Continua il periodo del miele, che detto così potrebbe sembrare un movimento artistico improntato sulla dolcezza oppure un momento storico particolarmente pacifico e ricco. Niente di tutto ciò, che ve lo dico a fare. Solo la mia fissa per la profumazione al miele che continua ancora, imperterrita.
A dire il vero qualcosa é pur cambiato, forse scoraggiata dallo scarseggiare della materia prima o forse dettato da alcuni, clamorosi flop. Chissà. Tuttavia ne parliamo ancora, in barba alla mia volubilità arci-nota: la honeyaddiction si é rivelata una passione duratura e prepotente.
Le svariate “puntate precedenti” sono QUI, LÀ, ANCHE QUI e PROPRIO LÀ, se voleste farvi del male! Diversamente, e state certe/i che avete tutta la mia comprensione, nessun rancore.
Dicevo poche righe più sù, che i prodotti alla profumazione “miele” scarseggiano pericolosamente e in tutta onestà credo di aver quasi del tutto esaurito le opzioni possibili. Mi restano ad oggi altre 2 o 3 cartucce che sparerò con un altro post e poi o le case cosmetiche mi grazieranno mettendo in commercio qualche dolce novità oppure mi toccherà rivolgermi ai soliti noti, riacquistandoli. O ancora..meglio che cambi addiction, va!
Ma entriamo nel vivo di questo post, dolce e appiccicoso, partendo col botto. Già, ma al contrario.
Dovete sapere che ai tempi del passaggio al bio, periodo storico lontano diventato quasi una leggenda, l’azienda a cui per mesi mi rivolsi per qualsiasi cosa mi servisse, era Fitocose. Compravo indistintamente la crema solare come il deodorante, con un occhio particolare alle creme corpo, ovviamente, perché la mia ossessione per la body care affonda le radici nella più tenera età. Ai tempi, lo ricordo bene, le provai praticamente tutte e ricomprai più e più volte le mie preferite (Vaniglia, Monoi, Rosa Nera, Muschio Bianco). Le varianti sicuramente skippate furono Mandorla e, appunto, Miele.
Ora procurarsi Fitocose é assai più semplice di un decennio addietro in cui i loro prodotti erano distribuiti solo dal loro e-shop! Non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di un ordine su Ecco Verde per procacciarmi la versione al Miele. Ebbene, che dire. Dell’intera saga #honeyaddiction é stato con molta probabilità l’insuccesso più clamoroso. E il più doloroso.
Non si gioca così con i sentimenti.
Il fatto é che nulla ho da recriminare sulla qualità di questa crema, il suo potere idratante, la piacevolezza dell’utilizzo. No, affatto. É corposa, avvolgente, di facile spalmabilità. L’effetto che ha sulla pelle, poi, é perfetto: non resta unta ma risulta ben nutrita; la pelle dimostra di amarla, é morbida e liscia.
A non amarla é il naso. Ma proprio per niente. Il fatto è che non solo non ricorda il miele nella maniera più assoluta, ma non è neanche gradevole.
In passato mi sono già imbattuta in prodotti che, pur essendo in teoria al miele, non lo ricordavano affatto ma potevano tuttavia vantare un odore per lo meno dolce.
In questo caso no davvero, e lo dico senza paura di smentita. É pungente ed in tutta onestà, non potendo credere che sia effettivamente il suo odore originale, temo che in qualche modo si sia guastata pur non tradendo ciò né dalla consistenza né dal colore.
Estratto di Tiglio, olio di semi di Girasole, burro di Karité e di Cupuacu, Miele, estratto di Rosmarino.
L’inci é carino, nulla di fantasmagorico ma tutto quel che serve per essere una buona crema per il corpo (nonostante un poco entusiasmante olio di Colza, ma cmq in coda). Un gran peccato, insomma!
Ma la fiera delle delusioni continua! …
Sempre ridotta alla frutta, é evidente che stia raschiando il fondo del barile alla ricerca disperata di qualcosa di anche lontanamente mieloso! Ed è proprio il caso di questo bagnoschiuma di Organic Shop, dall’incoraggiante nome “honey and lemon”. Vuoi vedere che ci rintraccerò un vago profumo di miele?
No. Il suo odore é nettamente agrumato, magari dolce e comunque nel complesso molto lieve. Quindi compratelo per qualsiasi ragione vi venga in testa ma non di certo se coltivate la mia stessa speranza.
