura biologica. Un mix ricco, dal potere calmante e anti-age….quasi ti dispiace doverci togliere il make-up! Ma questa sua funzione, ve lo garantisco, vi stupirà specie se come me non avete mai provato questa tipologia di struccaggio. Il trucco si scioglie letteralmente sotto le vostre mani ed è perfettamente visibile ancor prima di procedere al risciacquo. L’operazione è golosa e rilassante, complice anche la sua delicata profumazione e il fatto che non coli; dopo di che si rimuove il tutto con una spugnetta levatrucco o un pannetto bagnato con acqua calda: pelle morbidissima e perfettamente pulita. A questo step segue la detersione con il gel di cui sopra, per eliminare gli ultimi residui e l’untuosità rimasta.

Questo prodotto mi ha lasciato la voglia di continuare a sperimentare la via degli oli struccanti, sorprendentemente piacevoli ed efficaci, ma al tempo stesso si è rivelata un’operazione un tantino più macchinosa di quel che si desidera affrontare, specie a tarda sera! Ad ogni modo uno splendido prodotto, certificato Soil Association e Leaping Bunny e made in UK!

INCI: camellia oleifera (white tea) seed oil*, ricinus communis (castor) seed oil*, simmondsia chinensis (jojoba) seed oil*, argania spinosa (argan) kernel oil*, tocopherol (vitamin E), anthemis nobilis (roman chamomile) oil*, geraniol**, citronellol**, limonene**, linalool**
* denotes organic ingredient
**occurring naturally in essential oils

Fantasia Painting(83)

Restando in tema di struccaggio, al termine del Cleansing Oil di Terre Verde sono ritornata al mio vecchio e pluripremiato metodo che vede l’impiego delle molto più banali salviettine struccanti seguite da latte detergente. Di certo il tutto risulta meno prezioso e poetico, non c’è dubbio, …ma quanto è più veloce ed ugualmente efficace? Mi trovo ancora una volta a premiare la praticità, ma non a scapito della qualità, sia chiaro. Vi mostro le Salviettine Struccanti Biologiche Argan de I Provenzali Bio, ma semplicemente a titolo di esempio: queste sono solo molto facili per me da riassortire in quanto le trovo al supermercato in cui di solito faccio la spesa, ma potrei indicarvene molte altre. L’importante è che siano ben umide, condizione fondamentale. Con le salviettine rimuovo la quasi totalità del make-up e mi piace il fatto che possa cestinarle senza dovermi preoccupare di lavarle, come invece accade con il sopracitato pannetto (un discorso molto pratico e poco ecologico, lo so, ma io sono spesso sostenitrice dell’usa e getta perché in alcune circostanze, oltre che infinitamente più pratico, si rivela anche più igienico). Lo step successivo vede un gradito ritorno, il Soothing Cleansing Milk Dr. Hauschka, ultimo esemplare in scorta. Lo amo come allora, la sua consistenza cremosa, il suo delicato e rilassante profumo, il modo gentile e nutriente in cui tratta la pelle…una vera coccola. Lo massaggio senza fretta su viso inumidito e lo rimuovo con una spugna di mare, altra new entry nella mia routine!

COSE DELLA NATURA_LE COCCOLETTE_SPUGNA BABY CARE

La morbidezza assoluta di una (vera) spugna di mare è qualcosa a cui difficilmente si potrà rinunciare una volta provata. Me l’avevano detto…ed è vero. Probabilmente la cosa più coccolosa che mi sia capitato di toccare. Uno strumento di bellezza da non sottovalutare, una carezza che può fare la differenza specie se avete una pelle delicata da dover trattare con estrema dolcezza. Dal mio punto di vista è uno strumento anzitutto pratico e profondamente rilassante! Francamente non la userei per eliminare direttamente il make-up (che delitto!!) come fanno in molte, ma questa è una scelta del tutto personale! Invece si è rivelata assolutamente ideale per rimuovere i residui di latte detergente, velocemente ed in maniera impeccabile! Una volta risciacquata e lasciata asciugare torna perfetta come la prima volta! Io l’ho acquistata al Sana, avendone sentito favoleggiare, ed ho optato per questa versione dedicata ai bimbi proprio perché volevo extra dolcezza. Proviene dal Mar Mediterraneo, è resistente, antisettica, ipoallergenica….e favolosamente morbida! Probabilmente ogni appassionata di skin care e beauty routine dovrebbe averla!

Con l’abbinata salviettine struccanti, latte detergente e spugnetta di mare, la pelle è perfetta, non necessita di altra detersione in quanto completamente pulita, ed il comfort è garantito!

Fantasia Painting(84)

Il tonico serale, in entrambi i casi ed ancora oggi, è lui, il TONICO VISO DELICATO di ETEREA: fresco, dolce e ideale per l’automassaggio con oli visto il suo lento assorbimento! Ancora ETEREA come CREMA CONTORNO OCCHI: se di notte cercate qualcosa di molto ricco probabilmente non la troverete sufficiente; per contro va detto che consistenze troppo unte e pesanti, specie di notte, possono farvi alzare con gli occhi gonfi e, del resto, al riparo da agenti atmosferici, protette nel vostro letto, non ne vedo neanche la necessità! Per me, anche di notte, si sta rivelando ottima!

Fantasia Painting(86)

Restando in zona occhi, come non pensare alle ciglia? Io non credo di bistrattarle perché ho eliminato il mascara dalla mia vita da un po’ di anni (se la memoria non m’inganna sarà stato 5 o 6 anni fa, così…all’improvviso come tutte le cose della mia vita). Non le trucco e non le strucco, di conseguenza non ne perdo. Di natura non sono un granché, né particolarmente lunghe, tantomeno curve o folte: delle ciglia completamente anonime, ma non per questo non degne d’attenzione!

ALVERDE_LASH BOOSTER

Durante la mia fallimentare incursione al DM presso City Life, nel magro bottino portato a casa figurava anche questo siero volumizzante, che uso religiosamente sin da allora (fine maggio) e di cui oggi sto raschiando il fondo (chi prendo in giro? E’ bello che finito, buttalo sù!).

INCI: Aqua, Betaine, Glycerin, Sorbitol, Inulin, Aloe Barbadensis Leaf Juice*, Betula Alba Juice, Xanthan Gum, Betula Alba Leaf Extract, Cimicifuga Racemosa Root Extract, Euphrasia Officinalis Extract*, Lycium Barbarum Fruit Extract*, Arginine, Sodium Levulinate, Sodium Anisate, Sodium Lactate, Lactic Acid, Citric Acid, Alcohol denat., PCA Ethyl Cocoyl Arginate, Parfum**

*ingredients from certified organic agriculture /**from natural essential oils/

Minimo ingombro, economico, pratico (applicatore con pennellino, ideale per distribuire il prodotto con precisione alla radice delle ciglia),durevole e, francamente, efficace. Non gli avrei dato una lira e, a onor del vero, per lungo tempo non ho notato la benché minima differenza. Oggi, invece, mi sento di dire che ha un suo perché ed ho potuto apprezzare un certo rinvigorimento delle ciglia, le quali sono sempre ufficialmente basic, ma un po’ meglio. Nulla che mi procaccerò a qualunque costo, sia chiaro, ma che se dovessi imbattermi in un DM non esiterò a riacquistare! Aloe, Betulla, Cimicifuga Racemosa (dalle proprietà estrogenosimili), Eufrasia, bacche di Goji… un pool di estratti addolcenti, considerata la delicata area di applicazione, ma anche un boost di vitalità! Certificato Natrue, nella migliore tradizione Alverde!

ALLEGRO NATURA_UN BATTER…DI CIGLIA

Questo prodotto è stato lanciato al Sana…ma purtroppo me ne sono accorta solo dopo. Dico purtroppo perché di certo me lo sarei accaparrato subito, piuttosto che fare un ordine quasi un mese dopo! Il fatto è che, appena l’ho visto postato qua e là, non ho resistito un minuto di più: avete presente quando trovate in commercio qualcosa che desideravate da tempo?…ecco. La pratica di applicare un po’ di olio sulle ciglia per me è cosa vecchia, ma che ha sempre comportato un grado di sbattimento tale dal non riuscire ad essere mai particolarmente costante. Il problema è sempre stato il “come”, non tanto il “cosa” visto che l’olio di Ricino (particolarmente apprezzato per quest’uso specifico) te lo tirano dietro un po’ ovunque. Versare una goccina, seppur piccola, sul polpastrello e poi distribuirlo tra le ciglia era comunque troppo: le ciglia risultavano appesantite e mi si appannava la vista rendendomi impossibile leggere. Inoltre dover comprare una boccetta di olio di Ricino (in genere da 100 ml)per farne esclusivamente quest’uso lillipuziano (perché, davvero, è un olio che si fa fatica ad usare in generale, tanto è denso e pesante), mi ha fatto irrancidire il prodotto, visto che dopo mesi e mesi dall’apertura era ancora praticamente allo stesso livello. E butta il primo e butta il secondo alla fine ho desistito. “Ci vorrebbe un applicatore come si deve….una quantità ragionevole di prodotto….e magari un mix che alleggerisse l’olio di Ricino”, pensavo….e BOOM! Eccolo! Pack da mascara con tanto di scovolino, 10 ml, PAO di 12 mesi. Il mix? Olio di Ricino, ma anche di Mandorle Dolci e Vitamina E. Resta denso, è vero, ma lo scovolino lo distribuisce per bene nelle ciglia evitando fastidiosi accumuli. Le ciglia sono rinforzate, setose e lucide….e poi…volete mettere la fanaticheria del gesto stesso? Adoro letteralmente!

