capelli e routine mezzo azzeccata

Parlare di capelli è sempre un piacere, ma se la routine non è azzeccata….che piacere è? In questo caso, qualcosa è andata bene, qualcosa meno…complessivamente abbiamo avuto di meglio ma non è il caso di lagnarsene poi tanto.

Partiamo di volata perché la strada è lunga e io non è che c’abbia tutta ‘sta voglia di dilungarmi (dico così e poi sformo centinaia di migliaia di parole, inutili). Il lavaggio è stato difficoltoso, ancora. Sulla scia del precedente post (QUI) ho alternato lo SHAMPOO CAPELLI DETOX all’ALGA KOMBU di MATERNATURA al ben più economico SHAMPOO RINFORZANTE al FICO D’INDIA di ANTICA ERBORISTERIA. Cambiamo completamente registro, come potete ben notare: l’uno, un prodotto di nicchia, ecobio, certificato e non propriamente low cost (ci aggiriamo sui 14€ per 250 ml), l’altro da grande distribuzione con inci accettabile ma non immacolato e che ti tirano dietro per un paio di euro. Normalmente funziona così: quando il mio cuoio capelluto inizia a dar fastidio…il più idiota degli shampoo aiuta…e ti viene da dire perché mai spendo tanto?! Già. Tranquilla amica, tornerai a spendere. In realtà ho una mezza teoria che va consolidandosi nel tempo riguardo gli shampoo ecobio: sono spesso tanto ricchi d’ingredienti quanto deboli nel lavaggio. Dunque vanno alternati, c’è poco da fare. Di buono c’è che gli shampoo storici da supermercato il loro sporco lavoro, diciamocelo, lo sanno fare: bisogna vedere che abbiamo inci, se non perfetti, quantomeno praticabili. Qui poi entra in gioco il nostro personalissimo metro di misura. D’ingredienti carini ce ne sono (Keratina idrolizzata, Pantenolo, olio di Albicocca, Miele, olio di Fico d’India)…e anche di quelli meno carini, a pallino rosso, per intenderci. Non ci sono siliconi però, il che per me sarebbe inaccettabile. Lava bene, buon profumo (che non permane sulla chioma). Un shampoo onesto, per quel che costa. La mia cute non l’ha particolarmente gradito al pari di tutti gli altri del periodo…per cui ciò mi porta a dire che è la mia cute il problema, non lo shampoo. Lo ricompro? Beh, no…

Continuiamo con l’inutilità fatta prodotto: la MASCHERA PER CAPELLI “FULGORE IMMEDIATO” (e già qui…) al FICO BIOLOGICO & MANDORLA di ORGANIC SHOP. Non è la prima maschera di Organic Shop in cui m’imbatto (QUI), ma di certo sarà l’ultima. Si, ok, sono carine, profumate ed economiche…ma non valgono niente. La profumazione è dolce ma generica, indefinita, senza nessun richiamo al Fico o alla Mandorla, che sarebbe stato carino. Che la si tenga in posa o no, non c’è differenza: a me personalmente i capelli si induriscono inspiegabilmente (il che ha una vaga utilità solo a mantenere il riccio in posa). E non contate sul fatto che possa anche lontanamente districare, ma questo guardando gli ingredienti, lo sapevo già. Cosa avessi in mente quando l’ho acquistata, non è ancora ben chiaro neanche a me…probabilmente l’ho buttata nel carrello per raggiungere la soglia di spedizione gratuita, chissà. E allora? Che farne? Nella speranza di togliersela dalle scatole il prima possibile nella maniera più indolore, la uso miscelata ad una punta di balsamo….uno che possa funzionare per entrambi! Ovviamente in base alla mia consolidata teoria, ho puntato con successo su quel che di meglio offre il mercato per la categoria: che sia low cost, made in Italy e in genere prodotto da Pierpaoli o Qualikos…, gli specialisti che hanno imbroccato la formula, …e non ti sbagli! Il

BALSAMO IDRATANTE CANNABIS di FARMA OFFICINA infatti non delude! E come potrebbe?! Behenamidopropyl Dimethylamine al terzo posto, e si sente, Aloe e poi naturalmente Canapa sotto forma di estratto proteico idrosolubile, olio e active water. Il profumo è gradevole e perfettamente unisex (quindi indicato anche per gli amici capelloni o barbuti). La sua efficacia è constatabile dopo pochi istanti dall’applicazione, semplicemente passando le dita tra i capelli massaggiando il prodotto: la chioma è immediatamente docile al tatto, i nodi sciolti (anche i pochi sopravvissuti alla pettinata pre-lavaggio, che faccio sempre). Insomma, un prodotto che fa la differenza nella hair routine, non vi dico se poi avete la pazienza di tenerlo in posa!! Io non ce l’ho, specie d’inverno…ma sarebbe interessante da provare!!

Sulla cute, a lavaggio terminato, troviamo ancora le goccine SOS LOZIONE CAPILLARE di GENTLEAF di cui abbiamo parlato nel post della scorsa routine e sui cui non mi soffermerò, ovviamente. Mi preme però riconfermare la bontà e l’efficacia di questo trattamento, sul serio, so quel che dico e purtroppo ho la mia esperienza quasi decennale al riguardo. Aiutano! Alla base della cute come mio solito c’è un olio ed è ancora il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE riguardo al quale confermo ancora le mie impressioni iniziali: le proprietà dei suoi begli ingredienti della tradizione ayurvedica, così come lo uso io, non hanno molto senso. Per farne impacchi direi che sarebbe l’ideale! Inoltre il suo odore è abbastanza forte…non mi disturba particolarmente ma dire che mi piaccia…neanche. In definitiva non si candida al riacquisto…ma ne avrò ancora per molto, perché non sono neanche a metà. Bene.

E veniamo allo styling, croce e delizia!! Ok, a questo punto io sono ancora a testa in giù, olio applicato solo nell’area dietro la nuca, un pò di ranking sulle lunghezze ma senza aggiungere ulteriore olio (con questo in particolare non abbonderei). La mia esperienza di riccia mi ha suggerito ultimamente che una buona idea sarebbe potuta essere vaporizzare sulle lunghezze un prodotto più leggero di un olio per texture, ma emolliente…districante…e soprattutto condizionante! ….un balsamo senza risciacquo, per intenderci!! Mi serviva qualcosa innanzitutto che fosse liquido perché non intendo andare a sovrapporre prodotto su prodotto, ma che al tempo stesso mi fornisse una buona base per la crema, il tutto finalizzato alla definizione del riccio senza appesantire, incollare, ingessare. La scelta è ricaduta sul BALSAMO SPRAY BIO OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA. La regola che regna sovrana sulla scelta di un buon balsamo spray è quella che vale per ogni tipologia di balsamo in generale: ci può essere il mondo dentro, ma senza un buon condizionante non serve poi a molto. Ovviamente mi sono accertata che avesse il già citato Behenamidopropyl Dimethylamine (e ben in alto, al terzo posto), seguito da olio di Sapote, naturalmente, estratti d’alghe, amido di mais, Aloe Arborescens, Basilico e Zafferano. Profumo buonissimo, packaging perfettamente adeguato. E’ un prodotto che di sicuro la sua parte la fa senza farsi notare troppo (ripeto, permette la stratificazione dei prodotti senza “pesare” sul risultato finale). Ho provato a vaporizzarlo anche su capello asciutto, come una sorta di leave-in, ma senza successo: induriva anziché ammorbidire, ma in generale il mio capello è refrattario ad ogni tipo di prodotto, da asciutto, per il ciclo: da bagnato fammi quello che vuoi ma da asciutto lasciami perdere. Un buon prodotto, che dura il giusto (3 mesi circa), fa il suo ma non posso dire che mi abbia fatto passare la voglia di provare altro! Sempre a testa in giù,

CREMA CAPELLI MODELLANTE OLIO DI SAPOTE di NATURAEQUA applicata con metodo pray hands. Questa crema un po’ di noie me le ha date, ma penso sinceramente che fosse un po’ in là col preferibilmente entro, per intenderci. Mi è arrivata perfettamente sigillata, ma a mio avviso stazionava da un po’ nei magazzini di questo e-commerce! L’odore è abbastanza in linea con il compagno spray, ma con una punta fastidiosa di un qualcosa in procinto di andare a male (le ultime 2 o 3 applicazioni aveva quasi del tutto cambiato odore…per fortuna era finita altrimenti l’avrei cestinata comunque). Eppure essendo durata esattamente 3 mesi in tandem con lo spray, ero perfettamente dentro al pao. Anche la consistenza era strana: densa ma un po’ grumosa…e una volta aperta bisognava prestare attenzione perché c’era una componente acquosa che colava. Proprio il fatto che non fosse completamente liscia, rendeva l’applicazione un po’ difficoltosa perché il rischio “accumulo di prodotto” era alto. Per ovviare a questa odiosa controindicazione, mi sono aiutata passando un pettine TEK in legno a denti stretti come ultimissimo step, proprio affinché mi aiutasse a distribuire il prodotto in maniera più omogenea, sciogliendo eventuali piccoli grumi depositatisi tra i ricci. Effetti, dunque: definisce il riccio ma lo indurisce più di quel che ti aspetteresti da una crema (anch’essa con condizionante, per giunta!). Questo li rende a mio avviso poco belli appena lavati, ma aiuta a mantenere il riccio nei giorni seguenti…il che male non è! Il terzo giorno, ossia il giorno del lavaggio, raramente li ho legati! Il risultato dunque migliora con il passare dei giorni! Altro aspetto positivo è che non si sente sul capello asciutto, a differenza per esempio dell’Hair Food! Sarei curiosa di riprovarla per valutare se in effetti la mia fosse fallata o meno! Gli ingredienti cardine sono gli stessi dello spray, per questo usarli in combo ha abbastanza senso! Naturalmente, e questo vale per entrambi, l’azione fortificante dell’olio di Sapote, lascia un po’ il tempo che trova visto che andiamo ad applicare i prodotti sul fusto e non alla radice…ma noi ci speriamo lo stesso!

L.

Faticosamente…hair routine

Una routine che ha stentato a partire, faticato a proseguire e …..non vi dico a finire!! A volte capita di non imbroccare i prodotti giusti che, immancabilmente, diventano interminabili. Ma, affinché questo stesso post non sia altrettanto lungo e desolante, direi di partire in fretta e toglierci il pensiero, come si suol dire!

Quando ho visto che la cosa non andava, ma davvero, e mi annoiava incredibilmente lavarmi i capelli (cosa che già mette a dura prova la mia schiena….se poi mi scoccia pure, è la fine) ho deciso di mollare baracca e burattini e dar fondo a tutte le mie scorte di samples così, per movimentare il tutto e risparmiare pure un po’ di soldini: ve la faccio breve, tra shampoo e balsamo lavando i capelli due volte alla settimana e usando ogni volta tre o quattro samples, sono andata avanti quattro mesi!!! Niente male, vero? E, vi dirò, questa continua alternanza è stata per certi versi persino terapeutica: la mia cute sensibile e pruriginosa non ha avuto il tempo di reagire al singolo prodotto come a volte accade!

Tornata alla quotidianità, ho ripreso in mano i due shampoo che alternavo, senza successo: lo SHAMPOO ANTICADUTA GENTLEAF BIO e lo SHAMPOO DETOX ALL’ALGA KOMBU della linea URBAN PROTECTION di MATERNATURA. Parliamo di due shampoo di fascia medio-alta con inci ricchi e ingredienti ricercati (siamo mediamente su una spesa di circa €13 cad., il che, ne converrete, per uno shampoo non è poco). Pur alternandoli come vi dicevo, la vita non è stata affatto semplice: la mia cute non gradiva particolarmente e, dopo un paio di lavaggi di fila o poco più, iniziava a scatenarsi il mio odioso prurito di cui soffro molto spesso (ma con felici eccezioni, vedi ad esempio lo shampoo con Spirulina di Gyada Cosmetics QUI di cui ho usato addirittura due confezioni di fila). Lo SHAMPOO TRATTAMENTO ANTICADUTA

GENTLEAF all’inizio era troppo liquido e se ne usava fin troppo (è andato via via addensandosi nel corso del tempo, un po’ come succede ai mascara, no?); lavaggio delicato, eccessivamente delicato per le mie necessità. La cute dunque può aver reagito a qualche ingrediente (cosa che può accadere con formule belle ricche di attivi) oppure può aver sofferto di un lavaggio non completamente efficace, chissà! Dal punto di vista dell’efficacia anticaduta, non posso pronunciarmi ma non ho avuto alcuna percezione in proposito e dunque propendo al NO! Attivi: estratti di Melograno, Fiordaliso, Tiglio, Guaranà, fungo Reishi, proteine del Grano e Canapa. E’ evidente l’azione stimolante che mira a svolgere!! Profumazione gradevole e delicata, piacevole all’uso una volta che è andato addensandosi…ma per me resta, purtroppo, un NO.