Il prodotto è buono e, come da tradizione Organic Shop, estremamente economico. Tuttavia sebbene i maxi formati ci piacciano sempre, in questo caso specifico ha rappresentato quasi uno svantaggio. Il flacone é davvero troppo grande e scomodo da gestire o da trasportare: immaginate che l’ho portato anche in palestra!! Il mio borsone pesava più di me! Inoltre é dotato di tappo a vite (di nuovo, scomodissimo) al di sotto del quale si ha la sorpresa di un foro veramente grande, per cui bisogna stare particolarmente attente a versare il prodotto. Senza contare che arrivate quasi alla fine, consumarlo sarà un bel problema: normalmente li tengo a testa in giù affinché il liquido si concentri verso l’imbocco…ma in questo caso, a causa del grande foro, era praticamente impossibile togliere il tappo evitando una cascata di bagnoschiuma!! Insomma…. feeling zero. Menomale che l’ho pagato poco! Packaging davvero troppo spartano!
Ovviamente sulla sua composizione, nulla da eccepire! Tensioattivi del caso, o.e.di Limone, Miele, idrolato di Tiglio, vitamina E! Anzi, a voler essere sincera, considerato il maxi formato, l’inci, la certificazione…., ed il prezzo realmente competitivo, é un ottimo prodotto a prescindere dal packaging (su qualcosa dovevano pur risparmiare!!) . In questo caso specifico, l’ho trovato deludente per le aspettative in merito al profumo, ma le varianti sono tali e tante che di sicuro si potrà trovare qualcosa di meglio!!
Queste amare delusioni, tuttavia, non mi hanno demoralizzata in quanto, per contro, nello stesso periodo ho avuto modo di provare un prodotto che ho letteralmente amato di un amore totale e sconfinato, di quelli che ti fanno centellinare ogni singola applicazione: si tratta del burro di karité di Cattier, nella versione al Miele.
Secoli e secoli fa avevo già provato questo prodotto, ma necessitando ai tempi della travel size, la stessa é ancora oggi disponibile nella sola versione “neutra” che francamente usai senza grossi slanci d’entusiasmo. Con questa, invece, è stato AMORE, di quelli travolgenti da romanzo Harmony, per intenderci!
Anzitutto il profumo di miele si percepisce annusando il burro ma, una volta applicato sulla pelle, lascia una lieve, dolce scia…nulla d’invadente, stucchevole: una profumazione persistente ma molto discreta. Adorabile!
La sua consistenza é quella del classico burro di karité, dunque piuttosto solida: necessita di essere prelevato in piccole quantità e, di volta in volta, scaldato tra i palmi prima di essere massaggiato addosso. Se pensate di poterlo spalmare direttamente così….beh, andrete incontro ad un’amara delusione, oltre che un immondo pastrocchio. La regola da seguire é una ed una sola: se procedete in questa maniera, magari impiegandoci qualche minuto in più….vi assicuro che ne varrà la pena! Avrete tutto il piacere di un olio ma molto più avvolgente e con un’idratazione ancor più duratura! Ovviamente parliamo di un trattamento da destinare ai mesi più freddi dell’anno, ma ciò non toglie che, non appena le temperature si sono fatte un po’ più miti, il progressivo ammorbidirsi della sua consistenza ha raggiunto la pura perfezione! Appena più morbido e dunque più facile da prelevare e lavorare tra le mani: non vi dico l’effetto setificante sulla pelle! Morbidissima, liscia, visibilmente nutrita, elastica, uniformata…! Nella sua semplicità, un trattamento completo!
Il fatto che sia la versione “grande” tuttavia non toglie che possa prestarsi anche ad essere portato in giro poiché parliamo comunque di un barattolo da 100 ml, tranquillamente inseribile nel bagagliaio a mano: lo sottolineo perché, se mettete in conto un viaggetto un po’più lungo, questo burro si presta ad essere usato su tutto il corpo e ne basta poco!! Vi libererà dall’incombenza di dovervi procurare crema piedi, mani, balsamo labbra, ecc….
Il suo inci, lo vedete, é semplicissimo: niente di più che burro di karité, profumo e vitamina E. Dunque se qualcuno accarezzasse l’idea della reale presenza del miele in formula, mi spiace ma non è così. E proprio in concomitanza con l’uso di questo prodotto ho sentito qualche polemica in merito al fatto che lo stesso venisse ritenuto, a ragione, troppo “lavorato/industrialmente trattato”. Ma a prescindere da tutto, io l’ho amato lo stesso, incondizionatamente e spassionatamente. Ecchissene!
Ebbene, anche le storie più tristi e disperate come questa possono avere un riscatto.
Il lieto fine é dietro l’angolo, a volte…
L.