ALKEMILLA_ADDOLCILABBRA TORTA DI MELE

E le labbra? Indossando il rossetto tutto il giorno (e tutti i giorni), le occasioni di mettere il burrocacao sono per me davvero poche, da qui il fatto che li consumi in un tempo pressoché infinito (da qui anche l’accumulo delle mie scorte, ma questa è un’altra storia, ne converrete). In generale ho appurato che metterlo sotto il rossetto non sempre è una genialata in quanto, anche una piccola quantità può compromettere la performance di un rossetto, a maggior ragione se naturale. E poi non ne avverto il bisogno proprio perché i rossetti naturali sono di per se piuttosto idratanti. Detto ciò, prima di andare a dormire una bella imburrata è d’obbligo ed il prodotto in questione è un ADDOLCILABBRA ALKEMILLA, non il primo che fa capolino da queste pagine (QUI).

INCI: RICINUS COMMUNIS (CASTOR) SEED OIL (*), CETYL RICINOLEATE, CANDELILLA CERA, COPERNICIA CERIFERA CERA [COPERNICIA CERIFERA (CARNAUBA) WAX], HYDROGENATED VEGETABLE OIL, ISOAMYL LAURATE, THEOBROMA CACAO (COCOA) SEED BUTTER (*), HELIANTHUS ANNUUS (SUNFLOWER) SEED OIL (*), CORYLUS AVELLANA (HAZEL) SEED OIL (*), AROMA [FLAVOR].
*da agricoltura biologica

E’ un prodotto facilmente reperibile perché oramai il marchio si trova in qualunque e-commerce del mondo emerso; ha una prezzo assolutamente ragionevole ed è sfizioso perché disponibile in moltissimi gusti. Pensandoci non so se ad oggi abbia mai decretato il mio balsamo labbra preferito, ma di sicuro questo è un validissimo prodotto con l’unico pack possibile (quelli con mini-tappino sono, per me, improponibili), un’ottima qualità e, di nuovo, l’unica formulazione realmente sensata per la categoria: quelli oleosi non hanno ragione di esistere, se devo dirla tutta. Lasciano sulle labbra quel velo lucido e inconsistente che, davvero, non fa la differenza. Un balsamo labbra degno di questo nome DEVE ESSERE CEROSO e basta, non si discute. Al mattino, al risveglio, è ancora tutto perfettamente lì e fate conto che io dormo con la faccia quasi completamente sotto le coperte! Olio di Ricino, cera Candelilla e cera Carnauba, burro di Cacao, olio di semi di Girasole e di Nocciolo. Ne basta una piccola quantità per creare un film duraturo e protettivo…e le labbra sono praticamente perfette! Scegliete il vostro gusto preferito e non fatevelo mancare, specie se non usate truccare le labbra sarà un perfetto alleato da portare nella tasca del cappotto! Quanto a questo nello specifico ha una profumazione golosa che in realtà poco mi rammenta la torta di mele, ma ad ogni modo merita di essere scavato fino in fondo come sto facendo da giorni e giorni a questa parte. Poi potrò passare al successivo….comprato in Polonia ad agosto 2017: mi credete ora quando parlavo dell’intasamento delle mie scorte?

That’s all folks!

….ma, un momento! Potreste chiedervi  quale sia lo step più importante, poiché ho fatto cenno all’automassaggio con un olio ma di fatto non vi ho mostrato nessun trattamento viso. Ebbene c’è, è un olio ed è prezioso, avvolgente ed incantevole. Ma lo uso da appena un mese e mezzo ed ho bisogno di prendermi ancora un po’ di tempo. Ed inoltre, beh…necessiterà di un post solo per lui, mi capite vero?

L. 

<<La vedo per la strada con quella sua bella andatura da gambe lunghe e il vento che le fa tutto quel che vuole nei capelli, e i seni veri sotto la maglia, e poi vedo le notti in Texas con i bigodini>>

Fantasia Painting(82)

 

RED LIGHTS

Ritorno a parlare di make-up, ma non di un cosmetico a caso, bensì del mio preferito in assoluto: il rossetto rosso. Perché, ormai, il concetto di rossetto per me è inscindibilmente legato al colore ROSSO: non guardo altro, non cerco altro. Che sia rosso, per favore. E che abbia una buona performance, non chiedo di più.

Già, perché in questo periodo della mia vita sono completamente RED ADDICTED, inutile negarlo. E non credete non mi dispiaccia vedere inutilizzati gli altri rossetti che ho: è assolutamente contrario alla mia etica lasciar morire inutilizzato qualsiasi prodotto e, per un certo periodo, mi sono anche forzata a farli ugualmente girare….ma poi, mi sono detta: “ma perché devi essere sempre così rigida ed intransigente in ogni aspetto della tua vita?! Vuoi indossare il rosso??….ACCONTENTATI, una volta tanto“. E’ stato liberatorio assolvermi dall’ennesima colpa e da allora…voglio il rosso? Rosso sia!

Questa transizione verso il rosso classico che è, ad oggi, la mia prima scelta, non è stata immediata: sono passata attraverso numerose fasi intermedie (ma non sto a tediarvi ulteriormente! Tanto più che il tutto è stato abbondantemente documentato QUI). Oggi, dicevo, il colore che più mi rappresenta e con cui mi sento completamente a mio agio è il classic red: non vi parlerò di una scelta ponderata e studiata in base ai dettami dell’armocromia tanto in voga oggi (e che ha un suo perché, indiscutibilmente). Non mi sono mai addentrata nella questione e poco me ne intendo, di conseguenza. Le mie scelte si basano su ciò che piace a me e con cui mi vedo bene, stop. Non sono armocromatica? Pace.  

ALVERDE_MATT LIPSTICK 10 RED KISS

IMG_20181111_111451Questa storia ha inizio lo scorso Maggio, in occasione di una mia trasferta milanese. Vuoi non fare un salto a City Life, nello specifico al DM? Questo sarebbe stato un vero affronto, capite bene che non potevo esimermi. Mi ci sono recata in tenuta da combattimento, munita di chilometrica wish list finalmente libera di fare shopping senza freni e senza le abituali limitazioni date dal bagaglio a mano (il DM per me ha sempre significato “vacanza”, un po’ come Starbucks, dunque “aereo”. Trovarlo in Italia ha perso poesia, lo confesso). In realtà sono uscita con un esiguo bottino perché non c’era poi tanto che m’interessasse davvero. L’espositore make-up di Alverde era stato vergognosamente depredato e, con molto sforzo e assolutamente a scatola chiusa vista l’assenza di tester, ho acquistato questo esemplare di Matt Lipstick.

IMG_20181111_111936Si presenta come un matitone automatico (quindi da non temperare bensì con rotellina sul fondo per far salire il prodotto) dall’intenso profumo fruttato (per niente fastidioso, a mio avviso). Ad onor del vero non è un rossetto con cui sono subito andata d’accordo, ma alla fine ci siamo capiti. Ha una buona scrivenza sin dalla prima passata e non necessita di essere precedentemente contornato. Il suo finish è effettivamente matt ma resta piuttosto confortevole sulle labbra (tenete presente che io non applico burrocacao sotto). Attenzione però alla stratificazione, elemento fondamentale tra la bocciatura e la promozione a pieni voti di questo matitone-rossetto: applicandone giusto uno strato, tenderà a seccarsi un po’. Impossibile ricompattarlo con il classico sfregamento labbro superiore & inferiore! Se, invece, abbondate con più passate, mantiene una texture cremosa, ottenendo non solo un colore inevitabilmente più pieno, ma anche una durata del prodotto sulle labbra di molto più lunga (veramente notevole, direi) e senza gli inconvenienti di cui sopra! Anche il ritocco sarà un gioco da ragazzi! Il rosso ha il tipico aspetto velvetly dei matt  ma il tono non è esattamente un rosso classico, bensì quasi un color bacca/ribes, bello comunque!

Insomma, un prodotto a cui non davo una lira e che, invece, mi ha piacevolmente stupita!

MULAC COSMETICS_CRAZY LIKE A FOX

IMG_20181111_111430Nei confronti di Mulac ho nutrito sentimenti contrastanti, dagli esordi ai giorni nostri. Grande amore per Marilyn, che dura tutt’oggi, decisamente meno per Mou, grande flop. Poi c’è stato l’affaire Santa Claus, bellissima limited edition di qualche Natale fa che acquistai a scatola chiusa in quanto la pagina dell’inci sul sito era sempre impallata (ai tempi c’era una pagina a parte per gli ingredienti), per poi scoprire che conteneva siliconi ma solo quando ormai ce l’avevo già a casa. Ok, mea culpa, ma anche loro avevano più volte ribadito “stessa composizione dei Wacky Lipsticks”…e mica tanto, però! Ad ogni modo, e nonostante qualche limite del rossetto stesso in quanto piuttosto secco, ho potuto apprezzare la durata e le buone performances di Marilyn in questi anni, accarezzando l’idea di tornare a dare fiducia al marchio. Mi è piaciuto quasi da subito Crazy Like a Fox, appartenente ai TASTYLIP, ma sono capitolata solo a fine estate.