Storia molto simile per lo shampoo con cui l’ho alternato, lo URBAN PROTECTION DETOX ALL’ALGA KOMBU di MATERNATURA. Mi piaceva l’idea di detossinare la cute per renderla in definitiva più ricettiva ai principi attivi anticaduta del già citato Gentleaf, il piano sostanzialmente era questo. E invece nada, non è andata come credevo. Al lavaggio è stato da subito più congeniale: bella consistenza, ottima schiuma, facile da lavorare sulla cute, ottimo profumo! Niente da dire! Persino il lavaggio mi è apparso da

subito ben più efficace….ma anche questa volta c’è stato qualcosa a darmi noia! L’alternanza tra i due shampoo è stata necessaria….e l’uso si è diradato nel tempo sempre più perché ne ho introdotti almeno altri due (non temete, li vedremo la prossima volta)! Estratti di Cardo Mariano, di Alghe Brune (Kombu, Wakame e “spaghetti di mare” ) Ginkgo Biloba, Rusco, Fior di Loto e chi più ne ha più ne metta! Un prodotto particolarissimo, che è quasi riduttivo chiamare semplicemente “shampoo” ma forse proprio a causa di questa sovrabbondanza di attivi, mi ha creato un po’ di noie: purtroppo non ha fatto al caso mio, again.

Il balsamo è sempre un argomento felice in queste pagine: posso aver trovato qualcosa che non mi soddisfa al 100%…ma mai un flop in tutti questi anni…e la parola magica è sempre la stessa: Behenamidopropyl Dimethylamine, non c’è storia. Ve lo dico da ere geologiche: se volete un balsamo che funzioni veramente, basterà fare questo sforzo immane di leggere l’inci e cercare il magico condizionante. E’ fatta, non vi servirà altro. E vi dirò di più, ci tengo a sottolinearlo ancora una volta: il made in Italy in questo caso specifico, non ha rivali!! E soprattutto il low cost made in Italy…che è ancor meglio!! Ad esempio il BALSAMO FORTIFICANTE KARITE’ E LUPPOLO DI HIBIO (lo trovate da Tigotà, per pochi euro). Sia chiaro, non è il mio preferito (che restano il PH BIO e la Pierpaoli family) ma è senza dubbio validissimo!

Una bella confezione da 250 ml, pack comodo da tenere a testa in giù (il prodotto è denso, posizionato in questa maniera il tubo, sarà più facile da erogare), profumo buonissimo, goloso….io ci sento un po’ di cocco!! L’effetto districante è, ovviamente, quasi immediato: già distribuendolo tra le lunghezze vi accorgerete tra le dita che i capelli sono subito docili, morbidi, senza alcuna resistenza al passaggio del pettine (vi ricordo che ho sempre l’abitudine di semplificare il tutto anticipando il grosso della districatura PRIMA del lavaggio! Molto più semplice, credete a me). INCI piccolo piccolo ma con tutto quel che basta, evidentemente: condizionante, luppolo, burro di karitè! Un altro prodotto vincente da aggiungere alla collezione!! Oh, fossi così fortunata con gli shampoo!!

Voltiamo pagina e lasciamoci alle spalle l’infelice capitolo della detersione, per affrontare il tema di gran lunga più riuscito del trattamento! Anticaduta, nello specifico! Sempre a marchio GENTLEAF ho voluto fortemente provare la SOS LOZIONE CAPILLARE e, nel momento in cui scrivo, sono già agli sgoccioli della seconda confezione!! Di questo, a differenza dello shampoo, ho avuto la netta percezione che funzioni e di fatto contrasti la caduta ma soprattutto stimoli la crescita del capello. E’ un argomento su cui non mi sbilancio mai e non è facile per me che seguo costantemente delle cure tricologiche, avere la certezza che nell’ambito di un’intera routine incentrata sull’argomento “anticaduta” sia proprio quel particolare prodotto a funzionare, ma in questo caso…il risultato è stato così lampante da non poter fare a meno di notarlo!! Diversamente non sarei alla vigilia della terza boccetta, giusto? Lo ripeto: seguendo quotidianamente mattino e sera una routine tricologica con un farmaco che per ovvie ragioni non menzionerò, non l’ho usata secondo le prescrizioni dell’azienda proprio perché non mi piace fare troppi miscugli. Il mio uso è stato essenzialmente questo: a lavaggio terminato,

prima di passare allo styling, ho distribuito il prodotto un po’ su tutta la cute con la pratica pipetta contagocce, per poi procedere al massaggio. Ciò significa che l’ho usato solo due volte a settimana ma già questo ha dato i suoi frutti!! Se, a differenza di me, siete liberi da altri trattamenti, usatelo con fiducia quotidianamente e non ve ne pentirete!! Unico neo: confezione da 50 ml…veramente troppo piccola soprattutto se si prende in considerazione di adoperarlo ogni giorno!! Rosmarino, Equiseto, Tiglio, Guaranà, Fiordaliso, proteine del Riso, Reishi: gli ingredienti, come vedete, sono in linea con lo shampoo…ma con un risultato ben diverso!! Lieve azione rubescente qualora vi capitasse di sgocciolare lievemente sulla fronte, ma passa subito!! Assolutamente promosso!!

Dietro la nuca, nella mia “afro-zone” ma anche un po’ sulle lunghezze, l’olio della routine è stato il NOURISHING HAIR OIL di SOULTREE. Massimo rispetto per quest’azienda d’impronta ayurvedica che non sbaglia un colpo (QUI) a quanto pare! Il pack? Favoloso!! A parte il fatto che sia oggettivamente ben fatto e bello a vedersi, è estremamente funzionale con il suo dosatore a “becco” allungato che vi permette di erogare l’olio nel palmo della mano senza inclinare la bottiglia, oppure nel caso lo usaste come impacco, potrete direttamente distribuirlo sulla cute: praticissimo!! In merito a questo uso, ve

ne darò conto nel prossimo post perché non mi sono ancora fatta un’idea consolidata; per quel che riguarda invece il solito uso collaudato che ne faccio per tenere a bada il crespo (e i nodi), posso dire che non è male persino sulle lunghezze (con parsimonia) non unge, li lascia morbidi e un tantino più facili da districare al lavaggio successivo!

Contro? Sì c’è, ed è l’odore. La sua matrice ayurvedica si esprime al massimo, ma non a tutti è congeniale. Quanto a me, non disturba…ma non posso dire in tutta onestà che mi piaccia particolarmente! Ah, ed è parecchio persistente anche sulle mani…insomma: se il tipico odore delle erbe da tradizione ayurvedica non vi piace, siete avvisate! Ovviamente gli ingredienti non potranno che essere olio di Girasole, Sesamo, Cocco, Ricino, Vinaccioli, Mandorle Dolci, estratti di Amla, Bala, Brahmi, Bhringraj, Ibisco, Liquirizia, Fieno Greco, Tulsi, Mirra, o.e. di Geranio…insomma…lo sentite già l’odore, vero??

E proseguiamo di volata con lo styling, ma passando prima per quello che, in fondo, si è rivelato uno step abbastanza inutile, lasciatemelo dire: SIERO CAPELLI RINFORZANTE CON SPIRULINA di GYADA COSMETICS. Acquisto fatto dopo aver provato un campioncino ed essermene perdutamente innamorata! Poi, evidentemente, qualcosa è cambiato…profumo, consistenza, effetto sui capelli…perché non mi sono più spiegata il mio acquisto!! Non ne dico male ma neanche bene: che io lo usassi o no, la differenza era praticamente inesistente. Pack carino ma inservibile, dosatore completamente inutile che eroga una quantità ridicola di prodotto e non “pesca” fino alla fine la crema residua nel flacone (di plastica dura, quindi non sperate di poterlo tagliare). Profumazione buona, per carità, ma che svanisce in un soffio; effetti? Boooo, non pervenuti! Le volte in cui ne ho adoperato uno sproposito, ho notato giusto un po’ di morbidezza extra! Vigore? Mah, non pervenuto! Ripeto, un prodotto che c’è stato…ma anche no!! Idrolato di limone, Aloe Vera, Behenamidopropyl Dimethylamine (ecco spiegata la morbidezza), Ginseng, Avena, Equiseto, Spirulina, Lino, proteine del Grano. Insomma, ci abbiamo provato!

Dulcis in fundo…ma neanche tanto dulcis, un prodotto che accarezzavo da tempo e in cui riponevo grandi aspettative: SILKY BEAUTY LEAVE IN CONDITIONER di GENTLEAF. A dispetto del fatto che sia una crema e che, molto probabilmente non vi verrà spontaneo agitare prima dell’uso, …ebbene, fatelo: la prima volta mi ha inondato la mano di un liquido che mai (MAI) mi sarei aspettata!! Ok, assodato il fatto che debba essere shakerato, l’altra cosa che di sicuro non ci si aspetta è che finisca veramente in fretta: normalmente i prodotti da styling ci metto un bel po’ a finirli e nella fattispecie qui parliamo di ben 200 ml! Anche il pack francamente non è dei più riusciti ed adeguati alla consistenza della crema, piuttosto densa. Il prodotto in sé è buono, nulla da dire, ma non perfetto per i miei ricci: piacevole da distribuire tra i capelli ma occhio perché lascia qualche residuo se non lo stendete perfettamente! Ottimo profumo fruttato, questo sì! Un vero piacere averlo tra i capelli! La definizione dei ricci è debole, buono il volume: ciò significa che bisognerà legarli già al secondo giorno. A me non piacciono i riccioli ingessati, odio abbastanza il cast, lo dico sempre, ma ci sono dei prodotti che pur mantenendo i capelli morbidi al tempo stesso li lasciano definiti almeno fino al lavaggio successivo (i classici 3 giorni pieni, per intenderci). Ingredienti di qualità: idrolato di Melograno, olio di Argan e di Baobab, estratti di Avena e Kiwi, Aloe Vera e Acido Ialuronico. Contenta di averlo provato ma non perfettamente calzante alle mie esigenze!

Sono esausta, senza forze…spero che voi siate sopravvissuti a questa valanga di inutilità sui miei capelli e a questo punto avrete capito che poco meno del 50% di questa routine è Biomirta Approved ma la prossima volta, lo giuro, andrà meglio!

L.

best of 2020!

Scrivere di questo 2020, sia pure in termini “cosmetici” è dura e confesso di non avere molta voglia di farlo. Sappiamo che è stato universalmente un anno devastante e mai come questa volta dovremmo sentirci sulla stessa barca (mal comune, mezzo gaudio?). Ma oltre al discorso pandemia che ha rivoluzionato le nostre vite e che non mi sembra il caso di affrontare qui, per me è stato veramente catastrofico per due o tre altre questioni che mi hanno privata della mia dote più grande: vedere il bicchiere mezzo pieno. Quel che c’è nel mio bicchiere è un po’ d’acqua stagnante che non mi va di mandar giù.

Ma per quanto sia giù e non mi vada di buttar due parole, questo è un appuntamento che non mi va di mancare…praticamente l’unico appuntamento fisso di questo blog derelitto! Orsù, dunque, facciamo un viaggio a ritroso di 12 mesi e vediamo un po’ cosa si è salvato di questo 2020…

CAPELLI

Categoria d’importanza fondamentale, devo riconoscere che il 2020 è stato magnanimo con la mia chioma problematica concedendomi 12 mesi di tregua (partono i debiti scongiuri). L’anno precedente tra la mia patologica caduta, la cura ormonale, l’intervento…praticamente avevo azzerato qualunque miglioria faticosamente raggiunta: la caduta dei capelli ha un impatto emotivo devastante. Quest’anno, sebbene non abbia mai mollato le mie cure e sia andata comunque ad un paio di controlli (più per scaramanzia che altro) e nonostante tutte le difficoltà di cui accennavo e che generalmente si ripercuotono sui capelli in primis, ho vissuto in uno stato di grazia: caduta sotto controllo e senza i temibili picchi. Prodotti buoni a bizzeffe: un po’ di sfortuna con gli shampoo e con lo styling, il prodotto che però mi sento indubbiamente di premiare tra quelli di cui abbiamo parlato è la LOZIONE STIMOLANTE CAPELLI TENDENTI A CADUTA ALLE FOGLIE D’OLIVO di MATERNATURA (QUI e QUI): un prodotto di grande formato rispetto alla media della categoria che, se usato con regolarità può davvero aiutare!

