PRO e CONTRO di un anticellulite

Se al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti, come accadeva anche al caro Lucio anni fa, ci “serve” un anticellulite e non possiamo fare un ordine, perché in fondo non ci occorre altro e non vogliamo spendere quelle (minimo) 30€ perché non sia mai che pago le spese di spedizione, sarà dura. Già, perché questa non è la storia di vestiti a fiori o di gente che non parla al telefono, ma della molto più pratica (e scottante) questione CELLULITE
La crema anticellulite è quel tipico prodotto che io personalmente non ho mai trovato al supermercato (rettifico: non che non abbia mai trovato in assoluto, ce ne sono tante… ma con un inci decente o quantomeno accettabile NO! MAI!).
La scena è più o meno sempre la seguente: vi aggirate nell’apposita corsia con aria famelica, manco foste un Nazgul che fiuta l’Anello, guardando con aria minacciosa ogni incauto passante, prendendo-esaminando-e-posando tutte le creme esposte. 
Poi, un giorno, capita per le mani La Tradizione Erboristica Forsan Crema Aloe Vera Cellulite, uno sguardo all’inci…. mumble mumble…e…why not?
Lungi dall’essere ecobio, dal mio punto di vista rappresenta il tipico esempio di prodotto “rovinato” da quei 2 o 3 ingredienti nell’inci che, francamente, avrebbero potuto evitare; ho voluto acquistare ugualmente questa crema però, perché a parte quei 3 ingredienti di cui sopra che un po’ mi stanno sulle scatole (triethanolaminecarbomer e methyl nicotinate) il resto della composizione è ben fatta ed è ricca di estratti!! E poi 2 di quei 3 pallini rossi non fanno parte della mia personale lista dei “vietatissimi” e sono in fondo all’inci, per cui…proviamo!
 
La Tradizione Erboristica Forsan, Crema Aloe Vera Cellulite 200 ml €8,00 circa
E’ una crema dalle buone potenzialità e, se è vero che ha dei PRO niente male, ha anche, purtroppo, dei CONTRO. Ma vediamoli assieme…
 
Anzitutto la cosa che mi ha sorpresa, e non positivamente, è il fatto che crei calore e rossore, cosa non specificata assolutamente sulla confezione!! Secondo me è una grave mancanza da parte dell’azienda, perché questo genere di effetto non è gradito/tollerato da tutte, io stessa cerco di evitarlo causa “capillari”. Chi soffre di fragilità capillare dovrebbe del tutto appendere queste creme al chiodo, perché “capillari battono cellulite” in ogni caso! Dal mio punto di vista è sempre meglio salvaguardare la salute delle proprie gambe, già messe a dura prova ogni giorno da molti fattori, e del resto ci sono moltissime creme anticellulite in alternativa che non hanno questa particolarità! Non trovo nemmeno che abbiano una marcia in più, molto spesso è tutta scena!
Tuttavia la buona notizia è che rossore e calore non sono eccessivi e insopportabili né si protraggono a lungo nel tempo, come mi è accaduto con altri prodotti (ad esempio la 90-60-90 di Alkemilla: una tortura).
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L’altro aspetto negativo è rappresentato, non lo nascondo, proprio da quei 3 ingredienti sopracitati, tutti e 3 concentrati nella seconda metà dell’inci.
 
La Triethanolamine è un regolatore del ph, 1 pallino rosso sul Biodizionario poiché potrebbe rilasciare nitrosammine o provocare dermatiti. Male….
Il Carbomer, altro pallino rosso, è un viscosizzante, in verità anche piuttosto usato dalle spignattatrici e presente in vari prodotti molto più “eco-bio” di questa crema: non è un ingrediente dei migliori e probabilmente è rosso poiché non biodegradabile, in genere preferisco evitarlo.
Infine per il Methyl Nicotinate cito Zago, che in poche parole rende perfettamente l’idea: 
 
<<il Methyl Nicotinate è una sostanza rubefacente dal tipico odore della farmacia-di-una-volta. 

Serve a far aumentare la circolazione del sangue periferica. Ovviamente un prodotto anticellulite, ad esempio, che dia un effetto immediato di pelle iperemica viene colto dal consumatore come super efficace, peccato che questo avvenga solo in periferia e non dove invece si annida la cellulite. Quindi praticamente inutile e dal punto di vista del biodizionario certamente da bollino rosso.>>

 
Beh, niente male come contro, vi pare? Ovviamente sono ingredienti quasi sempre presenti nei prodotti della cosmesi tradizionale, ma per chi ha fatto una scelta differente, non sono facili da mandar giù.
 
Bisogna però arrivare anche agli aspetti positivi della crema Aloe Vera Cellulite, perché ce ne sono! Ad esempio non contiene coloranti, parabeni, petrolati e siliconi, robaccia presente in ogni altra crema anticellulite da supermercato; vanta inoltre un ventaglio di attivi specifici “naturali al 100%” di quelli che una buona crema anticellulite degna di questo nome DEVE avere: Alga Laminaria, Escina, Edera, Bromelina, Caffeina e Capsico sono molto più di quanto ho riscontrato in altri prodotti dello stesso tipo. Oltre ad una buona quantità di Aloe Vera (già al secondo posto nell’inci! Ben il 25%!) che infatti le da il nome e Olio di Ricino che ci è sempre simpatico.
E’ un bel tubo da 200 ml con tappo a vite, molto maneggevole e pratico! Ha il tipico odore da anticellulite che al mio naso piace sempre e la sua consistenza è ricca, cremosa, più che gradevole.
 
Se io dovessi giudicare questo prodotto con la beata incoscienza di chi non guarda l’inci, lo promuoverei senza dubbio: sebbene l’effetto calore/rossore non mi vada a genio, non lo trovo eccessivamente aggressivo. Inoltre è molto gradevole da massaggiare e la pelle risulta liscia e morbida! La praticità di trovarlo al supermercato è un altro grosso punto di forza, unito al buon rapporto qualità/quantità/prezzo.
Purtroppo però (o per fortuna, a seconda dei casi), mi piace essere perfettamente consapevole di tutto ciò che compro e poi uso, per cui il fattore “inci” per me è estremamente penalizzante! In particolar modo ciò che più mi disturba è ovviamente la presenza di Triethanolamine.
E’ di sicuro da monitorare: non sarebbe né il primo né l’ultimo caso di un prodotto migliorato dalla sua azienda, non si sa mai!
Di sicuro il riacquisto non è cosa da mettere in conto nell’immediato futuro, dal mio punto di vista: con l’avanzare del caldo punterò su prodotti dall’effetto fresco e defaticante, ovvio. Tuttavia il prossimo autunno/inverno, se proprio non dovessi riuscire a procacciarmi niente di meglio, e in occasione di qualche 21 del mese, non escludo completamente di dargli un’altra chance!  
L.
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