IMG_20181111_112008Il pack è bello e raffinato come da tradizione Mulac, nulla da dire. Anche l’odore è il medesimo, un po’ vintage da rossetto anni ’80. Il colore sul sito non rende quanto dovrebbe e potrebbe scoraggiare l’acquisto: appare quasi come un mattone freddo, in altre foto invece molto meno intenso di quel che è in realtà. Dal vivo, invece, è una bomba. Non lo definirei rosso Ferrari come dice l’azienda francamente, non ne ha la brillantezza e quella punta di brio; è più profondo, un pelo più spento, ma comunque abbastanza vicino a ciò che si potrebbe intendere per rosso classico, il tipico colore che non dovrebbe mai mancare nel beauty di una donna anche se non necessariamente red addicted. Molto raffinato ed elegante, anche grazie alla texture opaca.

Parliamo di un rossetto a lunga tenuta, sempre considerando che si tratta di un prodotto naturale al 96,3%. Non esige necessariamente di essere contornato (ma, specie agli angoli della bocca capita di doverlo monitorare) ed in generale ci si può fidare, l’unica sua pecca è quello di essere, come già detto, un po’ secco già all’applicazione e di tendere ad asciugarsi anche addosso, segnando il maledettissimo confine con la mucosa labiale: anche per questo va tenuto sotto controllo e riparare a questo antiestetico effetto mediante solito sfregamento di cui sopra non sempre riesce in maniera uniforme! Meglio ammorbidire leggermente la parte con un burrocacao e sfumare col polpastrello, se non avete appresso lo stick! Per il resto …mi piace da matti!

PUROBIO COSMETICS_N.14 ROSSO puroBIO

IMG_20181111_111402Con lui è stato amore alla prima swatchata, già perché strano a dirsi, ho avuto modo di vederlo live al Sana e di appurare che, sì, lo volevo e sì, dovevo acquistarlo quello stesso giorno. In realtà le cose non sono andate esattamente così in quanto in fiera non c’era nessuno sconto se non una promo sull’acquisto di 3 prodotti che proprio non m’interessava e, a prezzo pieno, mi son detta che avrei potuto prenderlo in qualunque momento (avevo inoltre svaligiato lo stand di Eterea spendendo lì l’intero budget Sana e, sapete com’è, a volte ho anch’io una piccola, afona coscienza).

Fa parte della collezione FW 2018 LUXUS, ma la formulazione non è stata migliorata rispetto ai rossetti già presenti in gamma. Il n.14 infatti, sebbene molto bello, è penalizzato dalle stesse problematiche: il bullett è molto secco e la sua superficie non risulta completamente liscia ma un po’ grumosa. Vien da sé che sia necessario scaldare un attimo lo stick per avere un rilascio colore ottimale. Meglio inoltre evitare l’applicazione su labbra completamente asciutte: magari un tocco di balsamo a ridosso della mucosa (SENZA arrivare al contorno, però! Meglio mantenersi abbondantemente alla larga dai bordi) permette una maggiore scorrevolezza ed evita (o, perlomeno, rallenta) la formazione dell’antiestetica linea di confine già menzionata con Crazy Like a Fox, perché i due rossetti viaggiano a braccetto, diciamocelo.

IMG_20181111_112037Va monitorato? Sì. Più che altro perché tende a seccarsi col trascorrere delle ore e ad assumere un aspetto poco uniforme e grumoso, non esattamente il top (teniamo presente che un colore come il rosso, intenso ed evidente, mette in risalto le labbra nel bene e nel male! Ogni imperfezione viene amplificata, ahimè). Di nuovo, come sopra: non tentate d’intervenire a secco o farete solo guai (se pensate furbescamente d’inumidire le labbra con la saliva, anche no: se possibile peggiorerete la situazione)! Di nuovo abbiamo bisogno di una texture burrosa che vada a sciogliere eventuali grumi e ad ammorbidire la parte: solo dopo si può pensare di sfumare, uniformare, rimestare….o più semplicemente ripassare il rossetto.

Il colore, che ve lo dico a fare? E’ veramente molto elegante, lo vedete! Viene definito dall’azienda full coverage dal finish metal, ma su questo non mi trova del tutto d’accordo. Sulle labbra non penso sia evidente o comunque non è una caratteristica che salta all’occhio: per me è quasi un semi-matt…, molto bello per carità, ma non particolarmente metal, ecco.

IMG_20181111_112230

Questi 3 sono di sicuro i rossetti più usati degli ultimi mesi, merito un po’ dell’effetto novità ma anche di colori particolarmente adeguati alla stagione. Ma poi, se anche così non fosse, se non risultassero in linea alle tendenze moda intendo, farebbe la differenza? Se sei una red addicted sai cosa intendo…. VA BENE PURCHE’ SIA ROSSO.

L.

 

 

 

 

 

La mia base: leggera, naturale, impalpabile.

In queste pagine forse l’argomento beauty meno ricorrente è il make-up. Vero, ma ciò non significa che non m’interessi….ecco, magari non è più la mia principale passione né di certo il settore cosmetico per cui spenda di più (e per fortuna, aggiungo!).

Ne abbiamo parlato più volte, per cui non tornerò sull’argomento, ma non è stato sempre così: col passare degli anni sono però andata scremando i cosmetici utilizzati fino allo stato attuale in cui non esiste più per me trucco occhi e sopracciglia (né mascara, eye-liner, ombretto, matite….nulla). La verità? Ne sono contenta e non tornerei indietro. Quel che invece m’interessa ancora, è la base viso. Sono costantemente alla ricerca di una combinazione di prodotti tale dal garantirmi

  • uniformità dell’incarnato
  • opacizzazione di media durata
  • aspetto naturale

E’ chiedere tanto? Evidentemente sì, visto che ancora non ho trovato la giusta quadra: qualcosa mi piace…qualcosa no…il fatto è che trovo tutto troppo “visibile”, ecco. Mi disturba vedere distintamente il trucco in volto, vorrei piuttosto un’amalgama di sfumature e colori che mimassero una perfect no-make-up face, minimizzando tuttavia i piccoli rossori o le eventuali imperfezioni presenti, uniformando il colorito e che, soprattutto, dopo 12H fuori casa (sebbene un lieve ritocco in pausa pranzo), non mi lasci la faccia sbattuta-incartapecorita-distrutta da centenaria. Ancor più essenziale, quindi, il fatto che il make up si fonda con la pelle senza evidenziarne pori e grana (grave), linee d’espressione (gravissimo)… e rughe (tragico). Gradirei inoltre non sembrare unta come l’incarto di un panzerotto, grazie.

Vedrete qualcosa d’inedito…ma anche reperti storici di cui mi vergogno come una ladra…ma non posso farci niente: avere tanto make-up da smaltire è una cosa che mi mette ansia, non chiedetemi perché. Ed il comprarne di nuovo fa sorgere sensi di colpa a me, in genere, sconosciuti. Per cui, in generale, il mio motto è <<usalo fino a quando non lo finisci, dopo di che ne comprerai un altro>> (eccezion fatta per i rossetti rossi che godono di un altro statuto, con relativo motto a parte, <<se è rosso ed è nuovo lo devi avere>>).

Quando mi trucco parto dal contorno occhi, ma dire che io usi un correttore è improprio: a volte capita, altre volte no. Importantissimo!!! Se mi si evidenziano le rughe il prodotto è inesorabilmente bocciato, idem se è troppo rischiarante: dovrebbe dare freschezza e risalto allo sguardo, invece trovo che mi faccia apparire tremendamente stanca e affranta. Meglio una sana occhiaia, credete a me. Il tutto ovviamente deriva dal fatto che non trucchi minimamente l’occhio e non possa dunque contare su espedienti per dare profondità, ingrandire, rimpicciolire, ecc. Nulla, io posso contare solo sul mio occhio così com’è, meglio puntare sul quanto più possibile SAVE_20181028_142858naturale. Ebbene, la PRESSED POWDER 02 Light Beige di VEGALE è stata, per me, una rivelazione. Non esagero. Anzitutto perché partivo da una ben cocente delusione in merito: l’avevo acquistata per il viso, come ogni cipria che si rispetti ma si è rivelata, sin dalla prima applicazione, inutilizzabile. L’ho provata ad uso fondotinta, come mia abitudine, come polvere di finitura, come ritocco: nulla, una incompatibilità totale, tutto quello che una cipria NON dovrebbe fare. Uno zombie appena uscito dalla tomba avrebbe un aspetto di sicuro più giovane e riposato di me. Nel gioco del vediamo cosa farne perché non si butta via niente, ho iniziato a sperimentare: incredibilmente usarla in stile concealer l’ha fatta schizzare in vetta alla mia personalissima classifica del make-up più amato di tutti i tempi! E’ sufficientemente chiara dal rischiarare l’area dell’occhiaia con naturalezza, non evidenzia quelle piccole odiose lineette vicino al dotto lacrimale, dura strepitosamente fino a sera e, attenzione, non s’infila nelle linee d’espressione (ma chiamiamole pure rughe, va’). Ha un grazioso pack in cartone, compatto, maneggevole e ben saldo nella chiusura. Se solo avesse avuto la stessa resa su tutto il viso!! Ad ogni modo la amo, non so se si sia intuito. Un unico monito, però: la palpebra mobile meglio non coinvolgerla, altrimenti risulta tutto un po’ troppo chiaro e fasullo, oltre che si ritorna pericolosamente sul confine “sono stanchissima ed ho pure pianto”. Anche no.