BIO SKIN-CARE

Anche qui, nessuna problematica da segnalare, nessun capriccio: la mia pelle si è comportata piuttosto bene, nonostante tutto! Negli ultimi tempi ho dovuto indossare costantemente la mascherina anche seduta alla scrivania in ufficio (nonostante un notevole distanziamento…perché non si sa mai) e questo inevitabilmente qualche noia me l’ha data, che vuoi farci? La mia skin care è stata piuttosto basica, tranne per quanto riguarda le maschere con cui mi sono ampiamente divertita a giocare e giocare! Ho svariati prodotti che mi sono piaciuti…in linea di massima quasi tutti…il CLEANSING 4 MULTI ACTION di PUROPHI per esempio se parliamo di detersione; il DAILY DEFENCE MOISTURE MIST di EVOLVE ORGANIC BEAUTY che ora ricordo di aver promesso di ricomprare e ancora non l’ho fatto; ma il cardine resta il siero, innegabile, e dunque il migliore di questo 2020 è, a mani basse, il LongeVity-C Serum di SETARE’: un prodotto non tra i più economici, ma neanche inavvicinabile (approfittando di qualche sconticino, meglio). Di sicuro vale i soldi spesi…e, credetemi, spesso non è poi così scontato!! Buono nella performance e piacevole nell’applicazione!

BODY CARE

Questa è sempre una categoria abbastanza nutrita, salvo quest’anno: pare che non abbia usato nulla o poco più sul corpo!! Garantisco che non è vero!! Ad ogni modo un vincitore c’è e ne sono sicurissima non solo per la scarsità di post tra cui scegliere, bensì perché è stato un trattamento degno di nota che mi ha fatto provare l’ebbrezza di un prima e dopo, merce rara!! Parliamo di cellulite, l’avrete capito. Ogni prodotto utilizzato è stato più o meno deludente, mi rendo conto che non potete saperlo perché praticamente non ne ho parlato se non sporadicamente su Instagram o FB (tranquilli, non vi chiederò di seguirmi): abbiate fede, i dettagli arriveranno (che si sappia, ho 12 post in coda da pubblicare)….non so quando, ma arriveranno! Tornando a noi, non posso non consigliare la celeberrima PHYSIOCUP! La conoscerete per forza e se vi risulta nuova, o volete sapere nel dettaglio la mia esperienza, cliccate QUI. Sono stata estremamente costante per mesi ed i risultati non si sono fatti attendere, lo dico con certezza e con l’onestà che mi contraddistingue (perché non ci guadagno nulla). L’investimento economico è irrisorio ed è ammortizzabile nei secoli perché fondamentalmente la coppetta è riutilizzabile forevA. L’olio da abbinare? Fate voi, non crediate di doverla adoperare solo con il suo olio, assolutamente no! Io, ad esempio, ho ottenuto i risultati migliori con un olio Eurospin, pensate un po’! Tuttavia vi esorto ad andarci piano perché, se è vero che i risultati ci sono e sono innegabili, è altrettanto vero che questa tipologia di massaggio stressa i capillari, purtroppo. Bisogna andarci caute, procedere per gradi…e avere l’intelligenza di stopparvi qualora notiate peggioramenti di sorta! Io mi sono messa in pausa di riflessione e la uso molto meno…ma quando la prendo, è sempre una gioia.

MAKE-UP NATURALE

Ecco, ora sono definitivamente in difficoltà! Il mio rapporto, già piuttosto conflittuale, con il make-up è andato sempre più deteriorandosi, fino a diventare praticamente inesistente. Ragion per cui…realizzo ora di non aver scritto praticamente niente!! La verità è che quel poco di trucco che mi piace indossare dev’essere invisibile o quasi…il minimo sindacale della base viso, ecco. Perché ti trucchi? Verrebbe da dire! Beh, perché è terapeutico e ancora fa la differenza, non tantissima, ma un po’ sì! Dunque vi ripropongo l’unico post (QUI) in cui viene menzionato il make-up, a testimonianza di quel che uso come tipologia di prodotti. Una storia a parte merita il sempre amatissimo rossetto rosso, unico irrinunciabile vezzo cosmetico! Piacere che l’uso continuativo della mascherina mi ha tolto (che senso ha? Senza contare il tenere a freno le sbavature…è veramente una mission impossible!) … l’anno prossimo qualcosa la dovrò scrivere, che diamine!! Se non altro per avere materiale utile per questo post 🙂

LETTURE

Per forza di cose, la lettura è stata la mia best friend dell’anno 2020! E non potrei esserne più felice! Naturalmente, che ve lo dico a fare, ho postato appena 5 recensioni ma di libri ne ho letti 16, molti dei quali anche belli! Paradossalmente non ho letto tanto in tempi di lockdown quanto in autunno, ma è pur vero che la mia vita è cambiata radicalmente nella seconda metà dell’anno. La lettura è un piacere che mi accompagna da oltre 20 anni, senza conoscere periodi di fermo. Ma quel che rimane della lettrice accanita di tanti anni fa è ben poco, purtroppo! Sono diventata estremamente lenta (e stanca)! Quest’anno è stata un po’ una rinascita anche se sono perfettamente cosciente che, recuperati ritmi e stili di vita di un tempo, tornerò ai miei scarsi numeri! Nessun buon proposito, perché tanto la lettura non la mollo….anche solo un paio di pagine a notte per poi addormentarsi col libro in faccia, la luce accesa e il torcicollo. Il migliore tra i 5 postati? Non è facile: ce n’è uno scarso, uno piacevole, uno bello ed un paio ….diversi, speciali. Credo che darò lo scettro a OGNI COSA E’ ILLUMINATA (QUI), di JONATHAN SAFRAN FOER. Una lettura a tratti paradossale, velata di una comicità sottilissima ma sempre intimista e profonda.

VIAGGI

Tasto dolente. A parte i viaggi di fantasia, quest’anno non ha concesso niente. Realizzo solo ora di non aver scritto una parola sulla mini fuga fatta a Firenze lo scorso agosto. Non è stata una scelta, bensì una reazione spontanea: probabilmente non l’ho considerato un viaggio a tutti gli effetti. E questo non per snobbare Firenze o l’Italia…ma perché non era dove avevo progettato di essere. L’ho vissuto farse come un ripiego perché avevo un biglietto aereo in tasca e un hotel prenotato da tutt’altra parte dove ci darebbe dovuta essere una persona ad attendermi. Poi tutto è andato a monte e mi sono ritrovata invariabilmente da sola a Firenze…e quindi….nada.

SCELTO DA VOI

L’articolo del 2020 che avete letto di più? Eccolo….ma non chiedetemi il perché…me lo domando anch’io!!

L.

forza e morbidezza (‘sta routine po’ esse fero e po’ esse piuma)

E continuiamo sulla scia del precedente post (QUI), ovvero una routine capelli tutta incentrata sul fattore fortificante e anti-caduta…che non si sa mai!! Se non dovesse servire a niente…poco male, ci abbiamo provato, ma se dovesse funzionare? Anche solo in minima parte, sarebbe già qualcosa…non trovate?

FPImage(12)Il lavaggio ha visto l’alternarsi di due prodotti, entrambi firmati GYADA COSMETICS: lo SHAMPOO RINFORZANTE con SPIRULINA è stata una scoperta, fatemelo dire! Non ho mai avuto una particolare ammirazione per quanto provato sin ora del brand (fatta eccezione per la Crema Modellante Ricci, vero must-have per ogni curly woman che si rispetti), ma questo prodotto, lo ammetto, mi ha pienamente convinta (l’ho acquistato già 2 volte, cosa tanto inconsueta quanto eccezionale, se un po’ avete imparato a conoscermi)! Prendiamola alla larga, come sempre: bello il pack e anche pratico (all’occorrenza riuscite a tenerlo perfettamente in equilibrio a testa in già, cosa indispensabile quando si arriva agli sgoccioli). Lo shampoo si presenta sotto forma di un bel gel denso nella norma e dal buon profumo; al lavaggio si riconferma ottimo: schiuma bene, è confortevole, non secca o arruffa le lunghezze (ma che odio quando diventano stopposi?? Non potete capire). Cute pulita (e per me non è un fattore tanto scontato), prurito nettamente diminuito se non addirittura messo a tacere, capelli lucenti e morbidi! Se poi serva effettivamente sotto il profilo dell’anti-caduta o se in qualche modo rafforzi anche in minima parte, chissà! Gli ingredienti sembrano prometterlo: Aloe Vera, estratti di Ginseng, Lino, Avena ed Equiseto ed ovviamente sua maestà la Spirulina, ricca in Vitamine, Aminoacidi e Sali Minerali)!

FPImage(11)L’alternativa che ho voluto introdurre a questo giro è stata quella di un lavaggio più delicato ma al contempo mirato a riattivare il microcircolo ed effettuare una pulizia meccanica del cuoio capelluto: SCRUB-COWASH RINFORZANTE con SPIRULINA. E’ la mia prima esperienza sia con uno scrub che con un cowash e questo prodotto mi ha consentito di sperimentarli insieme! Come suggerisce il suo stesso nome, si tratta di una crema con microgranuli, dunque ci allontaniamo drasticamente dal lavaggio schiumogeno. Quello che si nota sin da subito è un immediato condizionamento dei capelli che sotto le dita diventano morbidissimi (del resto contiene Behenamidopropyl Dimethylamine). Di sicuro questo è il suo punto forte! Per il resto, essendo in crema si tende probabilmente ad usarne più del dovuto, di sicuro molto più di un normale shampoo! Inoltre i microgranuli sono veramente poco percettibili quindi mi domando quanto efficace possa essere dal punto di vista della stimolazione meccanica! Di buono c’è che si risciacqua perfettamente e senza fatica, anche nei ricci non restano impigliati granelli, cosa che fa sempre un po’ di paura. Ovviamente la sensazione di pulito è nettamente differente ed io, dei due lavaggi che faccio ogni volta, uno lo lascio allo shampoo tradizionale, anche perché diversamente un tubo da 200 ml mi durerebbe ben poco! Olio di Cocco, polvere di Nocciole e Mandorle, oli di Lino, Avocado, Sesamo e Jojoba, Aloe Vera, estratti di Lavanda, Timo, Avena, Ginseng ed Equiseto, burro di Karitè,  Spirulina. Già solo a leggere gli ingredienti si capisce quanto sia ricca la formula, ma mai grassa! Penso che, se si cerca un detergente delicatissimo, sia l’ideale soprattutto per lavaggi frequenti e cute sensibile o secca…anche se credo che in ogni caso debba essere alternato ad un lavaggio nettamente più profondo! Lo scrub forse l’avrei gradito un po’ più presente! Ad ogni modo un buon prodotto, singolare ma buono!

FPImage(13)E’ altresì noto l’impiego da parte mia di maschere al posto del balsamo… perché per me le due cose un po’ si equivalgono…e perché una maschera per me ha senso post-shampoo, su capello pulito ma la testa bagnata e potenzialmente sgocciolante poco si addice alle mie abitudini da qualche tempo a questa parte! Ho trovato questo prodotto in offerta a €4 (!!!) all’Ipercoop la scorsa estate: vuoi non prenderlo?? Soprattutto dopo essermi accertata della presenza del magico condizionante (sempre lui, il Behenamidopropyl Dimethylamine), altrimenti col cavolo! La MASCHERA LISCIANTE OLIO DI ARGAN con OMEGA 3 e 6 di GIOIEBIO! Al “lisciante” credo sempre poco WP_20200419_19_21_39_Pro(altrimenti non l’avrei comprata) ed infatti non liscia un bel niente! Una crema ricca e densa, dal buon profumo (un po’ vintage a mio avviso, di quelli eco-bio prima maniera) che ammorbidisce, condiziona e nutre il capello all’istante! La texture della chioma cambia sotto le dita in maniera evidente e districa alla perfezione! Capelli morbidissimi, leggeri, docili al pettine: una meraviglia!! Olio di Moringa, di Argan, di Soia, beta-carotene, estratto di Carota, Vitamina E! Il 98% degli ingredienti è di origine naturale, certificata Vegan Friendly e AIAB! Semplicemente perfetta…e, tanto per chiarire,…un impacco con questa maschera sarebbe una bomba!!

A seguire, altra maschera: MASCHERA CAPELLI RIPARATRICE alla CASTAGNA di PHBIO! Un altro esempio di quanto sia perfettamente inutile spendere tanto per questa categoria di prodotti! L’eccellenza è già low cost, mai come nell’ambito di balsami e maschere eco-bio made in Italy: ormai la formula è ben consolidata, le varianti sono tante ma il succo è che, sostanzialmente, indovinato il condizionante, riuscito il prodotto!

Di PHBIO abbiamo già parlato QUI e forse, a ben pensarci, il Balsamo Miglio e Avena era paradossalmente ancora più efficace della maschera che vi propongo oggi, ma se la giocano, direi!! Pochi ingredienti, a dimostrazione di quanto appena detto: svetta al terzo posto dell’inci il magico condizionante seguito da estratti di Castagna e Rosmarino. Semplice ed estremamente efficace, oltre che piacevolissima all’uso!

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Perfetto, capelli lavati e tamponati, procedo ancora con la LOZIONE STIMOLANTE CAPELLI TENDENTI A CADUTA ALLE FOGLIO D’OLIVO di MATERNATURA che trovo valida, che ho ricomprato e che ritengo abbia un ottimo rapporto qualità/quantità/prezzo (di sicuro 100 ml per un prodotto del genere è una rarità!!)! Per i dettagli vi rimando alla precedente hair routine (QUI), ma confermo che, pur non mollando mai le mie abituali cure tricologiche, questa lozione ha del potenziale!

FPImage(15)Sempre nel precedente post accennavo al fatto di aver reintrodotto un olio come boost d’idratazione pre-styling: a questo giro parliamo del NATURAL SCALP CARE MASK di NACOMI. E’ evidente che sia stato concepito per ben altri scopi ed infatti mi ha incuriosita proprio per i suoi ingredienti che strizzano l’occhio al fattore fortificante: 4 oli (Ricino, Nigella, Argan e Tamanu) e 4 estratti (Equiseto, Ortica, Fieno Greco e Zenzero). L’ho preso principalmente da applicare (in minime quantità, sia chiaro) sui capelli bagnati, specialmente alla base della nuca dove sono particolarmente crespi e afro! Già leggendo gli ingredienti vi renderete conto che non si tratta di un prodotto leggero, tutt’altro!! Sono oli abbastanza pesanti (olio di Ricino in primis) ed infatti risulta molto denso e corposo: l’erogatore viene in aiuto facendo fuoriuscire un piccola quantità per volta! Sulle lunghezze è proibitivo, l’effetto unto è evidente salvo che non lo si veicoli attraverso il gel d’Aloe, ad esempio (lo SPECCHIASOL resta sempre il mio preferito)! In questo caso lo styling è buono, senza dubbio. La scelta degli ingredienti però mi ha incoraggiata anche ad usarlo come trattamento pre-shampoo per il cuoio capelluto: ne ho approfittato in tempo di quarantena, quando un errore ed un lavaggio non perfettamente riuscito sono tutto sommato passabili (per il ciclo: tanto chi mi vede?) ed inoltre non avendo ragione di fare la tinta non mi sono preoccupata d’inficiare la durata della stessa, cosa che notoriamente accade con l’uso di oli. Ripeto, il prodotto è molto denso per cui o se ne usa uno sproposito o probabilmente meno di quanto servirebbe in realtà. Io sono rimasta sul poco, temendo di fare disastri ed a lavaggi alternati per dare la possibilità alla cute di venire regolarmente ripulita a dovere: strano a dirsi ma non si è rivelato difficile da lavare via ed il risultato è stato complessivamente buono! Dimenticavo: puzza. Probabilmente ho beccato l’unico prodotto di Nacomi a non avere un buon profumo, ma non ha fragranze aggiunte e spicca l’odore dell’olio di Nigella! Niente di allarmante, non persiste! Boccetta in vetro molto bella e robusta: il dispenser invece non è il massimo: meglio una pipetta, specie se da applicare sul cuoio capelluto!

FPImage(16)Come ultimo step ho adoperato un prodotto che, all’inizio, stentavo a credere sarei riuscita ad usare! Il GEL MOUSSE ai SEMI di LINO di PARENTESI BIO è stato, purtroppo, l’ennesima delusione del brand! Per quanto sia come sempre meravigliosamente invitante il suo INCI ricco, non si è rivelato adatto ai miei ricci! La mousse non è soda e compatta e non si disperde nella chioma, ecco perché non bisogna esagerare con le quantità: piuttosto… stratificare! Ed è stata la scelta migliore tra le centinaia di esperimenti fallimentari fatti per riuscire nell’impresa di usarla. Un po’ per volta. Profumo ottimo ma non particolarmente persistente. Risultato? Usata da sola, come unico prodotto styling, l’effetto è zero definizione, capelli vaporosi e leggeri, tutto volume insomma. Non che mi dispiaccia, ma un minimo di definizione la voglio anche perché in questa maniera i capelli andrebbero legati già il giorno dopo in quanto dall’aspetto di una nuvoletta informe. Il risultato migliore l’ho ottenuto abbinandola come già accennato al gel d’Aloe: l’uno mi dava definizione mantenendo il riccio in piega anche un paio di giorni dopo il lavaggio, l’altra mitigava il lieve effetto indurente del gel garantendo volume e morbidezza. Bisogna veramente inventarsele tutte!! Estratto di Lino e di Luppolo, Aloe Vera, Miele, olio di Oliva, sali del Mar Morto, o.e. di Arancio Dolce, nanosomi multivitaminici. La finirò perché mi spiace sprecare prodotti, ma non posso dire che mi sia piaciuta! Se la prendete, spero proprio che vi piaccia perché finire una confezione da 200 ml è dura, ve lo garantisco!!

Bene, a parte qualche intoppo relativamente allo styling, direi che a questo giro non posso proprio lamentarmi! Questa routine mi ha fatto tornare la voglia di sperimentare, con le dovute cautele, il potere degli oli sullo scalpo ed ha riconfermato la mia convinzione che, se associata ad un periodo relativamente tranquillo senza picchi di stress, senza particolari patologie (o, ancor peggio, cure ormonali), una routine rinforzante può contribuire, nel suo piccolo, ad aiutare una capigliatura in difficoltà!

L.

Una potenziale routine capelli rinforzante

La mia precedente Hair Care Routine è stata una specie di ecatombe, una sconfitta senza pari: la maggior parte dei prodotti che si sono susseguiti nel corso dei mesi, sono stati poco efficaci (se non addirittura completamente INEFFICACI), salvo rare eccezioni. Ma così è, mica possiamo imbroccarli sempre tutti, giusto?

Giusto!

A questo giro continuiamo con un barlume di speranza poiché, lo vedrete, non è andata poi così male, fortunatamente! Anzitutto mi preme fare sempre la solita, doverosa premessa: purtroppo dal 2012, sebbene in molti non lo direbbero grazie a Dio, soffro di una caduta patologica dei capelli ed uso ininterrottamente dei farmaci che, per ovvie ragioni, non mostrerò. Al tempo stesso ho deciso di adottare la strategia di integrare nella mia routine prodotti specifici per la caduta, per il ciclo: A NON SAPER NE’ LEGGERE NE’ SCRIVERE…IO CI PROVO! SE MI VA BENE….BUON PER ME! Non credo in tutta onestà che uno shampoo rinforzante, ad esempio, possa fare la differenza: ad ogni modo, tanto che lo shampoo lo devo comprare comunque, perché non prenderne uno specifico? Alla peggio, non farà differenza! Tutto ciò per dirvi che, ahimè, non posso darvi nessun feedback in merito a quanto questi prodotti possano fare o meno la differenza in fatto di caduta perché non posso averne contezza, proprio in virtù delle mie cure! Quindi….non chiedetemelo 🙂

Fantasia Painting(83)Partiamo con il lavaggio, dove tutto ha inizio: lo SHAMPOO STIMOLANTE CAPELLI TENDENTI A CADUTA ALL’YLANG YLANG di MATERNATURA è stato acquistato proprio per questo scopo! Lavare strizzando un occhio al problema, sperando che funzioni anche solo in minima parte! Partiamo col dire che ho avuto sin da subito un feeling non indifferente con questo prodotto: la sua consistenza in gel e la capacità di schiumare bene e facilmente l’hanno reso uno shampoo tra i migliori usati di recente! La sua profumazione, poi, l’ho adorata: mi ha portato alla mente qualche shampoo della mia adolescenza, per carità nulla di neanche lontanamente naturale men che meno biologico, qualcosa tipo “Clear”, tanto per intenderci! Dunque l’esperienza del lavaggio è stata sempre piacevolissima! Va inoltre detto che non ha mai IMG_20200202_174526arruffato/seccato le lunghezze, sempre rimaste perfettamente docili al pettine! Arrivata agli sgoccioli però ha iniziato a perdere colpi: ho notato la cute meno pulita del solito e qualche episodio inaspettato di desquamazione. Per fortuna era praticamente finito! Ad ogni modo un vero peccato perché altrimenti l’avrei ricomprato di sicuro!

 

 

Come da tradizione MaterNatura, tanta bella roba dentro: Ylang Ylang, Ortica, Avena, Olivo, Limone, Caffè, Vitamina E, oltre ovviamente ai tensioattivi del caso! Scorgo anche un Menthyl Nicotinate (ingrediente spesso presente nei prodotti anti-cellulite e con cui quindi ho spesso a che fare. Ricordate? Ne abbiamo parlato QUI) che francamente non mi aspettavo di vedere in uno shampoo. Riflettendoci, ha il suo perché: attivatore del microcircolo, trova effettivamente la sua giusta collocazione in un prodotto stimolante! Non temete però: nessun bruciore o rossore!!

Fantasia Painting(84)Proseguiamo con un balsamo d’eccezione e tanto più visto che si tratta di un prodotto estremamente low cost: BALSAMO MIGLIO E AVENA di PH BIO! Quel che di questo prodotto proprio mi fa arrabbiare é il fatto che non sia facilmente reperibile: di tanto in tanto viene avvistato alla LIDL (che non è propriamente dietro l’angolo per me) oppure al DM (ancor peggio) fino ad esaurimento scorte, poi più niente per mesi! Proprio in virtù di questo, una volta approdato magicamente alla LIDL di Taranto non me lo sono lasciata scappare ed ho inviato in missione punitiva un mio amico. Ad ogni buon conto non credo di aver pagato più di €3 per quel che si è rivelato uno tra i migliori balsamo mai provati: la presenza del magico condizionante Behenamidopropyl Dimethylamine é di per sé quasi sempre una certezza…ma in questo caso il tutto funziona IMG_20200203_192256maledettamente bene! Una crema morbida e profumata che districa e ammorbidisce i capelli quasi all’istante! Un vero piacere da utilizzare… e dire che di balsami io ne ho provati!! Ad asciugatura ultimata, la capigliatura é morbida, lucida e mai appesantita: penso che fare un impacco con questo prodotto, sebbene nasca come semplice balsamo, possa veramente fare la differenza in presenza di capelli secchi e sfibrati. Unico neo, oltre alla sua reperibilità ballerina: il pack. Assolutamente improponibile. Se contate di far fuoriuscire il prodotto al momento, state freschi: il mio consiglio come sempre in questi casi é tenere la bottiglietta sempre a testa in giù cosicché il balsamo possa raccogliersi già all’imbocco della confezione ed essere facilmente prelevato fino all’ultima goccia! Almeno il tappo é sufficientemente largo e piatto da consentirlo, tranquilli.

 

Fantasia Painting(86)A capelli lavati, condizionati, sciacquati e tamponati, la mia routine procede con un prodotto jolly, inserito proprio per il principio di cui sopra (nell’intro): la LOZIONE STIMOLANTE CAPELLI TENDENTI A CADUTA ALLE FOGLIO D’OLIVO di MATERNATURA. Stessa famiglia dello shampoo, ho pensato di darmi una ulteriore mano utilizzando qualcosa che possa in qualche modo agire sul ciclo caduta-riscrescita. Il problema tuttavia per me sta nel fatto che, come già specificato, utilizzo una lozione due volte al giorno e mischiare le cose non mi pare mai una buona idea, credete a me. Ho provato infatti ad integrare questo prodotto in pausa pranzo, a distanza dunque di svariate ore dall’applicazione del mattino e quella della sera, ma purtroppo non è andata bene. Probabilmente questo mix di attivi e medicinali ha avuto come conseguenza solo quella di sensibilizzare la cute e provocare prurito: ovviamente non mi pareva il caso d’insistere, per carità! Ho decisoIMG_20200202_174511 infatti di tentare l’applicazione proprio a cute pulita, subito dopo lo shampoo: certo, non è la frequenza consigliata dall’azienda…ma per me è stato davvero l’unico modo di utilizzarla con costanza e soprattutto senza timore! Notate bene che anche qui è presente il Menthyl Nicotinate ed infatti, sebbene sulla cute non ne avverta in alcun modo l’azione, se casualmente qualche goccia dovesse colare sulla fronte, la sua azione rubescente è piuttosto evidente (per fortuna non accompagnata da bruciore ma solo da una lieve sensazione di calore!). Gli altri ingredienti sono di nuovo quelli visto nello shampoo: estratti di Olivo, Avena, Limone, Caffè e Ortica. Contiene Alcool come quasi sempre accade a prodotti di questo tipo, dunque se non lo avete in simpatia…statene alla larga (posso dire dal mio punto di vista che la sua presenza passa inosservata). Se abbia sortito qualche effetto francamente non saprei, ma lo spero ed in ogni caso l’ho già riacquistato per tentare di dare continuità al trattamento!