Dunque abbiamo una palpebra mobile da truccare, meglio proseguire. Ho imparato che, SAVE_20181028_142807quel che mi serve, è solo opacizzarla un po’ (odio quell’effetto lucido stile cartoon anni 50). Uso dunque la stessa polvere che poi andrò a stendere su tutto il viso: qualcosa di realmente leggerissimo ed invisibile, la LOOSE MATTE MINERAL POWDER 01 Light Beige di SANTE. Quel che da subito mi ha incuriosita di questa polvere è stata l’assenza di Talco (ne abbiamo già parlato QUI), la promessa di un delicato finish velvet ed opaco. Inoltre il grande formato risulta sempre comodo sia per una questione di convenienza, ovvio, ma anche la praticità che solo una jar grande ti può dare, senza dover usare il classico piattino per prelevare il prodotto con il pennello ma adoperare il tappo stesso. Impagabile. Quel che, indubbiamente, mi piace di questa polvere è la sua leggerezza ed impalpabilità; un po’ meno il fatto che resti completamente, assolutamente, irrimediabilmente invisibile, nel bene e nel male. Già perché se da un lato è proprio un make-up in trasparenza che ricerco, dall’altro gradirei un minimo di effetto abbellente: non uniforma l’incarnato, non mimetizza discromie, non copre neanche lontanamente le imperfezioni, anche piccole. Niente. E non è nemmeno stratificabile: non coprirà nulla ugualmente. Certo, se dovessi scegliere tra un prodotto coprente al prezzo di un viso visibilmente truccato, scelgo piuttosto una base naturalissima e pace per i difetti a vista; tuttavia i prodotti che rappresentano un buon compromesso ci sono, ne ho trovati in passato pur parlando di semplici ciprie, dunque non vedo perché accontentarmi. Tra l’altro da quando ho rivoluzionato la mia beauty-routine, la pelle è un po’ capricciosa, dunque un tantino di coprenza non potrebbe che farmi comodo, ma tant’è.

Nei giorni, invece, in cui desidero darmi un po’ di glow, un minimo di colore e di SAVE_20181028_143235uniformità, allora unisco alla  LOOSE MATTE MINERAL POWDER di SANTE, anche un po’ di MINERAL FOUNDATION PHIBEST 2,5N Over Light di FINIS TERRE ma solo ed esclusivamente sulle guance. Sebbene il suo effetto mi piaccia moltissimo, il fatto che sia una polvere traslucente contenente MICA la rende naturalmente illuminante…cosa che non va sempre d’accordo con una pelle che tende a lucidarsi nella zona T, per cui per forza di cose me ne tengo alla larga. Ha una qualità eccelsa, indiscutibilmente alta ed una formulazione tale dal renderla setosa al tocco e quasi cremosa: potrebbe sembrare un paradosso parlando di una polvere, ma è così, fidatevi. Questa sua singolare consistenza fa si che sia assolutamente confortevole da indossare tutto il giorno ed inoltre è senza dubbio di lunga durata. Parliamo di una eccellenza nel campo del minerale, che ha un suo costo (per nulla inaccessibile, ma comunque di fascia medio-alta). Io ho avuto l’occasione di provarlo grazie a Francesca SemplicementeBio, in questa colorazione in full-size più qualche altro pottino (decisamente il 2P Light Peach è la colorazione che preferisco e che, infatti, custodisco gelosamente). Il sito è pieno di articoli interessanti (da provare, a mio avviso, i fondi RUNA MINERAL ADD), ma ciò che manca e che invece sarebbe utilissimo trovare, sono i soliti set contenenti 3 o 4 mini-jar, fondamentali per scegliere il giusto colore prima di buttarsi nell’acquisto di una full-size alla cieca. I trial set sono una genialata, c’è poco da fare, nel make-up come nella skin care!

SAVE_20181028_143028Quel che non è cambiato dall’ultimo post del genere (QUI), è la terra che, sebbene in uso costantemente tutti i giorni…è ancora la stessa (mi vergogno come una ladra). Si tratta del DUO-BRONZER 20 Sunny Bronze di ALVERDE, che mostra la cialda da tempo immemore, è in uno stato pietoso ma non accenna a finire!! Penso che si rigeneri durante la notte! Ho acquistato un altro bronzer già da tempo, pensando “quanto potrà mai durare ancora?!”…e invece!! La mia etica, come già detto, mi impone di non tenere in uso troppi prodotti contemporaneamente…dunque la mia antipatia per questo prodotto non fa che crescere ogni giorno di più.

Altra reliquia è il PR1MER LOOSE POWDER di PUROBIO acquistato non so più bene perché ed usato per un’infinità di scopi differenti, senza SAVE_20181028_142950tuttavia eccellere in niente. Non è un cattivo prodotto, ma francamente non ho ancora capito come meglio impiegarlo al fine di dargli una reale utilità. Essendo di fatto un primer dovrebbe aiutare la base minerale ad aderire meglio ed essere, al tempo stesso, più duratura. Messo sotto, sopra, mischiato al fondo, al posto della cipria….nulla, non trovo differenze sul risultato finale né in termini di finish, di aderenza, di durata. Lo uso fondamentalmente perché vorrei consumarlo, ecco. E qual è l’unico, reale modo di consumare i prodotti?…usarli!! Quando qualcosa non ci piace, lo dico sempre, evitiamo di accantonarla dopo i primi tentativi falliti o deludenti. Metterla da parte è solo l’anticamera del doverla gettare di lì a quando ormai sarà inservibile ed è sempre un peccato, magari non per il prodotto in sé quanto perché si stanno gettando inevitabilmente dei soldi…e visto che non crescono sugli alberi….

Fedele a questo principio, ho preso 3 prodotti che non mi convincevano del tutto singolarmente (LOOSE MATTE MINERAL POWDER di SANTE, MINERAL FOUNDATION PHIBEST di FINIS TERRE e PR1MER LOOSE POWDER di PUROBIO) ed ho provato  a miscelarli insieme, ovviamente in proporzioni diverse: il risultato? Francamente…niente male davvero! Diciamo che riescono a completarsi ed integrarsi vicendevolmente: una maggiore quantità della Loose Matte Mineral Powder mi assicura comunque un make-up leggerissimo, il MINERAL FOUNDATION PHIBEST di Finis Terre gli da corpo, carattere e lucentezza in più, il PR1MER LOOSE POWDER ferma il tutto e bilancia l’eccessivo glow. Vi sembro pazza? …probabilmente…

Ma non c’è base che si rispetti senza delle gote rosee degne di una florida montanara cresciuta e pasciuta in freschi pascoli incontaminati. Bene, il blush è un prodotto che mi piacerebbe variare, ma averne più di un tot, di nuovo, mi sembra un po’ uno spreco (anche perché, per quanto mi applichi, non mi riesce di bucare nemmeno la cialda)! SAVE_20181028_143319Capirete bene, però, che se è in saldo al 50% persino io devo piegarmi all’acquisto: parlo del GREEN ME 02 CORAL VIEW di KIKO. Si tratta di un rosa corallo con un delizioso shimmer oro, luminoso ad immediato effetto bonne mine. Molto probabilmente swatchato sembra più bello e intenso di quel che è realmente: applicato con il pennello perde un po’ di carattere, lasciando una vaga satinatura rose gold; caricare è arduo perché non lo trovo ben sfumabile (sebbene abbia la strada completamente spianata da una base setosa e asciutta…), dunque less is more e buona così.

Un altro grandissimo favorito degli ultimi anni è l’illuminante, senza il quale davvero non si può uscire di casa neanche per fare la spesa: magari in pigiama, ma con l’illuminante, cavolo! Di recente ho finito la mia amata Illuminismo di Neve Cosmetics ma è pur vero che pareva dovesse finire da mesi, ormai. Infatti in vacanza, in via del tutto cautelativa, avevo portato con me anche un eventuale supplente…che in realtà è poi stato l’highlighter ufficiale Irlandese: il MINERAL EYESHADOW LIQUID MIRROR di SAVE_20181028_143135NEVE COSMETICS. Si, è un ombretto ma se date un’occhiata agli illuminanti in voga oggi, capirete bene che non c’è poi una grande differenza: l’imperativo è emanare luce da galassie di distanza. Io, che pure prediligo un effetto nettamente più discreto, mi sono ancora una volta ingegnata nel tentativo di consumare qualche prodotto altrimenti destinato al cestino e, in tutta onestà, devo ammettere che il buon Liquid Mirror, se applicato con mano leggera e ben sfumato grazie ad un fan brush, si va ben ad uniformare perdendo l’aspetto di pagliuzze dorate e regalando un’aurea luminosa e soffusa. L’imperativo, dunque, è less is more, ancora una volta!

Ebbene, nessuna beauty tips da make-up artist, nessun segreto di bellezza, niente che dobbiate tentare di riprodurre: in definitiva un semplice, semplicissimo make-up per chi, come me, desidera cercare d’impiegare al meglio i prodotti che ha, mantenere un aspetto quanto più possibile naturale ….ma meglio della propria faccia al naturale, ecco!

L. 

 

da 100 a 10 senza passare dal VIA!

Non voglio apparire bella. Voglio esserlo.

Questo è quello che ho maturato da una decina d’anni a questa parte ed è questa consapevolezza che mi guida in tutto quello che faccio. Non compro il tale vestito perché mi fa sembrare magra. Io voglio esserlo. Non voglio che il mio viso appaia bello e armonioso. Voglio che lo sia. Ed è proprio la banalità di questo desiderio a renderlo, spesso, irraggiungibile. Già, perché se ci pensate, non bisognerebbe far altro se non ridurre il superfluo, guardare all’essenziale, utilizzare solo quel poco che basta a valorizzare, pur rimanendo noi stesse protagoniste assolute e non il make-up. Quante volte ci siamo sentite dire: “che bel trucco hai!!” e non “che bel viso hai!!” e, in fondo, ne siamo state anche contente! Tanto tempo fa ho capito che questo non mi bastava più. Per quanto io amassi il make-up, nel senso più ampio e completo del termine, beh…amavo di più me stessa. Volevo tornare indietro ed imparare a piacermi di nuovo come ero e non come abilmente mi mascheravo. Così, dall’oggi al domani via l’ombretto! Poi è stata la volta di matita e eye-liner….poi ancora del mascara….e del fondo….e niente per le sopracciglia…e piano piano nel corso degli anni sono passata da 100 prodotti utilizzati a 10, ma tanto per esagerare e fare cifra tonda: potrei usarne la metà, volendo. E’ stato scioccante, all’inizio…e poi divertente….e che sollievo, infine!

Se ti secca essere vista senza trucco e tu stessa stenti a riconoscerti e fuggi gli specchi…beh: è giunta l’ora di fare inversione e tornare al tempo in cui il trucco ti abbelliva ma non ti sostituiva. Se il pensiero di applicare questo e quello ti pesa, e ancor di più il monitorarlo, ritoccarlo, struccarlo ….la festa è finita… e i trucchi se ne vanno.

Non è solo una questione di tempo e praticità: per realizzare il mio make-up posso impiegare 5 minuti come mezz’ora, se ho tempo e voglia (ricordiamoci che rimane sempre un gioco bellissimo, se siete voi il MASTER). Oggi quel che mi basta per sentirmi perfettamente a mio ago, in giorni feriali e festivi, a Natale come in un qualunque venerdì, si può sintetizzare così:

  1. Polvere di Perla. Mi piace applicarla sul contorno occhi, a metà strada tra il trattamento (per conoscere i suoi molteplici benefici, clicca QUI) e l’effetto opacizzante e rischiarante di una polvere cosmetica! Ce l’ho da un po’ e volevo inventarmi un modo per poterla utilizzare quotidianamente visto che mi ero resa conto di averla accantonata! Piace a me e al mio contorno occhi! Modificate in Lumia Selfie
  2. Correttore. Questo, ad esempio, è uno di quei prodotti che continuo ad adoperare (e non sempre) solo perché ce l’ho e mi dispiace lasciare inutilizzate le cose (compro molto, è vero, ma finisco sempre tutto!). Quello che mostro in questo post è il Fairly Light di Elemental Beauty, comprato un milione di anni fa, naturalmente in full size, non sia mai che un giorno tutti i correttori del mondo finissero ed io rimanessi senza. Oggi, per i miei gusti, è un po’ troppo coprente e la polvere grossolana. Ma se steso in piccole quantità con un pennello non troppo fitto (trovo ideali i pennelli angolati da Blush/Highlighter), l’effetto non è poi così male! In caso contrario tende ad evidenziare le linee d’espressione, ma solo dopo un bel po’ di ore: occhiaie tutta la vita ma MAI effetto incartapecorito, vi prego!! E poi quell’ombra sotto gli occhi non è tremendamente seducente?Modificate in Lumia Selfie
  3. Cipria. Ad essere onesta la cipria potrebbe in tutta tranquillità sostituire completamente il correttore e molto spesso lo fa. E’ il primo, vero elemento che, oggi, non può mancare nella realizzazione del mio make-up. Se esistesse un prodotto realmente indispensabile…ecco, sarebbe proprio lei. Attualmente continuo ad usare con soddisfazione la Radiant Fusion Baked Powder 02 di Kiko (ricordate? Ne avevo già parlato di recente QUI….) e credo che la userò ancora per molto perché non solo dura tanto ma, approfittando dei saldi estivi, ne ho presa un’altra di scorta (sempre per il principio: vuoi vedere che tolgono qualunque cipria dal mercato e poi, oh mio Dio, come farò??). Il risultato che voglio ottenere, e che di fatto solo una cipria può garantire, è uniformare il colorito, cercando di mitigare rossori e qualche imperfezione. Nient’altro. Non cerco coprenza, non desidero un’incarnato perfetto: quel che voglio è avere una bella pelle, nei limiti delle mie caratteristiche e possibilità. E questo si può ottenere solo lavorando sulla skin-care. Se la mia pelle non sta bene quel che m’interessa è aiutarla a star meglio e non far sì che appaia bella. Inoltre la consapevolezza di non poter contare su un fondo coprente fa si che si riesca a controllare quel fatidico impulso in preda al quale ci si distrugge, inutilmente, la faccia quando andiamo in cerca davanti allo specchio di brufoli e/o punti neri non visibili ad occhio nudo (prima) o perlomeno ad essere meno cruente! Naturalmente nei giorni in balìa di nemici ed imperfezioni, maledico me stessa e la mia continua voglia di concretezza!Modificate in Lumia Selfie
  4. Terra. Ritengo che sia, anch’essa, una componente potenzialmente indispensabile. Dopo aver reso l’incarnato uniforme, infatti, si presenta l’esigenza di andare a scolpirne nuovamente i volumi in quanto l’effetto precedente ha appiattito il viso rendendolo una sorta di disco lunare (si spera senza crateri). Non faccio un vero e proprio contouring, è una pratica in cui non credo particolarmente e non m’interessa: mi basta far riemergere gli zigomi dall’appiattimento e poco altro, senza contare il fatto che mi piace portare l’ombreggiatura fin quasi alle tempie, in maniera molto sfumata, s’intende! La gemella di questo duo di Alverde (20 Sunny Bronze) l’ho mostrata in un post giurassico, in cui più o meno ribadivo questa mia attuale tendenza a ridurre il make-up: non è la stessa, è solo l’ultimo pezzo delle mie scorte DMmiane quando mi trovo all’estero pensando che in Italia non sarò in grado di reperire una terra, ovviamente…quindi perché non comprarne 2 o 3 di scorta, non si sa mai? Grazie al cielo è l’ultima e si appresta, lentamente, alla fine.Modificate in Lumia Selfie
  5. Blush. Sono perfettamente a posto anche solo con la terra, ma un tocco di blush non si nega a nessuno! E’ un cosmetico di cui non faccio largo uso: ne ho alcuni in polvere libera che tuttavia in questo periodo della mia vita trovo scomodo adoperare (da “luna” a Heidi è un attimo!), mentre il n.02 di PuroBIO mi piace molto, per la facilità di utilizzo, il suo colore elegante e discreto, la modulabilità nell’applicazione! Da quando mi è stato omaggiato in occasione di un corposo ordine, lo uso sempre o meglio: lo uso ogni qual volta decida d’indossare un blush!Modificate in Lumia Selfie
  6. Illuminante. Di nuovo, niente di assolutamente indispensabile, ma riconosco che lo uso paradossalmente più spesso del blush! Non sono una highlighter-addicted e non mi piace particolarmente uscire abbagliando i passanti, ma un velo nella parte alta dello zigomo, sebbene non fondamentale, fa tuttavia la differenza. Questo in particolare, la Illuminismo di Neve Cosmetics, mi piace per la sua aurea luminosa ma discreta! Lievemente iridescente, è una polvere fine che si amalgama perfettamente alla base, senza creare inquietanti sgommate glitterate, per carità! L’arcata sopracciliare, l’angolo interno dell’occhio, l’arco di cupido non ne vedono traccia quasi mai; il naso, poi, neanche a parlarne!Modificate in Lumia Selfie
  7. Primer. Ho acquistato il Pr1mer Loose Powder di PuroBIO per destinarlo al trucco labbra, ma l’esperimento non è ancora riuscito: applicato come base non solo rende difficoltoso e stentato il tratto della matita, ma il rossetto s’impasta e anche la superficie del bullet ne esce un po’ malconcia, quasi graffiata. Applicata sulla bocca truccata devo necessariamente sporcare un pennello o le dita, cosa che detesto, e cmq l’effetto impastato rimane! Applicarlo con un pennello frapponendo una velina tra esso e le labbra truccate….non funziona lo stesso perché il prodotto non si trasferisce affatto, non so come facciano tutte coloro che dicono di utilizzare questo metodo!! Allora l’ho riciclato come finishing-powder per cercare di limitare l’insorgere di sgradite aree lucide, ma in piccole dosi e solo su fronte e naso! Funziona? Naaaa, ed inoltre ho il sospetto che mi crei qualche imperfezione se usato in maniera continuativa! Tuttavia per il principio ce l’ho e lo uso, m’inventerò qualcos’altro!Modificate in Lumia Selfie
  8. Lip Locker. Mi piace utilizzarle, non ne ho fatto mai un mistero! E se da un lato mi illudo che possano effettivamente contenere l’esondazione di un rossetto dai bordi, dall’altro amo soprattutto l’effetto ottico che regalano! La 44 Phantom di PuroBIO non fa né una cosa né l’altra: è una matita cerosa perfettamente trasparente e, dal mio punto di vista, piuttosto inutile! La Ghost di Nabla non è quasi mai la mia prima scelta, in genere le preferisco una matita correttore da sfumare come la n.436 di LadyLya, ad esempio! Ma la mia preferita resta ad oggi ancora Perfettina di Neve Cosmetics che, nome antipatico a parte, mi piace un sacco come tono di beige lievemente luminoso, adorabile per il contorno esterno delle labbra!Modificate in Lumia Selfie
  9. Matita contorno labbra. Alle volte possono fare la differenza sulla resa stessa del rossetto che si andrà ad applicare successivamente, altre volte invece possono essere bypassate senza troppi problemi! Tutto dipende, appunto, dal rossetto prescelto! Ad ogni modo se avete il colore adatto è sempre buona norma applicarla per delineare al meglio il contorno naturale delle labbra, specie in presenza di colori vistosi o molto scuri. Mi capita molto di rado di utilizzarle su tutta la bocca al posto del rossetto, anche se alcune hanno una tale scrivenza e pigmentazione da non farlo rimpiangere! Ne ho diverse, ma le mie preferite restano le Pastello di Neve Cosmetics: offrono probabilmente la più ampia gamma di colori ad oggi sul mercato ed hanno una buona resa e un piccolo prezzo! Se posso farne a meno? In alcuni casi proprio no!! Una buona matita salva un rossetto mediocre, tenetelo a mente!Modificate in Lumia Selfie
  10. Rossetto. Il sovrano incontrastato del make-up! Persino una base così semplice acquista carattere con un bel colore sulle labbra! Questa, lo sapete, è la mia fissa degli ultimi anni, dopo averne passati tanti senza poterne usare a causa dei cattivi ingredienti della cosmesi tradizionale che avevano ridotto le mie labbra a 2 Gran Canyon (perfettamente guarite dopo il passaggio al naturale….e pensare che a suo tempo mi rivolsi, inutilmente, anche ad un dermatologo! Ma questa, ne converrete, è un’altra storia). Il rossetto per quel che mi riguarda, è l’aspetto giocoso e divertente del trucco ed è anche il mio modo per osare col colore senza per questo stravolgere la mia faccia: indubbiamente con o senza rossetto la differenza c’è…ma un occhio truccato ed uno struccato sono due mondi opposti!! E’ questo quello che intendo! Ne ho tanti, li adoro, sono in fissa con il rosso ma non ci spendo mai grandi cifre (per me 10/12€ sono un prezzo onesto e quasi sempre il massimo che io decida di spendere), non vi dico niente di nuovo! Un viso semplice e in ordine e un bel colore intenso sulla bocca è il mio concetto di make-up, oggi.Modificate in Lumia Selfie