Fantasia Painting(87)Continuo con un altro prodotto jolly, sempre in linea con la mia attuale filosofia: se proprio dev’essere…che almeno sia rinforzante! Ed infatti da un po’ sentivo la necessità di reintrodurre nella mia routine un olio: perché non restare a tema, allora? In fatto di oli i miei capelli non vanno per il sottile: o li odiano o li amano. Punto. Nessuna via di mezzo. Ricordo con affetto l’olio di Bardana di Provida Organics (QUI) che alla fine ricomprerò, un giorno o l’altro! Lo STRENGTH ORGANIC HERBAL HAIR OIL N28 di DR. KONOPKA’S è stato tutto sommato un buon alleato in quanto ad idratazione e nutrimento. Bisogna andarci piano con le quantità (una pipetta di prodotto è più che sufficiente per l’intera capigliatura), pena quell’effetto tendente all’unto che non è proprio il caso di avere. Ha un’ottima e fresca profumazione di Lemongrass, molto gradevole da utilizzare ma non persistente! Contiene un mix di oli (Girasole, Oliva, Macadamia, Argan, semi di Borragine, Jojoba, Mandorle Dolci, Enotera), o.e. (Arancio IMG_20200203_192344Dolce, Limone, Lemongrass e Pino) ed estratti (Betulla, Ginseng) tutti volti a rendere il capello forte e vitale! Di sicuro per mettere a frutto tutte queste belle qualità, bisognerebbe applicarlo alla radice con un bel massaggio che ne favorisca l’assorbimento o ancor meglio utilizzarlo come impacco pre-shampoo lasciandogli il tempo di agire! Io l’ho usato invece sulle lunghezze perché principalmente avevo necessità di fornire un surplus d’idratazione pre-styling, dunque quanto possa aver agito come rinforzante è davvero relativo! Sono sempre molto timorosa di applicare qualcosa sulla cute, lo vedete chiaramente…ed ho le mie valide ragioni per farlo. In particolare Fantasia Painting(85)temo un po’ di più gli oli ed il fatto che non vengano lavati via completamente, andando ad inficiare l’uso dei miei medicinali; è inoltre noto che necessitino di una base inumidita…cosa non propriamente fattibile d’inverno…senza contare il fatto che accorcino sensibilmente la durata della tinta! Insomma: tante valide ragioni per tenersi a debita distanza dalle radici…anche se il dubbio di non averne sfruttato appieno le potenzialità resta, aihmè!

Dulcis in fundo, ma neanche tanto, lo styling ancora firmato PARENTESI BIO! Ho continuato imperterrita ad usare URCA GEL MASK come già visto nella routine precedente (QUI) senza peraltro cambiare opinione: quel che manda in visibilio mezza Italia su di me si è rivelato una delusione! Per carità, nulla d’inutilizzabile altrimenti portare a termine una confezione da 250 ml sarebbe stato un incubo! Solo che su di me non ha sortito gli effetti sperati: gradevole IMG_20200203_192327nell’utilizzo, complice anche il suo buon profumo! Appena lavati i ricci risultavano un po’ troppo rigidi: diciamo che il giorno dopo erano decisamente più naturali! Inoltre non li manteneva in forma più di tanto e sono stati più i giorni in cui li ho tenuti legati che il contrario! Averli tagliati ha dato una mano alla buona riuscita dello styling in generale, ma francamente non fa per me! Non mi dilungo in quanto ne abbiamo già parlato e resto ferma su quanto già detto anche ora che ho finito la confezione ed ho avuto modo di usarlo ancora un po’ di tempo!  Ingredienti di tutto rispetto, per carità, ed anche in questo caso tutti volti a donare un boost rinforzante alla capigliatura: lino, ortica, fieno greco, luppolo, spirulina, cipolla, zenzero, miele, rosmarino,..! Per quel che mi riguarda tuttavia questo prodotto non solo non ha sortito alcun effetto rinforzante o apportato benefici al cuoio capelluto le volte in cui l’ho adoperato come maschera, ma è stato anche piuttosto carente in fatto di performance sui miei ricci come semplice prodotto da styling! Per il ciclo “a mai più rivederci”!

06/02/20: a chiusura di questo post voglio lasciare una nota; la routine di cui vi ho parlato si é appena conclusa, per la cronaca sono i primi di febbraio….e davvero non so quando riuscirò a postare questo articolo….ma sappiate che sono le 15:14 del pomeriggio e sono appena tornata dalla mia abituale visita di controllo tricologica. Mi ha trovata sorprendentemente bene!!….che questa routine abbia funzionato davvero?! Ai posteri l’ardua sentenza!

L.

Fantasia Painting(88)

Il mega post della peggio hair care

Dobbiamo partire in velocità questa volta, senza le mie intro tanto lunghissime quanto inutili, del resto, perché ho un quantitativo abnorme di roba di cui rendere conto. Una hair care routine lunga mesi in cui si sono passati il testimone prodotti inutili, acquisti deludenti & rare eccezioni. E allora via, senza indugi!

1. IL LAVAGGIO

Fantasia Painting(52)

Cronologicamente parlando, il primo shampoo, di cui ho usato ben 2 confezioni di seguito, è il celeberrimo SHAMPOO DOCCIA all’ARGILLA del MAROCCO “GHASSOUL” di TEA NATURA. Una mia vecchia conoscenza a dire il vero, tantissimi anni fa quando aveva il packaging più inutile e scomodo che la mente umana potesse partorire. Sono passati gli anni, il prodotto è rimasto e la confezione si è rinnovata, trasformandosi in un infinitamente più comodo tubo in plastica morbida, da poter tagliare all’occorrenza. Le pecche tuttavia vedo che ci sono ancora, in quanto si sono rotti 2 tappi su 2, quindi o io ho una forza bruta nell’avvitare oppure è un tantinello cheap! Ad ogni modo lo shampoo si presenta sotto forma di una crema marroncina con un odore caratteristico derivante dal mix di o.e. che personalmente amo ma che mi riesce impossibile da descrivere.  La presenza di Ghassoul assicura un lavaggio delicato ma efficace, particolarmente apprezzato da chi ha qualche rogna a livello di cuoio capelluto: per me che soffro periodicamente di una fastidiosa e pruriginosa forma di dermatite, è stato buono ma non risolutivo ed inoltre mi lasciava le lunghezze parecchio intricate, cosa per me piuttosto insolita! E che dire dell’ ANTI HAIR-LOSS SHAMPOO del DR.KONOPKA’S? Questo brand lo punto da un po’ perché offre prodotti in confezioni generose a piccoli prezzi e con INCI veramente invitanti! La confezione è infatti un discreto formato famiglia da 500 ml di quelle che, se il prodotto è sbagliato, maledirete per il resto dei vostri giorni! Plastica un pochino cheap, anche a questo giro: infatti ho sfondato il tappo, mai successo in vita mia (saranno gli integratori a donarmi questa forza sovrumana?). Lo shampoo ha una bella consistenza densa ed un ottimo profumo di Lavanda! Mi è piaciuto abbastanza, lo ammetto: lava bene il cuoio capelluto e non arruffa o secca le lunghezze! Appena lavati, il prurito è lenito e la cosa va avanti anche il giorno dopo, ma poi si ripresenta puntuale per cui il prodotto in sé è buono ma non risolutivo per un cuoio capelluto sensibile, del resto però non si propone nulla di tutto questo! Ed infatti essendo uno shampoo anti-caduta il suo compito dovrebbe essere un altro: al riguardo tuttavia non posso pronunciarmi in quanto l’ho usato contestualmente alla mia cura tricologica extra strong, merito del crollo ormonale che mi ha interessata, brutta storia. Per cui la caduta, dopo il fiume in piena a cui ho assistito durante l’estate, si è comunque arrestata: se e quanto possa aver influito questo shampoo, non è dato sapere! Io, a non saper né leggere né scrivere, ho voluto lo stesso aiutarmi con qualcosa a tema. Passiamo infine allo SHAMPOO IDRATANTE LUCE SUBLIME della linea TRICO BIO PROFESSIONAL de L’ERBORISTICA di ATHENA’S. L’ho preso al supermercato come alternativa d’emergenza quando lo shampoo del Dr.Konopka’s mi ha dato inaspettatamente una reazione di desquamazione improvvisa e inspiegabile, verificatasi in due occasioni e poi mai più per mesi. Mah. Ad ogni modo ci gironzolavo attorno da tempo ed ho colto la palla al balzo, lo ammetto. Il packaging è comodo e funzionale e, udite udite, non si è rotto sotto la pressione dei miei possenti muscoli! Lo shampoo è gradevole all’uso, anche perché ha un buon profumo (niente di persistente, per carità), ma la sua consistenza è davvero troppo liquida!! In definitiva se ne usa veramente troppo e finisce in men che non si dica. Questa è la sua unica, grande pecca: per il resto non mi ha dato noie al cuoio capelluto ed è risultato lavante al punto giusto ma mai aggressivo. Anche le lunghezze sono rimaste docili al pettine. Rappresenta una buona alternativa da grande distribuzione, in un universo che, specie per gli shampoo, tende a proporre prodotti fotocopia che, se ci fate caso, hanno più o meno le stesse prestazioni medio-basse.

2.IL TRATTAMENTO

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Ad una maschera pre-shampoo non dico mai di no, specie se fa caldo e posso restare con la testa umida senza problemi. Lo sapete, prima di lavare i capelli, li pettino da asciutti: in questo caso, dopo averli districati, li inumidivo e poi procedevo a distribuire in maniera generosa e uniforme la MASCHERA per CAPELLI RIPARAZIONE IMMEDIATA AVOCADO BIOLOGICO & MIELE di ORGANIC SHOP. Prodotto estremamente low cost che tuttavia gode di ottima reputazione! Profumo gradevole e consistenza cremosa, fin qui tutto bene. Per il resto, niente di niente, altro che riparazione immediata! Farla o non farla era lo stesso, credetemi. Non ho notato la benché minima differenza né in fatto d’idratazione, né come districabilità, né come morbidezza….nulla! Costa poco ma serve a poco.  Il BALSAMO con AGRUMI di GREENATURAL è stata un’altra piccola delusione. Eppure ero così certa che saremmo andati d’accordo io e lui, non fosse altro perché la migliore garanzia in fatto di balsami è la presenza del sempre amato e indispensabile magico condizionante BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE, che in questo caso specifico mi guardava dall’alto dell’INCI, in terza posizione! In molte ne decantano il profumo, ma per quel che mi riguarda è gradevole sì, ma veramente molto lieve e scompare nell’immediato. Il suo potere ammorbidente e districante è un altro mondo rispetto alla maschera Organic Shop (un impacco con questo prodotto ha senso, questo è poco ma è sicuro), ma in tutta onestà ho provato di meglio. Eppure, come dicevo, il condizionante del mio cuore è posizionato molto bene in formula…ma nonostante questo è debole, bisogna usarne davvero tanto. Altra nota dolente, il pack: 500 ml è un quantitativo di tutto rispetto ed il dosatore è sempre apprezzabile e pratico….quando si arriva quasi alla fine però è il solito dramma!! Bisogna inventarsene mille e una per riuscire a finirlo: ma perché non un bel vaso?! Il prodotto è pure denso!! Mah! Unico spiraglio di luce in fondo al tunnel? Il BALSAMO IDRATANTE LUCE SUBLIME TRICO BIO de L’ERBORISTICA di ATHENA’S! Sempre disponibile al mio supermercato abituale, questi 200 ml di balsamo hanno dato un senso alla mia hair care routine!! Un vero piacere utilizzarlo, così cremoso, profumato!! Qui, ad esempio, il BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE è addirittura in quinta posizione, ma funziona alla grande: il potere condizionante e altamente districante lo si avverte da subito, non appena distribuito sulla chioma. Nodi sciolti all’istante, lunghezze docili al pettine….ottimo!! Se non avessi una certa considerevole scorta in fatto di balsami, lo avrei già ricomprato! E poi…il piacere di avere i capelli profumati?