Questo decalogo è stato per me il pretesto per parlare ancora una volta della dipendenza da make-up e del non accettarsi, un tema che mi è sempre a cuore. Vorrei sottolineare che non c’è proprio nulla di sbagliato nell’usare tanti prodotti ricreando un trucco molto intenso ed elaborato, se questo vi diverte! Il gioco è alla base di tutto, ma quando vi accorgete di rifiutare di uscire per 5 minuti a prendere un caffè perché dovreste impiegare 1/2 ora per prepararvi allora le cose stanno cambiando ed il gioco stesso non è poi così divertente. Se poi la gente da struccata stenta a riconoscervi, io qualche domandina me la farei! Penso che il make-up sia uno strumento preziosissimo per migliorarci e possiamo farlo nel pieno rispetto di quello che siamo, tutto qui. E poi perché crearci nuove costrizioni quando la vita ce ne offre già così tante?

Have fun!

L.

WP_20171014_19_03_40_Pro

 

 

Precauzioni cosmetiche da stadio #2 ALL BLACKS EDITION

12 novembre. Stadio Olimpico. Test Match. Italia vs Nuova Zelanda.
Da quando sono trapelate le prime indiscrezioni in merito a questa partita, e parliamo della scorsa primavera, non ho avuto pace. Sono stata il terrore di ogni operatore di call-center, di ogni omino del customer care, di Ticket One, dell’Olimpico, della FIR e pure dell’ATAC. 
Infine il biglietto è stato comprato, i mesi sono passati e il grande giorno è arrivato.
Il fatto che io stessi per vedere dal vivo la squadra più forte al mondo (sebbene con la delusione di non poter ammirare Dan Carter e Kieran Read) non mi sollevava dalla spinosa questione hands care.
 
La giornata era splendida, ma la temperatura progressivamente in calo. In mio aiuto sono venuti gli onnipresenti guantini “a mezzo dito”, al loro debutto di stagione, ed una piccola crema mani, souvenir di Berlino...
 
ALVERDE_HANDCREME CALENDULA

 

Appena calpestato il suolo tedesco e nonostante non facesse affatto freddo, ho sentenziato che avevo urgentemente bisogno di una crema mani senza la quale la mia vacanza sarebbe stata irrimediabilmente compromessa. Il mio hotel era praticamente in Alexanderplatz dove casualmente si trovava un DM che ho frequentato regolarmente durante la mia permanenza Berlinese. Da quella prima incursione proviene appunto questa piccola cremina (25 ml) che poi ho previdentemente messo da parte proprio per questa occasione.
Il suo pack innanzitutto è ideale, in quanto a forma e minimo ingombro, ma con una quantità di prodotto interessante. Solo il tappo a vite si rivela il suo punto debole poiché potrebbe facilmente cadere nello svitare e avvitare. Il prodotto in se mi ha soddisfatta: non è unta ma al tempo stesso non si assorbe completamente molto in fretta nonostante l’alcool così in alto (il che sarebbe l’opzione migliore specie per una crema out-door…ancor di più per una “da stadio”). Il suo odore, dato da parfum derivante da o.e., è delicato e molto lieve, tipico dei prodotti alla calendula. Indicata per tutti i tipi di pelle in effetti potrebbe non essere sufficiente per i mesi a venire, ma per quest’occasione si è rivelata ideale! Uno di quei prodotti da portarsi sempre dietro, stadio incluso!
 
ALKEMILLA_GEL IGIENIZZANTE

 

L’altro amico che mi ha accompagnata a Berlino come a Roma è stato il Gel Igienizzante Alkemilla, prodotto che non dovrebbe mancare nella borsa di ogni donna quotidianamente, specie se passate molto tempo fuori casa! Se poi, come me, avete la tendenza a raccogliere foglie da terra piuttosto che accarezzare qualche gatto lungo il tragitto, vi tornerà particolarmente utile! E non solo quando sgranocchierete tra gli spalti dell’Olimpico i vostri Pavesini al cacao (lo so, non è una merenda molto adatta alla circostanza…ma i miei vicini mangiavano yogurt, quindi!…) perché molto spesso si associa il gesto di igienizzare le mani al solo concetto di mangiare. Sarà invece utile avere le mani pulite quando le porterete al viso guardando sognanti l’Haka, o quando le passerete sugli occhi in un gesto sconfortato dopo aver preso la prima META (di una lunga serie…) o ancora vi coprirete la bocca durante il piccolo miracolo di Tommaso Boni…
Il pack è solido e compatto, il gel denso: insomma, tutto a portata di stadio. Naturalmente essendo a base alcolica asciuga in fretta ma senza seccare la pelle, anzi!! Lo trovo stranamente idratante e confortevole…sarà la glicerina?! Il suo profumo delicato e fresco mi ha completamente conquistata! 
Dunque mani igienizzate….ma non solo.
Siete in trasferta e non vi siete portate dietro il mondo per il week-end. L’aereo ha questo strano effetto collaterale di farvi sorgere imperfezioni e probabilmente anche il muffin al triplo cioccolato mangiato in aeroporto ci ha messo il suo: insomma, sul vostro viso avete visite. Indesiderate. Ebbene provate a mettere giusto una goccina di questo igienizzante e vedrete! In fondo non sono forse quasi tutti gli stick anti imperfezioni costituiti da gel a base alcolica con aggiunta di o.e.? 
 