3.LO STYLING

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Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una escalation di consensi per il brand PARENTESI BIO, specie per quel che concerne l’hair care. Da brava pecorona mi sono accodata al gregge acquistando d’un botto tutte le referenze che m’interessavano e tutte riguardanti lo styling. SPIROLI’ CREMA LEAVE IN, sebbene fossi piuttosto sicura che mi sarebbe piaciuta, ho preferito prenderla in formato piccolo da 100 ml…ed in fondo è stata una scelta azzeccata. Ebbene, non voglio dire che non mi sia piaciuta, questo no. Di buono ha un interessante effetto ammorbidente e condizionante. La crema è ricca ed intensamente profumata, mi piace molto. Avvolge bene il capello, lo rende lucido e morbido al tatto, inoltre i ricci restano ben definiti. Eppure c’è qualcosa che non mi convince, non posso dire che mi abbia conquistata né che la ricomprerei francamente. Il pack inoltre è un piccolo incubo: sin da subito il dosatore ha iniziato ad intasarsi poiché la crema è piuttosto densa e tende un po’ a raggrumarsi. Non vi dico com’è stata dura arrivare sino in fondo! Buona …ma con riserva! Proseguo tristemente con un altro prodotto del medesimo brand e che, come sopra, gode di ottima reputazione e pare funzionare meravigliosamente per tutti….fuorché me: URCA GEL MASK. Un’altra scottante delusione, perché com’è ovvio anche in questo caso avevo enormi aspettative. L’applicazione è piacevole perché il gel ha una buona fluidità, si distribuisce facilmente ed ha un ottimo profumo. Il risultato è altalenante: ho provato a mixarlo in mille modi diversi e con mille combinazioni possibili, ma in ogni caso mai un effetto completamente soddisfacente, né da solo né in compagnia. Il riccio è sì abbastanza definito ma tendente al “duro” ed in ogni caso si perde già al secondo giorno, non vi dico se poi li lego. Lavandoli la domenica è raro che di martedì possa permettermi di tenerli ancora sciolti, quando invece persino un prodotto “discutibile” come la Hair Food Mask di Garnier mi garantiva i ricci quasi al top persino di mercoledì, bei tempi. Salvo il risultato a patto di metterne una quantità abnorme…che tuttavia provoca nodi su nodi al lavaggio successivo. L’ho provata anche come maschera, considerato che al suo INCI manca solo la parola, ma anche in questo caso veramente nulla da segnalare. E pensare che ci ho girato attorno come un avvoltoio per mesi, sob.

4.IL…BOH?!

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Ho acquistato il LUMINESCENT HAIR MARINE SERUM BIPHASIC di ETEREA nel mio periodo di fissa per il brand. Ad oggi, a più di un anno dall’acquisto e dopo mesi e mesi di utilizzo, vi confesso che ancora non ho capito a casa diamine serva. Ho provato ad utilizzarlo in tutti i modi: su capelli umidi prima del plopping oppure prima dell’asciugatura o ancora ad asciugatura ultimata. Dovrebbe donare definizione e volume, ma quel che fa ai miei capelli è del tutto invisibile alla vista quanto al tatto. Nulla. L’ho usato solo per consumarlo, ma non potrei dirvene né bene né male. E questo suppongo sia un male, giusto?

Giusto.

L.

 

Alkemilla VS Biokap

20 ottobre 2019

ALKEMILLA_Alkolor 4.05 castano cioccolato

• La confezione •

Salta subito all’occhio la quantità di scatole e scatoline del tutto inutili. Infatti troviamo il classico Flacone Latte Attivatore (3), un Tubo Crema Colorante (4, inscatolata), guanti monouso (di quelli praticamente inservibili) e foglio illustrativo (5, inscatolati anch’essi), un campione di Bio Shampoo Ristrutturante Capelli Trattati e Colorati (1) e uno di Bio Balsamo Ristrutturante Capelli Trattati e Colorati (2).

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Direi di risparmiare un tantino sulla carta, che ne pensate? Davvero, non servono a un bel niente. Piuttosto mettete una mantellina o un paio di guanti come Dio comanda, sull’esempio di Montalto!

• Preparazione e applicazione •

La crema colorante si presenta in un inquietante color rosa che, sulle prime, vi lascerà un po’perplessi (ci scommetto che andrete a controllare il colore riportato sulla confezione), poi virerà ad un miele chiaro e perlato. Abbiate fiducia, il colore si rivelerà esatto….ma ne avrete certezza solo in testa e dopo un po’ dall’applicazione, quando teoricamente sarebbe troppo tardi per risciacquare il tutto senza danni. Il preparato, dall’inaspettato quanto gradevole odore mentolato, si rivela più fluido delle altre tinte da me provate (Villa Lodola e Montalto Bio) e questo rende il dosaggio del prodotto e la sua stesura molto più facili, veloci e con un ottimo controllo della quantità distribuita! Mai mi era capitato prima d’ora di arrivare in scioltezza a coprire tutta la testa!! Non una goccia colata, né uno schizzo. Niente di niente. Un lavoro pulito e senza sbattimento, anche per le meno pratiche!

• Prime impressioni •

Il risciacquo non è stato da meno e si é rivelato facile facile! Capelli morbidi, senza odori particolari, docili al pettine. Una volta asciugati salta all’occhio la lucentezza ed un bel colore pieno. La copertura dei bianchi é abbastanza soddisfacente: alcuni sono lievemente più chiari del resto della capigliatura, ma io ci faccio caso semplicemente perché so dove sono e li riconosco a colpo d’occhio (piccoli bastardi). Altra cosa da segnalare: nessuna reazione del cuoio capelluto che pure negli ultimi tempi mi sta dando di nuovo parecchie noie in fatto di prurito e sensibilità.

• Considerazioni •

Ho iniziato a vedere i primi, inequivocabili segni di cedimento nella seconda settimana di novembre: non un ritorno prepotente dei bianchi, come mi accade con altre tinte. Sarei potuta andare avanti in tutta tranquillità anche un’altra settimana, ma avevo una trasfertina e ho deciso di fare una nuova tinta a meno di un mese dalla precedente. Direi tuttavia che, in un caso o nell’altro, non dura un granché, ma la sua facile reperibilità, la possibilità di averla a prezzi scontati (Alkemilla è spesso e volentieri oggetto di qualche promo) e la complessiva piacevolezza e facilità d’uso potrebbero comunque farmela preferire ad altre.

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16 novembre 2019

BIOKAP_Nutricolor 4.06 castano caffè

• La confezione •

Niente fronzoli, la scatola contiene un tubo di crema colorante (3), un flacone Nutrifix rivelatore del colore (2), foglio illustrativo con annessi guanti inservibili (1), una invece utilissima mantellina monouso (4), un campione di Bagno Condizionante Dopotinta (6) e un campione di crema protettiva per il contorno del cuoio capelluto (5).

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Se i guanti fossero di quelli utilizzabili, sarebbe il kit ideale! Mantellina? Patrimonio dell’umanità! E mi è piaciuta l’idea di fornire una crema da applicare su orecchie, fronte e tutti quei punti in cui inevitabilmente ci si sporca! Mai trovata prima, bravi!

• Preparazione e applicazione •

Preparazione veloce anche questa volta e la tinta ha assunto piuttosto in fretta un rassicurante color marrone! Mi piace il fatto che sia tanto fluida da farsi stendere in scioltezza e rapidità ma senza mai colare: e di nuovo, come sopra, sono riuscita a coprire abbondantemente tutta la testa (ovviamente parliamo di radici, non tutta la capigliatura), con una discreta quantità in avanzo da distribuire random! Non è profumata ma ha il tipico odore da tinta, un po’ chimico, ma comunque lieve e che dopo il lavaggio già non si percepisce più. E’ stato un delitto perfetto!

• Prime impressioni •

Il risciacquo è stato veloce e semplice, anche in questo caso. Dopo lo shampoo i capelli non erano particolarmente morbidi e a onor del vero non ho usato neanche un prodotto tanto ammorbidente e districante dopo (la maschera AB BIO, QUI), ma ad asciugatura ultimata la chioma era perfettamente soffice e leggera!! Il colore è pieno: un bel castano ben più scuro e freddo di quello Alkolor dai riflessi rossicci. La copertura dei bianchi mi pare uniforme e completa: naturalmente sono un tantino più chiari ma chi non sa dove si annidano, non coglierebbe la differenza! Il cuoio capelluto ha mostrato qualche piccolo segno d’insofferenza, ma nell’ultimo periodo tutto gli da noia, per cui non fa testo!

• Considerazioni •

Purtroppo dopo appena un paio di settimane ho notato chiaramente i capelli bianchi fare capolino. La sua durata pertanto é probabilmente inferiore alla media di un mese che più o meno ciascuna “tinta naturale” riesce a sostenere; di sicuro però inferiore (e non di poco) ad Alkolor che dopo un mese versava in condizioni decisamente migliori. Il discorso poi é ampio: che sia questa nuance in particolare ad essere più debole? Che sia un lotto “fallato’? Che stazionasse nei magazzini dell’e-commerce da cui l’ho acquistato da un po’troppo e non nelle condizioni ottimali? Tutto può essere! Ma dovendo io giudicare da una sola applicazione, purtroppo il mio voto non è sufficiente. E vista la scarsa performance non sono certamente invogliata ad acquistare una nuova confezione per concederle un’altra chance!

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Questo match, é evidente, se l’aggiudica Alkolor che, in effetti, ho già ricomprato! Mi pare che possa essere un giusto compromesso per convenienza, praticità, ingredienti e risultati! Se poi non avessi affatto capelli banchi da coprire sarebbe decisamente un mondo migliore…

L.

 

 

AB BIO, quel che ho io!

Un bel po’ di tempo fa, parliamo addirittura di Aprile, fece capolino presso il supermercato Famila da me frequentato, un espositore tutto verde, che – lo capite – non poteva non attirare la mia attenzione. Infatti il mio intuito non mi aveva ingannata: si trattava di una nuova linea per la cura e l’igiene della persona del marchio interno AB Armonia & Benessere, ma nella versione BIO, nuova di zecca.

Nel corso dei mesi e, soprattutto, scontrino permettendo,  sono andata compricchiando qualcosa…

Fantasia Painting(45)Partiamo … e male, direi. Il primo prodotto ad essere testato fu a suo tempo lo SCRUB CORPO LEVIGANTE al BURRO DI MURU MURU e NOCCIOLI DI PESCA. Il fatto che fosse uno scrub lo rendeva di per sé allettante, lo sapete, se poi ci uniamo un nome di quelli che mi fanno scattare il famoso click! beh….l’acquisto era sicuro!

Purtroppo il prodotto-pilota è stato un fiasco e, se mi fossi basata su questa prima impressione, non sarei andata oltre con gli acquisti targati AB, potete giurarci.

Allora, le aziende continuano a proporci scrub corpo in tubo cosa che, ormai lo sappiamo piuttosto bene, non funziona. Diamine, lo so anch’io che è un formato estremamente più pratico, specie per chi come me cerca una soluzione per scrubbarsi in palestra SENZA dover portare un vasetto in doccia e posarlo a terra – MAI e poi MAI – piuttosto lo lascio sulla panca e faccio avanti e indietro (tanto io e la vergogna non siamo neanche lontanamente imparentate). Dunque un WP_20191215_19_07_43_Profantastico tubo da infilare nella tasca dell’accappatoio sarebbe davvero la rivoluzione. Già….ma a patto che funzioni. Stessa minestra già sperimentata: la formula prevede un gel con microgranuli, che in definitiva non esfolia un bel niente. Nada. L’effetto è troppo blando e francamente non ho riscontrato neanche l’idratazione promessa. Per concludere: perfettamente inutile. Unica nota positiva: profumazione paradisiaca. Ma non basta a salvarlo!