A questo punto non ci resta che aspettare il nuovo anno e il 6 Nazioni, ma è presto per parlarne, per cui ripongo la sacra maglia. 
A posteriori, dei 3 Test Match giocati in Italia, naturalmente ho scelto di andare ad assistere al massacro: contro il Sud Africa abbiamo portato a casa la partita e ad Italia-Tonga abbiamo perso all’ultimo minuto e di soli 2 punti… ma vuoi mettere veder giocare gli All Blacks?
Se tornassi indietro sceglierei di nuovo l’Olimpico e questo bel week-end, fatto di sole e Roma, sport e musei,caffè e pavesini, mani idratate e igienizzate….
 
L.
wp_20161112_13_09_29_pro

wp_20161112_16_02_37_pro

wp_20161112_14_56_05_pro

“Labbra rosse di rubino…”

Pare che nel beauty di una donna non possa mancare un rossetto nude ed uno rosso, è scientificamente provato.
Ma il rosso non è per tutte: bisogna avere un certo temperamento ed indossarlo con sfrontata disinvoltura, anche alle 8 del mattino. Se vi sentite nell’animo un po’ femme fatale, un po’ pin-up, catapultate nella vita di tutti i giorni direttamente da un quadro di Tamara De Lempicka, ebbene il rosso potrebbe fare al caso vostro.
Naturalmente bisognerebbe valutare alcune questione cromatiche per scegliere il rosso più consono (carnagione, sottotono freddo/caldo, denti più o meno bianchi…), ma anche le labbra stesse dovrebbero avere una forma ed una dimensione tali da consentirlo (per intenderci: se al posto della bocca avete un taglio cesareo, beh forse non sarebbe il caso). Per finire dovreste essere dotate anche di un certo garbo nell’applicarlo e nel gestirlo durante il giorno (se avete intenzione di addentare un pasticciotto leccese al bar in pausa caffè, scegliete un altro colore oppure l’effetto Robert Smith è dietro l’angolo)!
Toni di rosso ce ne sono tanti, ma questo post è dedicato al rosso per eccellenza: il rosso rubino. Nessuno sprazzo di rosa, nessuna intrusione di fucsia: rosso puro, il classico, l’intramontabile rosso delle copertine patinate degli anni 50.
 
Di rossetti del genere non ne posseggo molti, proprio perché il mio colore preferito e al contempo quello che mi dona di più è, appunto, il “fragola” in tutte le sue declinazioni.
Ma il rosso classico lo amo e lo indosso spesso, ultimamente soprattutto.
In ordine, dal Giurassico ai giorni nostri…
 
BENECOS “JUST RED”
WP_20160807_08_44_34_ProIl Just Red è stato il mio primo rossetto naturale rosso, il secondo in assoluto (dopo un nude, non a caso)! Il colore è, appunto, un rosso classico ed il nome non potrebbe essere più onesto di così! La sua texture, come per qualunque rossetto Benecos, è cremosa, morbida, scorrevole e queste caratteristiche, purtroppo, non ne fanno un rossetto di cui fidarsi. Il rosso, come ogni colore vistoso, deve avere una certa “fermezza” perché la minima sbavatura salterà inevitabilmente all’occhio. La sua morbidezza, paragonabile ad un balsamo labbra, rompe gli argini di lip-locker e matite varie, non c’è contorno che tenga! Persino il bullet si deforma ad ogni utilizzo fino ad aver raggiunto una forma astratta ed un aspetto indecente (odio il make-up in disordine). Per raggiungere un colore pieno bisogna abbondare e questo, tra l’altro, non aiuta! Mi riprometto sempre di dargli un’altra chance…ma….
 
NEVE COSMETICS ” 005 CHERRY PIE”
WP_20160807_08_43_43_ProTra noi due non è stato amore a prima vista, ma oggi, se ho intenzione di indossare un rosso, 9 su 10 prendo il Cherry Pie! Ha il classico profumino dolce che caratterizza i rossetti Neve ed una consistenza nettamente più solida del Just Red senza tuttavia essere duro o poco scrivente, anzi! Raggiunge un colore pieno da subito ed ha un finish che certo non si può definire mat ma neanche lucido! Un semi opaco prossimo al cremoso adatto ad ogni circostanza, che va acquistando brillantezza man mano che si stratifica (leggi: un eventuale effetto glossy è direttamente proporzionale alla quantità di rossetto applicata). Con l’amico Cherry Pie riesco ad arrivare alla pausa pranzo con un aspetto dignitoso, passando per bevute varie, caffè, spuntino…certo, con qualche piccolo accorgimento 😉
 
ALVERDE “25 ELEGANT RED”
WP_20160807_08_42_46_ProQuesto rossetto mi è più caro per il ricordo cui è legato piuttosto che per le sue performances. Acquistato in un DM a Budapest mi ha da subito rapita per il suo colore davvero molto elegante (anche qui nome veritiero): un tono di rosso freddo un po’ più scuro dei precedenti, con un effetto velvet molto sofisticato (mi vedevo già in abito da sera alla prima de “La Traviata” al braccio di John Elkann…). In verità non lo uso spesso perché, sebbene sia fermo e ben educato a rimanere al suo posto (è tedesco, in fin dei conti) per contro va detto che nel corso delle ore viene via in maniera non omogenea e tende a formare piccoli grumi. Inoltre perde in cremosità e nel momento in cui tenterete di sfregare le labbra tra loro per ricompattarlo, otterrete solo più grumi, aihmè! 
 
ALKEMILLA “06 FRAGOLA MATTA”
WP_20160807_08_41_59_ProAcquisto recente per labbra che non passino inosservate! I rossetti Alkemilla hanno la particolarità di unire una texture ultra cremosa e confortevole, un finish lucido e brillante ad inaspettate performances di lunga durata! Rosso freddo ed intenso, elegante e al tempo stesso giocoso, per le moderne pin-up in technicolor uscite direttamente da “Gli uomini preferiscono le bionde” (il che è tutto da dimostrare!)! Adoro il suo colore pieno e glossy, estivo senza tendere in alcun modo al corallo! Capelli raccolti, trucco minimal e Fragola Matta: il look è servito…e basta un rossetto! 
 

phototext_636061579025647069
phototext_636061580643224660
Ma niente di tutto ciò sarebbe mai possibile senza l’ausilio della magica combo lip-locker e matita contorno labbra, ovviamente in tinta!
Lip-locker di fiducia si riconferma la Ghost di Nabla, anche se oggi il mio cuore è completamente votato a Perfettina di Neve Cosmetics, di cui sono vergognosamente dipendente! Ultimamente mia indiscussa passione è anche il Matitone Correttore N.436 di Lady Lya Biologica, da sfumare esattamente come Perfettina.
WP_20160807_08_45_31_Pro
 
In quanto a matite contorno labbra rosse conto all’attivo la N.12 Soft Red di Alverde (un po’ troppo cremosa! Infatti se il rossetto non sbava ci pensa lei…),  la n.9 di PuroBio (anch’essa acquisto recente) opaca e tendente al mattone, non mi convince particolarmente. La mia preferita? Teatro/Crimson M206 di Neve Cosmetics: rosso acceso tendente al freddo, cremosa, scrivente ma “ferma” come una brava matita dovrebbe essere!
WP_20160807_08_46_46_Pro
 
Non a caso, pensateci, il caro Lucio voleva labbra rosse sulle quali morire,… non nude, non fucsiae questo dovrebbe essere garanzia per tutte noi che il rosso è sempre una scelta vincente!
L.
 phototext_636061569647355836

TIRCHIAMENTE ME (campar di campioncini)

I campioncini sono un’incredibile risorsa: ci permettono di poter provare qualcosa e magari comprarla in seguito in modo mirato, anche prodotti che diversamente non avremmo mai considerato; ci consento di viaggiare con ogni comfort anche se abbiamo il bagaglio a mano; infine ci aiutano a fare un po’ di economia nei periodi di austerity.
Quando ad agosto sono partita, ho realizzato di aver accumulato uno sproposito di samples (quanti viaggi credevo di dover fare?) così ho deciso di smaltirli per tirare la cinghia…
WP_20151025_12_01_55_Pro
 
Alkemilla 90-60-90 Ice: texture densa, necessita di un buon massaggio. Un campione può bastare anche per 2 applicazioni; l’effetto freddo è gradevolissimo, anche in una serata di fine settembre! L’ho utilizzato dopo la palestra ed ha avuto un prezioso effetto defaticante! Odore buonissimo… effetto anti-cellulite impossibile da verificare (non sarebbe una crema, ma un miracolo): finisce dritto dritto in wish-list per l’estate prossima! Ottimo!
Verdesativa Crema Piedi e Gambe defaticante: fluida ma piuttosto “ricca”, necessita di un buon massaggio per essere assorbita; l’effetto fresco, intenso al punto giusto e realmente defaticante, sopraggiunge dopo qualche minuto dall’applicazione ed inoltre è duraturo; l’odore non è il top ma non si può dire sia sgradevole! Da tenere seriamente in considerazione per la prossima primavera!
GreeNatural Crema Mani: usata come idratante mani/corpo in mancanza d’altro. Sul fronte profumo nulla da segnalare, no scia bianca, sulle prime lascia sulle mani una sensazione di appiccicoso che però svanisce subito. Di sicuro ci sono candidate migliori, ma in caso di necessità non è male (se non ricordo male è anche piuttosto economica).
WP_20151025_12_03_19_Pro
Alkemilla Crema Corpo Ipnosi: il nome può trarre in inganno, ti induce a pensare ad un profumo avvolgente ed ammaliante (cosa che potrebbe scoraggiare l’acquisto a chi, come me, non ama profumi intensi)ed invece è una fragranza deliziosa e discreta! Ha una consistenza molto densa, ne basta poca (altrimenti si rischia scia bianca e occorre un lungo massaggio) e questo fa sì che, penso, si possa ammortizzare il costo della full-size invero un po’ altino! Inaspettatamente buona, ma stanca un po’!
Alkemilla Crema Corpo Sensual: ok, abbiamo capito che da Alkemilla hanno un debole per i nomi un po’ equivoci. Densa e da usare a piccole dosi, esattamente come sopra (del resto la formulazione è praticamente identica salvo un estratto…) il profumo è un po’ più intenso e dolce. Non è male, ma anche questa stanca (più della precedente). Diciamo che se me la regalassero la userei senza problemi, ma non la comprerei.
L’Erbolario Crema Gelsomino Indiano: ricordo che L’Erbolario non è un marchio naturale, salvo un paio di linee certificate Icea (non questa). Tuttavia ha un inci di tutto rispetto e dunque le ho dato una chance. E’ corposa ma di facile stesura e assorbimento, nutriente ma per niente unta, estremamente vellutante. Il profumo è veramente ottimo, ma come nella tradizione dell’Erbolario è fin troppo intenso e persistente. Ad ogni modo resta una signora crema!
WP_20151025_12_03_45_Pro
Domus Olea Olio Anti-Age: altro che ipnosi e sensual… questa è la quintessenza della femminilità! Con 2ml non si può appurare chissà che proprietà, ma è gradevolissimo all’uso: setoso, avvolgente e dal profumo dolce e “coccoloso”. Gestire un olio dalla bustina del sample non è il top, ma dosato sapientemente penso che possa dare grandi soddisfazioni! Non so perché ho sottovalutato D.O….e invece è il secondo campioncino che provo e metto subito in wish-list!!
Eos Olio Intensive-E : olio di jojoba, olio di germe di grano e tocoferolo. Un mix ad alto contenuto di vitamina E per un prodotto finale non eccessivamente pesante, piacevole da massaggiare (se solo non avessi squartato la bustina sarebbe stato tutto più facile). L’odore ovviamente è di oli al naturale, comunque rimane piuttosto discreto: in definitiva non odorerete di frantoio, tranquille.
L’Erbolario Profumo Frescaessenza: dolce, fresco, buonissimo. Formula rovinata dalla presenza di un filtro solare un po’ bruttino, come usa spesso fare L’Erbolario (ho scoperto che è consuetudine utilizzare un filtro solare nei profumi, purtroppo). C’è poco da dire: anche con questa linea hanno fatto centro, ma non ho avuto modo di guardare i vari inci per cui, profumo a parte, non saprei cosa consigliare! Merita di fare un salto in negozio!
WP_20151025_12_04_29_Pro
Alverde Korperbutter : frutto di una scorribanda in un DM ungherese, questo burro corpo è stato un po’ un prodotto multiuso (anche perché il formato da 50ml ha consentito un bel po’ di applicazioni). Mi è piaciuto molto di più come crema mani/piedi che su tutto il corpo, ma comunque se considerato il costo davvero irrisorio è senz’altro promosso: molto denso ma non di difficile stesura e delicatamente profumato. Il classico souvenir che non mi faccio mai mancare!
Alkemilla Amido di Riso: arricchito con estratti biologici di malva e camomilla in olio di girasole; il bagno con l’amido di riso è stata un’esperienza diversa e molto piacevole, chi l’avrebbe detto! Penso che possa essere una reale soluzione per tutte le persone con allergie, pelle delicata, reattiva. Per quanto mi riguarda è un prodotto che sorprendentemente entrerà in wish list, poiché un bagno “ristoratore” di questo tipo è sempre consigliabile!
Ebbene, con quest’ultimo campioncino ho dato fondo alle mie scorte della sezione “corpo”, già ampiamente abbattute in viaggio (avrete capito che seguirà prossimamente un altro capitolo per la sezione “viso”…  gioite!). Alcuni prodotti verranno acquistati in full size, altri no…. ma questa è la dura legge del campioncino: con pochi ml ci si fa già un’idea sommaria di un prodotto, mettendoci una croce sopra o inserendolo in wish-list, molto spesso frettolosamente, ma tant’è. Mi è piaciuto molto provare ogni giorno qualcosa di nuovo….e pensare che c’è stato un tempo in cui elargivo manciate di campioncini a destra e a manca perché mi seccava usarli! Che spreco….
L.

Paese che vai, Alverde che trovi!

Alverde è un marchio tedesco in vendita presso le drogherie DM. In Italia è diventato parecchio popolare grazie a You Tube e, come spesso accade, i suoi prodotti sono diventi l’oggetto proibito del desiderio di molte di noi, proprio perché non sono in vendita in Italia nè on-line. Non perchè essi costituiscano l’eccellenza della cosmesi eco-bio, ma solo perchè sono il simbolo di quello che sarebbe bello avere anche qui: make-up o skin care a bassissimo costo, certificati e in vendita al supermarket dietro l’angolo (piano piano ci arriveremo anche noi…)
La prima volta che mi sono imbattuta in un DM ci sono entrata, ammetto, per curiosità. Ho acquistato un rossetto tanto per provarlo, perché no….
MONACO, Rosy Caramel n.55

121120141387

Monaco & Rosy Caramel

131120141403

Rosy Caramel

Al rientro sarei dovuta andare ad un matrimonio, e volevo un rossetto nude. Questo è appunto un nude, con sottotono beige/nocciola… molto bello e naturale. Lo uso specie in autunno/inverno, ma ora che sono quasi giunta alla fine, ho iniziato a centellinarlo. E’ il più “anziano” tra tutti, ma non mostra segni di cedimento.
PRAGA, Primrose n.52 e Cherry n.53

071220141597

Praga, Primrose & Cherry

131120141401

Primrose

131120141400

Cherry

Anche qui i DM sono molto numerosi, il problema è stato trovare un espositore in cui fossero intonsi! Vedendo quanto mi fosse piaciuto il primo, ne avrei comprati volentieri di più… ma non tutti i colori mi convincevano e, alla fine, ho optato per questi due. Primrose è sempre un colore piuttosto tranquillo, un nude tendente al rosa scuro. All’inizio non mi è piaciuto particolarmente, ma poi a furia di usarlo è sbocciato l’amore. Anche questo lo uso in particolar modo dei mesi freddi e anche questo, aimè, si avvia alla fine….
Cherry è un rosso più fragola che Ciliegia, dal mio punto di vista. E’ bellissimo ed, in fondo, è il tono di rosso che in genere mi dona di più.
BUDAPEST, Dusty Pink n.27 e Elegant Red n.25

071220141598

Budapest, Dusty Pink & Elegant Red

131120141399

Dusty Pink

131120141398

Elegant Red

Molti DM e molto ordinati e forniti, non ho avuto problemi a provare i tester ed acquistare i colori scelti: tutto assortito e intatto (aaah, il meraviglioso ordine magiaro!!)! Dusty Pink è un rosa tendente al pesca/corallo, dal finish un tantino più opaco rispetto agli altri… nettamente più primaverile/estivo, bellissimo!! Elegant Red è un rosso intenso e tendenzialmente freddo, lo amo.

131120141410

da sx verso dx in ordine di presentazione…

In generale posso dire che i rossetti Alverde sono tra i miei preferiti. Non ho ambizioni particolari in merito alla durata di un rossetto: bevo, prendo il caffè e se si affievolisce, pazienza. Non sono schiava del ritocco, non mi porto dietro il make-up. La loro durata è nella media ma ciò che più mi piace è la loro morbidezza e il comfort di portarli sulle labbra anche per molte ore senza sentire avvisaglie di secchezza. Inoltre la pigmentazione è buona, scrivono anche sulle abbondanti dosi di burrocacao che metto…ed è tutto dire!! Come per molti prodotti “mitizzati” dal troppo parlarne su You Tube, ho spesso letto pareri delusi di chi ha tanto cercato e poi si è ritrovata tra le mani un prodotto mediocre. Il mio approccio è stato differente: la curiosità mi ha spinta ad entrare, è vero, ma non avevo alcuna aspettativa in merito ed ho potuto apprezzarli in seguito per quello che erano. Francamente ritengo che il loro rapporto qualità/prezzo sia molto buono e, quando troverò di nuovo un DM ci entrerò, lo giuro!

L.