Fantasia Painting(48)Continuo con la CREMA FLUIDA CORPO IDRATANTE OLIO di ARGAN e MACADAMIA perché, vedete, un’incrematrice ossessivo-compulsiva non può proprio sottrarsi al dovere di provare tutti gli idratanti corpo in gamma. Essendo estate ho pensato bene d’iniziare con la versione fluida in quanto universalmente ritenuta più leggera. Effettivamente é così, si tratta di una formula che già dalla texture si presenta, appunto, “leggera” tanto dall’avere un flacone con erogatore “push”. Un fluido viene preferito ad altre consistenze specie con il caldo, poiché é di rapido assorbimento, generalmente non unto e necessita di poco impegno e di un massaggio veloce. Essenzialmente il minimo sindacale per garantire l’idratazione base anche d’estate, quando il solo guardare una crema in definitiva ti fa sudare. Ebbene, in questo caso é vero ma solo in parte: la texture é fluida, sì, ma ha un che di “bavoso”, passatemi l’infelice parallelismo. La stranezza di questa sua consistenza fa si che, volente o nolente, lo si debba comunque massaggiare ed WP_20191215_11_14_23_Proimpieghi più di un normale fluido ad assorbirsi. Produce una sorta di scia bianca, del tutto inusuale in questa tipologia di prodotto. Quindi abbastanza leggera, vero, non unta, vero, ma non di rapido assorbimento. Per il resto, che dire? La profumazione é buona ed anche persistente. Se la vostra pelle non è particolarmente secca e siete brave ad idratarla costantemente, quotidianamente anche questo fluido fa la sua particina: se, invece, siete pigre e incostanti e pensate che d’estate si possa mettere la body care in stand-by, beh….non c’è nulla che questo prodotto possa fare per voi. Non è una grande fonte di idratazione, tantomeno nutrimento, e metterlo una tantum o non metterlo affatto non farà la differenza. Su di me ammetto che, se applicato in una buona quantità e ben massaggiato, lascia la pelle liscia e vellutata ma sempre e comunque asciutta!

Fantasia Painting(50)Ad ottobre, invece, ho optato per il BURRO CORPO NUTRIENTE BURRO di KARITÉ e OLIO di JOJOBA: l’aria più fresca invoglia, giusto? Anzitutto chiariamo il concetto che il burro é un’altra cosa. Non scherziamo. Aperto il vasetto mi sono trovata di fronte ad una crema, più densa del fluido, con la classica consistenza “da vasetto” ok, ma non un burro. WP_20191215_11_14_49_ProTuttavia una differenza in fatto di performance c’è: a dispetto della sua consistenza ha comunque una ricchezza, un corpo, e questo lo si percepisce chiaramente addosso. Se applicata di sera, ad esempio, il mattino dopo la si avverte ancora, sia per profumo che per feeling: non resta unta, capiamoci, ma c’è e si sente. Di giorno, invece, vuoi perché forse tendo ad usarne meno, vuoi perché mantenere l’idratazione al calduccio del proprio letto non é poi così difficile, l’ho trovata deludente. Applicata in pausa pranzo, dopo un pugno di ore svanisce completamente. Non solo al tatto, persino alla vista! Insomma…o si abbonda, o nada!

Fantasia Painting(47)Cosa dire del BAGNODOCCIA DELICATO SUCCO di ALOE VERA ed ESTRATTO di ELICRISO? Continuiamo in bellezza perché non posso esimermi dal promuoverlo! Bocciare un detergente per il corpo é cosa ardua, ne converrete! In fin dei conti una pelle assolutamente normale, senza allergie e senza esigenze particolari non chiede poi tanto! É il mio caso, in effetti: a me basta poco per essere felice con un bagno doccia! Che faccia un pochino di schiuma, abbia un buon profumo, deterga bene e possibilmente costi poco! E ci siamo! Non m’interessa che idrati perché tanto la crema segue sempre e comunque la doccia; non mi preme che sia delicato sulle parti intime perché, anche sotto la doccia, uso un detergente a parte! Si presenta come un gel di media densità, piacevole all’uso, delicatamente profumato e con una discreta capacità di schiumare. Il profumo non resta sulla pelle, ma è cosa molto ardua per qualunque detergente naturale ad onor del WP_20191215_11_13_57_Provero. Il suo formato è generoso (300 ml) ma il pack resta maneggevole e snello! Per il prezzo che ha e per la facilità con cui lo posso reperire, non escludo che possa ricomprarlo in caso di necessità!

Ma proseguiamo pure con un’altra referenza del brand, la CREMA PIEDI EMOLLIENTE OLI ESSENZIALI di TIMO e TEA TREE. Insieme allo scrub, è stato il mio primissimo acquisto perché A) di creme per i piedi non se ne hanno mai abbastanza e B) la sua composizione mi pareva interessante. Anzitutto Timo e Tea Tree promettevano quel po’di freschezza e quel Fantasia Painting(46)seppur minimo scudo antibatterico che ai piedi tornano sempre utili; inoltre l’amido di riso mi ha fatto fantasticare su un potenziale tocco asciutto che durante l’estate non è da sottovalutare come qualità da ricercare in un prodotto del genere. Effettivamente per il periodo estivo è stata abbastanza buona, non fosse altro perché estremamente leggera. La sua texture è fluida ed è praticamente inodore: addio Timo e Tea Tree, per quanto mi riguarda non ci siamo mai incrociati. Va dosata con parsimonia e poi magari fatta una seconda passata, altrimenti con un quantitativo appena più generoso non la finirete più di spalmare. Sulle prime potrebbe sembrarvi appena un po’ appiccicosa, ma si assorbe abbastanza in fretta lasciando di fatto il piede asciutto. “Emolliente” è un parolone, per cortesia: WP_20191215_11_13_18_Prodiciamo che se usata con regolarità, mantiene la pelle idratata nella norma. Se avete i piedi screpolati oppure se fate la pedicure una-tantum solo quando la Luna è nell’ottava casa e pensate di sistemare le cose e campare di rendita con questa crema…beh, anche no.  Tutto sommato un acquisto piuttosto inutile, via!

Fantasia Painting(49)Last but not least, la MASCHERA CAPELLI SETIFICANTE con ESTRATTI di THE VERDE e ORTICA.  Pensavate che potessi esimermi dal provarla? Ok, da dove iniziare…ha l’aspetto di una crema bianca e piuttosto densa, abbastanza profumata. L’ho provata come impacco pre-shampoo senza riscontrare nessun beneficio, quindi l’esperimento è durato poco. Come maschera post-shampoo ad onor del vero non ha mai avuto spazio più di tanto per poter agire in quanto purtroppo ho perso l’abitudine a farne, soprattutto WP_20191215_11_15_45_Prod’inverno: sapete, la testa bagnata e la vecchiaia non vanno particolarmente d’accordo. E allora non restava che provarla a mo’di balsamo e pace a doverla risciacquare dopo poco. Inizio col dire che l’applicazione non è delle più felici. Che avessi i capelli grondanti o meno non cambiava: stenderla sulle lunghezze non è mai stato piacevole. Vediamo se riesco a spiegarmi: avete presente quando distribuite un (buon) balsamo? Di quelli che funzionano, intendo, districante e disciplinante? Ok, tutto il contrario. Massaggiando il prodotto il capello diventava quasi stopposo, rigido. Nessun particolare problema con i nodi ma solo perché io pettino i capelli prima di lavarli. Ebbene, tanto sgradevole é all’applicazione, tanto sorprendente è a capello asciutto, devo riconoscerlo. Il termine “setificante” é quanto mai appropriato, non potrebbe chiamarsi diversamente questa maschera!  Capelli  lucidi e, sì, setosi! Forse non è l’ideale per il mio tipo di capello che risulta un po’ “ammosciato”, ma è comunque notevole!

Fantasia Painting(43)Come concludere, allora? Nel complesso il tentativo con questa linea non mi è dispiaciuto. Qualcosa ha funzionato meglio, qualcosa peggio ed in generale nell’ambito del low cost c’è in giro molto altro che, a parità di prezzo o quasi, vale decisamente di più, non lo nego. Tuttavia é sempre comodo avere a disposizione nel supermercato abituale qualche prodotto “d’emergenza”, magari apportando qualche miglioria qua e là!

Insomma….perché no?…ma c’è da lavorarci!

L.

 

best of 2019!

Eccoci qui a tirare le cuoia….ops, le somme! Con la positività e l’entusiasmo nonché la gioia di vivere che mi contraddistinguono! Che dire? E’ stato di sicuro un anno non facile per queste pagine…che hanno pienamente rispecchiato quel che la vostra scribacchina ha vissuto fuori. Tempo tiranno, pochi momenti liberi da dividere tra le centinaia di cose che si vorrebbero fare….e di cui puntualmente non se ne fa nessuna. Per riuscire a mantenere in attività il caro bloggino, ho dovuto drasticamente ridurre la produzione postando ogni 15 gg e mi pare sia stato un buon compromesso. Oggi, pensando a quel che mi attende il prossimo anno,  la vedo ancor più dura. Ma ci proverò….e se non ci sentiamo più beh, ….non ci sono riuscita. Ma bando alle ciance e procediamo a redigere la consueta classifica di fine anno, con tanto di spumante e panettone al mio fianco!

CAPELLI

Non è stato un anno particolarmente fortunato in fatto di capelli. Non ho beccato nessun prodotto che mi abbia fatto innamorare né che possa ad onor del vero considerare un classico “mai più senza” o tutte quelle definizioni stereotipate sempre in voga, specie in post come questi. Nulla che sia stata un vera svolta della mia hair-care routine…senza parlare del fatto che, dopo una simpatica cura ormonale, una volta stoppata a seguito di un intervento, ho sofferto della più catastrofica perdita di capelli mai registrata (e lo dice una che è in cura dal 2012, non esattamente una novellina a digiuno della questione). Insomma, guai. Tuttavia, qualcosa di buono nell’arco di un anno intero vuoi che non ci sia stato?! Di sicuro la MASCHERA PER CAPELLI CON IDROLIZZATO DI SEMI DI MORINGA Ekos é stata una super top!! Ma non dobbiamo allontanarci di troppo per trovare altri validissimi balsami: insomma, il post-shampoo firmato Ekos é una garanzia!

Una Hair-Lover Routine

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BIO SKIN-CARE

Questa categoria era stata già assegnata da tempo: mesi e mesi fa già sapevo con estrema certezza che avrebbe trionfato su tutto quello già provato …e sui prodotti futuri. Non mi sono sbagliata, in effetti. Il GOLD INFUSION di Diego Dalla Palma é quanto di più vicino alla perfezione si possa desiderare per la propria skin care! Costa troppo? Li vale, non aggiungo altro. E con tutti gli sconti che offrono le varie profumerie non mancano le occasioni per accaparrarselo a prezzi scontati. Parliamo in termini “d’investimento”: per performance, risultati e piacevolezza di utilizzo non ha avuto eguali!!

E’ tutto oro quello che luccica

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BODY CARE

Nessun dubbio, anche in questo caso. Nell’istante in cui l’ho adoperato per la prima volta ho realizzato che sarebbe entrato nel mio cuore per molto a lungo! Di rado, lo sapete, acquisto due volte lo stesso prodotto, ma in questo caso non ho potuto farne a meno! Signore, se avete il lusso di una vasca da bagno e quello, ancor più grande, di potervi prendere un’oretta tutta per voi, dovete provare i SALI SUPERDRENANTI SLIM_ME BATH di VeraLab. Io conservo questo ricordo di me stessa esanime, con musica e tanto di sveglia puntata. Sapete che non sono solita lesinare momenti di relax e cerco spesso e volentieri di ritagliare un po’di tempo per me…di trattamenti ne ho fatti e ne farò, mi auguro, ma questi bagni….chi se li scorda?!

I migliori 4 bagni della storia

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MAKE-UP NATURALE

Realizzo solo ora di non aver postato nulla, …ma proprio nulla in tutto l’arco dell’anno d’inerente al make-up, pietà di me!! Eppure qualcosa potrei menzionarla persino io, così palesemente disinteressata alla faccenda: il NEW AGE FILLER di Alkemilla, finché c’è stato, ha avuto il suo peso! Dico sul serio: un prodotto che, sebbene non facesse a mio avviso alcunché in fatto di piallaggio rughe, ha sempre invece fatto la differenza in quanto a durata e resa del make-up! Ho avuto modo di testarlo in condizioni davvero estreme: il caldo, in Puglia, non è mai un dettaglio trascurabile! Qualsiasi cipria abbia usato in combo con lui, successivamente non mi ha mai garantito neanche 1/3 della resa, se presa singolarmente. Un acquisto che mi propongo seriamente di rifare, specie quando si avvicinerà la bella stagione e la mia T-ZONE assumerà quell’inquietante lucentezza degna del peggior illuminante sulla piazza!!

Ogni mattina, uò uò…

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LETTURE

Diciamo che, anche sotto il punto di vista delle letture, non ho avuto una gran fortuna! Tutto il meglio si è concentrato alla fine dell’anno…e, con somma vergogna, non ho ancora avuto modo di recensirlo per cui la scelta si riduce ancor più drasticamente! Penso tuttavia di non sbagliare eleggendo IL CLUB DUMAS di Arturo Pérez-Reverte a miglior libro di questo 2019!! Non l’avete letto? Beh…fatelo!!

“E ciascuno ha il diavolo che si merita”

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VIAGGI

Durante l’anno che volge al termine -mancano ormai poche ore!! – ho avuto modo di regalarmi qualche trasfertina! E’ di sicuro stato un anno ricco di mostre bellissime, per vedere le quali mi sono spostata a Milano un paio di volte (rispettivamente per I Preraffaeliti e la Collezione Thannhauser a Palazzo Reale) e a Torino (“Vittorio Corcos, l’avventura dello sguardo” presso il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto). Ma, sebbene siano state esperienze meravigliose come solo certe mostre sanno essere per una modesta appassionata d’arte, è sicuramente il mio viaggio estivo attraverso l’Inghilterra e il Galles a vincere a mani basse. Vivo di rendita, ancora oggi.

A walk in UK (da Londra a Cardiff in 10 scatti+1)

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SCELTO DA VOI…

Il post pubblicato nel 2019 che avete letto numerosissimi (e mi domando il perché…ma sono fatti vostri) è stato pubblicato nel lontano marzo ed ovviamente aveva come oggetto la sempre epica lotta a cellulite e adiposità! Il tutto la dice lunga sul target dei miei lettori…ed è per questo che vi amo!

liporidu…che?!

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Tante belle cose, ci si vede l’anno prossimo!

L.

Pochi, confusi prodotti

Partiamo col dire che sono estremamente in fissa con i miei capelli: per carità, lo sono sempre e da sempre….ma attraverso periodi come questo in cui vorrei avere millemila prodotti diversi per le mani e usarli tutti, contemporaneamente. Forse come conseguenza di una hair care routine estremamente povera (involontariamente, eh), quella di cui per l’appunto parleremo oggi.

Non chiedetemi come ma, ad un certo punto mi sono ritrovata ad andare avanti con 3 misere cosette…che poi é una mezza bugia perché ho iniziato a giochicchiare con dell’altro di cui, ad oggi, non sono riuscita ancora a farmi un’idea precisa (e dunque mi prenderò ancora del tempo per ufficializzare le mie riflessioni, visto che scottanti bocciature stanno, aimé, maturando).

Partiamo col dire, ancora una volta, che la cottarella estiva per Eterea é ufficialmente passata, l’avrete capito. Tutto ciò che ho provato é stato mediamente molto buono, ma non ha soddisfatto in toto le altissime aspettative. Confermo tuttavia la qualità superiore dei loro shampoo, senza se e senza ma, ….e senza eccezioni. La versione ristrutturante é l’ultimo esemplare in scorta, che ha felicemente seguito le già note versioni antiforfora e idratante. Non che abbia sortito qualche strabiliante effetto, anzi…si è alla fine rivelato insufficiente a detergere con accuratezza la cute al di sotto della selva oscura (con penoso ritorno del maledetto prurito, che Dio lo fulmini). Ha un potere lavante piuttosto delicato che va bene per teste meno esigenti della mia o per lo meno alternato a qualcosa di più lavante. Così come ho fatto io, invece, alla lunga e con un uso esclusivo, mi ha fatto scattare l’ennesimo codice rosso. Per fortuna ero già agli sgoccioli per cui nessuna fatica a finirlo completamente per passare ad altro…. anche perché accantonare un prodotto é sempre uno spreco, specie se si tratta di uno shampoo che vola verso i €10.

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Per il resto nient’altro da segnalare: lo SHAMPOO CAPELLI SFIBRATI assicura lunghezze morbide e brillanti e, come sempre, un estremo comfort durante il lavaggio (come ho già detto in precedenza, già dal massaggio si percepisce chiaramente un immediato effetto condizionante non sempre scontato se parliamo di shampoo, anzi!!)

Facile da distribuire e lavorare, una buona quantità di schiuma, semplice da risciacquare e, ovviamente, una formulazione in stile Eterea, ossia bella ricca:

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Aloe Vera, Inulina, Kiwi, Uva Ursina, Lampone, Cappero, Fico d’India, olio d’Oliva, Pantenolo, Miele….tanta roba.

Nonostante la mia esperienza dal triste epilogo, ritengo tuttavia che sia uno shampoo per il quale valga la pena l’investimento! La qualità é indubbia e lo stesso dicasi dell’originalità e della ricercatezza della formula! Un prodotto non facilmente bissabile e di sicuro non facile da trovare in commercio sotto altre bandiere: il fatto che Eterea ci abbia abituati bene (alta qualità, ricerca, tanta roba a prezzi francamente più che onesti) é incontrovertibile, dateme atto. E i prodotti per i capelli, sebbene non siamo la loro linea di punta (é evidente che abbiamo un occhio di riguardo per la skin care) sono estremamente più validi di quelli di tante altre aziende che al momento sbancano!! E pazienza se la mia esperienza si sia conclusa senza un lieto fine: sono stata ben contenta dell’acquisto e tanto basta!

Quella che, invece, é una certezza assoluta é l’indubbia efficacia di qualsiasi balsamo targato Pierpaoli. Non c’è stata mai una delusione, una bocciatura, assolutamente nulla che negli anni abbia fatto vacillare la mia fede nei confronti di questo brand che, ancora una volta, si rivela di molte lunghezze superiore per efficacia e qualità dei soliti noti nettamente più famosi e costosi.

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La verità è che hanno con evidenza imbroccato la formula perfetta per un balsamo dalle performance ottimali ad un costo che dire contenuto, beh….é dire poco. L’ho detto e lo ripeto: un balsamo, affinché abbia senso, dal mio punto di vista e considerate quelle che sono le mie esigenze, deve contenere il solito, amatissimo, magico condizionante più comunemente noto come Behenamidopropyl Dimethylamine (se voleste vedere tutti gli altri prodotti che hanno senso, dunque realmente districanti grazie appunto all’adorato B.D., cliccate QUI). Ciò detto, devo ammettere che, fermo restando quanto appena affermato, la linea Ekos Personal Care ha una marcia in più rispetto a tutto il parco balsami di Pierpaoli. Il BALSAMO PER CAPELLI CON SUCCO DI ALOE BIOLOGICO infatti, unito alla versione con ESTRATTI BIOLOGICI DI FIORI DI ARANCIO E MIGLIO e alla MASCHERA PER CAPELLI CON IDROLIZZATO DI SEMI DI MORINGA (QUI) ha un effetto pressoché immediato sui capelli, lo si percepisce chiaramente sin dai primi istanti. Il solo gesto di applicarlo sulla chioma trasmette la netta sensazione che stia agendo, da subito. I capelli sono immediatamente domati, ammorbiditi, districati. Le dita scorrono che è un piacere!!…. L’avevo già provato in minitaglia, ricordate? (QUI)

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Come potete vedere niente trucchi e barbatrucchi per questa formulazione: semplicemente burro di Karitè, olio di semi di Girasole, succo d’Aloe…e ovviamente il Behenamidopropyl Dimethylamine già in terza posizione dell’inci. Il prodotto è certificato Vegan e ICEA Eco Bio Cosmesi, il 98% degli ingredienti sono di origine naturale e il 16% sul totale da agricoltura biologica; dermatologicamente testato su pelli sensibili e con valori di Nichel, Cromo e Cobalto <0,4 ppm.

Qual è dunque il segreto del suo successo? Della sua efficacia? Non è certo il primo balsamo ad avere il magico condizionante così in alto, giusto?

La verità? Non ne ho idea!! Ma il buon signor Pierpaoli lo sa…e a noi basta comprarlo a prezzi modici!

E poi c’è lui, il tanto chiacchierato/discusso/osannato/criticato (e chi più ne ha più ne metta) FRUCTIS HAIR FOOD BANANA. Ebbene, essendo io una curiosona, non potevo certo esimermi dal provarlo, sebbene non mi sia lanciata subito nell’acquisto perché il mio interesse ha dinamiche particolari e ignote persino a me….non si scatena quasi mai da subito, ma così…all’improvviso  e senza un’apparente ragione. Parliamoci chiaro: so bene che appena 6€ per un vaso da quasi 400 ml di un prodotto tutto sommato carino e di facile reperibilità sono ben poca cosa….ma è pur vero che di prodotti nettamente migliori e persino più economici ne abbiamo a bizzeffe. Perché acquistare Garnier, allora?

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Parto col dire che vi risparmierò il solito pippone del cavolo: non mi vedrete mai manifestare contro le multinazionali sfoggiando un paio di trecce, no. E’ ovvio che io preferisca SEMPRE realtà che lavorino seguendo un’etica, che sia molto più contenta di dare i miei soldi a piccole/medie aziende in linea con i miei principi piuttosto che contribuire come una goccia nel mare ad ingrassare il già sufficientemente grasso colosso di cui sopra, a cui per puro caso scappa un buon prodotto su un milione. La questione è che io guardo sempre le mie esigenze, i miei desideri e le mie tasche. Compro tutto da me, lo sapete, e se mi ispira un prodotto Garnier santo cielo…perché no? 

E alla fine un mezzo pipponcino è scattato pure! Vabbè. Ad ogni modo la conoscerete tutte, non c’è bisogno che mi dilunghi: la HAIR FOOD BANANA (nutriente) è una crema densa e profumata (in puro stile Fructis) che si può utilizzare in 3 modi: come balsamo, maschera e styling. Proprio perché nella sua formulazione non ci vedevo proprio nulla di eccezionale, l’ho presa essenzialmente come trattamento senza risciacquo, ben sapendo quanto i miei capelli amino i prodotti molto corposi. E’ andata così: persino per un riccio che non rischia di essere appesantito, è sufficiente una piccola quantità. Il mio capello non ne ha risentito in fatto di volume e il riccio è rimasto morbido e definito oltre il classico mercoledì, giorno in cui notoriamente li lego. Non trovo che il profumo persista particolarmente, questo no; inoltre è un buon alleato per proteggere i capelli dal freddo, il vento (l’ho usato in inverno) e al lavaggio successivo, solo bagnandoli li sentivo già morbidi e docili sotto le dita.

Però.

Già, c’è un però. Dopo un po’ ho sentito l’esigenza di sospenderlo: vuoi perché la cute ha ricominciato a prudermi, vuoi perché dopo un po’ ha iniziato quasi a stratificarsi sul capello e, anche appena lavati, non avevo quella bella sensazione di pulito e freschezza. Toccarmi i ricci mi dava quasi fastidio, lo ammetto. E quindi basta così.

E allora per consumarlo ho pensato di utilizzarlo tipo balsamo, insuccesso clamoroso. Non serve assolutamente a niente, neanche a metterne una quintalata. Dunque se lo volete per farne questo uso…..anche no.

E allora proviamolo come maschera, mi son detta. E francamente devo ammettere che ha avuto il suo perché (e, maledizione, mi ha fatto scattare la mania della maschera pre-shampoo. Ehi, non avevo proprio bisogno di una nuova fissa, grazie tante). Ho l’abitudine a pettinare i capelli prima del lavaggio (scoperta dell’acqua calda, lo so….ma che non ho più mollato! QUI), dunque nessuna fatica nell’aggiungere una bella dose di maschera e legare i capelli. A seguire cena (in genere) e poi al lavaggio….beh….la differenza si sente, in tutta onestà. Il capello è già in partenza molto morbido, il che facilita tutti gli step che seguiranno.  Nulla che vi cambi il capello o che possa ritenere insostituibile, ma comunque qualcosa che ha avuto un suo perché!

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Il suo inci? Lo vedete: un guazzabuglio di roba, niente di eclatante ma neanche particolarmente interessante! Apprezzabile comunque l’aver realizzato un’etichetta leggibile anche ai meno avvezzi (anche se, per chi lo volesse, scandagliare un inci non è una roba da ingegneri nucleari, lo ribadisco), indispensabile poi l’indicazione “NON INGERIRE”.

Che ne penso? Mah….perché no? Se v’incuriosisce provatela, il prezzo è buono e la resa non male….anche se nell’universo eco-bio (quello vero, per intenderci) c’è molto molto di meglio anche spendendo meno!

Insomma, una hair care routine altalenante, prodotti per tutti i gusti e tutte le tasche. Poca roba e non sempre indovinata….ma anche le teste migliori hanno i loro momenti d confusione, cosa volete farci!

L.

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